Dove vedere in streaming tutti i film di Nanni Moretti

Pubblicato il

Manuela Santacatterina

Manuela Santacatterina

Editor a JustWatch

Il cinema di Nanni Moretti è un genere a parte. Ironico, sarcastico, pungente. Con i suoi film ha fotografato la società italiana attraversando 50 anni della nostra storia che coincidono con la sua carriera. Dall'esordio a metà degli anni '70 con Io sono un autarchico, quando i film si giravano ancora in super 8, a Il sol dell'avvenire in cui riflette sulla politica e il cinema nostrano con uno sguardo malinconico.

Una filmografia ricchissima di storie e personaggi da lui stesso interpretati che, grazie a battute diventate iconiche, sono uscite dallo schermo per diventare parte integrante del nostro linguaggio. Regista, attore, sceneggiatore, produttore. Quella di Nanni Moretti è una figura legata a doppio filo alla settima arte. Così immerso nel mondo di celluloide da aver aperto un suo cinema, il Sacher, nel cuore di Roma che ogni anno fa da cornice al festival Bimbi Belli in cui dà spazio a registi esordienti.

JustWatch vi porta alla scoperta di tutti i suoi film da poter (ri)vedere in streaming sulle principali piattaforme.

1. Io sono un autarchico (1976)

Esordio alla regia per Nanni Moretti che introduce il suo alter ego, Michele Apicella, che comparirà in altre sue quattro pellicole. Un personaggio dallo sguardo disilluso sulla società post '68. Abbandonato dalla moglie, l'uomo impiega il suo tempo recitando in una compagnia teatrale d’avanguardia. Costato poco più di 3 milioni di lire, Io sono un autarchico rappresenta il biglietto da visita del regista mettendo in campo tematiche che diventeranno care del suo cinema.

2. Ecce Bombo (1978)

Uno dei film più celebri di Nanni Moretti, Ecce Bombo prosegue nel racconto di una generazione delusa dagli esiti della rivoluzione sessantottina e immerso, un decennio dopo, negli anni di piombo. Con Apicella mette in scena ansie e nevrosi della generazione dei trentenni, tra alienazione e incapacità di comunicare.

3. Sogni d'oro (1981)

Questa volta Michele Apicella è un giovane regista alle prese con il suo terzo lungometraggio, un'opera dedicata a Sigmund Freud. Terzo film anche per Moretti che con Sogni d'oro fa un'analisi sul mondo del cinema e delle difficoltà creative con le quali deve confrontarsi ogni regista. All'epoca dell'uscita buona parte della critica vide nel film un tentativo di Nanni Moretti di omaggiare 8½ di Federico Fellini. Tesi più volte smentita dallo stesso regista.

4. Bianca (1984)

Con Bianca, Nanni Moretti si confronta con la commedia tinta di giallo. Il suo Apicella questa volta è un professore di matematica pieno di manie e fobie la cui passione è l'osservazione delle vite altrui. Quando una sua vicina viene ritrovata uccisa, l'uomo finisce per essere uno dei sospettati. Un'analisi ironica dalle atmosfere noir che omaggiano Hitchcock e Truffaut per il ritratto di una generazione repressa dove ci si deve difendere dal dolore, ma si finisce per rimanere da soli.

5. La messa è finita (1985)

Tra omaggi a I 400 colpi e a L’Atalante, La messa è finita è uno dei film più amari di Nanni Moretti. Prima pellicola in cui non compare il suo alter ego, il regista interpreta Don Giulio. Un sacerdote a cui, dopo una missione in un Paese lontano, viene affidata una parrocchia nella periferia romana. Tra riferimenti al terrorismo, suicidi, aborto e depressione, la pellicola parla della crisi dei valori della società del tempo sempre più individualista. Non poi così diversa dalla nostra.

6. Palombella rossa (1989)

Quinti e ultimo film in cui compare Michele Apicella, questa volta nei panni di un funzionario del PCI che, dopo un incidente, perde la memoria. Palombella rossa si sviluppa intorno a una partita di pallanuoto – celebre la sequenza sulle note di I'm On Fire di Bruce Springsteen – in cui l'uomo cerca di riacquistarla. La sua condizione rappresenta l'identità perduta da parte del partito comunista e la crisi della sinistra italiana. Un'opera che parla di memoria e ideali.

7. Caro diario (1993)

Basterebbe la passeggiata in Vespa per i quartieri di una Roma estiva e quasi del tutto deserta per consegnare Caro diario alla storia del cinema. Diviso in tre capitoli - “In Vespa”, “Isole” e “Medici” -, il film vede Moretti interpretare se stesso in un viaggio attraverso la Capitale e le isole Eolie. Una delle opere più personali del regista che affida alla pellicola le sue riflessioni su cinema, malattia e società.

8. Aprile (1998)

Ancora una volta Nanni Moretti intreccia pubblico e privato. Lo fa raccontando l'attesa per la nascita di suo figlio Pietro e le sue opinioni sulla politica italiana dell'epoca. Non a caso il film si apre con un discorso di Emilio Fede che annuncia al TG4 la vittoria di Berlusconi alle elezioni del '94. Come tipico del suo cinema, Aprile è un film ricco di ironia tagliente che guarda al mondo che ci circonda con uno sguardo disilluso.

9. La stanza del figlio (2001)

Uno dei film più belli di Nanni Moretti. Una profonda e lucida riflessione sulla perdita e sull'elaborazione del lutto attraverso la storia di una famiglia sconvolta dall'improvvisa morte del figlio. Un dramma in cui non si ritrovano gli elementi tipici del suo cinema o le nevrosi dei suoi personaggi. La stanza del figlio apre un nuovo capitolo cinematografico per il regista che mette in scena i legami familiari messi a dura prova da una sofferenza insostenibile.

10. Il caimano (2006)

Più che un film su Silvio Berlusconi, Il caimano è per Nanni Moretti un film sull'antiberlusconismo. Capace di attirare l'attenzione dei più alti esponenti della politica italiana, la pellicola racconta di un regista di film di serie B in crisi la cui unica salvezza sembra essere la sceneggiatura di una giovane regista che racconta la vita del fondatore di Forza Italia. Il risultato è una satira politica attraverso la quale analizzare il potere e la sua rappresentazione nei media.

11. Habemus Papam (2011)

Potremmo definirlo un film anticipatore. Prima ancora delle dimissioni di Papa Ratzinger, Nanni Moretti in Habemus Papam ha raccontato la storia di un neo-pontefice riluttate interpretato da Michel Piccoli che, in seguito a un attacco di panico, decide di fuggire dal Vaticano. La sua fuga costringe i cardinali a chiamare uno psicanalista per risolvere una situazione inaspettata. Una commedia lieve quanto profonda sulle fragilità umane in cui la sua vena surreale incontra una malinconia spesso presente nel cinema di Moretti.

12. Mia madre (2015)

Con Mia madre Nanni Moretti si confronta con un altro titolo dal respiro intimo in cui sceglie Margherita Buy per interpretare una regista in crisi esistenziale e professionale. Una donna che fatica a conciliare lavoro, vita sentimentale e la malattia dell'anziana madre. Un film incentrato sul rapporto madre-figlia in cui il regista torna a confrontarsi con il tema della perdita.

13. Tre piani (2021)

Adattamento del romanzo di Eshkol Nevo, Tre piani è un film corale in cui altrettante famiglie di un condominio romano vedono intrecciarsi le loro vite dopo un incidente che coinvolge la palazzina. Un evento che scoperchia segreti e tensioni tra i condomini. Un cast importante che spazia da Alba Rohrwacher a Tommaso Ragno passando per Riccardo Scamarcio e Margherita Buy per un dramma sulle dinamiche familiari che rappresenta il primo titolo di Moretti nato da un'idea non sua.

14. Il sol dell'avvenire (2023)

Un film che racchiude un omaggio all'universo cinematografico di Nanni Moretti - da Sogni d'oro a Palombella rossa - e che cita molti altri film – da The Blues Brothers a San Michele aveva un gallo. Ancora una volta il protagonista è un regista in crisi, questa volta alle prese con l'adattamento di un racconto di John Cheever. Con Il sol dell'avvenire il regista torna a raccontare il mondo del cinema e a riflettere sulla politica mentre celebra i volti che hanno animato e dato vita alla sua lunga filmografia.

Dove vedere in streaming tutti i film di Nanni Moretti

Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare tutti i film di Nanni Moretti sulle principali piattaforme come Netflix, Prime Video e Apple TV+. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

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Filtri
  1. Io sono un autarchico

    # 1

    Abbandonato dalla moglie, che gli ha lasciato il loro figlioletto, Michele, ex sessantottino, comincia ad occuparsi con affetto del piccino. Purtroppo non riesce ad essere per lui un buon padre. Dopo avere tentato invano di convincere la donna a tornare a casa le lascia il figlio. Nel frattempo viene convinto da Fabio di partecipare a una rappresentazione teatrale d'avanguardia. Ma anche lì va incontro a un fallimento.

  2. Ecce Bombo

    Ecce Bombo

    1978

    # 2

    Michele, Mirko, Vito e Goffredo, quattro amici ex sessantottini, stufi di spendere le serate in maniera inconcludente al bar, decidono di affidarsi all'autocoscienza per risolvere le proprie insoddisfazioni.

  3. Sogni d'oro

    Sogni d'oro

    1981

    # 3

    Michele Apicella è un giovane regista romano frustrato dall'incomprensione cui va incontro il suo lavoro; sta ultimando le riprese del suo terzo film, un'opera su Sigmund Freud. Apicella è seguito da due fratelli arrivati a Roma dalla provincia, che si offrono di fare da assistenti volontari per imparare il mestiere. Mentre Apicella prosegue faticosamente le riprese del suo film, la sua insicurezza lo porta ad avere dei terribili incubi, nei quali insegue una bella ragazza di nome Silvia e, sempre più roso dal tarlo della gelosia, si trasforma alla fine in un lupo mannaro.

  4. Bianca

    Bianca

    1984

    # 4

    Michele è un insegnante di matematica, paranoico e solitario, vive spiando la vita di coppia dei suoi amici e conoscenti. Quando una vicina di casa verrà trovata uccisa, Michele sarà considerato tra i sospettati. Nel frattempo Michele si innamora di una collega, Bianca, che per un breve ma intenso periodo gli regalerà un po' di gioia e un certo equilibrio mentale.

  5. La messa è finita

    # 5

    Tornato a Roma dopo anni, don Giulio, un giovane sacerdote, viene messo a capo di una chiesa di periferia, dove ritrova famigliari e amici. I rapporti con tutti loro e con i parrocchiani, che il sacerdote non riesce ad aiutare, metteranno a dura prova la propria vocazione e la sua fede.

  6. Palombella rossa

    Palombella rossa

    1989

    # 6

    La crisi ideologica della sinistra italiana durante la fine dei due blocchi, giocata sulla perdita di memoria del protagonista, metafora sull'identità perduta da parte del vecchio Partito Comunista Italiano.

  7. Caro diario

    Caro diario

    1993

    # 7

    Nel primo episodio ("In Vespa") Nanni Moretti vaga per una Roma estiva e semideserta, va al cinema, raggiunge il Lido di Ostia fino al luogo in cui è stato ucciso Pasolini. Nel secondo ("Isole") partiamo da Lipari per arrivare a Filicudi in compagnia di Gerardo, teledipendente inconfessato. L'episodio finale ("Medici") segue invece l'odissea di Moretti a cui viene diagosticato un tumore al sistema linfatico. Dei tre episodi il migliore è il primo, tutto carrellate e riprese dal basso in mezzo ai palazzi romani. Ma funziona bene anche il terzo, così asciutto e privo di retorica, per di più su una materia autobiografica in cui sarebbe stato facile perdere la misura.

  8. Aprile

    Aprile

    1998

    # 8

    Film di famiglia e diario intimo, l'8° lungometraggio di N. Moretti comincia il 28 marzo 1994 (vittoria elettorale della destra berlusconiana), termina nell'agosto 1997 quando l'autore decide di tornare al cinema di finzione con un musical, e fa perno sul 18 aprile 1996 quando gli nasce il figlio Pietro, mentre, vinte le elezioni, il centrosinistra dell'Ulivo va al governo. È un film che dice e riferisce molto, insegna moltissimo, suggerisce poco, non racconta quasi mai. A differenza di Caro diario, il mix di privato e pubblico non è riuscito.

  9. La stanza del figlio

    # 9

    Ancona. Giovanni è uno psicoanalista con numerosi pazienti con i quali ha un rapporto di paziente comprensione ma anche, come la professione richiede, di lucido distacco. Giovanni ha una moglie, Paola, e due figli adolescenti: Irene e Andrea. La vita scorre tranquilla, turbata solo da una ragazzata commessa da Andrea: il furto di un'ammonite nel piccolo museo scolastico. Il ragazzo decide di andare a fare un'immersione con gli amici e, per cause imprecisate, muore per un'embolia. La perdita del figlio stronca i familiari. Giovanni non riesce quasi più a lavorare, Paola si chiude nel dolore e Irene diventa irascibile. Un giorno arriva una lettera per Andrea. È firmata da Arianna, una coetanea che lo aveva conosciuto solo per un giorno e che si era innamorata di lui. Sarà proprio partendo da questo inatteso contatto che la vita della famiglia potrà rimettersi in moto.

  10. Il caimano

    Il caimano

    2006

    # 10

    Paolo Bonomo è un produttore di B-Movies che sta attraversando un momento particolarmente difficile: sta per separarsi da sua moglie Paola e la sua casa di produzione sta per fallire. Un giorno riceve la sceneggiatura di un film su Silvio Berlusconi scritta da una giovane regista, ed accetta di produrlo...

  11. Habemus Papam

    Habemus Papam

    2011

    # 11

    La Chiesa di Roma elegge un nuovo pontefice che, però, teme di non sentirsi all'altezza del ruolo. Un noto psicanalista viene quindi reclutato per comprendere il disagio dell'uomo ed aiutarlo.

  12. Mia madre

    Mia madre

    2015

    # 12

    Margherita è una regista. Sta girando un film sul mondo del lavoro, di cui ha chiamato come protagonista un eccentrico e bizzoso attore americano. Ma Margherita ha anche una madre ricoverata in ospedale, che assiste assieme al fratello Giovanni, fratello e figlio perfetto che è sempre un passo avanti a lei. La madre di Margherita e Giovanni, dicono i medici, non ha molto tempo. Tra le riprese di un film che si rivelano più complicate del previsto, una figlia 13enne con problemi col latino (quello stesso latino che insegnava la madre), e il dolore per un lutto che si sa imminente e non si sa come gestire, Margherita confonde realtà, sogno, ricordo e deve trovare la sua strada in tutta quella sofferenza.

  13. Tre piani

    Tre piani

    2021

    # 13

    Una serie di eventi trasformerà radicalmente la vita dei residenti di un edificio romano, rivelando le loro difficoltà nell'essere genitori, fratelli o vicini di casa in un mondo dove il risentimento e la paura sembrano aver avuto la meglio sul vivere insieme. Mentre gli uomini sono prigionieri della loro caparbietà, le donne cercano - ognuna a modo loro - di risanare le fratture e di trasmettere quell'amore creduto scomparso per sempre.

  14. Il sol dell'avvenire

    # 14

    Giovanni, regista italiano in ambasce tra una moglie in analisi e un produttore sull'orlo del fallimento, ha smesso di credere nell'avvenire. A immagine del suo protagonista, figura di prua dell'Unità e della sezione comunista del Quarticciolo, vuole 'farla finita' col mondo che avanza in direzione ostinata e contraria: la consorte ha deciso di investire su un giovane regista de-genere, la figlia di sposare un uomo (molto) più vecchio di lei, la sua attrice principale di improvvisare l'amore in un racconto politico e poi c'è Netflix che produce cinema in scatola.