Non sembra un film italiano. È ben confezionata la pellicola di Silvio Soldini, dall’omonimo romanzo di Rosella Postorino, a sua volta tratto da un’incredibile, e poco nota, storia vera: quella di un gruppo di giovani donne che dovevano assaggiare i piatti destinati ad Adolf Hitler per verificare che non fossero avvelenati. Cast interamente tedesco per un adattamento cinematografico girato nella medesima lingua, che strizza l’occhio a titoli ambiziosi, come La Zona d’Interesse di Jonathan Glazer. Una prospettiva inedita, quella dei pasti del Führer, per raccontarci gli orrori del nazismo.