Il cinema di Nanni Moretti è un genere a parte. Ironico, sarcastico, pungente. Con i suoi film ha fotografato la società italiana attraversando 50 anni della nostra storia che coincidono con la sua carriera. Dall'esordio a metà degli anni '70 con Io sono un autarchico, quando i film si giravano ancora in super 8, a Il sol dell'avvenire in cui riflette sulla politica e il cinema nostrano con uno sguardo malinconico.
Una filmografia ricchissima di storie e personaggi da lui stesso interpretati che, grazie a battute diventate iconiche, sono uscite dallo schermo per diventare parte integrante del nostro linguaggio. Regista, attore, sceneggiatore, produttore. Quella di Nanni Moretti è una figura legata a doppio filo alla settima arte. Così immerso nel mondo di celluloide da aver aperto un suo cinema, il Sacher, nel cuore di Roma che ogni anno fa da cornice al festival Bimbi Belli in cui dà spazio a registi esordienti.
JustWatch vi porta alla scoperta di tutti i suoi film da poter (ri)vedere in streaming sulle principali piattaforme.
1. Io sono un autarchico (1976)
Esordio alla regia per Nanni Moretti che introduce il suo alter ego, Michele Apicella, che comparirà in altre sue quattro pellicole. Un personaggio dallo sguardo disilluso sulla società post '68. Abbandonato dalla moglie, l'uomo impiega il suo tempo recitando in una compagnia teatrale d’avanguardia. Costato poco più di 3 milioni di lire, Io sono un autarchico rappresenta il biglietto da visita del regista mettendo in campo tematiche che diventeranno care del suo cinema.
2. Ecce Bombo (1978)
Uno dei film più celebri di Nanni Moretti, Ecce Bombo prosegue nel racconto di una generazione delusa dagli esiti della rivoluzione sessantottina e immerso, un decennio dopo, negli anni di piombo. Con Apicella mette in scena ansie e nevrosi della generazione dei trentenni, tra alienazione e incapacità di comunicare.
3. Sogni d'oro (1981)
Questa volta Michele Apicella è un giovane regista alle prese con il suo terzo lungometraggio, un'opera dedicata a Sigmund Freud. Terzo film anche per Moretti che con Sogni d'oro fa un'analisi sul mondo del cinema e delle difficoltà creative con le quali deve confrontarsi ogni regista. All'epoca dell'uscita buona parte della critica vide nel film un tentativo di Nanni Moretti di omaggiare 8½ di Federico Fellini. Tesi più volte smentita dallo stesso regista.
4. Bianca (1984)
Con Bianca, Nanni Moretti si confronta con la commedia tinta di giallo. Il suo Apicella questa volta è un professore di matematica pieno di manie e fobie la cui passione è l'osservazione delle vite altrui. Quando una sua vicina viene ritrovata uccisa, l'uomo finisce per essere uno dei sospettati. Un'analisi ironica dalle atmosfere noir che omaggiano Hitchcock e Truffaut per il ritratto di una generazione repressa dove ci si deve difendere dal dolore, ma si finisce per rimanere da soli.
5. La messa è finita (1985)
Tra omaggi a I 400 colpi e a L’Atalante, La messa è finita è uno dei film più amari di Nanni Moretti. Prima pellicola in cui non compare il suo alter ego, il regista interpreta Don Giulio. Un sacerdote a cui, dopo una missione in un Paese lontano, viene affidata una parrocchia nella periferia romana. Tra riferimenti al terrorismo, suicidi, aborto e depressione, la pellicola parla della crisi dei valori della società del tempo sempre più individualista. Non poi così diversa dalla nostra.
6. Palombella rossa (1989)
Quinti e ultimo film in cui compare Michele Apicella, questa volta nei panni di un funzionario del PCI che, dopo un incidente, perde la memoria. Palombella rossa si sviluppa intorno a una partita di pallanuoto – celebre la sequenza sulle note di I'm On Fire di Bruce Springsteen – in cui l'uomo cerca di riacquistarla. La sua condizione rappresenta l'identità perduta da parte del partito comunista e la crisi della sinistra italiana. Un'opera che parla di memoria e ideali.
7. Caro diario (1993)
Basterebbe la passeggiata in Vespa per i quartieri di una Roma estiva e quasi del tutto deserta per consegnare Caro diario alla storia del cinema. Diviso in tre capitoli - “In Vespa”, “Isole” e “Medici” -, il film vede Moretti interpretare se stesso in un viaggio attraverso la Capitale e le isole Eolie. Una delle opere più personali del regista che affida alla pellicola le sue riflessioni su cinema, malattia e società.
8. Aprile (1998)
Ancora una volta Nanni Moretti intreccia pubblico e privato. Lo fa raccontando l'attesa per la nascita di suo figlio Pietro e le sue opinioni sulla politica italiana dell'epoca. Non a caso il film si apre con un discorso di Emilio Fede che annuncia al TG4 la vittoria di Berlusconi alle elezioni del '94. Come tipico del suo cinema, Aprile è un film ricco di ironia tagliente che guarda al mondo che ci circonda con uno sguardo disilluso.
9. La stanza del figlio (2001)
Uno dei film più belli di Nanni Moretti. Una profonda e lucida riflessione sulla perdita e sull'elaborazione del lutto attraverso la storia di una famiglia sconvolta dall'improvvisa morte del figlio. Un dramma in cui non si ritrovano gli elementi tipici del suo cinema o le nevrosi dei suoi personaggi. La stanza del figlio apre un nuovo capitolo cinematografico per il regista che mette in scena i legami familiari messi a dura prova da una sofferenza insostenibile.
10. Il caimano (2006)
Più che un film su Silvio Berlusconi, Il caimano è per Nanni Moretti un film sull'antiberlusconismo. Capace di attirare l'attenzione dei più alti esponenti della politica italiana, la pellicola racconta di un regista di film di serie B in crisi la cui unica salvezza sembra essere la sceneggiatura di una giovane regista che racconta la vita del fondatore di Forza Italia. Il risultato è una satira politica attraverso la quale analizzare il potere e la sua rappresentazione nei media.
11. Habemus Papam (2011)
Potremmo definirlo un film anticipatore. Prima ancora delle dimissioni di Papa Ratzinger, Nanni Moretti in Habemus Papam ha raccontato la storia di un neo-pontefice riluttate interpretato da Michel Piccoli che, in seguito a un attacco di panico, decide di fuggire dal Vaticano. La sua fuga costringe i cardinali a chiamare uno psicanalista per risolvere una situazione inaspettata. Una commedia lieve quanto profonda sulle fragilità umane in cui la sua vena surreale incontra una malinconia spesso presente nel cinema di Moretti.
12. Mia madre (2015)
Con Mia madre Nanni Moretti si confronta con un altro titolo dal respiro intimo in cui sceglie Margherita Buy per interpretare una regista in crisi esistenziale e professionale. Una donna che fatica a conciliare lavoro, vita sentimentale e la malattia dell'anziana madre. Un film incentrato sul rapporto madre-figlia in cui il regista torna a confrontarsi con il tema della perdita.
13. Tre piani (2021)
Adattamento del romanzo di Eshkol Nevo, Tre piani è un film corale in cui altrettante famiglie di un condominio romano vedono intrecciarsi le loro vite dopo un incidente che coinvolge la palazzina. Un evento che scoperchia segreti e tensioni tra i condomini. Un cast importante che spazia da Alba Rohrwacher a Tommaso Ragno passando per Riccardo Scamarcio e Margherita Buy per un dramma sulle dinamiche familiari che rappresenta il primo titolo di Moretti nato da un'idea non sua.
14. Il sol dell'avvenire (2023)
Un film che racchiude un omaggio all'universo cinematografico di Nanni Moretti - da Sogni d'oro a Palombella rossa - e che cita molti altri film – da The Blues Brothers a San Michele aveva un gallo. Ancora una volta il protagonista è un regista in crisi, questa volta alle prese con l'adattamento di un racconto di John Cheever. Con Il sol dell'avvenire il regista torna a raccontare il mondo del cinema e a riflettere sulla politica mentre celebra i volti che hanno animato e dato vita alla sua lunga filmografia.
Dove vedere in streaming tutti i film di Nanni Moretti
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