Dal laboratorio di uno scienziato pazzo fino agli angoli più remoti del multiverso, Rick and Morty diventato uno dei fenomeni più iconici dell’animazione contemporanea. Ma quale stagione è la più memorabile? E quale ha lasciato i fan con l’amaro in bocca? Scopriamolo insieme in questa classifica definitiva delle stagioni di Rick and Morty, dalla meno riuscita alla migliore.
Quando Rick and Morty ha fatto il suo debutto nel 2013 su Adult Swim, nessuno poteva prevedere quanto avrebbe rivoluzionato il panorama dell’animazione per adulti. Creato da Justin Roiland e Dan Harmon, lo show ha mescolato umorismo sci-fi, cinismo filosofico, satira culturale e momenti di genuina emozione, guadagnandosi un posto d’onore nella cultura pop. Tra portali interdimensionali, clone, paradossi temporali e Pickle Rick, la serie ha dato vita a episodi ormai cult e a meme virali capaci di invadere ogni angolo di internet.
Ma con sette stagioni già rilasciate (e un’ottava arrivata di recente), non tutte le annate hanno brillato allo stesso modo. Alcune hanno segnato l’apice creativo della serie, mentre altre hanno suscitato polemiche o deluso le aspettative. Che tu sia un fan di lunga data o un neofita curioso, questa guida ti accompagnerà stagione per stagione, analizzando punti di forza, cadute di stile, e perché no, anche i momenti più WTF dell’intera saga.
Pronto a partire per un viaggio tra infinite realtà? Ecco la classifica definitiva delle stagioni di Rick and Morty, dalla peggiore alla migliore.
7. Stagione 5 (2021)
La quinta stagione di Rick and Morty è forse la più divisiva e criticata di tutta la serie. Nonostante alcune idee intriganti e visivamente spettacolari, molti fan hanno percepito una certa stanchezza narrativa e una mancanza di coesione. Episodi come “Rickdependence Spray” hanno suscitato perplessità, se non vero e proprio imbarazzo, per le loro trame grottesche e poco ispirate. Anche l'umorismo sembra meno tagliente del solito, con momenti che cercano il colpo di scena a ogni costo senza una reale profondità. Tuttavia, non mancano i picchi: “Rickternal Friendshine of the Spotless Mort” è un ottimo esempio di scrittura introspettiva, mentre il finale in due parti offre uno spunto interessante sulla mitologia della serie. Ma nel complesso, è una stagione che sembra più impegnata a stupire che a raccontare davvero qualcosa.
6. Stagione 6 (2022)
Con la sesta stagione, Rick and Morty cerca di ritrovare la bussola dopo la controversa annata precedente, ma il risultato è altalenante. Da un lato, c’è un tentativo evidente di tornare a una narrazione più strutturata, con una maggiore attenzione all’arco narrativo generale e alle dinamiche familiari. Episodi come “Night Family” e “Final DeSmithation” offrono spunti interessanti, giocando con elementi horror e sci-fi in modo originale. Tuttavia, nonostante questi segnali di ripresa, la stagione fatica a raggiungere le vette emotive e comiche delle annate migliori. Alcune puntate risultano poco incisive, e il cambio di doppiatore di Rick (dopo l'uscita di scena di Roiland) si fa sentire. La stagione 6 è un passo nella giusta direzione, ma non ancora il ritorno al vero splendore della serie.
5. Stagione 1 (2013)
La prima stagione di Rick and Morty è quella che ha dato il via a tutto, e in quanto tale, ha un valore storico innegabile. È qui che conosciamo per la prima volta il duo protagonista, i membri della famiglia Smith e, ovviamente, la follia del multiverso. Alcuni episodi sono già cult: “Meeseeks and Destroy”, “Rick Potion #9” e l’epica “Close Rick-Counters of the Rick Kind” hanno posto le basi per l’universo narrativo espanso che sarebbe venuto. Tuttavia, rispetto a ciò che seguirà, lo stile è ancora in fase di definizione: l’umorismo è più grezzo, i personaggi meno stratificati, e la componente emotiva non sempre emerge. Una buona partenza, certo, ma che oggi, rivedendola, mostra qualche limite.
4. Stagione 4 (2019)
La quarta stagione rappresenta un punto di svolta, con lo show che si apre a riflessioni più meta e filosofiche. Alcuni episodi sono veri esperimenti di scrittura, come “Never Ricking Morty” o “The Vat of Acid Episode”, quest’ultimo premiato con un Emmy. La stagione alterna episodi autoconclusivi a momenti che spingono avanti la mitologia della serie, ma con un tono più disincantato. È anche l’annata in cui gli autori sembrano divertirsi di più con i giochi narrativi, pur rischiando di risultare autoreferenziali. Alcuni fan l’hanno criticata per essere troppo “intellettuale” e meno emotiva, ma è innegabile che si tratti di una stagione ricca di trovate brillanti e momenti esilaranti. Non è la più coesa, ma è una delle più audaci.
3. Stagione 3 (2017)
La terza stagione è spesso considerata da molti la vetta creativa della serie, e per buoni motivi. L’apertura con “The Rickshank Rickdemption” è tra le più esplosive mai viste, e segna l’inizio di un’esplorazione più oscura e profonda del personaggio di Rick. È qui che la serie abbraccia pienamente il suo lato filosofico, affrontando temi come il nichilismo, il libero arbitrio e la tossicità familiare con sorprendente lucidità. Episodi come “Pickle Rick”, “The Ricklantis Mixup” e “Morty’s Mind Blowers” sono ormai pietre miliari, perfetti esempi del mix tra genio comico e tragedia esistenziale che definisce Rick and Morty. Una stagione potente, densa, che non ha paura di prendersi sul serio.
2. Stagione 2 (2015)
La seconda stagione è il cuore pulsante dell’universo di Rick and Morty: una combinazione quasi perfetta di humor geniale, world-building e storytelling emozionante. La scrittura si fa più sicura, i personaggi acquisiscono spessore e gli episodi brillano per inventiva e ritmo. “Auto Erotic Assimilation”, “Total Rickall” e “The Ricks Must Be Crazy” sono solo alcuni dei classici che fanno di questa stagione un gioiello. L’equilibrio tra il demenziale e l’intimo è magistrale, e il finale – con Hurt di Nine Inch Nails in sottofondo – è ancora uno dei momenti più struggenti della serie. Un mix impeccabile di risate e malinconia, che cementa la serie come qualcosa di molto più che semplice intrattenimento animato.
1. Stagione 7 (2023)
La settima stagione di Rick and Morty è una vera rinascita. Dopo un periodo turbolento, lo show torna con una maturità sorprendente e una narrazione più coesa. Non solo i nuovi episodi brillano per creatività, ma riportano anche al centro il cuore emotivo della serie: il rapporto tra Rick e Morty, spesso messo in secondo piano nelle stagioni precedenti. Il nuovo doppiaggio convince, e gli episodi esplorano con originalità temi come l’identità, il dolore e la redenzione, senza perdere il classico umorismo dark che ha reso famosa la serie. “The Jerrick Trap” e “Rise of the Numbericons” sono tra i momenti più alti. È la stagione che molti fan aspettavano da anni: matura, ambiziosa, ma ancora capace di far ridere fino alle lacrime.
Dove guardare 'Rick and Morty' in streaming
Classificare le stagioni di Rick and Morty è un’impresa complessa, perché ogni annata ha portato qualcosa di unico al tavolo: momenti cult, follie interdimensionali, introspezioni dolorose e risate incontrollabili. Tuttavia, è chiaro che la serie ha vissuto fasi alterne, con picchi altissimi e qualche inevitabile passo falso. Se non avete mai visto Rick and Morty o stavate aspettando il momento giusto, lo avete trovato! Quindi, ecco dove potete guardare la serie in streaming!