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“Squid Game”: dove vedere il cast dopo la fine della terza stagione?

“Squid Game”: dove vedere il cast dopo la fine della terza stagione?

Manuela Santacatterina

Manuela Santacatterina

Editor a JustWatch

Hwang Dong-hyuk ha più volte dichiarato di aver ideato Squid Game in uno dei momenti più difficili della sua vita a causa degli ingenti debiti contratti. Da una crisi personale il regista e sceneggiatore sudcoreano ha tirato fuori dal cilindro una delle serie più popolari degli anni Duemila.

Un fenomeno sociale e culturale che grazie alla distribuzione su Netflix è arrivato in ogni angolo del mondo entrando a far parte di un immaginario visivo e pop condiviso da milioni di persone. Una spietata gara di sopravvivenza alla quale prendono parte uomini e donne disperati. Tutto per un montepremi che potrebbe stravolgere in meglio le loro esistenze. Una metafora della nostra società dove il capitalismo la fa da padrone e dove i ricchi governano il mondo a discapito di chi vive ai margini. Una disamina della nostra avidità e del nostro individualismo estremo travestita da intrattenimento.

Mentre si continua a parlare di un possibile remake americano diretto da David Fincher, JustWatch ha stilato una lista dove potete scoprire in quali altri film e serie TV sono comparsi i protagonisti della serie.

1. Lee Jung-jae - Giocatore 456

Quello di Lee Jung-jae è senza dubbio il volto di Squid Game (2021). Quando lo incontriamo per la prima volta nella serie nei panni di Gi-hun, è un giocatore d'azzardo divorziato e in difficoltà che si iscrive al gioco per assicurarsi abbastanza soldi per ricucire il rapporto con la figlia. È lui, il Giocatore 456, a vincere la competizione originale. Ma come mostrato nelle stagioni 2 e 3, l'uomo è tormentato dal rimorso e dal desiderio di distruggere dall'interno lo Squid Game. 

Lee Jung-jae è uno degli attori più famosi della Corea del Sud. Tra i film più celebri ai quali ha preso parte ci sono il dramma di E. J-yong, An Affair (1998); il dramma sci-fi Il Mare (2000), di cui Keanu Reeves ha interpretato lo stesso ruolo nel remake americano La casa sul lago del tempo (2006); il thriller erotico The Housemaid (2010) che ha ridato lustro alla sua carriera dopo una pausa dalla recitazione; l'heist movie The Thieves (2012), il dramma politico Chief of Staff (2019) e l'action Liberaci dal male (2020). Nel 2022 ha esordito dietro la macchina da presa nel film di spionaggio Hunt per poi entrare nel cast di The Acolyte – La seguace (2024), serie ambientata nell'universo di Star Wars (1977).

2. Lee Byung-hun - Front Man

C'è Lee Byung-hun dietro la maschera dell'enigmatico Front Man, il villain di Squid Game (2021) che tira le fila del gioco. Nel corso delle stagioni scopriamo essere un ex vincitore dello Squid Game che ha preso una strada diametralmente opposta a quella del Giocatore 456. Lo stesso con il quale si allea nel corso del secondo capitolo, manovrando dall'interno la competizione, senza che inizialmente l’uomo sospetti nulla. 

Il suo primo grande ruolo sul grande schermo è nel thriller storico J.S.A. - Joint Security Area (2000) di Park Chan-wook. Cinque anni dopo è fuori concorso al Festival di Cannes con Bittersweet Life (2005) di Kim Ji-woon per poi prendere parte ad altri tre titoli del regista: il western Il buono, il matto, il cattivo (2008), il thriller action I Saw the Devil (2010) e il dramma di spionaggio L'impero delle ombre (2016). Nella filmografia di Lee Byung-hun sono presenti anche titoli statunitensi come gli action sci-fi G.I. Joe - La nascita dei Cobra (2009) e G.I. Joe - La vendetta (2013), la commedia d'azione Red 2 (2013), Terminator Genisys (2015) al fianco di Arnold Schwarzenegger e I magnifici 7 (2016), remake del western anni '60 diretto da Antoine Fuqua. A Venezia '25 lo vedremo in Nessun’altra scelta (2025) in cui tornerà ad essere diretto da Park Chan-wook.

3. Yim Si-wan - Giocatore 333

Myung-gi, il Giocatore 333, è un influencer delle criptovalute le cui scelte finanziarie hanno portato al baratro se stesso e i suoi follower. È per questo che sceglie di entrare nello Squid Game. Confida nella vittoria per potersi risollevare dal suo tracollo finanziario. Yim Si-wan è un'ex star del K-pop, membro della band ZE:A. Tra le sue incursioni cinematografiche e seriali ci sono il dramma storico-fantasy The Moon Embracing the Sun (2012), la commedia sentimentale Run On (2020) e il thriller Unlocked (2023).

4. Kang Ha-neul - Giocatore 388

Inizialmente è considerato un amico da Gi-hun, ma il loro rapporto cambia drasticamente nel corso della seconda stagione a causa della sua mancanza di coraggio dimostrata durante il tentativo di ribellione organizzato per distruggere il gioco. Ha-neul ha ottenuto il suo primo ruolo da protagonista nella commedia romantica venata di thriller When the Camellia Blooms (2019). Tra gli altri suoi titoli di rilievo: il film d'avventura The Pirates: Il tesoro reale (2022), il dramma Netflix 84m² (2025) e la serie Tastefully Yours (2025), una commedia romantica sudcoreana in cui recita al fianco Go Min-si.

5. Wi Ha-joon - Hwang Jun-ho

Gi-hun e il detective Hwang Jun-ho hanno un obiettivo comune: distruggere lo Squid Game. Per Jun-ho, come impariamo a conoscere nel corso della serie, la motivazione è decisamente personale e riguarda la sua connessione con l'enigmatico Front Man. Tra i film e le serie TV più rilevanti della sua carriera vanno segnalati il dramma Something in the Rain (2018), la trasposizione sudcoreana di uno dei romanzi più celebri della letteratura mondiale, Little Women (2022), la serie TV in costume La creatura di Gyeongseong (2024) in cui si intrecciano elementi horror, thriller e action e il poliziesco noir The Worst of Evil (2023).

6. Park Gyu-young - No-Eul

No-eul lavora come guardia nel gioco. Nel corso della serie scopriamo che è un'ex soldatessa della Corea del Nord che ha disertato dopo aver ucciso il suo superiore e aver abbandonato sua figlia, il cui unico obiettivo è ritrovarla. A prestarle il volto Park Gyu-young, attrice molto popolare nel suo paese. È apparsa in un ruolo secondario nella commedia romantica Romance Is a Bonus Book (2019) per poi prendere parte all'acclamato drama sudcoreano It's Okay to Not Be Okay (2020), alla serie horror apocalittica Sweet Home (2020-2024) e al thriller Celebrity (2023), di cui è l'assoluta protagonista nel ruolo di Sea Ah-ri, un'umile commessa che denuncia le vite degli influencer.

7. Park Sung-hoon - Giocatore 120

Park Sung-hoon è stato molto criticato per il suo ruolo in Squid Game. L'attore presta il volto al personaggio transgender Cho Hyun-ju e in molti all'annuncio del cast hanno sostenuto che a interpretarla sarebbe dovuto essere una vera attrice transgender. Cho Hyun-ju è entrata nel gioco per riuscire a vincere il denaro sufficiente per finanziare il suo intervento chirurgico di affermazione di genere. È uno dei personaggi più positivi della serie grazie all'aiuto che dà ad altre concorrenti, proteggendole. Tra i suoi ruoli più celebri quelli nella dramedy La regina delle lacrime (2024), nel thriller horror Eredità sepolta (2024) e nel thriller drammatico The Glory (2022-2023).

Dove vedere il cast di "Squid Game" dopo la fine della terza stagione?

Qui sotto trovate la lista di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere il cast di Squid Game sulle principali piattaforme dopo la fine della terza stagione. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con quest'ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

I 10 episodi più dark de “I Puffi” che probabilmente non ricordi

I 10 episodi più dark de “I Puffi” che probabilmente non ricordi

Manuela Santacatterina

Manuela Santacatterina

Editor a JustWatch

“Puffare”. Quando si è così popolari da avere addirittura un verbo di riferimento. È quanto accaduto con I Puffi, la serie animata targata Hanna-Barbera tratta dai fumetti del belga Peyo che negli anni Ottanta raggiunsero una fama mondiale.

Nati come comprimari di un altro titolo animato, John e Solfamì (1952), gli ometti blu alti “due mele o poco più” abitano in un villaggio nascosto nella foresta in casette a forma di fungo. Le loro giornate sono caratterizzate da avventure semplici, se non fosse per la minaccia costante dello stregone Gargamella e del suo gatto Birba.

Diventati un punto di riferimento per generazioni intere di piccoli spettatori – dando vita ad altre serie e film, l'ultimo in ordine di tempo è I Puffi – Il Film – Grande Puffo, Puffetta e gli altri personaggi evocano un senso di innocenza e raccontano di una società idealizzata dove ognuno ha un ruolo ben preciso. Ma c'è anche un altro lato, meno conosciuto e più oscuro.

JustWatch ha stilato una lista dei 10 episodi de I Puffi che probabilmente non ricordi.

1. “Il Puffo senza memoria” Stagione 1 (1981)

Già dal suo esordio la serie ha dato modo di confrontarsi con tematiche meno leggere. Lo dimostra “Il Puffo senza memoria”, episodio in cui uno dei piccoli protagonisti blu perde la memoria a seguito di un incidente e si allontana dal villaggio. Questo permette a Gargamella di manipolarlo a suo piacimento, convincendolo di essere suo figlio per poter penetrare nel loro mondo. La puntata si concentra nel mostrare lo stato di disorientamento e solitudine che la mancanza di identità comporta e di quanto sia facile sfruttare la vulnerabilità di chi è in difficoltà. Privo di ricordi, il Puffo è solo e isolato, ricordandoci quanto l'appartenenza sia fatta di punti di riferimento, memoria e legami.

2. "La maschera nera" Stagione 2 (1982)

Con “La maschera nera” ci troviamo di fronte a una tematica serissima, quella della depressione. Il racconto ruota attorno allo stregone Nemesys e alla maschera da lui creata che ha il potere di assorbire tutta la gioia e la felicità dei Puffi. La loro trasformazione da esseri allegri e vivaci ad apatici e tristi è una metafora dell'oppressione emotiva. Un episodio profondamente cupo che si distingue dall'atmosfera lieve che solitamente contraddistingue la serie. Non a caso fa un certo effetto vedere i protagonisti, sempre attivi e gioiosi, vagare senza uno scopo per il villaggio. Un'allegoria della tristezza e della determinazione necessarie per affrontare le forze che cercano di spegnere la nostra luce.

3. "La cripta dei tesori nascosti" Stagione 3 (1983)

In questo episodio i folletti blu si ritrovano tra le mani una mappa del tesoro, apparentemente innocua, che promette loro di raggiungere una cripta ricca di tesori. Ma le cose non vanno esattamente come previsto. I Puffi si ritrovano in un luogo pieno di trappole mortali e antiche maledizioni dando vita a un episodio lontanissimo per genere e tono da quelli ai quali la serie ci ha abituati. Un'avventura horror ricca di suspense e di inquietudine che poco si sposa ad un titolo pensato per un pubblico di bambini. Ma l'obiettivo de "La cripta dei tesori nascosti" è nobile: mostrare come l'avidità possa portare a conseguenze tutt'altro che piacevoli.

4. "Il puffo fantasma" Stagione 4 (1984)

Cosa succede quando uno scherzo sfugge di mano? È quello che scopriamo nell'episodio della quarta stagione della serie animata, “Il puffo fantasma”. Un Puffo dispettoso si traveste da spiritello e, pur nonostante nessuno nel villaggio ne abbia mai visto uno, la paura si diffonde dando vita a una vera e propria isteria di massa. Con questa trama, la serie vuole mettere in luce la facilità con la quale le azioni impulsive portano a gravi conseguenze. In un periodo storico in cui la disinformazione è una piaga per la società, (ri)vedere questa puntata de I Puffi potrebbe essere un ottimo insegnamento.

5. "Il giorno della rivelazione" Stagione 5 (1985)

Uno degli episodi più oscuri e drammatici di tutte le stagioni de I Puffi. Ne “Il giorno della rivelazione”, i piccoli protagonisti si ritrovano ad un passo dal loro stesso annientamento. Tutta colpa dello stregone Gargamella – insolitamente efficace nelle sue mire distruttive - che riesce a creare un potentissimo incantesimo in grado di distruggere il villaggio dove vivono i piccoli omini blu. Una narrazione tesa che li vede alle prese con un nemico ad un passo dal raggiungere il suo obiettivo. Un ritratto della vulnerabilità e della resistenza di fronte a una minaccia che fa percepire agli spettatori tutta la disperazione e l'impotenza dei Puffi.

6. "Il mago malvagio" Stagione 6 (1986)

Se Gargamella è generalmente un cattivo poco minaccioso che finisce sempre per perdere la faccia contro i Puffi, ecco che invece "Il mago malvagio" ci mostra un villain molto più complesso e pericoloso con cui fare i conti. Si tratta di un oscuro stregone il cui passato è legato a quello di Grande Puffo. Ed è proprio la sua brama di vendicare conflitti irrisolti a dare vita a un episodio molto più personale e diretto. I protagonisti si ritrovano a fronteggiare una sfida inattesa e a confrontarsi con il tema del passato che può dare vita a complesse dinamiche e minacce.

7. "Il giudizio di Gargamella" Stagione 7 (1987)

Similmente a quanto raccontato nella quinta stagione della serie, nell'episodio "Il giorno della rivelazione", anche "Il giudizio di Gargamella" ci mette davanti a una creazione ben più potente del solito da parte dell'arcinemico dei Puffi. Questa volta Gargamella è riuscito a costruire un gigante imponente e apparentemente indistruttibile per, neanche a dirlo, abbattere i folletti blu e il loro villaggio. Una minaccia concreta e tangibile a differenza delle pozioni magiche con le quali è solito provare a sconfiggere i suoi piccoli rivali che, nella puntata, si ritrovano a competere con una forza maestosa che genera nel pubblico una forte tensione.

8. "Il pozzo dei desideri maledetti" Stagione 8 (1988)

I Puffi si imbattono in un pozzo capace di esaudire i loro desideri che, però, si avverano in modo distorto e pericoloso rispetto a quanto pensavano, creando caos nel villaggio. Invece di portare gioia, ecco che si moltiplicano i problemi dando vita a delle vere e proprie catastrofi. Ne "Il pozzo dei desideri maledetti" ci troviamo alle prese con una narrazione incentrata sulle nostre intenzioni. Anche le più nobili, infatti, possono portare a risultati critici. I Puffi perdono il controllo e l'episodio vuole proprio essere un monito per ricordarci i rischi di affidarsi a soluzioni facili senza pensare alle conseguenze.

9. "L'ombra di Hogatha" Stagione 9 (1989)

Un altro episodio che vede protagonista Grande Puffo. Questa volta il leader dei folletti blu è preso di mira dalla perfida strega Hogatha che lo rapisce per sfruttare la sua magia, lasciando gli altri Puffi impotenti e disperati. Senza il loro punto di riferimento, gli abitanti del villaggio si sentono persi e disorientati. "L'ombra di Hogatha" affronta la paura della perdita e del doversi rimboccare le maniche per aiutare un amico in difficoltà. Non a caso sono molteplici i tentativi di liberare la loro guida dalla prigionia imposta dalla strega. Un episodio attraversato da ansia e tensione dove il senso di vulnerabilità è palpabile.

10. "Il cristallo oscuro" Stagione 9 (1989)

Nella nona e ultima stagione della serie originale de I Puffi, ne "Il cristallo oscuro" ci si imbatte in un altro episodio ben distante dalle classiche atmosfere allegre del cartone animato. Anche questa volta c'è di mezzo lo zampino di Gargamella che si impossessa di un cristallo magico che assorbe luce e gioia trasformando tutto ciò che lo circonda in un ambiente tetro e desolato. Una delle puntate più oscure di tutta la serie, caratterizzata da un senso di angoscia che attraversa il racconto. Il cristallo al centro della trama simboleggia la corruzione che distrugge tutto ciò che incontra e costringe i Puffi a lottare per ristabilire la luce e, quindi, la speranza.

Dove vedere in streaming i 10 episodi più oscuri de "I Puffi"?

Di seguito trovate la lista di JustWatch dei 10 episodi più oscuri de I Puffi da vedere in streaming. Non dimenticatevi di utilizzare i film e di costruire la vostra watchlist. Con quest'ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

La classifica di tutti gli adattamenti di "Orgoglio e pregiudizio" da vedere in streaming

La classifica di tutti gli adattamenti di "Orgoglio e pregiudizio" da vedere in streaming

Manuela Santacatterina

Manuela Santacatterina

Editor a JustWatch

Orgoglio e pregiudizio è tra i romanzi di Jane Austen più conosciuti di sempre. Niente male per un testo scritto oltre due secoli fa ambientato nell'epoca della Reggenza. Molto prima di Bridgerton (2020), infatti, la scrittrice ha messo in scena la danza del corteggiamento in un'epoca in cui le dinamiche sociali influenzavano legami e matrimoni.

Si tratta di uno dei pilastri della letteratura che, grazie a personaggi delineati in modo chirurgico e dalla psicologia distintiva, ha saputo trascendere le epoche e i costumi.

Una storia quella dell'amore tra la vivace Elizabeth Bennet e il ricco e misterioso Mr. Darcy, tra pressioni sociali e prime impressioni errate, che ha affascinato grande e piccolo schermo dando vita a numerose trasposizioni che hanno permesso alla storia immaginata dalla scrittrice britannica di essere amata da generazioni su generazioni. Testimonianza di come le relazioni umane e la società descritta da Austen continuino a parlare al pubblico.

In attesa di vedere la miniserie Netflix con Emma Corrin e Olivia Wilde, JustWatch ha stilato una lista di tutti gli adattamenti di Orgoglio e pregiudizio segnalando dove potete recuperarli in streaming, dal peggiore al migliore.

10. Pride & Prejudice (2003)

Una versione del 2003 diretta da Andrew Black nata ai tempi dell'università alla Brigham Young University a Provo, nello Utah, lo stesso scenario che fa da sfondo a questo adattamento di Orgoglio e pregiudizio. Pride & Prejudice vede protagonista la studentessa universitaria Elizabeth Bennet decisa a non frequentare nessun uomo fin dopo la laurea e concentrarsi per diventare scrittrice. Ma i suoi piani non vanno come il previsto quando incontra l'arrogante Will Darcy. Una rivisitazione fin troppo leggera del classico di inizio '800 che non affonda a sufficienza nelle tematiche del romanzo: dalle convenzioni sociali al pregiudizio.

9. Matrimoni e pregiudizi (2004)

A testimonianza della popolarità planetaria del romanzo di Jane Austen, ecco una trasposizione cinematografica che intreccia la storia d'amore di Elizabeth e Darcy con il musical di Bollywood. L'azione si sposta dall'Inghilterra dell'era georgiana all'India contemporanea e agli Stati Uniti, infondendo nuova linfa all'intreccio. Gurinder Chadha, già regista di Sognando Beckham (2002), fa di Matrimoni e pregiudizi un film ricco di colori, musica, balli, ironia che cambia la prospettiva culturale immaginata dalla scrittrice in un contesto completamente diverso. Non mancano la denuncia sociale e le aspettative, ma c'è una tale abbondanza di temi che finiscono per ripiegarsi l'uno sull'altro.

8. PPZ – Pride + Prejudice + Zombies (2016)

Basato sul romanzo parodia di Seth Grahame-Smith che cita Jane Austen come co-autrice usando l'intreccio del classico e infondendolo di elementi horror, PPZ – Pride + Prejudice + Zombies è senza dubbio un film audace. Lily James e Sam Riley sono rispettivamente Elizabeth Bennet e Mr. Darcy calati nell'Inghilterra ottocentesca invasa da morti viventi. Una versione indubbiamente non convenzionale che unisce il romanticismo del testo originale con elementi tipici di un'apocalisse zombie. Non a caso le sorelle Bennet sono state addestrate fin da piccole a usare le armi e le arti marziali per difendersi e combattere. Una trasposizione divertente, vagamente inquietante, romantica e con un cuore action.

7. Orgoglio e pregiudizio (1957)

Anche l'Italia si è confrontata con il testo di Jane Austen grazie a uno sceneggiato di fine anni '50, Orgoglio e Pregiudizio, diretto per l'allora Programma Nazionale (l'attuale Rai Uno) da Daniele D'Anza. Protagonisti nei ruoli dei due personaggi principali, Franco Volpi e Virna Lisi, nomi di spicco per la TV dell'epoca. Cinque puntate mandate in onda settimanalmente in cui la sceneggiatura di Edoardo Anton ha saputo mantenere lo spirito del romanzo originale e stupire il pubblico per la meraviglia delle sue scenografie e costumi che ricostruivano gli interni delle dimore e gli abiti ottocenteschi inglesi. Ad arricchire la narrazione anche dei numeri di balletto.

6. Orgoglio e pregiudizio (1967)

Prodotta dalla BBC per il 150° anniversario della morte di Jane Austen, questa miniserie in bianco e nero in sei parti è l'unica tra quelle realizzate dall'emittente britannica – il film TV del 1938 e la serie del '58 - a non essere andata perduta. Sebbene non sia disponibile per lo streaming, infatti, Orgoglio e Pregiudizio è rintracciabile online. È considerata una delle trasposizioni televisive più classiche, rispettose e fedeli nello spirito e nel testo dell'opera della scrittrice inglese, nonostante la sceneggiatura firmata da Nemone Lethbridge abbia escluso il personaggio della sorella di mezzo della famiglia Bennett, la taciturna Mary.

5. Orgoglio e pregiudizio (1980)

Un'altra trasposizione televisiva targata sempre BBC, questa volta però in collaborazione con L'Australian Broadcasting Corporation. Diretta da Cyril Coke su un adattamento firmato dalla scrittrice femminista Fay Weldon, questa versione di Orgoglio e Pregiudizio è divisa in cinque episodi con protagonisti Elizabeth Garvie e David Rintoul nei ruoli principali e si contraddistingue per una completezza narrativa nel racchiudere personaggi e linee narrative del romanzo del 1813. Una delle versioni considerata tra le più complete dell'opera di Jane Austen apprezzata anche per le interpretazioni dei vari interpreti e per la cura infusa nei dettagli storici di costumi e ambientazioni della Reggenza inglese.

4. Orgoglio e pregiudizio (1940)

Considerato all'unanimità il migliore adattamento del romanzo ad opera di un classico hollywoodiano, Orgoglio e Pregiudizio di Robert Z. Leonard vede protagonisti Greer Garson e Laurence Olivier – la cui chimica sullo schermo è innegabile - nei ruoli di Elizabeth Bennet e Mr. Darcy. Elogiato dalla critica dell'epoca, il film, ispirato alla versione teatrale di Helen Jerome oltre che al libro, rispecchia appieno le produzioni del tempo donando alla trasposizione un'atmosfera glamour e vivace. Ricco di licenze narrative che aggiungono nuove scene e cambiamenti relativi a costumi, ambientazioni e al tono dell'opera, il film è una delizia colma di ironia che nel tradire la fonte riesce comunque ad omaggiarla.

3. The Lizzie Bennet Diaries (2012)

Un riadattamento del classico di Jane Austen sotto forma di web series. The Lizzie Bennet Diaries vede protagonista la studentessa universitaria Lizzie Bennet. Una ragazza laureata in scienze della comunicazione che apre un vlog come progetto di laurea. È proprio attraverso questi brevi filmati della durata di due/otto minuti che racconta avvenimenti precedentemente accaduti relativi al suo rapporto con le sorelle e Mr. Darcy. Una trasposizione moderna, intelligente e del tutto inedita che ha permesso al classico letterario dell'800 di essere scoperto da una nuova generazione grazie ad un mezzo di comunicazione contemporaneo. La riprova della forza dell'originale e di come qualsiasi trasposizione può funzionare se fatta con creatività e ingegno.

2. Orgoglio e pregiudizio (2005)

Ambizioso esordio alla regia di Joe Wright che sceglie Keira Knightley e Matthew Macfadyen come i suoi Elizabeth e Mr. Darcy. Questa versione di Orgoglio e Pregiudizio è senza ombra di dubbio un classico e tra i migliori adattamenti del romanzo di Jane Austen. Merito delle riuscite interpretazioni dei suoi attori e di una regia mozzafiato che ha saputo catturare l'essenza di un'epoca e dare vita alle pagine del testo originale. La sceneggiatrice Deborah Moggach ha spostato l'ambientazione alla fine del XVIII secolo e ha cambiato alcuni passaggi o dinamiche tra i personaggi su richiesta del regista che voleva un approccio il più realista possibile. Un film di una rara bellezza visiva che ha catturato i cuori di molti spettatori grazie alla duplice attenzione narrativa e formale.

1. Orgoglio e pregiudizio (1995)

Altra miniserie della BBC, Orgoglio e Pregiudizio è considerata l'adattamento definitivo dell'opera di Jane Austen da molti fan e critici. I protagonisti sono due star inglesi come Colin Firth e Jennifer Ehle che hanno finito per trasformarsi in dei punti di riferimento per le trasposizioni successive. Divenuta così popolare, la miniserie ha ispirato Helen Fielding a scrivere i romanzi di Bridget Jones che, a loro volta, sono diventati dei successi cinematografici. Affascinante e ricca di carisma, questa versione è passata alla storia anche per la capacità di catturare l'essenza della storia, riproducendone tutti i passaggi più significativi e ricreando visivamente l'era della Reggenza inglese.

Dove vedere in streaming tutti gli adattamenti di "Orgoglio e pregiudizio"?

Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere tutti gli adattamenti di Orgoglio e pregiudizio sulle principali piattaforme, dal peggiore al migliore. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con quest'ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

Le serie true crime da non perdere su Netflix

Le serie true crime da non perdere su Netflix

Giovanni Berruti

Giovanni Berruti

Editor a JustWatch

Il Mostro sta arrivando. Netflix ha infatti da poco rilasciato un nuovo trailer dell’attesissima serie di Stefano Sollima dedicata a una delle pagine più buie e controverse mai conosciute dalla cronaca nera italiana. I quattro episodi, che saranno disponibili sulla piattaforma dal 22 ottobre, ripercorreranno la vicenda del Mostro di Firenze. Otto duplici omicidi, diciassette anni di terrore e sempre la stessa arma, una beretta calibro 22. 

Una storia le cui indagini sono ancora in corso, dove i mostri possibili sono stati molti. Una ricostruzione basata su fatti realmente accaduti, testimonianze dirette, atti processuali e inchieste giornalistiche. Non è un filone nuovo quello percorso da Netflix. Da sempre gli spettatori hanno dimostrato una passione per serie televisive basate su delitti che hanno sconvolto l’opinione pubblica e le relative indagini. Ripercorriamone qualcuna, in attesa dell’uscita de Il Mostro (2025).  

1. Monsters: Dahmer (2022)

La prima stagione di Monsters, la serie antologica di Ryan Murphy, è incentrata su Jeffrey Dahmer. Noto come “il cannibale di Milwaukee”, è stato uno dei serial killer più efferati nella storia degli Stati Uniti, macchiatosi di ben diciassette omicidi tra il 1978 e il 1991. Interpretato da Evan Peters, che ha vinto il prestigioso Golden Globe, i dieci episodi sono stati tra i più visti di sempre sulla piattaforma. Oltre al successo non sono tardate ad arrivare le polemiche, sollevate in primis da alcuni familiari delle vittime che hanno giudicato la serie irrispettosa.

2. Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez

Secondo capitolo delle serie antologica di Ryan Murphy, Monsters: La storia di Lyle ed Erik Menendez ricostruisce il brutale omicidio di José e Kitty Menendez, avvenuto nel 1989 per mano dei figli Lyle ed Erik. Una serie in nove episodi potente e disturbante, che ha tentato di far luce su un caso, portandolo nuovamente alla ribalta tra l’opinione pubblica, tanto da finire per avere ripercussioni sulla realtà. Poco dopo l’uscita, un giudice è infatti arrivato a richiedere una revisione della sentenza che condannò i due fratelli all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Tutto in base alle accuse degli abusi subiti dagli imputati. 

3. Mindhunter

Dal regista e produttore David Fincher una serie thriller ambientata negli anni Settanta. Un viaggio all’origine del profiling criminale, a partire dall’analisi comportamentale degli assassini. Nel corso delle due stagioni di Mindhunter compaiono le versioni fittizie di serial killer realmente esistenti, da Edmund Kemper a Charles Manson, passando per David Berkowitz, tristemente noto come “il figlio di Sam”.

4. The Serpent

The Serpent è una miniserie thriller in otto puntate, che ricostruisce la tragica figura di Charles Sobhraj, truffatore e serial killer francese senza scrupoli, noto come “il Serpente”. Tra il 1975 e il 1976 ha drogato, ucciso e derubato diversi turisti occidentali lungo la celebre “hippie trail” che toccava i paesi del sud-est asiatico. Grande interpretazione di Tahar Rahim e ottima ricostruzione del periodo storico. 

5. L’infermiera

Quattro episodi tratti da un agghiacciante caso di cronaca che sconvolse la Danimarca. L’infermiera ripercorre la vicenda dell’infermiera Christina Aistrup Hansen, condannata prima all’ergastolo e infine a 12 anni di reclusione per tre omicidi di suoi pazienti e un quarto tentato ma non riuscito. 

6. Per Elisa - Il caso Claps

Basato sul libro Sangue sull’altare di Tobias Jones, i sei episodi di Per Elisa - Il caso Claps ricostruiscono la storia della ininterrotta battaglia di Gildo Claps e della sua famiglia per fare luce sulla scomparsa della sorella Elisa e per assicurare il suo assassino alla giustizia. La fiction diretta da Marco Pontecorvo offre una ricostruzione di uno dei casi più sconvolgenti della storia recente del nostro paese, che è stata apprezzata sin dalla sua uscita su Rai

Dove guardare in streaming le serie true crime da non perdere?

Le serie sono disponibili su Netflix. Il Mostro (2025) arriverà il prossimo 22 ottobre sulla piattaforma. La lista viene aggiornata in tempo reale, mettendo sempre a disposizione degli utenti le ultime informazioni e i cambiamenti sulle opzioni di streaming.

  • Da ‘Munich’ a ‘Untamed’: i migliori film e serie TV con Eric Bana

    Da ‘Munich’ a ‘Untamed’: i migliori film e serie TV con Eric Bana

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Da ragazzino voleva fare il meccanico, poi il pilota di Formula 1. Ma è stato mentre lavorava come barista e lavapiatti in un albergo che ha scoperto la sua vocazione comica facendo imitazioni per intrattenere gli ospiti. Spinto a coltivare il suo talento, in una manciata di anni Eric Bana si è ritrovato con un programma tutto suo in televisione, diventando uno dei comici più celebri d'Australia. 

    Da lì il passo verso Hollywood è stato breve, merito di ruoli ben lontani dalla vena comica che ha contraddistinto il suo esordio, lavorando con registi del calibro di Ang Lee, Steven Spielberg, Joe Wright  e Guy Ritchie. Ora l'attore è tornato con un altro ruolo che sta riscuotendo parecchio successo sul piccolo schermo, quello dell'agente speciale del National Park Service Kyle Turner in una nuova miniserie thriller di Netflix.

    JustWatch ha stilato una lista dei migliori ruoli di Eric Bana da (ri)scoprire in streaming.

    1. Chopper (2000)

    Primo ruolo drammatico della carriera di Eric Bana – per il quale è dovuto ingrassare di 15 chili – Chopper è il thriller biografico diretto da Andrew Dominik basato sulle memorie dell'omonimo criminale australiano. Grazie a questa interpretazione, l'attore ha potuto dimostrare le sue versatili capacità interpretative dando vita alla complessa psiche del protagonista: un uomo profondamente violento, ma capace anche di momento di vulnerabilità. Inoltre la pellicola cerca di andare più a fondo nella psiche del suo personaggio, mostrandone i ragionamenti contorti e il senso dell'umorismo dark. Un debutto che ha permesso a Eric Bana di farsi notare, lasciando un segno per l'intensità della sua prova in un film provocatorio e audace.

    2. Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto (2001)

    Trasposizione del saggio scritto nel 1999 da Mark Bowden, Black Hawk Down - Black Hawk abbattuto di Ridley Scott porta sul grande schermo la battaglia di Mogadiscio. Un film di guerra dal cast corale che vede protagonisti Josh Hartnett, Ewan McGregor, Orlando Bloom, Sam Shepard e lo stesso Bana. L'attore interpreta il sergente di prima classe Norm "Hoot" Hooten, un soldato delle forze speciali Delta. Un ruolo di supporto grazie al quale riesce a farsi notare per la capacità di comunicare attraverso poche parole, affidando tutto a sguardi e gesti. Il film è un'immersione nel caos e nell'orrore della guerra, caratterizzato da un regia frenetica che sottolinea la brutalità del conflitto grazie a sequenze action estremamente realistiche.

    3. La guerra di Troia  (2004)

    Altro titolo corale, La guerra di Troia è un kolossal epico che trae ispirazione dall'Iliade di Omero per raccontare la guerra di Troia e il mito di Achille. Quest'ultimo interpretato da Brad Pitt che, insieme a Eric Bana nei panni di Ettore, rappresentano i protagonisti assoluti della pellicola. Nonostante le libertà narrative prese, il film di Wolfgang Petersen ha convinto molti proprio grazie alla performance dell'attore australiano che regala al suo personaggio l'aurea dell'eroe: un guerriero dal forte senso del dovere che mantiene vivo un profilo umano capace di fargli mettere al primo posto il suo popolo. Un esempio di moralità che Eric Bana ha saputo abbracciare dando vita a una delle migliori interpretazioni della sua carriera.

    4. Munich (2005)

    Se dovessimo scegliere un solo film che rappresenti al meglio il talento di Eric Bana sarebbe senza ombra di dubbio Munich di Steven Spielberg. Basato sul romanzo Vendetta di George Jonas, il film vede l'attore vestire i panni di Avner Kaufman, un agente del Mossad incaricato di vendicare il massacro alle Olimpiadi estive di Monaco del 1972 in Europa. Quella dell'attore è un'interpretazione più che riuscita nel trasporre sullo schermo le sfumature del suo personaggio, dal senso di dovere al costo psicologico dato dalla missione che lo trascina in un vortice di uccisioni dal quale vorrebbe allontanarsi.

    5. L’altra donna del re (2008)

    Un dramma storico in piena regola con protagonisti Eric Bana, Natalie Portman e Scarlett Johansson, L'altra donna del re mette in scena la rivalità tra le sorelle Anna e Maria Bolena per l'amore e un posto sul trono accanto a quello del re Enrico VIII. Il film ci permette di spiare dal buco della serratura le dinamiche di potere e gli intrighi di corte nell'Inghilterra della dinastia Tudor, raccontando quanto erano costrette a subire le donne in un'epoca in cui il loro destino si basava sulla possibilità di mettere o meno al mondo un erede. Bana con la sua prova attoriale racconta di un monarca inizialmente affascinante che, man mano che la pellicola procede, lascia spazio a un uomo brutale ossessionato dall'avere un figlio maschio che possa portare avanti la sua casata.

    6. Un amore all’improvviso (2009)

    In Un amore all'improvviso Eric Bana si confronta con un dramma sentimentale attraversato da una vena fantasy nella trasposizione cinematografica del romanzo La moglie dell'uomo che viaggiava nel tempo di Audrey Niffenegger. L'attore interpreta Henry DeTamble, un bibliotecario con la capacità di viaggiare nel tempo in modo incontrollabile a causa di una rara condizione genetica. Il film racconta il tentativo dell'uomo e di sua moglie Clare (Rachel McAdams) di costruire una vita insieme nonostante le frequenti separazioni involontarie dell'uomo. Una pellicola sulla forza dell'amore nonostante le avversità, nella quale Bana ha dato prova delle sue sfumature attoriali più vulnerabili e romantiche.

    7. Lone Survivor (2013)

    Un grande thriller di guerra diretto da Peter Berg che porta sul grande schermo l'omonimo romanzo autobiografico dell'ex Navy SEAL Marcus Luttrell, in missione in Afghanistan per l'operazione Red Wings, impegnata a fermare un gruppo di talebani. Una ricostruzione minuziosa e intensa che racconta la realtà cruenta dei combattimenti calando lo spettatore all'interno di un film dal forte impatto emotivo. Protagonista di Lone Survivor è un ottimo Mark Wahlberg attorniato da un cast corale che comprende anche Taylor Kitsch, Emile Hirsh e Ben Foster. Eric Bana interpreta il tenente comandante Erik S. Kristensen, chiamato a prendere decisioni complesse mentre i suoi uomini sono sul campo.

    8. Chi è senza peccato - The Dry (2020)

    In Chi è senza peccato - The Dry, adattamento del romanzo del best-seller di Jane Harper, Eric Bana interpreta Aaron Falk, un agente federale australiano che torna nella sua città natale per indagare su un omicidio-suicidio che coinvolge anche il suo migliore amico d'infanzia. Un thriller poliziesco accolto molto positivamente da pubblico e critica anche per l'ottima performance, misurata e introspettiva, offerta da Eric Bana che cattura il tormento interiore del suo personaggio perseguitato dal passato. Uno di quei film capaci di catturare lo spettatore coinvolgendolo nelle indagini alla ricerca del colpevole fin dalla prima sequenza, mantenendo alta la suspence.

    9. Untamed (2025)

    Ultimo titolo in ordine di tempo ad arricchire la filmografia di Eric Bana, Untamed è una miniserie thriller ambientata presso lo Yosemite National Park. L'attore presta il volto a Kyle Turner, un agente speciale del National Parks Service impegnato nelle indagini sulla morte di una giovane donna il cui corpo è stato ritrovato su una parete rocciosa. Ma il mistero della sua morte non è l'unico che caratterizza il racconto. Anche il passato del protagonista, tormentato da un dramma personale, alimenta un racconto che si svela lentamente e cattura per la sua capacità di svelare nuovi tasselli di un intricato puzzle senza fretta o colpi di scena sensazionalistici.

    Dove vedere in streaming i migliori ruoli di Eric Bana tra film e serie TV?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere i migliori film e serie TV con Eric Bana sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con quest'ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • I migliori anime da vedere su Crunchyroll: 25 titoli imperdibili per ogni tipo di fan

    I migliori anime da vedere su Crunchyroll: 25 titoli imperdibili per ogni tipo di fan

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Se sei un vero appassionato di anime (o vuoi diventarlo), Crunchyroll è il tuo paradiso. La piattaforma è il punto di riferimento mondiale per l’animazione giapponese, con un catalogo sterminato che spazia dai grandi classici alle ultime uscite direttamente dal Giappone. 

    Shonen esplosivi, storie d’amore strappalacrime, thriller psicologici, fantasy epici, comedy scolastiche: su Crunchyroll c’è davvero tutto, e spesso arriva prima che altrove. Ma con così tanta scelta, da dove si comincia? In questo articolo ti consigliamo i 25 migliori anime da vedere su Crunchyroll in streaming. Prepara i sottotitoli (e i fazzoletti, in certi casi): ti aspetta un viaggio nel meglio dell’animazione nipponica!

    1. One Piece (1999 - in corso)

    La saga dei pirati più longeva e amata di sempre è disponibile su Crunchyroll in tutta la sua gloria. Con migliaia di episodi, One Piece racconta le avventure di Luffy e della sua ciurma alla ricerca del tesoro leggendario. Ma è molto più di una caccia al tesoro: è un inno alla libertà, all’amicizia, al sogno. Ogni isola è un mondo a sé e ogni personaggio ha una storia che resta nel cuore. Un classico senza tempo.

    2. Attack on Titan (2013 - 2023)

    Un’epopea colossale che ha segnato un’era. Attack on Titan parte da una premessa apparentemente semplice — l’umanità in lotta contro mostruosi giganti — ma si trasforma in un complesso dramma politico, filosofico ed esistenziale. Con un worldbuilding incredibile, personaggi moralmente ambigui e colpi di scena che cambiano tutto a ogni stagione, è una serie che tiene incollati fino all’ultimo. Disponibile nella sua interezza su Crunchyroll: un binge che non si dimentica.

    3. My Hero Academia (2016 – in corso)

    In un mondo dove quasi tutti hanno superpoteri, Izuku Midoriya nasce senza alcuna abilità… ma con il cuore di un eroe e questo, il suo mito All Might, lo nota subito. My Hero Academia è uno shonen emozionante, ricco di combattimenti dinamici, crescita personale e momenti toccanti e inaspettati. Ogni personaggio, anche secondario, ha una storia e un’evoluzione ben costruite. Neanche i villain vengono lasciati indietro, regalandoci alcune delle backstory più complesse e profonde di sempre. L’estetica da fumetto americano si fonde con il pathos giapponese, rendendolo unico. Tra le saghe scolastiche e i combattimenti epici, è diventato una pietra miliare del genere. Aspettiamo tutti l’ultima stagione con il cuore in gola!

    4. Naruto (2002 – 2017)

    Il ninja più famoso del mondo anime. Naruto racconta la storia di un ragazzo orfano ed emarginato che sogna di diventare Hokage, il leader del suo villaggio. Con oltre 700 episodi tra la serie classica e Shippuden, è un viaggio di formazione ricco di scontri epici, legami intensi, dolori e redenzioni. È uno degli anime che ha segnato l’infanzia di milioni di spettatori ed è ancora oggi tra i più seguiti e amati. Una vera icona.

    5. Jujutsu Kaisen (2020 – in corso)

    Uno degli shonen più potenti degli ultimi anni. Jujutsu Kaisen è dark, adrenalinico e stilisticamente impeccabile. Seguiamo Yuji Itadori, adolescente che ingoia un dito maledetto e diventa il recipiente di un potente demone. Combattimenti fluidissimi, antagonisti memorabili e una regia visiva di livello altissimo rendono ogni episodio un’esperienza cinematografica. Gojo Satoru è già leggenda!

    6. Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba (2019 – in corso)

    Pochi anime hanno avuto un impatto visivo come Demon Slayer. La storia segue Tanjiro, un giovane che combatte per salvare la sorella Nezuko, trasformata in demone. L’animazione firmata Ufotable è da applausi e ogni battaglia sembra una danza. L’intensità emotiva si fonde con l’estetica tradizionale giapponese, creando un’opera potente, bella e toccante.

    7. Solo Leveling (2024 – in corso)

    Tratto dal celebre webtoon coreano, Solo Leveling segue Sung Jin-Woo, il cacciatore più debole di tutti, che scopre di potersi “livellare” come un personaggio di un videogioco. Il suo potere cresce, ma anche le responsabilità. L’anime è un’esplosione di animazione, potenziamenti e battaglie sempre più epiche. Per chi ama i power-up infiniti e le atmosfere dark fantasy, è un must.

    8. Dan Da Dan (2024 – in corso)

    L’anime rivelazione degli ultimi anni! Un mix esplosivo di horror, alieni, yokai e romanticismo strampalato. Dan Da Dan segue due adolescenti coinvolti in eventi paranormali sempre più assurdi. L’anime è visivamente sorprendente, con una regia frenetica e brillante, e uno stile che mescola comicità e tensione. È il titolo più folle e creativo del momento, destinato a diventare un cult.

    9. I diari della speziale (The Apothecary Diaries) (2023 – in corso)

    Nel cuore del palazzo imperiale cinese, Mao Mao, giovane esperta di erboristeria, risolve misteri di corte con intelligenza e sarcasmo. I diari della speziale è un anime raffinato e intrigante, con atmosfere storiche e un tocco di crime. La protagonista è carismatica e anticonvenzionale, e la serie affascina per ritmo, estetica e finezza narrativa, ma con un contraltare maschile non certo da meno. La seconda stagione si è conclusa da poco e noi ci sentiamo già orfani di Mao Mao e Jinshi!

    10. Frieren – Oltre la fine del viaggio (2023 – in corso)

    E se la vera avventura cominciasse dopo la fine della missione? Frieren racconta la storia di una maga elfica che, dopo aver salvato il mondo, deve affrontare la solitudine del tempo e dei ricordi. È un anime delicato, malinconico e filosofico, che parla di perdita, memoria e umanità. Un piccolo gioiello per anime sensibili.

    11. Chainsaw Man (2022 – in corso)

    Denji, un ragazzo disperato con un debito da saldare, si fonde con il suo diavolo-motosega e diventa un’arma vivente. Chainsaw Man è cinico, crudo, e sorprendentemente umano. Ogni episodio è una corsa tra sangue, satira e solitudine. MAPPA confeziona un prodotto visivamente mozzafiato con una sigla diversa a ogni puntata. Geniale! La storia andrà avanti questo 31 Ottobre con il film!

    12. Kaiju No. 8 (2024 – in corso)

    Kafka Hibino è un uomo comune che si trasforma in kaiju, i mostri che dovrebbero essere combattuti dagli eroi. Kaiju No. 8 ribalta la narrativa classica del genere monster e offre combattimenti ad alta tensione, una forte componente emotiva e uno stile grafico accattivante. È l’anime perfetto per i fan del genere sci-fi e azione.

    13. Mob Psycho 100 (2016 – 2022)

    Shigeo, detto Mob, ha poteri psichici devastanti ma è il ragazzo più gentile e anonimo della scuola. Mob Psycho 100 mescola azione, introspezione e assurdità in uno stile visivo unico e sperimentale. È un coming-of-age profondo mascherato da shonen sopra le righe. Finale perfetto, lacrime assicurate.

    14. Dr. Stone (2019 – in corso)

    La scienza salverà il mondo? Dopo che l’umanità si è pietrificata per millenni, il geniale Senku si risveglia e inizia a ricostruire la civiltà usando solo conoscenza e ingegno. Dr. Stone è un anime educativo e avvincente, che riesce a rendere la chimica… divertente. Sì, davvero.

    15. Black Clover (2017 – in corso)

    Asta nasce senza magia in un mondo dove tutti ne hanno. Ma non si arrende. Black Clover è uno shonen classico ma energico, con una crescita costante di tensione, potere e coinvolgimento. Tra rivalità, determinazione e magie devastanti, è la serie perfetta per chi ama i power fantasy puri.

    Altri 10 anime da vedere su Crunchyroll in streaming:

    16. Wind Breaker (2024 – in corso)

    Combattimenti scolastici con stile e valori da strada.

    17. Vinland Saga (2019 – 2023)

    Dramma storico e vichinghi: crudo, maturo e intenso.

    18. Spy x Family (2022 – in corso)

    Famiglia fake, spionaggio vero: irresistibile.

    19. My Dress-Up Darling (2022 – in corso)

    Cosplay, dolcezza e una storia d’amore fuori dagli schemi.

    20. Horimiya (2021 – 2023)

    Romanticismo realistico e relazioni genuine tra adolescenti.

    21. The Ancient Magus' Bride (2017 – in corso)

    Fiaba dark sull’identità e l’accettazione.

    22. Noragami (2014 – 2015)

    Dei dimenticati, spiriti e ironia malinconica.

    23. The Rising of the Shield Hero (2019 – in corso)

    Un isekai più cupo e drammatico del solito.

    24. Mashle: Magic and Muscles (2023 – in corso)

    Harry Potter incontra One Punch Man: demenziale e divertente.

    25. Toilet-Bound Hanako-kun (2020 – in corso)

    Commedia sovrannaturale con uno stile visivo originale.

    Dove guardare i migliori anime di Crunchyroll in streaming: 

    Tutto ciò che adesso vi resta da fare è mettervi comodi, snack e bibita alla mano, telecomando e abbonamento pronto! E se aveste ancora dei dubbi, ecco l’elenco completo su dove guardare i 25 migliori anime su Crunchyroll in streaming:

  • I 10 peggiori cambiamenti nei remake live-action Disney

    I 10 peggiori cambiamenti nei remake live-action Disney

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    Negli ultimi anni, Disney ha trasformato i suoi classici animati in remake live-action sempre più spettacolari. Il problema? Non sempre “più spettacolari” significa “più riusciti”. Inseguendo realismo, attualità e qualche effetto speciale in più, molti di questi film hanno perso l’anima delle fiabe originali, talvolta dimenticandosi della magia che aveva fatto innamorare generazioni di spettatori

    Certamente alcuni cambiamenti sono comprensibili: aggiornare temi problematici, dare più spazio a personaggi femminili, rappresentare meglio la diversità. Ma altri sembrano usciti da un universo parallelo dove la musica è messa in secondo piano, i villains devono avere traumi da raccontare e gli animali sembrano presi da un documentario. Ecco quindi una guida ai peggiori cambiamenti nei remake Disney, elencati in ordine di uscita.

    1. Maleficent (2014)

    Ne La Bella Addormentata (1959), Flora, Fauna e Serenella erano le vere "madrine” della principessa: protettive, affettuose, sagge. In Maleficent diventano Giuggiola, Fiorina e Verdelia, tre fate che sembrano uscite da una sit-com, impegnate più a bisticciare tra loro che a prendersi cura di Aurora. La loro inutilità è tale che a un certo punto è la stessa Malefica (Angelina Jolie) a prendersi cura della bambina. Un paradosso che può funzionare a livello narrativo, ma più che a uno spin-off qui sembra di trovarsi davanti a una seduta di psicanalisi. I villains delle fiabe sono affascinanti proprio per la loro malvagità, non devono per forza avere dei traumi da spiegarci.

    2. Cenerentola (2015)

    Il live action di Cenerentola è elegante, visivamente curato, con costumi da Oscar, un cast che include Cate Blanchett e Helena Bonham Carter. Ma qualcosa manca. O meglio, mancano le canzoni, e basti pensare che Bibbidi-Bobbidi-Boo è relegata all’incirca ai titoli di coda. Nella versione originale la musica era parte integrante della magia, mentre qui è messa da parte a favore di una trama “più realistica” – per quanto possa essere realistica una zucca trasformata in carrozza.

    3. Il Libro della Giungla (2016)

    Anche nel live-action de Il Libro della Giungla siamo davanti allo stesso problema, le atmosfere e le musiche originali sono messe da parte per inseguire non si sa bene che cosa. A farne le spese questa volta è Re Luigi, uno dei personaggi più amati dell'intero catalogo Disney. Via il jazz, via lo swing, via una delle scene più divertenti del cartone, al loro posto un minuto scarso in cui Voglio Essere Come Te è appena accennata. E ancora, un grande problema comune a tutti i live-action, su tutti Il Re Leone (2019): cercare di “rinnovare” gli animali parlanti Disney dandogli fattezze da documentario. Diciamo che non è stata proprio una scelta vincente.

    4. La bella e la bestia (2017)

    La rosa incantata ovviamente c’è, così come lo specchio magico, ma nel remake de La bella e la bestia di magico c’è anche un libro, di cui nessuno sentiva il bisogno. Un oggetto dalle potenzialità infinite, che può trasportare ovunque si voglia, ma che Belle usa solo per tornare alla sua casa di Parigi e scoprire della morte per peste della madre. E poi? Niente. Usare il potere del libro per fuggire dal castello in cui è imprigionata? No. Usarlo per salvare il padre che rischia di essere rinchiuso in manicomio? Figurarsi! Un’aggiunta tanto per aggiungere che, a conti fatti, non aggiunge nulla.

    5. Aladdin (2019)

    Nell’Aladdin (1992) originale, il Genio voleva solo una cosa: essere libero. Ed era perfetto così, lontano dalle vicende, dalle trame e dai desideri umani, amore compreso. In Aladinn versione remake non solo viene “umanizzato”, ma finisce pure per sposarsi. Una sottotrama in cui viene coinvolta la new entry Dalia (damigella di Jasmine), che non aggiunge nulla al racconto principale, se non qualche gag del tutto trascurabile. Insomma, nell’epoca in cui il remake serve anche a dare maggior empowerment a principesse per cui il matrimonio era il vero lieto fine, proprio al Genio (il personaggio più empowered di tutti) tocca sposarsi. Ci mancava solo Jafar come testimone.

    6. Dumbo (2019)

    Insieme ai primi minuti al cardiopalma di Bambi (1942), questa era una delle scene più toccanti nell’universo Disney, se non nell’intera storia del cinema d’animazione. Nella versione originale, la canzone Bimbo Mio viene cantata dalla madre di Dumbo, mentre culla il proprio piccolo incatenata in gabbia. Qui il brano è cantato da un personaggio secondario, una performer del circo, e la tenerezza che aveva strappato il cuore a milioni di spettatori rimane depotenziata. Salvataggio in corner per il riarrangiamento del brano, la cover realizzata dagli Arcade Fire e cantata da Elisa nella versione italiana. Ma la musica, purtroppo, non è l’unica eresia di questo remake…

    6. Dumbo (2019) (parte due)

    Gli elefanti rosa. Dove sono gli elefanti rosa? Quella che era la scena più spettacolare e psichedelica del film originale qui scompare, puf, come fosse una bolla di sapone. Al suo posto viene adottato l’escamotage “realistico”. Certo, ci si aspettava un riadattamento rispetto al trip alcolico del Dumbo del 1941 – rimane comunque un bambino, seppur di un quintale – ma il regista di questo remake era comunque Tim Burton, e da lui ci si aspettava decisamente molto di più. Vale comunque la pena guardarlo, ma considerando il regista, non possiamo che dire: un’occasione mancata.

    7. Mulan (2020)

    Qualcuno alla Disney deve avere un problema con la musica dato che, anche in questo caso, le canzoni sono praticamente state eliminate da un film che proprio nella colonna sonora aveva una delle sue parti più interessanti. Ma sorvoliamo, perché qui l’impatto visivo e l’escamotage narrativo sono da applausi, tra il wuxia e il war-movie, ma in chiave Disney.  Però, c’è un però, un enorme però. Dal live-action Mulan è stato eliminato l’anima del film originale, lo spirito guida Mushu, essenza non solo delle gag con la protagonista, ma di tutta la trama. E in cambio? Xianniang, una strega che combatte al fianco dell’esercito rivale e che rappresenta il lato oscuro di Mulan. Poi si redime, si sacrifica, dopo una sottotrama che appesantisce il tutto. Se ne poteva fare a meno? Forse sì.

    8. La Sirenetta (2023)

    No, il problema qui non è l'inclusività, anzi, il polverone razzista scatenatosi dopo l’annuncio di Halle Bailey nei panni di Ariel ne La Sirenetta lo lasciamo ad altri. Il problema è tutto il resto. Del magico mondo “in fondo al mar” de La Sirenetta (1989) in questo remake non c’è traccia: Flounder sembra preso dal banco pescheria del supermercato, Sebastian uscito da un film horror e Scuttle… la solita questione, non si possono ritrarre gli animali realisticamente per poi farli parlare, o l’uno o l’altro. L’incanto e la magia anche qui vengono "sacrificati" per un realismo impossibile da realizzare veramente, perchè non dimentichiamoci che si tratta pur sempre di fiabe.

    9. Biancaneve (2025)

    Come sopra, le polemiche degradanti seguite all’annuncio dell’attrice protagonista non ci interessano. Aggiornare il mondo Disney, includendo persone prima mai rappresentate è una scelta più che condivisibile, anzi, apprezzabile. Ma le controversie, in questo caso, non si limitavano alla nuova Biancaneve, ma ai suoi “coinquilini”: Brontolo, Pisolo, Mammolo ecc. Per evitare gli stereotipi e non offendere nessuno, questo remake si arrampica sugli specchi, proponendo personaggi generati in CGI che finiscono col risultare piatti, inquietanti e totalmente privi del tanto ambìto realismo. Insomma, pur di non pestare i piedi a nessuno, qui Disney si è data la zappa sui piedi. Speriamo che abbiano imparato almeno una lezione, da ripetere a memoria: “Fare i remake in live-action NON È OBBLIGATORIO!”.

    10. Lilo & Stitch (2025)

    Partiamo dalle buone notizie, Stitch è ancora al suo posto, adorabile come lo ricordavamo, anche in versione CGI – pericolo “sette nani” scampato, almeno per questa volta. Purtroppo però, le buone notizie finiscono qui perchè il nuovo Lilo & Stitch sembra aver perso per strada l’ironia e l’anima della versione originale. Per chi ha amato il cartone del 2002 la delusione più grande sono Jumba e Pleakley, qui totalmente privati della loro comicità, quasi sempre in versione “umana”, senza i travestimenti surreali della versione animata. Lo stesso vale per Cobra Bubbles, che per il remake ha appeso al chiodo la doppia identità assistente sociale/ agente segreto per dedicarsi full-time alla CIA. Il risultato? La tenerezza dei due protagonisti rimane la stessa, ma la verve dell’originale è un ricordo lontano anni luce.

    Dove vedere in streaming i remake Disney?

    Qui sotto trovate la lista completa dei remake Disney citati nell’articolo, così potete recuperarli – o riguardarli con spirito critico – sulle principali piattaforme di streaming. Che vi emozionino le principesse, o che siate più incuriositi dalle follie degli sceneggiatori, è il momento di mettervi comodi e tornare nel mondo magico dei live-action firmati Disney. Anche in quelli in cui la magia zoppica un po’.

  • I film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo e dove guardarli in streaming

    I film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo e dove guardarli in streaming

    Giovanni Berruti

    Giovanni Berruti

    Editor a JustWatch

    La grazia di Paolo Sorrentino è il film d’apertura della 82° Mostra del Cinema di Venezia. Pochi giorni fa l’annuncio che l’attesissima nuova opera del regista partenopeo sarà infatti presentata in anteprima mondiale al Lido il prossimo 27 agosto, inaugurando così la celebre kermesse, in programma fino al 6 settembre. Pochi dettagli sulla trama del film in concorso, se non che si tratterà di “una storia d’amore ambientata da qualche parte in Italia”. 

    Protagonista del film Toni Servillo. Si tratta della settima collaborazione tra il regista di Parthenope e l’attore. Entrambi napoletani, il loro è un sodalizio artistico che ha dato vita a una delle coppie più significative del cinema italiano. Un legame decisamente fortunato, considerato che La grande bellezza ha vinto l’Oscar come miglior film internazionale. Ripercorriamo i titoli realizzati insieme. 

    1. L’uomo in più (2001)

    L’uomo in più è l’opera prima di Paolo Sorrentino. Le vite parallele di due uomini, chiamati Antonio Pisapia. Uno è un calciatore, l’altro è un cantante. Oltre che dal nome, entrambi sono accomunati da un triste destino, che dall’apice del successo li farà sprofondare negli abissi. Servillo interpreta il cantante “Tony”, per un solido esordio del regista con un film che riflette sulle turbolenze e sull’imprevedibilità della vita stessa.

    2. Le conseguenze dell’amore (2004)

    Servillo è Titta Di Girolamo in Le conseguenze dell’amore, un uomo solitario che vive da otto anni in una camera di albergo di un’anonima cittadina in Svizzera. Ha un segreto inconfessabile. Forse più di uno… È il film che ha portato Sorrentino alla ribalta, e sicuramente il merito è anche del lavoro dell’attore protagonista, in grado di comunicare molto attraverso il solo sguardo. Un film che è dunque la prima conferma di un sodalizio artistico di successo. 

    3. Il Divo (2008)

    Giulio Andreotti secondo Paolo Sorrentino. Il Divo è un ritratto enigmatico come la figura che racconta. Non un biopic classico, ma un’indagine sul potere, a tratti grottesca, in cui spicca la magistrale interpretazione di Servillo. Quarto film del regista, è stato presentato in concorso al Festival del Cinema di Cannes, aggiudicandosi il premio della giuria, ottenendo grande successo di pubblico e critica.

    4. La grande bellezza (2013)

    “Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire”. Questa frase è pronunciata dal protagonista de La grande bellezza (2013), Jep Gambardella interpretato da Servillo, giornalista e scrittore alle prese con la mondanità romana. È il film che ha fatto vincere l’Oscar al regista nella categoria di “Miglior film in lingua straniera”. Una sceneggiatura, firmata dallo stesso Sorrentino con Umberto Contarello, che guarda al glorioso passato del cinema italiano, si pensi a La dolce vita di Federico Fellini, ambientando la vicenda nella “grande bellezza” monumentale e decadente della Capitale.

    5. Loro (2018)

    Sorrentino e Servillo tornano alla politica, portando Silvio Berlusconi sul grande schermo. Diviso in Loro – parte 1 e Loro – parte 2, usciti in sala a poca distanza l’uno dall’altro, offre un ritratto (caricaturale) dell’ex Presidente del Consiglio e della sua “corte”. A oggi, non è disponibile su alcuna piattaforma streaming, così come nessuna televisione l’ha trasmesso. Una situazione che ha suscitato diverse polemiche, facendo parlare di censura.  

    6. È stata la mano di Dio (2021)

    È stata la mano di Dio è una commovente autobiografia del regista. Toni Servillo interpreta Saverio Schisa, il padre del protagonista Fabietto, l’alter ego cinematografico di Sorrentino. Presentato in anteprima mondiale alla 78° Mostra del Cinema di Venezia, la pellicola ha vinto il Gran Premio della Giuria, e successivamente era riuscita a entrare nella cinquina finale per l’Oscar per il miglior film straniero. 

    7. La grazia (2025)

    Una storia d’amore ambientata da qualche parte in Italia. È quel poco che si sa dell’attesissimo film di Paolo Sorrentino, girato tra Roma e Torino. Al fianco di Toni Servillo l’attrice Anna Ferzetti. “Del mio prossimo film La grazia l'unica cosa che vorrei dire è che con Toni Servillo da una ventina d'anni vogliamo fare un film d'amore, come quelli di Truffaut. Ma non vorrei passare da Fellini a Truffaut in un colpo solo. I detrattori comunque dovranno impegnarsi di più” – aveva raccontato il regista all’ANSA, aggiungendo di aver trovato una chiave per declinare la comune idea di amore. 

    Dove guardare in streaming i film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo

    Ecco dove è possibile guardare, noleggiare e acquistare tutti i film di Paolo Sorrentino con Toni Servillo. Per quanto riguarda Loro (2018), da considerare diviso in due film o in un unico montaggio, al momento non è disponibile in streaming nel nostro Paese. La grazia (2025) uscirà nelle sale cinematografiche (probabilmente) il prossimo autunno, distribuito da Piper Film. La lista viene aggiornata in tempo reale, mettendo sempre a disposizione degli utenti le ultime informazioni e i cambiamenti sulle opzioni di streaming.

  • Dove vedere in streaming la serie TV e tutti i film de 'I Soliti Idioti'

    Dove vedere in streaming la serie TV e tutti i film de 'I Soliti Idioti'

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    “Gianlucaaaaaa!”. C'è chi lo ha letto con la voce di Ruggero De Ceglie e c’è chi mente. Esponente della Roma benestante, volgarissimo, irascibile e con l'ossessione di insegnare la vita al mite e sensibile figlio ormai adulto ma trattato come un ragazzino.

    Sono due dei personaggi più iconici creati da Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio, insieme a Enrico Lando e Martino Ferro, per I Soliti Idioti. Una serie TV diventata un fenomeno culturale in Italia tra la fine degli anni 2000 e l'inizio del 2010.

    Ispirata all'inglese Little Britain (2003-2006) e omaggio alla commedia all'italiana, la serie ha raccontato con un taglio politicamente scorretto la quotidianità del Paese sottolineandone gli stereotipi, i tic e i paradossi attraverso vari sketch e personaggi. 

    JustWatch vi porta alla scoperta della serie TV e di tutti i film de I Soliti Idioti (2009) da poter (ri)vedere in ordine in streaming sulle principali piattaforme.

    1. I Soliti Idioti (2009-2012)

    Quando I Soliti Idioti (2009) ha esordito sul piccolo schermo, ci è voluto pochissimo prima che alcune delle battute ricorrenti pronunciate dai personaggi diventassero parte del vocabolario collettivo. Segnale della forza degli sketch surreali e grotteschi interpretati dal duo comico composto da Fabrizio Biggio e Francesco Mandelli. Dagli (im)moralisti Marialuce e Giampietro all'impiegata Gisella passando per Ruggero e Gianluca, il nichilista Pompeo Avvighini e gli zarri della Barona milanese Patrick e Alexio, la serie è una fotografia del nostro Paese, tra lavoratori precari, raccomandazioni e temi complessi come l'eutanasia e la prostituzione. Il tutto raccontato con un tono portato all'eccesso.

    2. I Soliti Idioti – Il film (2011)

    I Soliti Idioti – Il film segna il passaggio sul grande schermo del fenomeno portato in televisione da Biggio e Mandelli. Un film che ha tentato di replicare la formula vincente della serie, mostrando però anche i suoi limiti a confronto con un medium diverso. Questa volta il racconto è meno episodico vedendo al centro della storia il tentativo di Ruggero di impedire le nozze per amore del figlio Gianluca. Un affronto per un donnaiolo incallito come lui. Non mancano però altri personaggi storici della serie come Fabio & Fabio e Gisella e Sebastiano che permettono di affrontare tematiche come l'omosessualità o prendersi gioco del razzismo di certa borghesia.

    3. I 2 Soliti Idioti (2012)

    Seconda incursione cinematografica per Biggio e Mandelli che con I 2 Soliti Idioti si concentrano esclusivamente su Ruggero e Gianluca alle prese con una banda di russi in cerca di vendetta e una crisi imprenditoriale. Ma il risultato delude. Nonostante il tentativo di costruire una struttura filmica slegata dal concetto di sketch televisivo, la pellicola è un accumulo di volgarità e gag demenziali che poco ha a che fare con la satira sociale.

    4. I Soliti Idioti 3 – Il ritorno (2024)

    Dopo oltre 10 anni dal secondo capitolo, Biggio e Mandelli tornano al cinema con I Soliti Idioti 3 – Il ritorno. Questa volta il duo comico riprende la formula episodica mettendo in scena un nutrito numero di personaggi storici. La volontà è quella di raccontare l'Italia contemporanea tra crisi climatica, case ecosostenibili, intelligenza artificiale, fluidità e bisogno di essere accettati. Se la scrittura è più attenta nel raccontare il presente, è anche però vero che la struttura è troppo esile per reggere il peso di un film.

    Dove vedere in streaming tutti i film e la serie TV de I Soliti Idioti?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere la serie TV e tutti i film de I Soliti Idioti (2009) in ordine sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con quest'ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • ‘Star Wars’: La classifica di tutti i film e le serie dell’antologia

    ‘Star Wars’: La classifica di tutti i film e le serie dell’antologia

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    Per anni Star Wars è stata “semplicemente” una trilogia. Tre film, entrati immediatamente nella leggenda, tra Jedi, cacciatori di taglie e contrabbandieri intergalattici. Poi sono arrivati i prequel, alcuni criticati (ricordate La minaccia fantasma (1999)?) altri amatissimi, anche dai fan più intransigenti della saga di George Lucas, su tutti La vendetta dei Sith (2005). Ma è quando Disney ha acquistato la Lucasfilm che nell’universo di Star Wars è esploso un vero Big Bang: nuove saghe, nuove serie, nuovi personaggi, nuove timeline.

    Accanto ai capitoli principali, è nata un vera e propria “Anthology”, composta dagli spin-off e dalle serie ambientate ai margini della storia degli Skywalker. Alcuni di questi progetti hanno sorpreso tutti, diventando piccoli cult. Altri… un po’ meno. Qui li mettiamo in fila, dal più dimenticabile al più riuscito.

    9. The Book of Boba Fett (2021)

    Boba Fett torna vivo e vegeto dopo la sua caduta nel Sarlacc, e decide di diventare il nuovo boss di Tatooine. Peccato che la serie perda presto il filo: metà degli episodi sembrano più una stagione extra di The Mandalorian che una storia su Boba. Incentrato su uno tra i personaggi più affascinanti della saga,  The Book of Boba Fett era uno dei titoli più attesi dai fan. Peccato per una trama lenta, a tratti vaga.

    8. Solo: A Star Wars Story (2018)

    Anche qui uno dei personaggi più iconici della saga, anche qui un’occasione persa. Solo: A Star Wars Story è il prequel dedicato al giovane Han, titolo “maledetto” fin dall’inizio da una produzione problematica e da un cambio di regia in corsa che non ha aiutato la buona resa. Ci si aspettava "Solo 2", ma non è andata così: il film è rimasto un esperimento isolato, abbastanza dimenticabile.

    7. The Acolyte (2024)

    Prima serie ambientata nell’era dell’Alta Repubblica, The Acolyte ha provato a mescolare il lato più mistico dell’ordine Jedi con lo stile dei film d’arti marziali. Qualche buona idea e il personaggio introdotto a sorpresa, Darth Plagueis, erano potenzialmente interessanti. Tuttavia la trama procede in modo prevedibile, talvolta forzato. Fatica a coinvolgere davvero.

    6. Obi-Wan Kenobi (2022)

    L’hype era fortissimo: tutti volevamo rivedere Ewan McGregor nei panni del Maestro Jedi per eccellenza. E non c’è fan di Star Wars che non abbia esultato all’annuncio di questa serie. Peccato però che il progetto attorno a Obi-Wan Kenobi fosse inizialmente quello di realizzare un film e purtroppo si vede. Anche qui i tempi sono dilatati, la trama a volte sembra ripetersi. Ma il duello finale contro un “esordiente” Darth Vader porta a casa il risultato.

    5. Skeleton Crew (2024)

    Il più disneyano tra gli spin-off, e per questo una delle sorprese più riuscite. Un po’ dei Goonies (1985), un pizzico dalla formula magica Stranger Things (2016), un Jude Law strepitoso. Forse si allontana un po’ dalle atmosfere e dalla tensione della saga originale, ma proprio per questo Skeleton Crew funziona come capitolo a sé. Perfetto anche per chi non è un fan della prima ora.

    4. Ahsoka (2023)

    Spin-off di The Mandalorian (2019) e ideale seguito di Rebels (2014) , la serie porta in live-action alcune tra le figure più amate dei lavori animati, ma questa volta senza i contraccolpi ormai tipici di casa Disney. Ahsoka è avvincente, in particolare nel racconto del lato oscuro, vero protagonista della trama. Lo scontro finale tra la protagonista e il suo vecchio maestro (colpo di scena pazzesco) regala uno dei duelli visivamente più forti tra i film compresi in questa lista. 

    3. Rogue One: A Star Wars Story (2016)

    Prima uscita tra quelle che compongono la “Anthology”, tra i fan più radicali della saga la paura del flop era altissima. E invece Rogue One sorprese tutti, con una trama che è un colpo di genio. Un war movie, prequel della trilogia originale, in cui la forza e i Jedi vengono messi in secondo piano, per dar spazio ai piloti ribelli che concepirono il primo piano per distruggere la Morte Nera. Un film originale e convincente, lontano dai facili stereotipi, precursore del lato più “politico” di Star Wars, poi centrale in Andor.

    2. The Mandalorian (2019–)

    Tra le serie, The Mandalorian (2019) è stata la prima pubblicata da Disney ed è quella che ha riportato l’astronave in carreggiata, dopo il mezzo passo falso di Solo (2018). Un protagonista dal passato misterioso (hello Pedro Pascal!), un ancor più misterioso Baby Yoda e un ordine di cacciatori di taglie non ha nulla da invidiare ai Jedi e alle loro spade laser. Qui, il personaggio e la mitologia del popolo Mandaloriano rendono questa serie tra le più affascinanti. Le atmosfere da western intergalattico fanno il resto.

    1. Andor (2022–)

    Il lato “politico” di Star Wars, dicevamo, ed è per questo che Andor (2022) si merita il primo gradino del podio. Anche qui non abbiamo spade laser, ma la nascita della ribellione raccontata nei suoi lati più nascosti, più umani. Sci-fi, certamente, ma meno fantasy: l’Impero non ha il volto di Vader, del nemico “classico”, ma qui ha i tratti del senso di oppressione tipico delle dittature, invisibile e quindi impossibile da sconfiggere con una spada laser. Sequel di Rogue One (2016), Andor (2022) riesce dove tutti gli altri titoli non avevano osato: dare un volto reale, e politico, all’Impero. Giù il cappello.

    Dove vedere i film e le serie dell’antologia di Star Wars?

    Qui sotto trovate la lista completa dei film e delle serie che costellano l’antologia di Star Wars, ovvero tutte le storie ruotano attorno alla saga principale: spin-off, prequel e avventure satellite che esplorano tutta la Galassia, avanti e indietro nel tempo. Di seguito trovate la classifica completa e tutte le informazioni streaming per ogni titolo. Non dimenticatevi di creare la vostra watchlist per ricevere notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze.

  • Tutti i film Marvel da vedere in streaming prima de 'I Fantastici 4 – Gli inizi'

    Tutti i film Marvel da vedere in streaming prima de 'I Fantastici 4 – Gli inizi'

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Primo standalone del Marvel Cinematic Universe e prima famiglia Marvel a essere protagonista di un film, I Fantastici 4: Gli Inizi (2025) si preannuncia come un titolo cruciale per la Fase 6, di cui è l'apripista. Dopo il flop di Fantastic Four - I Fantastici 4 (2015) e l'acquisizione della 20th Century Fox da parte della Disney, il controllo del franchise dedicato ai personaggi creati da Stan Lee e Jack Kirby è passato ai Marvel Studios, che hanno deciso di dare vita a un nuovo reboot.

    Ambientato negli anni '60 retro-futuristi immaginati da Matt Shakman, il film vede Reed Richards/Mister Fantastic (Pedro Pascal), Sue Storm/Donna Invisibile (Vanessa Kirby), Johnny Storm/Torcia Umana (Joseph Quinn) e Ben Grimm/la Cosa (Ebon Moss-Bachrach) cercare di trovare un equilibrio tra la loro figura di eroi pubblici e il loro privato, mentre si ritrovano a dover difendere la Terra da una vorace divinità spaziale chiamata Galactus (Ralph Ineson) e dal suo enigmatico Araldo, Silver Surfer (Julia Garner).

    Tra i villain che i Fantastici 4 potrebbero incrociare nel loro cammino, oltre al già citato Galactus, c'è anche il Dottor Destino. Ciò segna il ritorno nel MCU di Robert Downey Jr. in una nuova veste inedita. Inoltre, come parte della Saga del Multiverso, il film – la cui azione si svolge in un universo parallelo - apre esponenzialmente il racconto, offrendo la possibilità di intrecciarsi con la timeline principale e preparare il terreno a eventi futuri.

    JustWatch ha stilato la lista di tutti i film Marvel da vedere in streaming prima de I Fantastici 4: Gli Inizi (2025).

    1. Avengers: Endgame (2019)

    Quello di Avengers: Endgame è, al contempo, un punto di arrivo e di inizio per il MCU. Da una parte, il film segna la fine di un ciclo narrativo fondante del mondo targato Marvel, con l'uscita di scena di Iron Man e Captain America. Dall'altro, introduce il Multiverso. La pellicola vede i Vendicatori, sopravvissuti allo schiocco delle dita di Thanos, usare il viaggio nel tempo per recuperare le Gemme dell'Infinito e ripristinare la metà dell'universo spazzata via. L'introduzione di questo elemento narrativo ha ridefinito le fasi successive dei titoli Marvel arrivando fino al film di Matt Shakman, i cui protagonisti sono già stati annunciati in Avengers: Doomsday (2026).

    2. Eternals (2021)

    Eternals, il debutto di Chloé Zhao alla regia di un film Marvel, introduce la mitologia dei Celestiali e la loro influenza sulla Terra all'interno del MCU. Sono loro, nel 5.000 a.C. a inviare gli Eterni, esseri immortali con superpoteri, sul nostro pianeta per proteggere l'umanità dai Devianti. Nel presente, il gruppo si riunisce per affrontare una nuova minaccia. La stessa grazie alla quale scoprono la verità dietro la loro creazione e il vero scopo della loro presenza sulla Terra. Il film ha una rilevanza all'interno de I Fantastici 4: Gli Inizi (2025) proprio grazie all'introduzione dei Celestiali, la nemesi del cattivo Galactus che darà filo da torcere a Mr. Fantastic, Donna Invisibile, Torcia Umana e La Cosa.

    3. Doctor Strange nel Multiverso della Follia (2022)

    Con Doctor Strange nel Multiverso della Follia di Sam Raimi, il Multiverso è una realtà sdoganata all'interno del Marvel Cinematic Universe. Il Maestro delle Arti Mistiche di Benedict Cumberbatch è impegnato a proteggere America Chavez (Xochitl Gomez), una ragazza capace di viaggiare tra realtà diverse, dalle mire di Scarlet Witch (Elizabeth Olsen) che vuole appropriarsi dei suoi poteri per ricongiungersi con i suoi figli. Proprio i passaggi di Doctor Strange all'interno del Multiverso sono fondamentali per I Fantastici 4: Gli Inizi (2025) perché permettono agli spettatori di avere confidenza con questa complessa dinamica che apre a svariate possibilità narrative.

    4. Thunderbolts* (2025)

    Uno dei titoli più riusciti da Avengers: Endgame (2019) in poi. Thunderbolts* riunisce il gruppo di anti-eroi e criminali del MCU, tra cui Yelena Belova (Florence Pugh) e Bucky Barnes (Sebastian Stan), sotto la guida della contessa Valentina Allegra de Fontaine (Julia Louis-Dreyfus), per svolgere missioni governative segrete. Il film è l'unico dei Marvel Studios a contenere al suo interno – merito di una scena post-credit – un diretto riferimento al film di Matt Shakman. Nella sequenza in questione si vede la squadra capitanata da Yelena Belova (Florence Pugh) ricevere una richiesta di aiuto da un'astronave con il logo dei Fantastici 4. La prima incursione dei supereroi nel MCU.

    Dove vedere in streaming tutti i film del MCU prima de 'I Fantastici 4: Gli inizi'

    Di seguito trovate la lista di JustWatch dei film del MCU da vedere in streaming prima dell’arrivo sul grande schermo de I Fantastici 4: Gli inizi (2025). Non dimenticatevi di utilizzare i film e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Film erotici nati come fanfiction: da Cinquanta Sfumature a The Idea of You, 5 titoli hot da non perdere

    Film erotici nati come fanfiction: da Cinquanta Sfumature a The Idea of You, 5 titoli hot da non perdere

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    C’è stato un tempo in cui la fanfiction era considerata roba da nerd chiusi in cameretta. Ma oggi? È una vera e propria fucina di best seller e film da milioni di dollari, soprattutto nel genere erotico. Wattpad, FanFiction.net, Archive of Our Own: sono le culle segrete di molte delle storie più bollenti arrivate sul grande schermo.

    Personaggi ispirati a vampiri glitterati, cantanti delle boyband o cavalieri Jedi si sono trasformati in businessman dominanti, studenti sexy e prof universitari dal passato tormentato. Il tutto condito da drammi, scene hot e una buona dose di fan service. In questo articolo ti portiamo alla scoperta di 10 film erotici nati come fanfiction da vedere in streaming, da quelli diventati fenomeni globali ad altri più di nicchia ma super intriganti. Pronti a entrare nel mondo della fanfiction diventata cinema? Via col tasto play.

    1 - Cinquanta Sfumature di Grigio (2015)

    Il capostipite del filone, il film che ha sdoganato l’erotismo “da camera da letto” nelle multisale: Cinquanta Sfumature di Grigio nasce come fanfiction di Twilight con il titolo Master of the Universe, pubblicata online da E.L. James sotto lo pseudonimo “Snowqueens Icedragon”. Inizialmente, i protagonisti erano chiaramente Edward e Bella, ma dopo il boom online, l’autrice riscrisse la storia in chiave originale, trasformandola in un romanzo che vendette oltre 150 milioni di copie. Il film con Jamie Dornan e Dakota Johnson ha poi portato Christian Grey e Anastasia Steele su tutti gli schermi, dando il via a una trilogia super sensuale e discutibile quanto iconica. Che piaccia o no, 50 Sfumature (2015) ha avuto il merito di portare l’erotismo femminile nella cultura pop mainstream. Scene hot, dialoghi intensi (a volte trash) e una colonna sonora da urlo. Perfetto se ti piacciono i giochi di potere, le stanze rosse e i segreti dietro le cravatte di seta.

    2 - After (2019)

    Se Cinquanta Sfumature (2015) è nato da Twilight (2008), After è figlio diretto dei One Direction. Sì, hai letto bene: la fanfiction originale, scritta da Anna Todd su Wattpad, era incentrata su una versione romanzata (e mooolto più oscura) di Harry Styles. Col tempo, i nomi sono cambiati, ma il cuore della storia è rimasto: Tessa, studentessa modello, incontra Hardin, il classico bad boy pieno di misteri, tatuaggi e rabbia repressa. Il film del 2019 ha conquistato una nuova generazione di fan con il suo mix di erotismo softcore, scontri passionali e drammi adolescenziali. Con ben cinque film all’attivo (e un prequel in arrivo), After è ormai un franchise a tutti gli effetti. Il bello? La storia è iniziata con una ragazza che scriveva sul suo cellulare. Il brutto? Il tasso di tossicità nella relazione. Ma se ami i rollercoaster emotivi, questo è il guilty pleasure che fa per te.

    3 - Gabriel’s Inferno (2020)

    Meno mainstream, ma molto più raffinato, Gabriel’s Inferno è una chicca per chi cerca romanticismo colto ed erotismo avvolto nel velluto. Nato anch’esso come fanfiction di Twilight (2008), l’opera di Sylvain Reynard ha preso una piega accademica e quasi dantesca: Gabriel è un professore affascinante e tormentato, Julia una studentessa innocente e misteriosa. La loro storia si muove tra Firenze, citazioni di Dante Alighieri e tensione sessuale a livelli da combustione spontanea. L’adattamento in tre parti prodotto da Passionflix ha mantenuto quell’atmosfera elegante e sensuale, senza scivolare nel trash. Non ci sono fruste né stanze rosse, ma sguardi intensi, baci rubati e un desiderio che si costruisce lentamente. Perfetto per chi ama gli slow burn con un tocco di cultura e un protagonista che legge la Divina Commedia a letto. Letteralmente.

    4 - 365 giorni (2020)

    Ok, tecnicamente non è nato come fanfiction. Ma se 365 giorni non è una fanfiction “ufficiale”, è sicuramente una figlia spirituale di Cinquanta Sfumature di Grigio. Il romanzo di Blanka Lipińska, da cui è tratto il film Netflix, riprende in pieno i tropi dell’erotico da bestseller: miliardario dominante? C’è. Rapimento e sindrome di Stoccolma romantica? C’è. Scene hot ai limiti del censurabile? Oh, sì. La storia segue Laura, una giovane donna che viene rapita da Massimo, un boss mafioso italiano che le dà 365 giorni per innamorarsi di lui. Il film ha fatto scalpore per la sua carica erotica (non a caso è diventato virale su TikTok), ma anche per le polemiche sul consenso. Nonostante tutto, ha avuto un enorme successo e ha dato vita a due sequel. Se cerchi il guilty pleasure definitivo, questo è il film da vedere con le tende chiuse. E magari... senza i genitori in casa.

    5 - The Idea of You (2024)

    Anche qui, c’entra Harry Styles. Anzi, c’entra tantissimo. The Idea of You è stato inizialmente un romanzo scritto da Robinne Lee, attrice e scrittrice, che si è ispirata all’immagine idealizzata di Styles per creare Hayes Campbell, frontman dei “August Moon”, boyband immaginaria con un fandom adorante. La protagonista è Solène, una madre quarantenne che si ritrova travolta da una relazione con il giovane cantante durante un viaggio al Coachella. Il libro ha conquistato migliaia di lettrici, e ora è diventato un film con Anne Hathaway, pronto a debuttare su Prime Video. Il tono? Molto più maturo, dolceamaro e femminista rispetto ad altri titoli in lista. Erotico sì, ma anche profondamente emotivo e sincero. Se vuoi una storia d’amore tra una donna adulta e un uomo più giovane, con scene hot e riflessioni sul tempo, il corpo e il desiderio… preparati a innamorarti.

    Dove vedere i film erotici nati da fanfiction in streaming 

    Dalle camerette dei fan alle luci della ribalta, il salto è stato breve. Questi film dimostrano che la fanfiction non è solo un passatempo, ma un vero motore creativo che ha rivoluzionato il mondo dell’erotico e del romance. Ogni storia nasce da una fantasia, ma alcune diventano bestseller e blockbuster. Che tu preferisca le sfumature del grigio, i drammi da college o le passioni d’ufficio, c’è una fanfiction diventata film pronta a farti battere il cuore (e magari anche arrossire). Hai già visto tutti questi titoli? O sei più tipo da AO3 con la tenda chiusa e il browser in incognito? In ogni caso… qui trovi l’elenco completo su dove guardare i 5 film erotici nati da fanfiction in streaming:

  • La classifica di tutti i film della Fase 1 Marvel da vedere online

    La classifica di tutti i film della Fase 1 Marvel da vedere online

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    Decine di film, serie spin-off, personaggi che si collegano tra loro, multiversi, le tradizionali scene “nascoste” post-credits: in sintesi il Marvel Cinematic Universe. Un vero e proprio universo cinematografico, negli anni diventato sinonimo contemporaneo del colossal hollywoodiano. Chiunque ormai conosce Iron Man o Thor, personaggi un tempo confinati alle pagine dei fumetti, oggi entrati a gamba tesa nell’immaginario collettivo proprio grazie all’arrivo della Marvel nelle sale.

    Una storia iniziata nel 2008, con il primo di sei titoli che compongono la cosiddetta “Fase 1” del Marvel Cinematic Universe. Questi film sanciscono l’ingresso in scena dei personaggi che andranno poi a formare il dream team degli Avengers. È in questa Fase, inoltre, che per la prima volta venne introdotta l’idea di un universo condiviso, invenzione 100% made in Marvel; prima di allora a nessuno era mai venuto in mente di connettere fra loro personaggi di film diversi (forse a Quentin Tarantino, ma questa è un’altra storia…). 

    Come fossimo alla ricerca delle Gemme dell’Infinito apriamo quindi una porta temporale, per un viaggio indietro nel tempo, verso i film che hanno dato inizio al Marvel Cinematic Universe. Qui sotto li trovate tutti, dai meno riusciti fino a quelli diventati pezzi di storia del cinema dedicato ai supereroi.

    6. L’incredibile Hulk (2008) 

    Il tassello dimenticato della Fase 1. L’incredibile Hulk racconta la storia di Bruce Banner, interpretato da Edward Norton, in lotta con una trasformazione devastante (letteralmente) che non riesce a controllare. Il film ha un tono cupo, talvolta quasi thriller, si prende molto sul serio pur portando in scena un gigantesco mostro verde. Tuttavia fatica a trovare una vera anima: lo stile è distante dagli altri film Marvel, i legami con il resto del MCU sono minimi (tranne che un breve cameo di Tony Stark nel finale). Come se non bastasse, L’incredibile Hulk (2008) è l’unico film della saga in cui il protagonista cambierà attore (da Norton a Mark Ruffalo), e forse anche per questo rimane isolato dal resto. 

    5. Iron Man 2 (2010)

    Dopo il successo travolgente del primo Iron Man (2008), questo sequel aveva il compito di alzare l’asticella. Non è andata proprio così. In questo secondo capitolo Tony Stark è ormai una celebrità, ma deve fare i conti con il governo che vuole le sue armature, un nuovo nemico russo (Whiplash) e la tossicità del reattore che tiene incastonato nel petto. Troppe sottotrame, troppi personaggi introdotti in vista dei film successivi. Il risultato è confuso e anche il fenomeno Downey Jr. non basta a tenere tutto insieme. Rimangono alcune buone intuizioni (la prima vera apparizione di Vedova Nera, il legame con Nick Fury), ma se L’incredibile Hulk (2008) sembrava un po’ insipido, con Iron Man 2 siamo davanti a un vero ‘mappazzone’.

    4. Thor (2011)

    Un principe spocchioso, un martello magico e un regno di divinità norrene: le possibilità che questa ricetta si trasformasse in un flop c’erano eccome, eppure la scommessa andò a buon fine. A causa della sua mitologica arroganza, Thor (Chris Hemsworth) viene esiliato sulla Terra dal padre Odino (Anthony Hopkins). Qui incontra Jane Foster (Natalie Portman), scienziata che lo aiuterà a riscoprire se stesso. La trama fantasy di Thor è arricchita dai tocchi shakespeariani dell'odio fratricida di Loki, che qualche anno dopo diventerà uno dei villain (e antieroi) più amati del MCU. 

    3. Captain America: Il primo vendicatore (2011)

    Anche qui il disastro era dietro l’angolo. Il classico eroe senza macchia, chiamato a salvare la patria durante la Seconda Guerra Mondiale, che alla fine trionfa e torna dalla sua bella… un po’ già visto no? Ma anche questa volta la Marvel riuscì a stupire, con Chris Evans che regalò al personaggio un volto credibile e, soprattutto, umano. La trasformazione da gracile recluta a supersoldato è raccontata in maniera convincente in Captain America - Il primo vendicatore. Lo stesso vale per la storia d’amore con Peggy Carter, a mani basse la più toccante dell'intero MCU. 

    2. Iron Man (2008)

    Il film da cui tutto è iniziato. Tony Stark, miliardario playboy, cinico quanto geniale, viene rapito in Afghanistan, ma riesce a scappare dalla prigionia costruendo – praticamente a mani nude – l’armatura che diventerà poi simbolo della saga. Iron Man (2008) è una origin story perfetta, dal ritmo serrato e appassionante, in cui il protagonista Robert Downey Jr. si prende la scena con una delle sue prove migliori. A chi si aspettava il solito film di supereroi (la tipica “americanata” per intenderci) Marvel rispose introducendo temi complessi, decisamente inusuali per il genere, come gli interessi dell’industria bellica e il conseguente senso di colpa attorno cui ruota lo sviluppo del personaggio. E poi quel finale, “I am Iron Man”, game-set-match.

    1. The Avengers (2012)

    Il punto di arrivo di tutta la Fase 1. Sei eroi riuniti per fermare l’invasione di Loki, sotto la guida del capo dell’organizzazione segreta S.H.I.E.L.D., il leggendario Nick Fury (qui interpretato da Samuel L. Jackson). Trama apparentemente semplice, ma realizzare The Avengers era davvero un’impresa quasi impossibile: incrociare le trame, mettere insieme personaggi lontani, farli funzionare come squadra. Missione compiuta dal regista e screenwriter Joss Whedon, con un film che gira e non si inceppa mai, in cui ogni protagonista ha il suo spazio pur non intaccando le dinamiche del gruppo. Ciliegina sulla torta, la battaglia finale a New York, ancora oggi una delle sequenze più iconiche nella storia del genere. The Avengers (2012) non solo chiude la Fase 1: la consacra. Da qui in poi, l’MCU sarebbe diventato un fenomeno mondiale.

    Dove vedere in streaming i film della Fase 1 Marvel

    Se dopo questo viaggio nella Fase 1 vi è venuta voglia di rivedere tutto da capo, sappiate che potete farlo comodamente in streaming. Cinque film su sei sono disponibili su Disney+, piattaforma che ospita gran parte del catalogo Marvel, dalle origini degli Avengers fino agli ultimi sviluppi del Multiverso. L’unica eccezione è L’incredibile Hulk (2008), distribuito da Universal e quindi assente su Disney+: in quel caso, lo trovate su Prime Video, a noleggio o per l’acquisto digitale.

  • I 10 migliori film e serie TV di Nicholas Hoult: da giovane rivelazione a Lex Luthor del Nuovo Millennio

    I 10 migliori film e serie TV di Nicholas Hoult: da giovane rivelazione a Lex Luthor del Nuovo Millennio

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Con l’uscita nelle sale del nuovo film su Superman diretto da James Gunn, non si parla d’altro: Nicholas Hoult è ufficialmente il nuovo Lex Luthor del grande schermo. Un casting sorprendente ma azzeccato, che conferma la traiettoria fuori dagli schemi dell’attore inglese, capace di reinventarsi a ogni ruolo.

    Da prodigio della recitazione in About a Boy (2002) fino a famiglio stressato di un vampiro, zar psicotico, “critico culinario” in crisi o villain leggendario, Hoult ha costruito una carriera solida e ricca di sorprese, in equilibrio tra cinema indipendente e blockbuster.

    Il suo talento camaleontico, il fascino magnetico e una certa tendenza a scegliere personaggi eccentrici, fragili o disturbati lo rendono uno degli attori più interessanti della sua generazione. In attesa di vederlo sfidare l’Uomo d’Acciaio, ecco i 10 migliori film e serie TV da guardare in streaming, fondamentali per capire l’evoluzione di Nicholas Hoult.

    1. About a Boy (2002)

    Tutti ricordano il piccolo Marcus: capelli a scodella, maglioni imbarazzanti e una sincerità spiazzante. Con About a Boy, tratto dal romanzo di Nick Hornby, Nicholas Hoult debutta al cinema al fianco di Hugh Grant, regalando un personaggio memorabile per delicatezza e umorismo. Marcus è un ragazzino solitario con una madre depressa, che finisce per instaurare un’improbabile amicizia con un trentenne immaturo e irresponsabile. Hoult riesce a rendere credibile e toccante il difficile equilibrio tra l’ingenuità infantile e la consapevolezza precoce del dolore, rubando spesso la scena al protagonista adulto. Il film ottiene un grande successo e lancia la carriera del giovane attore, che già mostra una sorprendente maturità interpretativa. Una performance che ancora oggi emoziona e che segna l’inizio di un percorso fatto di scelte coraggiose e ruoli sempre diversi.

    2. Skins (2007–2008)

    Se About a Boy (2002) ha rivelato il suo talento, è con Skins che Nicholas Hoult è diventato un’icona generazionale. Nel ruolo di Tony Stonem, ragazzo brillante, manipolatore e carismatico, Hoult incarna l’adolescente pericolosamente perfetto, destinato però a una rovinosa caduta. Tony è l’anti-eroe perfetto della serie: affascinante, spietato, ma anche profondamente umano nei momenti di vulnerabilità. Skins, con il suo stile crudo e realistico, ha rivoluzionato la rappresentazione dei teen drama, e Hoult ne è stato il volto simbolo nella prima generazione. Il suo arco narrativo, tra eccessi, trauma e redenzione, gli permette di esplorare registri diversi, dimostrando un’ampiezza espressiva che lo distingue dai suoi coetanei. È qui che Hoult passa da promessa a certezza, aprendosi le porte per ruoli più adulti e complessi.

    3. The Great (2020–2023)

    Chi pensava che Nicholas Hoult fosse adatto solo a ruoli tormentati o romantici, non ha visto The Great. Nella serie satirica ideata da Tony McNamara, Hoult interpreta lo zar Pietro III di Russia con una combinazione irresistibile di crudeltà infantile e comicità surreale. Il suo Pietro è un despota ignorante, capriccioso e narcisista, ma talmente sopra le righe da risultare irresistibile. Accanto a Elle Fanning nei panni di Caterina la Grande, Hoult brilla in una performance che fonde commedia, tragedia e grottesco con sorprendente naturalezza. Il successo della serie è dovuto in gran parte alla sua capacità di rendere tridimensionale un personaggio così assurdo, sfidando ogni stereotipo. The Great (2020) segna un punto di svolta: Hoult non è più solo un attore talentuoso, ma una presenza carismatica capace di guidare una serie di successo internazionale.

    4. A Single Man (2009)

    Sotto la regia elegante di Tom Ford, Nicholas Hoult regala una delle sue interpretazioni più intense e sottovalutate. In A Single Man, interpreta Kenny, un giovane studente affascinato dal suo professore, interpretato da Colin Firth. Il film, ambientato nella Los Angeles degli anni Sessanta, è un racconto di lutto, desiderio e bellezza estetica, e Hoult si muove con grazia in questo mondo ovattato e malinconico. La sua presenza è luminosa e ambigua, e il personaggio di Kenny assume un ruolo quasi salvifico per il protagonista. Hoult, ancora poco più che ventenne, mostra una notevole profondità emotiva e una sensualità mai banale. A Single Man (2009) è un film che conferma la sua versatilità, capace di esprimersi anche attraverso silenzi e sguardi, e non solo con dialoghi brillanti o scene teatrali.

    5. La Favorita (2018)

    Con La Favorita, diretto da Yorgos Lanthimos, Hoult si immerge in un’altra corte disfunzionale, questa volta quella della regina Anna. Nel ruolo di Robert Harley, leader dei Whigs, l’attore sfoggia parrucca e sarcasmo in egual misura, rubando la scena con ogni comparsata. Hoult è perfettamente a suo agio nell’universo strambo e tagliente di Lanthimos, trasformando un ruolo secondario in una vera e propria mina vagante narrativa. Il suo personaggio è tanto comico quanto inquietante, e rappresenta uno dei migliori esempi della capacità di Hoult di adattarsi a toni e stili molto diversi tra loro. In un cast stellare con Olivia Colman, Rachel Weisz ed Emma Stone, Hoult riesce comunque a lasciare il segno, confermando la sua affinità con i ruoli ambigui e sopra le righe.

    6. The Menu (2022)

    The Menu è una black comedy feroce e inquietante, e Hoult è perfetto nel ruolo dell’appassionato foodie Tyler, cliente insopportabile di un esclusivo ristorante gourmet. Insieme a Anya Taylor-Joy, Hoult esplora le dinamiche del privilegio, dell’ossessione e della disconnessione emotiva. Il suo personaggio, apparentemente innocuo, si rivela uno dei più disturbanti del film: adorante fino alla follia nei confronti dello chef interpretato da Ralph Fiennes, Tyler incarna la deriva dell’adorazione cieca per l’élite culturale. Hoult riesce a rendere il personaggio insopportabile e allo stesso tempo tragicamente umano, una maschera di superiorità che nasconde un vuoto devastante. È una delle sue prove più riuscite nel campo del cinema satirico, e un ulteriore esempio della sua bravura nel rendere indimenticabili anche personaggi secondari.

    7. Renfield (2023)

    Con Renfield, Nicholas Hoult torna a vestire i panni del mostro romantico, ma in chiave ironica e contemporanea. Nel film interpreta il celebre servitore di Dracula, stanco della sua relazione tossica con il Principe delle Tenebre (un Nicolas Cage in forma smagliante). Il film gioca con i cliché del genere horror e li capovolge in una commedia action piena di sangue e sarcasmo. Hoult riesce a bilanciare perfettamente lo humour nero con momenti più toccanti, dando vita a un personaggio tragicomico che combatte la dipendenza, letteralmente, da un padrone immortale. Ancora una volta, dimostra il suo talento nel mescolare generi diversi e nel dare profondità emotiva anche ai ruoli più assurdi. Renfield (2023) non è un capolavoro, ma è un veicolo perfetto per l’energia e l’ironia sempre più affilate di Hoult.

    8. X-Men: L’inizio (2011)

    Nel rilancio della saga X-Men, Nicholas Hoult entra a far parte del franchise nel ruolo di Hank McCoy, alias Bestia. In X-Men: L’inizio, lo vediamo nei panni di un giovane scienziato brillante e introverso, la cui mutazione lo porterà a diventare un gigante blu dal cuore gentile. Hoult riesce a infondere al personaggio una vulnerabilità sincera, rendendolo uno dei mutanti più umani del gruppo. Il suo arco narrativo, che attraversa più film della saga, è uno dei più interessanti: riflette temi come l’accettazione di sé, il desiderio di normalità e la lotta tra scienza e istinto. La sua interpretazione, meno sopra le righe rispetto ad altri ruoli, dimostra una solida presenza drammatica. Con X-Men, Hoult entra nel mondo dei blockbuster mantenendo una sensibilità d’autore.

    9. Nosferatu (2025)

    Tra i film più attesi di questo 2025 c’è stato Nosferatu di Robert Eggers, nuova rilettura del classico horror espressionista di F.W. Murnau. Hoult interpreta Thomas Hutter, il protagonista della storia e vittima designata del vampiro interpretato da Bill Skarsgård. Dopo ruoli brillanti e grotteschi, Hoult torna a esplorare l’oscurità con un personaggio tragico e romantico. La scelta di Eggers — regista di The Witch (2016) e The Lighthouse (2019) — lascia intendere un film visivamente straordinario e narrativamente perturbante, in cui Hoult ha avuto l’occasione di mostrare nuove sfumature del suo talento. Un ritorno alle origini horror, ma con la maturità di un interprete ormai consapevole.

    10. Superman (2025)

    È il ruolo di una vita: Lex Luthor. Con il reboot di Superman (2025) firmato da James Gunn, Nicholas Hoult entra nell’universo DC vestendo i panni del più iconico tra i villain del fumetto americano. Un personaggio che è stato interpretato da grandi nomi (Gene Hackman, Kevin Spacey, Jesse Eisenberg), ma che Hoult promette di reinventare completamente. A differenza delle versioni più caricaturali o nevrotiche, il suo Lex sembra ispirarsi a figure reali del potere contemporaneo: freddo, intelligente, carismatico e inquietante. Gunn ha descritto il film come un mix di avventura, emozione e satira sociale, e Hoult — con la sua versatilità e il suo sguardo tagliente — è la scelta ideale per incarnare un antagonista che non ha bisogno di superpoteri per essere terrificante. Sarà questa la definitiva consacrazione di un attore che non ha mai smesso di reinventarsi?

    Dove guardare i migliori film e serie TV di Nicholas Hoult in streaming

    Nicholas Hoult ha dimostrato di essere un attore di straordinaria versatilità, capace di passare con disinvoltura da ruoli densi d’umanità a personaggi eccentrici, da blockbuster a film d’autore. La sua carriera non può dirsi conclusa, ma questa selezione rappresenta i momenti più iconici del suo viaggio sul grande (e piccolo) schermo. Di seguito, l’elenco completo su dove guardare i migliori film e serie TV di Nicholas Hoult in streaming:

  • Ti interessano gli anime ma non ne hai mai visto uno? Inizia con questi 10 titoli!

    Ti interessano gli anime ma non ne hai mai visto uno? Inizia con questi 10 titoli!

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Il mondo degli anime è vastissimo: ci sono saghe infinite, drammi esistenziali, combattimenti spettacolari, storie romantiche, avventure fantasy e persino panda rossi che urlano death metal. Ma se non hai mai visto un anime in vita tua, potresti sentirti sopraffatto da tutta questa varietà. 

    Da dove cominciare? Questo articolo è pensato per te che sei alle prime armi. Non esiste davvero la guida perfetta. La scelta potrebbe tanto variare dal gusto (sei uno che ama l’azione? Preferisci le cose romantiche? Sperimentali?) e dal tempo a disposizione. Ad esempio, shonen famosissimi (e assolutamente da vedere) come Dragon Ball (1986) o One Piece (1999), Naruto (2002) o Naruto: Shippuden (2007) potrebbero risultare un po’ impegnative (e, per forza di cose, respingenti) per il numero elevatissimo di episodi. Per dirla in termini sportivi, ti consigliamo un po’ di riscaldamento, prima di buttarti sull’agonismo vero e proprio! 

    Premesso questo, ti proponiamo 10 anime perfetti per iniziare, da guardare in streaming e scelti proprio per la loro accessibilità, la varietà di generi e l’incredibile capacità di far innamorare anche chi non sa cosa sia un “isekai” o una “tsundere”. Sono serie che spiegano bene cos’è l’animazione giapponese: emotiva, creativa, sorprendente. Questi titoli sono lo starter pack ideale per principianti: li trovi facilmente in streaming, sono brevi o ben strutturati, e hanno conquistato il cuore di milioni di fan. Sei pronto a iniziare il tuo viaggio?

    1. Death Note (2006)

    Un thriller psicologico avvincente, che ti prende dal primo episodio e non ti molla più. Death Note racconta la storia di Light Yagami, studente modello che entra in possesso di un quaderno capace di uccidere chiunque, semplicemente scrivendone il nome. Da lì parte una sfida mentale contro il misterioso detective L. Con soli 37 episodi e una trama serratissima, è l’anime perfetto per chi ama le serie intelligenti, piene di colpi di scena e dilemmi morali. Oscuro, elegante e avvincente: un classico che affascina anche i non appassionati.

    2. Spy x Family (2022 - in corso)

    Un agente segreto, un’assassina professionista e una bambina telepate… che formano una famiglia (finta). Spy x Family è una commedia brillante che mescola azione, affetto e ironia. Ogni episodio è leggero, ben ritmato e incredibilmente adorabile, grazie soprattutto alla piccola Anya, che è già un’icona. Perfetto per chi ama lo humor intelligente, le dinamiche familiari dolci e un pizzico di mistero. È l’anime ideale per avvicinarsi al genere senza sentirsi sopraffatti da mille sottotrame.

    3. Your Name. (2016)

    Se preferisci cominciare con un film, Your Name. è il punto di partenza perfetto. Diretto da Makoto Shinkai, racconta l’intreccio temporale e sentimentale tra due ragazzi che si scambiano misteriosamente di corpo. È una storia toccante, visivamente mozzafiato, che unisce il romanticismo a una vena fantasy delicata. Il ritmo è perfetto anche per chi non ha mai visto anime: emoziona, sorprende e resta nel cuore. Uno dei più grandi successi globali del cinema d’animazione giapponese.

    4. My Hero Academia (2016 - in corso)

    Lo sappiamo, lo sappiamo, avevamo premesso niente anime dalle “mille stagioni”. E sebbene My Hero Academia di stagioni ne abbia ben sette con un’ultima e ottava in arrivo questo autunno, rispetto ai “colleghi shonen” citati precedentemente, di episodi ne ha comunque meno! Per chi è cresciuto con i supereroi Marvel, My Hero Academia è un ponte ideale verso l’animazione giapponese. Ambientato in un mondo dove quasi tutti hanno superpoteri (quirk), segue la crescita di Izuku, ragazzo senza poteri che sogna di diventare un eroe. È uno shonen classico, pieno d’azione, emozione e insegnamenti sulla perseveranza, il coraggio e il valore della gentilezza. Ideale per chi ama le storie di crescita e non disdegna un po’ di epicità.

    5. Fruits Basket (2019 - 2021)

    Ti piacciono le storie commoventi con un pizzico di magia? Fruits Basket è una meravigliosa serie slice of life con un tocco fantasy. Racconta di Tohru, una ragazza che scopre che alcuni membri della famiglia Soma si trasformano in animali dello zodiaco cinese quando vengono abbracciati. Ma dietro la premessa buffa si nasconde un racconto profondo di traumi, guarigione e amore. Dolce e terapeutico, è perfetto per chi cerca un anime emotivo e introspettivo, ma accessibile.

    6. One Punch Man (2015 - in corso)

    Cosa succede quando sei talmente forte da sconfiggere chiunque con un solo pugno? Ti annoi. One Punch Man è una parodia geniale del genere supereroistico e shonen. Segue le disavventure del placido Saitama, che cerca un avversario alla sua altezza. È divertente, veloce e incredibilmente ben animato. Una scelta perfetta per chi vuole un anime action… ma non troppo serio. Si guarda in un attimo e lascia il segno.

    7. Demon Slayer – Kimetsu no Yaiba (2019 - in corso)

    Vuoi rimanere senza fiato per l’animazione? Inizia con Demon Slayer. La storia segue Tanjiro, un ragazzo dal cuore d’oro che si unisce ai cacciatori di demoni per salvare la sorella. L’anime unisce un’estetica giapponese raffinata a battaglie spettacolari e un legame familiare toccante. Perfetto per chi ama le avventure emotive e visivamente mozzafiato. Ha pochi episodi all’inizio e continua con film e stagioni molto accessibili.

    8. Toradora! (2008 - 2009)

    Un classico delle commedie romantiche scolastiche. Toradora! segue due studenti dal carattere opposto che decidono di aiutarsi a vicenda con le rispettive cotte… ma finiranno per legarsi tra loro. L’anime alterna momenti buffi e teneri a riflessioni sull’identità, la solitudine e l’amore. È breve, intenso e spesso commuove più di quanto si creda. Una porta d’ingresso perfetta per il lato romantico (e realistico) dell’animazione giapponese.

    9. Mob Psycho 100 (2016 - 2022)

    Un protagonista con poteri mentali devastanti… ma il suo vero problema è imparare a esprimere le emozioni. Mob Psycho 100 è un anime unico per stile e contenuto: colora la crescita personale con battaglie spettacolari, assurdità comiche e un messaggio profondo. Dallo stesso autore di One Punch Man, riesce a essere divertente, strano e toccante allo stesso tempo. Breve e perfetto per chi vuole un anime che faccia tutto: ridere, pensare e gasare.

    10. Violet Evergarden (2018 - 2020)

    Un anime struggente e visivamente meraviglioso. Violet Evergarden segue una giovane ex-soldatessa che, finita la guerra, cerca di capire il significato delle emozioni e delle parole. Scrivendo lettere per gli altri, affronta anche il proprio trauma e la propria solitudine. Ogni episodio è una piccola storia intensa. L’animazione è da togliere il fiato, la colonna sonora commovente. È perfetto per chi ama le emozioni forti e le storie di redenzione.

    Dove guardare i 10 anime perfetti per iniziare in streaming

    Entrare nel mondo degli anime può sembrare complicato, ma con i titoli giusti può diventare amore a prima vista. Che tu preferisca l’azione, il romanticismo, le risate o le storie commoventi, c’è un anime perfetto per te. Questi titoli sono pensati per farti scoprire tutto ciò che l’animazione giapponese ha da offrire… e magari dare inizio a una nuova passione (e qualche ossessione!).

    Di seguito trovi l’elenco completo su dove guardare i 10 anime perfetti per iniziare in streaming:

  • Gli anime censurati in Italia: 10 casi famosi (e cosa non ci hanno fatto vedere davvero)

    Gli anime censurati in Italia: 10 casi famosi (e cosa non ci hanno fatto vedere davvero)

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Chi è cresciuto guardando gli anime in TV tra gli anni ’80 e 2000 lo sa bene: molte scene, battute e persino trame sono state pesantemente censurate. A volte per “proteggere i bambini”, spesso per ignoranza e bigottismo, altre ancora per conformarsi a una sensibilità culturale diversa da quella giapponese.

    Il risultato? Baci scomparsi, coppie trasformate in “amici”, battute ambigue tagliate e interi episodi rimontati, nonché terribili finali tronchi. Alcune censure sono diventate leggendarie e oggi ci fanno sorridere o storcere il naso. Ma cosa succedeva davvero nelle versioni originali?

    Ecco 10 anime che in Italia sono arrivati censurati da vedere in streaming (senza censura), e cosa ci siamo persi nella versione non tagliata.

    1. Sailor Moon (1992)

    Sailor Moon è forse il caso di censura più celebre in Italia. Negli anni ’90, molte delle sue sfumature più adulte vennero rimosse per renderlo “più adatto” a un pubblico infantile. Il caso più noto? Haruka (Sailor Uranus) e Michiru (Sailor Neptune), una coppia saffica affiatata e romantica nella versione originale, sono diventate… cugine nella versione italiana. Un escamotage che rendeva incomprensibile la loro intimità e alcune scene ambigue. Oppure, altro esempio molto famoso sono le Sailor Starlights e il loro cambio di genere. Nella versione “umana” assumono l’identità segreta di una boyband, per poi trasformarsi in donne nella loro versione Sailor. La storyline in Italia, però, è stata completamente stravolta; i tre ragazzi, infatti, chiamano in aiuto dallo spazio le cugine. O, ancora, gli alieni Ali e An, effettivamente fratelli al limite dell’incesto che, nella versione italiana, fingono solo di essere fratelli. Senza dimenticare il generale Zachar, in Italia divenuto una donna a causa del suo aspetto “troppo femmineo”. Ma non è finita qui: diversi baci, dialoghi con doppi sensi e persino morti troppo drammatiche vennero tagliate o edulcorate. In Giappone, Sailor Moon (1992) era un anime femminista e queer-friendly, ma in Italia ne arrivò una versione “ripulita” e molto meno audace.

    2. Lady Oscar (1979)

    In Lady Oscar l’identità di genere, l’ambiguità sessuale e l’amore non convenzionale sono al centro della narrazione. Eppure nella versione italiana tutto questo fu fortemente censurato. La virilità di Oscar venne attenuata, Rosalie – la ragazza che lei accoglie in casa – non viene mostrata come innamorata di lei, e la tensione omosessuale che attraversa l’anime viene sistematicamente nascosta. Inoltre, nella versione originale, durante un processo, Jeanne Valois accusa addirittura Maria Antonietta di intrattenere rapporti omosessuali con le cortigiane, tra cui Oscar stessa. In Italia? Tutto tagliato. Ed anche le scene tra Oscar e Andre sono state fortemente censurate perché troppo violente, come il momento in cui Andre costringe Oscar a fare i conti con la sua identità di genere biologica strappandole i vestiti di dosso. Insomma, un anime audace e coraggioso trasformato in un dramma storico convenzionale.

    3. Card Captor Sakura (1998)

    Dietro l’apparenza dolce di Card Captor Sakura si nascondono temi che l’adattamento italiano ha preferito evitare. In particolare modo a risentirne di più è stata la relazione omosessuale tra Yukito Tsukishiro e Touya Kinomoto. Entrambi ammettono di essere attratti l’uno dall’altro, e di amarsi, ma nell’adattamento italiano, purtroppo, tutte le scene “troppo ambigue” sono state eliminate, facendo passare il rapporto tra i due unicamente come una profonda amicizia fraterna. E non è l’unico episodio in cui l’amore viene trasformato in amicizia; per esempio, la profonda ammirazione (e cotta palese) di Tomoyo per Sakura è stata resa più “amichevole” e sfumata nei dialoghi italiani. Nella versione giapponese, Card Captor Sakura (1998) era un anime dolce ma audace, che parlava di amore in tutte le sue forme. Da noi, si è trasformato in una storia di amicizia molto… platonica.

    4. The End of Evangelion (1997)

    Neon Genesis Evangelion (1995) è un capolavoro complesso, ma nella versione italiana anni ’90 molte scene sono state modificate per “ammorbidire” temi come la sessualità e il disagio mentale. La scena di apertura del film The End of Evangelion, in cui Shinji si masturba accanto a una Asuka in coma, è stata tagliata nelle trasmissioni e censurata in molti contesti. Altro elemento che ha fatto molto discutere e oggetto di molteplici interpretazioni, ma qui la colpa non va attribuita alla censura italiana, è il rapporto tra Shinji e Kaworu. Essendo quest’ultimo un angelo, ritrovatosi poi nel corpo di un adolescente, comincia a provare improvvisamente tutte le sfumature tipiche dei sentimenti e dell’attrazione, riversando la sua attenzione su Shinji che, in più di un’occasione, viene preso contropiede. Solo successivamente, Shinji ammettere di aver provato dell’attrazione per Kaworu, prima di poterla definire davvero tale. C’è una forte discussione ancora in corso tra manga e anime (ritenuto canonico) dove, però, si gioca moltissimo sull’ambiguità di questo rapporto che va oltre il concetto canonico di amicizia. Anche alcuni dialoghi cruciali che parlano esplicitamente di depressione, impulsi sessuali o identità sono stati riformulati. Il risultato? Una versione più confusa e meno coraggiosa rispetto all’originale, che invece non ha paura di mostrare il lato oscuro dell’animo umano.

    5. Ranma ½ (1989)

    Il cuore di Ranma ½ è il gioco di trasformazioni, identità e ambiguità di genere. In Italia, però, tutto questo è stato filtrato con molta cautela. Le numerose scene di nudo comico sono state tagliate o sfumate, e molti dialoghi allusivi sono stati modificati. Ranma, che si trasforma in ragazza con l’acqua fredda, è un personaggio fluido e anticonformista, ma nella versione italiana tutto ciò è stato ridotto a una gag priva di riflessione. Le dinamiche queer e le situazioni più spinose sono state edulcorate, cancellando la carica provocatoria e rivoluzionaria dell’anime originale di Rumiko Takahashi.

    6. One Piece (1999)

    Quando One Piece arrivò in Italia, fu subito chiaro che la versione trasmessa non era esattamente quella pensata da Eiichiro Oda. Le sigarette di Sanji divennero lecca-lecca, le pistole furono rimpiazzate da armi improbabili e molte scene vennero tagliate per ridurre la violenza. Persino il sangue fu ritoccato o eliminato. I dialoghi originali, spesso taglienti o ironici, vennero resi più infantili per adattarsi al target “bambini”. Il risultato? Un’avventura pirata molto più soft, che nascondeva le sue sfumature più mature e drammatiche sotto una patina da cartone animato per piccoli.

    7. Kiss Me Licia (1983)

    Kiss Me Licia (basato su Ai Shite Knight) è un classico degli anni ’80, ma la sua versione italiana è stata pesantemente censurata. Scene romantiche o sensuali sono state tagliate, così come battute a doppio senso. Persino alcuni atteggiamenti tra i personaggi sono stati modificati nei dialoghi per renderli più “casti”. Il contesto musicale e giovanile dell’anime originale includeva anche tematiche adulte, come relazioni complicate e gelosie, che da noi vennero fortemente semplificate. E se pensate che tutto fosse già troppo ingenuo, sappiate che Kiss Me Licia (1983) è anche diventato una fiction live action in Italia, Love Me Licia (1986), con ancora più filtri moralizzanti. Però, le “fettine panate” di Cristina D’Avena sono ormai un cult!

    8. Dragon Ball Z (1989)

    Dragon Ball Z è stato censurato in diversi modi durante la sua trasmissione italiana. Alcune scene particolarmente violente – come esplosioni sanguinose, colpi mortali e mutilazioni – vennero tagliate o ricolorate. Anche il linguaggio fu “alleggerito”: parole come “morte”, “uccidere” o “inferno” furono sostituite con eufemismi. Scene ambigue con personaggi come Il Maestro Muten Roshi (il Genio delle tartarughe), noto per le sue uscite osé, furono ridimensionate. E così, un anime che parlava di battaglie epiche, ma anche di morte e sacrificio, è diventato un po’ più innocuo – ma anche meno intenso – per il pubblico italiano.

    9. Rossana (1996)

    Chi ricorda Rossana come una commedia scolastica allegra forse non ha visto la versione originale. Kodomo no Omocha (1996) è un anime sorprendentemente maturo, che affronta tematiche forti: depressione, suicidio, abbandono, bullismo. In Italia, però, molte di queste sfumature sono state eliminate o minimizzate. Per esempio, in Italia l’ossessione di Rossana per il suo manager Robbie venne smorzata di molto, per timore di inciampare in tematiche pedofile; sempre nella serie originale, l’età reale della madre biologica di Rossana al momento del parto, prima dell’abbandono, era di 14 anni e non 24 anni come in quella italiana. Alcune frasi sono state ritradotte in modo da rimuovere riferimenti espliciti alla violenza familiare o a tentativi di suicidio. Persino il tono dei personaggi è stato modificato per rendere tutto più leggero. Ma sotto la superficie da “cartone per ragazzine”, Rossana (1996) era – e resta – un anime che non aveva paura di scavare nel dolore reale.

    10. Detective Conan (1996)

    Detective Conan è un giallo geniale con una media di un cadavere per episodio. E questo, per la TV italiana, era un problema. Molti episodi non sono mai stati trasmessi, soprattutto quelli con scene particolarmente crude o delitti efferati. Anche alcune scene con armi, strangolamenti o morti violente sono state tagliate o modificate. Inoltre, alcuni dialoghi furono “addolciti” per evitare riferimenti diretti alla morte o al suicidio. La versione italiana risulta così più “soft”, ma anche meno fedele all’intento originale: un poliziesco che non aveva paura di mostrare la parte più oscura del crimine.

    Dove vedere i 10 anime censurati in Italia in streaming

    Conoscevate tutti questi tagli e modifiche? O qualcuna di queste vi ha sorpreso? Per fortuna oggi le cose sono molto cambiate, grazie anche alle piattaforme e a una messa in onda praticamente in contemporanea, anche se, di tanto in tanto, qualche scivolone capita ancora di farlo. Intanto, se volete fare un rewatch degli anime che hanno contrassegnato la vostra infanzia, ma nella loro reale versione, ecco l’elenco completo su dove guardare i 10 anime censurati in Italia in streaming:

  • I 10 migliori film per famiglie da guardare su Disney+

    I 10 migliori film per famiglie da guardare su Disney+

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    Parlare ai bambini di emozioni, crescita, paure o sogni non è sempre facile, ma basta semplicemente il film giusto. Un racconto che può accendere una domanda, una metafora che può regalare una risposta o una lezione che continua anche dopo i titoli di coda.

    Disney e Pixar sanno raccontare tutto questo come pochi altri. Le loro storie, che parlano ai più piccoli ma anche a chi li accompagna, sono piene di personaggi che restano nel cuore, mondi che insegnano a guardare il nostro da un’altra prospettiva. In questa selezione trovi dieci film da vedere su Disney+, perfetti per una serata in famiglia. Alcuni fanno ridere, altri commuovono. Ma tutti, in modi diversi, lasciano qualcosa: una riflessione, un’emozione, un ricordo da condividere.

    10. La bella e la bestia (1991)

    Un classico intramontabile, una fiaba che insegna che l’apparenza spesso può ingannare. È la storia di Belle, una ragazza che vuole scappare dalla noia del villaggio in cui vive con il padre e da un futuro che gli altri sembrano voler scrivere al suo posto, per poi finire imprigionata nel castello di una Bestia misteriosa… che in realtà nasconde un cuore gentile. La bella e la bestia è una storia che parla di empatia e di cambiamento, e che insegna ai bambini che chi all’inizio ci spaventa può diventare un amico, se sappiamo andare oltre i pregiudizi. 

    9. Coco (2017)

    Forse una delle più belle colonne sonore degli ultimi anni, una vera esplosione di musica e colori. Un film che affronta un tema difficile, come la perdita di chi ci è caro, e di come la famiglia possa diventare il terreno su cui far crescere i nostri sogni. Miguel sogna di diventare musicista, ma nella sua famiglia è proibito, a causa di un ricordo che nessuno sembra voler affrontare. Coco è un film prezioso, che insegna ai bambini il valore dei ricordi e dell’importanza di seguire la propria strada, ma sempre accompagnati da chi ci ama.

    8. Toy Story (1995)

    La saga di Toy Story - Il mondo dei giocattoli, forse una delle più belle firmate Disney, non è soltanto la storia di Woody, Buzz e dei loro amici, giocattoli che prendono vita quando nessuno li vede. È un racconto sul valore dell’amicizia e dell’importanza di crescere insieme, accettando che il tempo, a volte, può farci prendere strade diverse. Un film che insegna che diventare grandi fa parte della vita, e che le amicizie vere possono resistere anche agli addii.

    7. Gli Incredibili (2004)

    I Parr sono una famiglia apparentemente normale ma che, sotto la maschera di persone comuni, nasconde un’identità da supereroi. Gli Incredibili è un film capace di raccontare ai bambini di come la vera forza sta nel sostegno di chi ci sta accanto. E che anche essere dei supereroi non significa essere perfetti, ma di come la vera forza stia nel lavoro di squadra, accettando i propri limiti e quelli di chi ci sta accanto.

    6. Inside Out (2015)

    Un must da vedere insieme a tutta la famiglia, Inside Out porta dentro la mente della piccola Riley, dove le sue emozioni vivono, litigano e cercano di guidarla nei momenti difficili. Un film appassionante che, da solo, può rispondere a un’infinità di domande: cosa significa crescere? Perchè le mie emozioni stanno cambiando? Come faccio a sconfiggere le mie paure? Il racconto insegna ai bambini come affrontare la crescita e che tutte le emozioni hanno valore, anche quelle che fanno male. 

    5. Fantasia (1940)

    Forse uno dei massimi capolavori di animazione di tutti i tempi, Fantasia non racconta una sola storia, ma tante piccole avventure che prendono vita sulle note della musica classica. Il film, come suggerisce il titolo, è un invito a seguire la forza dell’immaginazione, e di come l’arte e la musica possano scatenare emozioni potentissime, difficili da spiegare razionalmente. Un classico da vedere assolutamente.

    4. Red (2022)

    Mei Lee, tredici anni e mille nuove emozioni che non sa spiegarsi, si trasforma improvvisamente in un enorme panda rosso. Red racconta del passaggio tra l'infanzia e l’adolescenza, con ironia e dolcezza. Una metafora che spiega come crescere e accettare i cambiamenti del proprio corpo possa sembrare difficile, ma allo stesso tempo trasformarsi in un’avventura “magica”.

    3. Wall-E (2008)

    In un futuro in cui l’umanità ha abbandonato la Terra, ormai sommersa dai rifiuti, un piccolo robot è incaricato di ripulire ciò che gli uomini hanno distrutto. Wall‑E insegna ai bambini (e agli adulti) a prendersi cura del nostro pianeta e a non dimenticare mai l’importanza di rispettare e proteggere il mondo in cui viviamo. Un racconto prezioso ed emozionante, che farà innamorare tutta la famiglia di uno dei protagonisti più adorabili mai concepiti dalla Pixar. 

    2. Mary Poppins (1964)

    Una tata magica che, come per magia, arriva in volo sui cieli di Londra per aiutare i Banks, una famiglia un po’ scapestrata in cui i genitori sembrano non avere più tempo da trascorrere insieme ai piccoli Jane e Michael. Mary Poppins è una fiaba moderna che celebra il potere dell’immaginazione e di come la magia possa nascondersi ovunque, anche in una cameretta da riordinare. Un film che insegna ai più piccoli (e ai più grandi) di come il tempo del dovere e del gioco possano andare a braccetto, basta solo un po’ di zucchero…

    1. Peter Pan (1953)

    Chi non ha mai sognato di volare o di rimanere bambini per sempre? Peter Pan è IL classico Disney da vedere insieme a tutta la famiglia, tra navi pirata, pellerossa e la mitica Isola Che Non C’è, dove il tempo si è fermato per sempre, ingoiato da un coccodrillo. Una fiaba che racconta della paura di crescere e di affrontare il mondo “dei grandi”, ma attraverso la fantasia. Perché anche l’avventura più bella prima o poi finisce, l’importante è non dimenticarsi come si vola. 

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  • Da 'Guardiani della Galassia' a 'Superman': tutti i film e le serie TV di James Gunn

    Da 'Guardiani della Galassia' a 'Superman': tutti i film e le serie TV di James Gunn

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Attuale co-CEO dei DC Studios, James Gunn ha un compito molto importante: quello di ridefinire un intero universo cinematografico dopo anni di alti e bassi. Il primo tassello di questo grande puzzle narrativo è Superman, reboot della serie di film iniziata nel 1978 dedicati all'Uomo d'Acciaio.

    Ma, anche prima di dedicarsi a questa “missione”, Gunn ha dato prova di saper infondere uno stile distintivo ai personaggi che era chiamato a portare sul grande e piccolo schermo. Fin dagli inizi, quando ha esordito nell'industria cinematografica legando il suo nome alla Troma, la leggendaria casa di produzione e distribuzione indipendente statunitense, nota per pellicole con un alto tasso di sequenze splatter e di nudità.

    È il 2012 quando riceve la chiamata della Marvel per scrivere e dirigere Guardiani della Galassia che rende il suo approccio filmico conosciuto in tutto il mondo: battute taglienti, black humour, colonne sonore ricchissime e azione a volontà. In mezzo personaggi stravaganti ed esagerati, eppure profondi. Del 2021, invece, il suo ingresso nell'universo DC, quando viene ingaggiato per scrivere e dirigere The Suicide Squad – Missione suicida.

    JustWatch ha stilato una lista di tutte le pellicole e serie TV di James Gunn, segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. Tromeo and Juliet (1996)

    Uno dei cult movie più celebri della Troma, il film è una rivisitazione dissacrante e grottesca del classico shakespeariano. James Gunn ha scritto e diretto il film insieme a Lloyd Kaufman (sebbene sia accreditato come associate director) dopo che quest'ultimo ebbe l'idea di realizzarlo in seguito a una visita sulla tomba del Bardo. Tromeo and Juliet è un tripudio di splatter, sesso e umorismo che mette in scena una versione rivista della celebre tragedia ambientandola in una New York dallo spirito punk.

    2. The Tromaville Café (1997)

    Il co-fondatore della Troma, Lloyd Kaufman, e James Gunn tornano a unire le forze in una serie TV, The Tromaville Café, in cui compaiono alcuni dei personaggi principali della casa di produzione e distribuzione. Tra questi The Toxic Avenger e il Sergente Kabukiman, rispettivamente protagonisti de Il vendicatore tossico (1984) e di Sgt. Kabukiman N.Y.P.D. (1990). Un'immersione sfacciata e senza freni composta da numerosi sketch, in quello che è uno degli universi cinematografici indipendenti più audaci di sempre. Una pura celebrazione della libertà creativa che non risponde a regole imposte.

    3. Slither – Una fame da paura (2006)

    Per chi vuole capire un po' meglio da dove arrivi lo stile irriverente di James Gunn, Slither - Una fame da paura è il titolo giusto. Una horror-comedy divertente e grottesca che omaggia i B-movie degli anni '80 e il cinema di George A. Romero. La storia ruota attorno a un piccolo asteroide che si schianta a terra vicino a una cittadina americana. Al suo interno, c’è una creatura mostruosa capace di riprodursi e trasformare le persone in mostri. Una pellicola splatter intrisa di umorismo nero ed effetti speciali pratici che testimonia lo stile brillante e stravagante del suo creatore.

    4. Super – Attento crimine!!! (2010)

    James Gunn si confronta con un supereroe tutt'altro che super in questa dramedy intelligente e irresistibile. Dopo che la moglie (Liv Tyler) lo ha lasciato per uno spacciatore di droga psicopatico (Kevin Bacon), il mite Frank (Rainn Wilson) si trasforma in Saetta Purpurea. Con un costume cucito a mano, una chiave inglese come arma e un’assistente adolescente (Ellen Page), il protagonista di Super – Attento crimine!!! prova a salvare la moglie affrontando i cattivi della sua città. Una commedia splatter che mette al centro del racconto un modello tutt'altro che convenzionale, sfidando anche qui le regole del genere.

    5. Guardiani della Galassia (2014)

    Prima incursione di James Gunn nel Marvel Cinematic Universe, Guardiani della Galassia (2014) è l'idea di cinema di James Gunn all'ennesima potenza. Un mix perfetto di azione, commedia, musica e intrattenimento in cui un gruppo di antieroi diventa il centro della scena. Il film vede l'esploratore Peter Quill unire le forze con il procione armato Rocket, l'umanoide a forma di albero Groot, l'enigmatica Gamora e il vendicativo Drax per scongiurare una minaccia cosmica. Proprio la dinamica tra di loro è uno dei punti di forza del film, che al divertimento e alle battute pungenti affianca anche parentesi più emotive.

    6. Guardiani della Galassia Vol. 2 (2017)

    Guardiani della Galassia Vol. 2 vede i protagonisti alle prese con il mistero che avvolge le origini di Peter Quill. Il tutto mentre devono combattere per mantenere unita la propria squadra alleandosi con nuovi personaggi e vecchie conoscenze. Il sequel non si discosta dal primo capitolo in termini di stile, regia e tono, amplificando le caratteristiche che lo hanno reso un successo al botteghino. Le sequenze d'azione rimangono affascinanti e le dinamiche relazionali tra i protagonisti il cuore stesso del racconto.

    7. The Suicide Squad – Missione suicida (2021)

    Questa volta James Gunn guida un cast corale di prim'ordine – da Margot Robbie a Idris Elba – per portare in scena una delle missioni suicide della Task Force X, una squadra di criminali che lavora per il governo in cambio di forti sconti di pena. In questo capitolo Harley Quinn e gli altri si infiltrano in un'isola remota per cercare di sabotare un esperimento top secret. Un film caotico dal ritmo incandescente, The Suicide Squad – Missione suicida (2021) ha un'anima sfacciata come i suoi protagonisti e rimarca quanto il suo regista sia a suo agio nel raccontare storie audaci che si fanno beffa del politicamente corretto.

    8. Peacemaker (2022)

    Serie tv letteralmente nata sul set di The Suicide Squad – Missione suicida (2021) – di cui è lo spin-off – Peacemaker è un'esplorazione del mercenario gingoista interpretato da John Cena. Un mix di azione, commedia e dramma. Il racconto parte dagli eventi successivi al film, quando il protagonista è costretto a unirsi a una squadra nota come Progetto Butterfly. La missione consiste nell’eliminare creature simili alla farfalle che hanno preso il controllo di corpi umani in giro per il mondo. Anche in questa serie Gunn si diverte a giocare con la musica, scegliendo una colonna sonora hair metal e facendoci affezionare a un altro antieroe.

    9. Guardiani della Galassia Holiday Special (2022)

    Uno speciale natalizio irresistibile! Un vero e proprio regalo che James Gunn ha fatto a tutti gli amanti della saga. Guardiani della Galassia Holiday Special è ambientato dopo la scomparsa di Gamora a causa di Thanos. Peter Quill è giù di morale e gli altri membri della squadra decidono di fargli un regalo. Ma non uno qualsiasi: Kevin Bacon in persona. Un film folle e spassoso caratterizzato da un tono leggero e tenero. Una piccola gemma – per restare in tema Marvel – da recuperare.

    10. Guardiani della Galassia Vol. 3 (2023)

    Ultimo capitolo della trilogia di James Gunn, Guardiani della Galassia Vol. 3 è anche il più riuscito. Un film che all'intrattenimento aggiunge altrettanta emozione grazie all'esplorazione del doloroso passato di Rocket che vi farà versare più di una lacrima. È anche uno dei film più riusciti del MCU per la sua capacità di far convivere l'azione a tematiche più profonde e mature. Una degna conclusione per la saga e per il lavoro di Gunn alla Marvel, che ha saputo trasformare un gruppo di underdogs nei beniamini del pubblico.

    11. Superman (2025)

    Primo titolo del Capitolo Uno: Dei e Mostri, Superman (2025) è il biglietto da visita con il quale James Gunn presenta il nuovo corso del DC Universe. Un ritorno alle origini dei fumetti per il Big Blue interpretato da David Corenswet, che ricorda quello iconico di Christopher Reeves. Molto lontano per atmosfere e toni dai film di Zack Snyder, il film è fortemente ancorato alla realtà facendone un racconto politico che racchiude al suo interno un messaggio di speranza. Una pellicola che mostra il lato umano dell'Uomo d'Acciaio senza dimenticare l'epica.

    Dove vedere in streaming i film e le serie TV di James Gunn?

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  • 10 film d’animazione da vedere se hai amato "KPop Demon Hunters"

    10 film d’animazione da vedere se hai amato "KPop Demon Hunters"

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Diciamolo: KPop Demon Hunters è diventato un vero e proprio tormentone globale. Se non stai canticchiando “Golden” o "Soda Pop" o scrollando TikTok pieni di fan edit, probabilmente vivi in un bunker. Tra idol che combattono demoni tra una coreografia e l’altra, look da urlo e momenti da lacrimuccia, la serie ha conquistato tutti: dagli amanti del K-pop agli appassionati di anime, passando per chi non sa resistere a una protagonista che prende a calci gli inferi con i tacchi glitterati. 

    Sei stanco di riguardarlo in loop nella speranza di un secondo film o guardare il vuoto cercando un senso alla tua vita? Niente panico. Ecco 10 film d’animazione che ti faranno rivivere la stessa adrenalina, lo stesso stile esplosivo e quell’irresistibile mix di musica, magia e girl power. Preparati a rimettere le cuffie e a salvare il mondo… con stile.

    1. Belle (Mamoru Hosoda, 2021)

    In Belle, la timida Suzu trova una nuova vita nell’universo virtuale di “U”, dove si trasforma in Belle, una cantante iconica adorata da milioni. Ma la fama digitale porta con sé segreti e ombre da affrontare. Questo film è un’esplosione visiva che unisce musica, identità e mondo virtuale, con una protagonista forte e vulnerabile al tempo stesso. Se ami l’energia di KPop Demon Hunters, qui troverai lo stesso contrasto tra palcoscenico scintillante e drammi interiori, oltre a una colonna sonora potente e visivamente ipnotica. E sì, ci sono anche creature misteriose da affrontare, ma il vero cuore del film è il percorso di crescita e liberazione di una giovane donna attraverso la musica.

    2. Interstella 5555 (Kazuhisa Takenouchi, 2003)

    Questa gemma cult, realizzata in collaborazione con i Daft Punk, è un’esperienza audiovisiva che ogni amante del K-pop dovrebbe vedere. Interstella 5555 racconta la storia di una band aliena rapita da un produttore malvagio sulla Terra, il tutto senza dialoghi, ma interamente narrato attraverso le canzoni dell’album Discovery. Il film condivide con KPop Demon Hunters l’estetica pop, l’ambientazione musicale e il sottotesto di lotta contro un sistema che vuole controllare le star. È un viaggio psichedelico tra concerti, combattimenti spaziali e glam futuristico, che ti farà alzare il volume al massimo.

    3. Promare (Hiroyuki Imaishi, 2019)

    Colori acidi, animazione ultra dinamica e fuoco ovunque. Promare è un trip futuristico in cui vigili del fuoco super tecnologici combattono contro mutanti piromani, con uno stile che sembra uscito da un videoclip di K-pop post-apocalittico. L’estetica sparata al massimo e i protagonisti larger than life ricordano da vicino le vibe di KPop Demon Hunters, così come il tema del conflitto tra potere e giustizia. E anche se non c’è una boy band in vista, le pose da eroe, i drammi esagerati e l’epicità a mille sono più che sufficienti per conquistare chi ha amato Hana & co.

    4. Macross Plus: Movie Edition (Shoji Kawamori, 1995)

    Se ami la musica usata come arma, Macross Plus è un must. In questo film cult, una popstar virtuale chiamata Sharon Apple diventa senziente e minacciosa, dando il via a un mix di azione aerea, psicologia e cyberpop. Il contrasto tra emozioni umane e tecnologia, tra palco e guerra, si sposa perfettamente con il dualismo presente in KPop Demon Hunters. Le performance ipnotiche e le riflessioni sul potere dell’immagine e della voce fanno di Macross Plus un titolo visionario che anticipa molte delle tematiche dell’era K-pop.

    5. Paprika (Satoshi Kon, 2006)

    Onirico, conturbante, surreale: Paprika è un viaggio nei sogni e nella psiche, dove una scienziata usa un dispositivo per entrare nel subconscio dei pazienti, finché qualcosa va storto. Anche se lontano dall’estetica idol, il film gioca con la trasformazione, l’identità e la percezione — temi fondamentali anche in KPop Demon Hunters, dove le protagoniste devono bilanciare il loro ruolo pubblico con la lotta interiore e spirituale. L’estetica è magnetica e la protagonista, Paprika, è una vera icona pop del cinema d’animazione.

    6. Magical Girl Lyrical Nanoha: The Movie 1st (Takayuki Hamana, 2010)

    Dietro l’apparenza da classico “magical girl” si nasconde un film d’azione sorprendentemente intenso, con scontri magici e un’inaspettata carica emotiva. Nanoha, una studentessa qualunque, scopre di poter usare poteri magici per salvare altri mondi — ma ogni scelta comporta un sacrificio. La trasformazione magica e i combattimenti spettacolari ricordano le vibe di KPop Demon Hunters, così come la centralità delle emozioni e dei legami tra ragazze. Un film che fonde estetica kawaii con azione seria e riflessioni mature.

    7. Nana (Morio Asaka, 2006)

    Si, qui stiamo parlando di una serie anime ma Nana non poteva non essere citata! Due ragazze, due destini, una sola parola: musica. Anche se è più un drama che un action, Nana racconta la storia di due giovani donne che si conoscono per caso e diventano coinquiline, mentre una cerca l’amore e l’altra insegue il successo con la sua punk band. Il cuore pulsante è la sorellanza, proprio come in KPop Demon Hunters, dove le protagoniste sono unite da un legame profondo che va oltre le luci della ribalta. Se ami le storie di ragazze forti, amicizie intense e sogni (a volte infranti), Nana ti farà vibrare.

    8. Perfect Blue (Satoshi Kon, 1997)

    Se K-Pop Demon Hunters ti ha conquistato anche per il modo in cui mostra le luci e le ombre della vita da idol, Perfect Blue è la discesa definitiva nell’oscurità. Mima, ex cantante di una girl band, decide di cambiare carriera e diventa attrice, ma viene travolta da un’ondata di stalking, identità frammentate e allucinazioni. Il confine tra realtà e finzione si assottiglia, proprio come accade alle protagoniste di KPDH, che devono bilanciare la loro immagine pubblica con battaglie interiori (e letteralmente infernali). Non aspettarti glitter e paillettes: Perfect Blue è un thriller psicologico intenso, disturbante e ancora oggi incredibilmente attuale, soprattutto nell’era dei social e delle performance 24/7.

    9. Pretty Guardian Sailor Moon Cosmos: The Movie (Tomoya Takahashi, 2023)

    Il gran finale del nuovo ciclo di Sailor Moon è pura energia cosmica. Pretty Guardian Sailor Moon Cosmos racconta la battaglia finale di Usagi contro una minaccia intergalattica che mette in gioco tutto ciò che ama. Il tono è più maturo, i combattimenti più epici, ma il cuore è sempre quello: amicizia, determinazione e una squadra di ragazze che combattono il male con la forza del loro legame. Se KPop Demon Hunters ti ha fatto vibrare per il girl power, l’estetica sgargiante e i momenti di sacrificio eroico, preparati a innamorarti anche di questo capitolo stellare. Un film che unisce nostalgia, spettacolo e una forza tutta femminile.

    10. Jujutsu Kaisen 0 (Sunghoo Park, 2021)

    Demoni, combattimenti epici e studenti con poteri soprannaturali? Sembra la ricetta perfetta per chi ha amato KPop Demon Hunters. In Jujutsu Kaisen 0, seguiamo Yuta, un ragazzo tormentato da una maledizione che si unisce a una scuola per stregoni dove imparerà a combattere spiriti maligni. Sebbene manchi la componente musicale, l’energia è la stessa: giovani protagonisti badass, scene d’azione coreografate con stile e un mondo dove l’oscurità è sempre in agguato. Il mix di amicizia, trauma e redenzione lo rende una visione perfetta per chi cerca adrenalina e cuori che battono forte, anche durante gli scontri.

    Dove guardare i 10 film d’animazione simili a "KPop Demon Hunters" in streaming

    Volete uscire dal loop di KPop Demon Hunters o, meglio, continuare sulla stessa scia? Di seguito, l’elenco su dove guardare i 10 film d’animazione simili a K-Pop Demon Hunters in streaming: 

  • Da “Fremont” a “The Bear”: i migliori film e serie TV con Jeremy Allen White

    Da “Fremont” a “The Bear”: i migliori film e serie TV con Jeremy Allen White

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Come ogni giovane attore newyorkese alle prime armi, anche Jeremy Allen White ha mosso i primi passi nella recitazione sul set di Law & Order. Ma è a 20 anni, appena uscito dal liceo, che la sua vita professionale cambia quando viene scelto per interpretare Lip Gallagher nella versione americana di Shameless.

    Dieci anni nei quali è letteralmente cresciuto di pari passo con il suo personaggio davanti agli occhi del pubblico. Nel 2022 che ottiene il ruolo della vita, quello che gli ha regalato il Golden Globe per la miglior interpretazione dello chef Carmy Berzatto in The Bear che torna a Chicago per rilevare il locale di famiglia, The Original Beef of Chicagoland, dopo il suicidio del fratello.

    Un successo globale che gli ha aperto le porte del cinema dove ha scelto progetti autoriali, indipendenti o caratterizzati da una forte originalità. Ed è proprio grazie alla cassa di risonanza di The Bear che l'attore è stato scelto per interpretare il Boss in Springsteen – Liberami dal nulla. Un biopic diretto da Scott Cooper sulla registrazione dell'album acustico Nebraska all'inizio degli anni '80.

    In attesa di vederlo intonare i brani del cantautore statunitense, JustWatch ha stilato una lista delle migliori pellicole e serie TV con Jeremy Allen White, segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. Shameless (2011-2021)

    Basata sull'omonima serie inglese di Paul Abbott, Shameless è un mix riuscito di dramma, crudezza e black humor. Al centro del racconto la disfunzionale famiglia Gallagher composta da Frank, un tossico disoccupato, e i suoi sei figli. La più grande, Fiona, è quella che si prende cura di tutti fin da quando era una ragazzina trovando modi ingegnosi per arrivare a fine mese. Jeremy Allen White interpreta Lip, un ragazzo dall'intelligenza sopra la media e la capacità di mettersi sempre nei guai. Nelle sue 11 stagioni, la serie ha saputo toccare molti temi, dalle dipendenze alla scoperta della propria sessualità passando per le malattie mentali fino alle differenze di classe. Ma sempre con un tono unico e audace in cui il divertimento e la commozione sono due facce della stessa medaglia.

    2. Homecoming (2018)

    Quella in Homecoming è una piccola parte per Jeremy Allen White che veste i panni di un soldato, Shrier, che soffre di PTSD. Un ruolo nel quale l'attore riesce a esprimersi anche attraverso i silenzi del suo personaggio che vediamo nella seconda stagione. La serie, basata sull'omonimo podcast, vede come protagonista Julia Roberts nei panni di un'assistente sociale in un centro per veterani che nasconde più di un segreto. Un'opera intrisa di mistero e suspense dove la paranoia è al centro del racconto. Nel secondo capitolo la protagonista è Janelle Monáe nei panni di una donna che si risveglia senza ricordi e deve ricostruire il suo passato.

    3. The Bear (2022)

    Il caos di una cucina, traumi familiari mai realmente affrontati e una paninoteca da salvare dallo spettro della chiusura. Sono gli ingredienti da cui parte The Bear, la serie che ha consacrato Jeremy Allen White come uno degli attori più acclamati degli ultimi 5 anni. Un racconto corale dove ogni elemento, dalla scrittura alla regia fino alle interpretazioni non ha sbavature. L'attore, nei panni dello chef Carmy, dà vita a un personaggio complesso, taciturno, ossessivo contornato da un'umanità altrettanto complicata con la quale prova a realizzare il sogno di aprire un ristorante dove dare sfogo alla sua idea di cucina. Tra le serie TV che in questi primi anni 2000 hanno lasciato un segno indelebile nella storia del piccolo schermo.

    4. Fremont (2023)

    Come per Homecoming, anche in Fremont Jeremy Allen White basa la sua interpretazione sulla capacità di far parlare le espressioni del suo volto. La pellicola racconta la storia di Donya, una rifugiata afghana ed ex traduttrice, che lotta contro la solitudine e l'insonnia in California mentre lavora in una fabbrica di biscotti della fortuna. La sua vita prende una piega inaspettata quando invia un messaggio speciale in un biscotto a caso. Girato in un lucente bianco e nero, il film di Babak Jalali parla dell'esperienza dell'immigrazione infondendo al film un'atmosfera pacata e surreale che ricorda il cinema di Jim Jarmusch.

    5. Fingernails – Una diagnosi d'amore (2023)

    Vi sottoporreste a un test capace di determinare se il vostro partner sia davvero la vostra anima gemella? È quello che racconta Fingernails – Una diagnosi d'amore del regista greco Chrīstos Nikou. Un'esplorazione dell'amore divisa tra scienza e istinto. La protagonista, Anna (Jessie Buckley), sa per certo che Ryan (Jeremy Allen White) è l'uomo giusto per lei, ma l'incontro con Amir (Riz Ahmed) fa sorgere nella donna molti dubbi quando scopre di provare qualcosa per lui. Un dramma romantico attraversato da elementi sci-fi che si interroga sulle titubanze delle relazioni moderne.

    6. The Warrior: The Iron Claw (2023)

    Con The Warrior: The Iron Claw, Jeremy Allen White affronta una storia vera. Quella dei quattro fratelli Von Erich membri di una dinastia di campioni di wrestling. Un film sportivo che mette in scena una storia tragica di fratellanza, padri padroni e ambizione. L'attore condivide la scena con Zac Efron, Harris Dickinson e Stanley Simons. Insieme hanno dato vita a un'impressionante trasformazione fisica ed emotiva. Un racconto fatto di sangue e sudore che parla dell'ossessione di vincere e del terrore di fallire.

    7. Springsteen – Liberami dal nulla (2025)

    Da quanto dichiarato dal Boss in persona Jeremy Allen White se l'è cavata egregiamente nelle sequenze musicali di Springsteen – Liberami dal nulla. Il biopic sul leggendario cantautore statunitense che racconta il periodo relativo alla registrazione, a inizio anni '80, dell'album acustico Nebraska. Un film diretto da Scott Cooper che si attesta come uno dei titoli più attesi dell'anno già proiettato verso la stagione dei premi. Come suggerisce il titolo, la pellicola sarà uno sguardo sul viaggio artistico e personale di Springsteen in un momento molto particolare della sua vita.

    Dove vedere in streaming i migliori film e serie TV con Jeremy Allen White?

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  • 10 cameo indimenticabili in "Friends" che forse non ricordavi

    10 cameo indimenticabili in "Friends" che forse non ricordavi

    Alessandro Zaghi

    Alessandro Zaghi

    Editor a JustWatch

    Rachel, Ross, Joey, Chandler, Monica e Phoebe, sei nomi che qualunque appassionato di serie tv ha stampato indelebili nella memoria: i sei protagonisti di Friends, probabilmente la sitcom più celebre degli anni ‘90. Storie d’amore, di amicizia, di crescita personale, il tutto condito da litri di caffè consumati sul mitico divano del Central Perk e, ovviamente, tantissime risate, tra battute e sketch diventati iconici.

    Un successo immediato, fin dal primo episodio (22 settembre 1994), quando Rachel entra in scena con l’abito da sposa, in fuga dal suo matrimonio.

    Dieci stagioni, 236 episodi, ognuno diventato un cult della televisione. E se certamente gran parte del merito va al cast – all’epoca attori e attrici poco più che esordienti – non bisogna dimenticare i cameo che hanno impreziosito le puntate della serie di tante piccole gemme. Infatti, la popolarità dello show durante gli anni della messa in onda era talmente alta da attrarre sul set anche star tra le più luminose di Hollywood. Alcune come semplici guest star, altre entrate nelle trame della serie interpretando personaggi che sono rimasti nel cuore degli spettatori. Ve li ricordate tutti? È arrivato il momento di fare un ripasso

    1. Brad Pitt – Will Colbert (The One with the Rumor, Stagione 8, Episodio 9)

    Quando pensiamo ai cameo di Friends, il primo nome che viene in mente è inevitabilmente il suo. Brad Pitt, fresco del successo di Fight Club (1999) e all’epoca sposato con Jennifer Aniston, interpreta Will Colbert: ex compagno di scuola di Monica e Ross e membro fondatore del club “Io odio Rachel Green”. Invitato per il pranzo del Ringraziamento, Will si presenta ancora carico di rancore adolescenziale, pronto a tirare fuori vecchie ruggini di liceo, il tutto condito da un'autoironia irresistibile. Bastano poche scene per trasformare questa puntata in un classico assoluto.

    2. Julia Roberts – Susie Moss (The One After the Superbowl: Part 2, Stagione 2, Episodio 13)

    Quando si parla di vendette memorabili, quella di Susie Moss non si batte. La star di Pretty Woman (1990) Julia Roberts interpreta l’ex compagna di scuola di Chandler, decisa a fargli pagare un’umiliazione subita ai tempi delle elementari. Prima lo seduce, poi lo chiude in bagno e gli ruba i vestiti. Un cameo lampo, ma talmente potente da restare scolpito nella storia della serie.

    3. Brooke Shields – Erika Ford (The One After the Superbowl: Part 1, Stagione 2, Episodio 12)

    Nello stesso episodio, andando in onda dopo il XXX Super Bowl davanti a oltre 50 milioni di telespettatori, fa la sua entrata anche Brooke Shields, nei panni di Erika, una fan al limite dello stalking e convinta che Joey sia davvero il dottor Drake Ramoray della soap I giorni della nostra vita. Con un vago retrogusto a là Misery non deve morire (1990), Shield esagera l’ossessione del suo personaggio per l’adorato medico, tra baci, vocine infantili e dichiarazioni assurde che mettono in crisi tutto il gruppo per uno dei momenti più surreali della serie.

    4. Ben Stiller – Tommy (The One with the Screamer, Stagione 3, Episodio 22)

    Ben Stiller veste i panni di Tommy, il nuovo fidanzato di Rachel. All’apparenza sembra il partner perfetto, gentile e sicuro di sé, in realtà nasconde un lato oscuro, che tuttavia solo Ross riesce a cogliere. Ovviamente, nessuno gli crede, per una delle gag più riuscite della terza stagione con Stiller che, nel ruolo del folle urlatore, regala un’interpretazione da dieci e lode.

    5. Reese Witherspoon – Jill Green (The One with Rachel’s Sister, Stagione 6, Episodi 13-14)

    Jill Green entra nella serie con la grazia di un uragano. Sorella minore di Rachel, viziata e allergica alla parola “responsabilità”, stravolge ogni equilibrio flirtando con Ross e spendendo cifre folli in shopping compulsivo. Reese Witherspoon la interpreta con leggerezza e ironia, regalando un personaggio che, pur essendo all’inizio fastidioso, a fine episodio resta nel cuore. In fondo, Jill è un po’ la Rachel dei primi episodi… solo molto più capricciosa.

    6. Christina Applegate – Amy Green (The One with Rachel’s Other Sister, Stagione 9, Episodio 8)

    E quando pensi che peggio della sorellina Jill non possa esserci nessuno, ecco che arriva la mediana Amy. Christina Applegate interpreta l’altra sorella Green con una cattiveria così surreale da diventare irresistibile. Amy è superficiale, disinteressata a tutto ciò che non sia sé stessa e completamente fuori dal mondo. Le sue battute taglienti e le sue proposte fuori luogo (tipo decidere chi dovrà crescere la figlia di Rachel) la rendono uno dei personaggi più spietati ma anche più divertenti della serie. E non a caso Applegate si portò a casa un Emmy, proprio per la sua interpretazione in Friends.

    7. Bruce Willis – Paul Stevens (The One Where Ross Meets Elizabeth’s Dad, Stagione 6, Episodi 21-23)

    L’icona di Die Hard (1995) Bruce Willis interpreta Paul Stevens, padre ipermuscoloso e iperprotettivo di Elizabeth, la giovane fidanzata di Ross. Inizialmente severo e intimidatorio, a sorpresa Paul inizia a uscire con Rachel, abbandonando la maschera da duro apparentemente inscalfibile per lasciarsi inaspettatamente andare in un pianto a dirotto davanti allo specchio. Tra comicità e autoironia, il cameo di Willis diventò un instant classic tra i fan della serie, tanto da creare la leggenda che l’attore avesse accettato di partecipare a Friends dopo una scommessa persa con Matthew Perry.

    8. Alec Baldwin – Parker (The One with the Tea Leaves, stagione 8, Episodio 17)

    Alec Baldwin porta in scena Parker, l’uomo più entusiasta di sempre. Applaude il tramonto, si emoziona per il gusto dell’acqua, sorride per qualunque cosa. Phoebe all’inizio lo trova adorabile, ma il resto del gruppo non riesce proprio a digerire il suo entusiasmo fuori scala. Baldwin lo interpreta esagerando ogni suo gesto, trasformando l’ottimismo irrefrenabile del personaggio in gag di pura comicità.

    9. Jennifer Coolidge – Amanda Buffamonteezi (The One with Ross’s Tan, Stagione 10, Episodio 3)

    Amanda è una vecchia conoscenza di Monica e Phoebe, appena tornata dall’Inghilterra con un improbabile accento british, aneddoti surreali e un ego oltre misura. I suoi racconti e la sua spocchia mettono le due amiche in imbarazzo, tanto che cercheranno di scaricarla in ogni modo. Ma sarà propria una sua rivelazione a mettere in crisi il loro rapporto, apparentemente inscalfibile. I tempi di The White Lotus (2021 - presente) erano ancora lontani, ma il talento comico di Coolidge era già luminoso.

    10. Tom Selleck – Richard Burke (dalla stagione 2 in poi)

    Già attore cult grazie a Magnum, P.I. (1980) Tom Selleck non si limitò a partecipare come guest star per qualche episodio, ma portò in scena uno dei più grandi amori di Monica. Richard era l'affascinante oculista, più maturo, con cui Monica iniziò la sua prima vera storia d’amore adulta. La sua calma e pacatezza, la comicità della sua distanza con la spensieratezza giovanile dei sei protagonisti, resero Richard uno dei personaggi più amati tra quelli “esterni” al gruppo.

    In quali film e serie TV è possibile rivedere queste star?

    Siamo sicuri che questa lista vi ha fatto venire voglia di tornare ad abbuffarvi di episodi di Friends, ma se voleste saperne di più sugli attori di cui abbiamo parlato in questa lista, qui ci sono alcuni titoli che potete scoprire (o riguardare). Buona visione!

  • I migliori anime da vedere su Netflix: 15 titoli imperdibili tra originali, cult e novità

    I migliori anime da vedere su Netflix: 15 titoli imperdibili tra originali, cult e novità

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Netflix ha rivoluzionato anche il mondo degli anime. Non solo ospita alcuni dei titoli più amati di sempre, ma negli ultimi anni ha investito fortemente nella produzione e distribuzione di contenuti originali, creando un vero e proprio catalogo parallelo per appassionati e curiosi. Il risultato? Un mix esplosivo di serie spettacolari, visivamente ricercate, con tematiche mature, storie fuori dagli schemi e spesso audaci nei toni e nelle scelte stilistiche.

    In questa guida troverai il meglio dell’offerta anime disponibile su Netflix, con un’attenzione speciale per le produzioni originali e le esclusive più recenti. Dai drammi psicologici ai fantasy iperviolenti, dagli shonen esplosivi alle eleganti epopee visive, questi 15 titoli sono la crema dell’animazione giapponese (e non solo) da vedere oggi.

    1. Blue Eye Samurai (2023 - in corso)

    Un capolavoro visivo e narrativo. Blue Eye Samurai è un anime occidentale ambientato nel Giappone feudale, con un’estetica mozzafiato e una protagonista memorabile: Mizu, una guerriera metà occidentale e metà giapponese che cerca vendetta in un mondo dominato da violenza e discriminazione. Una storia adulta, ricca di sfumature, che parla di identità, rabbia e sopravvivenza con una regia da cinema e sequenze di combattimento tra le migliori mai viste in animazione. Si aspetta la seconda stagione con grande ansia!

    2. Pluto (2023)

    Tratto dall’opera di Naoki Urasawa (che reimmagina a tinte thriller un arco di Astro Boy), Pluto è un anime maturo e profondo che affronta il concetto di umanità attraverso robot dotati di coscienza. Il detective Gesicht indaga su una serie di misteriosi omicidi, in una trama che fonde crime, filosofia e tragedia. Ogni episodio è carico di tensione e bellezza, con una narrazione lenta ma potente. Imperdibile per chi ama la sci-fi d’autore.

    3. Dan Da Dan (2024 - in corso)

    Tra le nuove proposte più elettrizzanti, Dan Da Dan è un anime folle, caotico e irresistibile. Non proprio un’esclusiva Netflix, ma sicuramente uno dei più chiacchierati sulla piattaforma. Miscelando horror paranormale, comicità surreale e combattimenti fuori di testa, segue due adolescenti coinvolti in una spirale di eventi assurdi che includono alieni, esorcismi e strane mutazioni. L’estetica è dinamica, il ritmo altissimo, e l’energia pura. Una ventata di freschezza perfetta per chi cerca qualcosa di imprevedibile e bizzarro. Attualmente è in onda la seconda stagione!

    4. Sakamoto Days (2025 - in corso)

    Immagina un ex sicario leggendario, ormai ritirato a vita privata con una moglie, un figlio e… una panza da supermercato. Sakamoto Days è un anime action-comedy che stravolge i cliché del genere: il protagonista Taro Sakamoto è un ex killer ora gestore di un minimarket, ma guai a toccargli la famiglia — o la tranquillità. Tra combattimenti spettacolari, gag fulminanti e un cast di personaggi sopra le righe, la serie è un mix esplosivo di azione e umorismo. Netflix lo propone in esclusiva e, a partire dal 14 luglio, arriva anche il secondo arco narrativo, pronto a rilanciare il ritmo con nuovi nemici e colpi di scena. Se ti piacciono gli anime adrenalinici ma autoironici, questo è il titolo giusto da iniziare subito.

    5. Ranma ½ (2024 - in corso)

    Un classico che ha fatto la storia e che Netflix sta riportando alla luce per le nuove generazioni in un reboot che ha saputo accontentare anche i fan di vecchia data. Ranma ½ è una commedia romantica e marziale con uno dei concept più iconici: il protagonista cambia sesso ogni volta che si bagna con acqua fredda. Tra equivoci, arti marziali e triangoli amorosi, la serie è una valanga di risate e nostalgia. Perfetta per chi vuole scoprire (o riscoprire) i capisaldi del genere.

    6. Castlevania: Nocturne (2023 - 2025)

    Dopo il successo di Castlevania, Netflix rilancia con Castlevania: Nocturne, un sequel ancora più ambizioso e superiore persino alla serie madre. Ambientato durante la Rivoluzione francese, segue le gesta di Richter Belmont e Maria Renard contro un culto vampirico apocalittico. L’anime mescola orrore, misticismo e politica con animazioni spettacolari e un tono più cupo e drammatico. Da vedere per chi ama l’action gotico con una spolverata di tragedia e romanticismo dark.

    7. Devil May Cry (2025 - in corso)

    L’adattamento anime del celebre videogioco di casa Capcom è stata una delle novità più attese del 2025. Creato dallo stesso team di Castlevania, Devil May Cry è pura azione demoniaca, battaglie pirotecniche e un protagonista carismatico come Dante, cacciatore di demoni per eccellenza. Ironico, esplosivo e visivamente accattivante, diventato un istant cult tra i fan dell’action sovrannaturale. Si aspetta già la seconda stagione con grande attesa e, nel mentre, si consuma l’incredibile colonna sonora!

    8. Cyberpunk: Edgerunners (2022 - in corso)

    Ambientato nell’universo del gioco Cyberpunk 2077, Cyberpunk: Edgerunners è un’esperienza esplosiva. Seguiamo David, un ragazzo che si trasforma in un mercenario cyborg in una città spietata. Neon, dolore, sangue e amore si fondono in una tragedia high-tech che conquista per intensità e stile. Finale devastante, ma ne vale la pena. Inoltre, la seconda stagione è ufficialmente entrata in produzione!

    9. Beastars (2019 - in corso)

    Tra i titoli più particolari mai visti, Beastars racconta una società di animali antropomorfi divisa tra carnivori ed erbivori. Il lupo Legoshi cerca il proprio posto nel mondo mentre lotta con i suoi istinti e l’amore per la coniglietta Haru. Temi come desiderio, violenza e identità vengono trattati con sorprendente maturità, il tutto in uno stile visivo sperimentale e teatrale. Un teen drama profondo, originale e memorabile. Una sorta di Zootropolis (2016) molto più maturo e violento! 

    La seconda parte della terza e ultima stagione è prevista per il 2026!

    10. L’estate in cui Hikaru è morto (2025)

    Grande novità di questi giorni appena sbarcato su Netflix! Dolore, amore e orrore si fondono in questa serie dalla poetica disturbante. Dopo la scomparsa e il ritorno dell’amico Hikaru, Yoshiki si rende conto che la persona che lo accompagna non è più lui ma… qualcosa di diverso. L’estate in cui Hikaru è morto è un anime che parla di lutto, identità e ambiguità con uno stile visivo delicato ma inquietante. Tra body horror e struggimento queer, è una delle esperienze più originali ed emotivamente potenti nel panorama recente.

    11. Blood of Zeus (2020 - 2025)

    Un anime epico che rilegge la mitologia greca con toni dark e visioni spettacolari. Blood of Zeus segue Heron, figlio illegittimo di Zeus, in una lotta contro demoni e divinità per salvare il mondo. Violento, intricato e visivamente imponente, ha conquistato fan di tutto il mondo grazie al suo stile ibrido tra anime e animazione occidentale. Se ami le divinità guerriere e i drammi familiari in salsa epica, è la serie per te.

    12. Dungeon Food (2024 - in corso)

    Cosa succede quando fantasy, gioco di ruolo e cucina si incontrano? Dungeon Food è la risposta. Un party di avventurieri decide di cucinare i mostri che incontra nei dungeon per sopravvivere. Il risultato è un anime creativo, leggero e assolutamente delizioso, in tutti i sensi. Perfetto per chi cerca un’alternativa spassosa e intelligente agli shonen tradizionali, con un tono tra il comico e il surreale.

    13. Castlevania (2017 - 2021)

    La serie che ha ridefinito l’anime occidentale. Castlevania è un gioiello dark fantasy che fonde azione, horror e dialoghi taglienti in un universo gotico ricco di fascino. Seguiamo Trevor Belmont, Sypha e Alucard nella loro guerra contro Dracula. Splendida l’animazione, iconici i personaggi, travolgente la storia. Un must per chi cerca emozioni forti e ambientazioni decadenti.

    14. Aggretsuko (2018 - 2023)

    La panda rossa più stressata del Giappone è anche la regina del karaoke metal. Aggretsuko racconta con ironia e realismo la vita da impiegata tra boss tossici, crisi esistenziali e sogni di libertà. Una commedia brillante che riesce a essere anche uno specchio feroce della società moderna. Breve, intensa, divertente: binge assicurato.

    15. Devilman Crybaby (2018)

    Visionario, eccessivo, ultraviolento: Devilman Crybaby non è un anime per tutti, ma di certo non lascia indifferenti e che, comunque, consigliamo la visione. Diretto da Masaaki Yuasa, reinventa il classico manga di Go Nagai in chiave contemporanea e psichedelica. Una discesa nell’oscurità umana, tra sesso, sangue e apocalisse, ma anche un profondo legame d’amicizia (o quasi). Da guardare con lo stomaco forte e la mente aperta.

    Dove guardare i migliori anime di Netflix in streaming

    Netflix continua a sorprendere con una selezione anime sempre più ricca, variegata e visivamente mozzafiato. Che tu sia fan delle atmosfere gotiche, degli amori queer, delle botte da orbi o dei drammi esistenziali, nella piattaforma troverai qualcosa che ti parla — e forse, ti cambia. Ecco l’elenco completo su dove guardare i 15 titoli migliori anime di Netflix in streaming: 

  • I migliori cartoni animati con Superman di tutti i tempi

    I migliori cartoni animati con Superman di tutti i tempi

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Superman è uno dei supereroi più iconici e amati della DC. La sua forza infinita lo rende uno dei personaggi più potenti. A questa si aggiungono un’intelligenza formidabile e capacità psichiche fuori dal comune. Con il suo iconico costume blu e rosso, Superman si aggira anche per i cieli, essendo capace di volare. Il suo tallone d’Achille, però, rimane la kryptonite, l’unico minerale in grado di ucciderlo.

    Oltre a fantastici film live-action come Superman (1978) e L'uomo d'acciaio (2013), l’epopea di Superman si è espressa anche grazie all’animazione. Questa lista elenca i migliori cartoni animati con Superman di tutti i tempi e vi mostra la disponibilità in streaming di ogni titolo. Inoltre, con i filtri potete selezionare in maniera più dettagliata in base alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes, alla durata e molto altro.

    10. Superman (1966)

    Superman (1966) è una raccolta di mini-episodi che narrano svariate gesta di Superman. Tra gli episodi ci sono invasioni aliene, maghi oscuri e scienziati pazzi. Le quattro stagioni originariamente andate in onda sulla CBS vi faranno apprezzare l’animazione anni ‘60. Linee pulite, stile semplice ma d’impatto, richiamo esplicito all’estetica del fumetto. Queste sono le caratteristiche di Superman (1966). La durata limitata di ogni segmento fa sì che lo spettatore voglia sempre vedere un episodio in più. Un’introduzione veloce e senza pensieri a Superman in stile animato. Da notare anche il carattere pionieristico, per l’epoca, di mostrare un livello di violenza superiore rispetto ad altri cartoni animati.

    9. Superman (1988)

    Se Superman (1966) aveva mostrato le possibilità creative di un personaggio come Clark Kent, Superman (1988) va oltre con un livello estetico senza paragoni. Lo sviluppo tecnologico dà la possibilità alle immagini di muoversi in maniera fluida sullo schermo. Il salto di qualità a livello dinamico combacia con miglioramenti anche sul fronte dei colori. Le tonalità di blu, su tutte, vengono utilizzare per accentuare visivamente i dettagli e per richiamare il costume di Superman in ogni scena. È come se il supereroe fosse onnipresente. La durata limitata della serie - ne fu prodotta solamente una stagione - non penalizza Superman (1988), ma al contrario dona all’opera un alone cult.

    8. Justice League Action (2016)

    Come per Superman (1966), Justice League Action è una serie TV che propone episodi di natura breve. Nonostante solo una stagione sia stata pubblicata, la serie contiene ben 52 episodi. In quelli in cui Superman è presente, lo vediamo fronteggiare il Demoniaco Uthool, il cacciatore di taglie Lobo e alcuni nanobots, tra gli altri. Lo stile animato non raggiunge i livelli stilistici dei suoi due predecessori nella lista, ma l’opera brilla per scene d’azione ben costruite e per le interazioni tra Superman e gli altri supereroi. Justice League Action (2016) ha visto la luce grazie alla produzione di Jim Krieg, Butch Lukic, and Alan Burnett.

    7. I Superamici (1973)

    I Superamici ci porta direttamente negli anni ‘70 e si concentra come Justice League Action (2016) sull’omonimo gruppo di supereroi DC. Oltre a Superman, nel cast troviamo anche Batman, Wonder Woman e Aquaman, tra gli altri. Con nove stagioni in dodici anni, I Superamici (1973) attraversano la decade mostrandoci Superman nelle avventure più disparate. Inoltre, la serie TV espande la tavolozza dei colori, anche se rimangono centrali il blu e il rosso. Il risultato è una versione psichedelica della Justice League. Sotto la direzione artistica di Gardner Fox, I Superamici (1973) rimane un cartone animato con Superman di tutto rispetto.

    6. Justice League: La crisi dei due mondi (2010)

    Justice League: La crisi dei due mondi è diretto da Sam Liu e Lauren Montgomery ed è sceneggiato da Dwayne McDuffie. Il film del 2010 vede Superman alle prese con un universo parallelo dove lui e gli altri membri della Justice League sono cattivi. Con l’aiuto di Lex Luthor versione buona, i supereroi dovranno battere il loro lato oscuro. L'animazione di Justice League: La crisi dei due mondi (2010) rispecchia l’avanzamento tecnologico e appare ultra dettagliata e lucida. Allo stesso tempo, la trovata geniale di mostrare la versione cattiva di ogni personaggio non crea solo tensione nello spettatore, ma anche curiosità. Come sarà Superman versione villain?

    5. Justice League Unlimited (2004)

    Sviluppato da Bruce Timm, Justice League Unlimited è l’ultimo tassello del DC Animated Universe. La serie TV raccoglie in tre stagioni alcune delle avventure più entusiasmanti del gruppo di supereroi. Come sempre, l’obiettivo numero uno rimane la lotta al crimine e la difesa del mondo. Lo stile animato di Justice League Unlimited (2004) ha solo punti di forza, tra abbinamenti di colori azzeccati e una fluidità di movimenti senza paragoni. Da segnalare anche la presenza di un episodio che adatta il fumetto Per l'uomo che aveva tutto di Alan Moore. Justice League Unlimited (2004) non sembra invecchiata per nulla, nonostante siano trascorsi più di vent’anni.

    4. Superman: Man of Tomorrow (2020)

    Superman: Man of Tomorrow vede Clark Kent affrontare due nemici temibili: il cacciatore di taglie Lobo e Parassita, villain che assorbe la linfa vitale delle sue vittime. Il film di Chris Palmer colpisce per lo stile animato che ricalca appieno la pagina del fumetto. Da notare lo spesso contorno nero all’ esterno di ogni personaggio, proprio come nei comics. Inoltre, il livello di violenza non viene risparmiato, come accade quando vengono mostrati, in primo piano, gli effetti mortali di un attacco di Parasite. Superman: Man of Tomorrow (2020) è un film con Superman indirizzato ai più grandi e fonda la sua potenza sulla miscela di intrattenimento e azione.

    3. My Adventures with Superman (2023)

    My Adventures with Superman riscrive la storia di Superman non dal punto di vista narrativo, ma bensì stilistico. La serie TV sviluppata da Jake Wyatt, Brendan Clougher e Josie Campbell è portata sullo schermo seguendo gli stilemi grafici dell’anime. Inoltre, la vena ottimistica e il clima giovanile che vi ha fatto amare i migliori anime sono presenti anche in My Adventures with Superman (2023). Questa fusione tra lo stile giapponese e il materiale a stelle e strisce è progettata per suscitare reazioni e potrebbe non andare a genio ai fan più accaniti del supereroe. È proprio questa prova di coraggio, però, che rende My Adventures with Superman (2023) unica e imperdibile.

    2. Superman: All Star Superman (2011)

    Basato su una serie limitata di fumetti di Grant Morrison e Frank Quitely, Superman: All Star Superman vede il supereroe di fronte alla sua sfida più difficile di sempre. Con un solo anno di vita rimasto a causa di radiazioni che hanno colpito il suo corpo, Superman deve affrontare l’inevitabile giorno dopo giorno. Come per Superman: Man of Tomorrow (2020), Superman: All Star Superman (2011) non lesina sulle scene d’azione e sulla rappresentazione esplicita della violenza. Tuttavia, il film colpisce per la forza con cui Superman affronta la sua malattia e per il messaggio di perseveranza che il supereroe rappresenta.

    1. Superman (1996)

    Superman, a cura di Alan Burnett e Bruce Timm, è senza dubbio il cartone animato più iconico sull’uomo d’acciaio. Facente parte del già citato DC Animated Universe, quest’opera degli anni ‘90 svecchia l’iconografia di Superman modernizzando i personaggi. Allo stesso tempo, le scene più violente e quelle più drammatiche elevano il materiale rendendolo maturo e adatto a un pubblico più grande. Superman (1996) è anche un gioiello estetico, nel quale brillano sia le linee fluide dell’animazione che l’ampliata tavolozza dei colori. Nonostante le sole quattro stagioni, Superman (1996) è rimasto nel cuore di tutti e sarà difficile soppiantarlo.

    Ecco a voi i migliori cartoni animati con Superman di tutti i tempi

    I film presenti nella lista sono consultabili qui sotto. Se fossero disponibili in streaming, per il noleggio o per l’acquisto, JustWatch ve lo farà sapere. Allo stesso tempo, non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una ricerca più customizzata. Inoltre, costruendo la vostra watchlist riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. L’uomo d’acciaio vi sta aspettando. Buona visione!

  • Da "Mad Max: Fury Road" a "The End": i 10 migliori film post-apocalittici da vedere in streaming

    Da "Mad Max: Fury Road" a "The End": i 10 migliori film post-apocalittici da vedere in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Il cinema è uno specchio della società. Da sempre, grazie alle sue storie e ai suoi personaggi, permette di vederci riflessi, di crescere, di sublimare esperienze della nostra vita attraverso il racconto cinematografico. Ma c'è anche un cinema che immagina il futuro: quello post-apocalittico in cui l'umanità ha smesso di esistere o si trova faccia a faccia con sfide spaventose ed estreme.

    Film in cui i personaggi vivono in contesti distopici o eventi catastrofici hanno sconvolto l'ordine mondiale. Titoli in cui i protagonisti devono imparare a vivere secondo nuove regole, ma dove spesso c'è ancora un barlume di speranza per il destino dell'umanità.

    JustWatch vi porta alla scoperta dei 10 migliori film post-apocalittici da (ri)vedere in streaming sulle principali piattaforme.

    1. L’esercito delle 12 scimmie (1995)

    Terry Gilliam prende spunto dal corto del 1962, La jetée di Chris Marker, per una storia di fantascienza post-apocalittica ambientata nel 2035. Bruce Willis è il detenuto James Cole, inviato nel passato, con la promessa della grazia, per scoprire l'origine di un virus letale che ha portato all'estinzione del 99% dell'umanità. Ne L’esercito delle 12 scimmie thriller e sci-fi vanno a braccetto per un viaggio labirintico che il regista carica di tutto l'eccesso tanto caro al suo cinema. Una storia che parla di tempo, follia, destino e percezione.

    2. 28 giorni dopo (2002)

    Quando Jim (Cillian Murphy) si risveglia dal coma in un ospedale di Londra, scopre una città spettrale caduta vittima di un virus che ha trasformato la popolazione in zombie rabbiosi. 28 giorni dopo di Danny Boyle è un horror post-apocalittico che riflette sulla società moderna, dove gli esseri umani sono una minaccia l'uno per l'altro. Un film crudo, dal ritmo serrato in cui la tensione non dà mai segni di cedimento. Nel 2007 Juan Carlos Fresnadillo ha realizzato un sequel, 28 settimane dopo, mentre nel 2025 Boyle è tornato dietro la macchina da presa per 28 anni dopo. Primo film di una nuova trilogia.

    3. I figli degli uomini (2006)

    Alfonso Cuarón prende il romanzo omonimo di P.D. James e ci regala un film cupo sulle sfumature del grigio, dove i colori sono solo un lontano ricordo. Così come le emozioni legate a una gravidanza. L'umanità, infatti, è a un passo dall'estinzione a causa dell'infertilità che si è diffusa come un'epidemia. La sua unica speranza è nel ventre di una donna che scopre di essere incinta. I figli degli uomini è un film visivamente entusiasmante e immersivo in cui Cuarón mostra tutta la brutalità di un mondo al collasso. Una storia di resilienza ricca di metafore, su tutte quella sulla crisi migratoria.

    4. Io sono Leggenda (2007) 

    Will Smith è il Dottor Robert Neville, l'unico sopravvissuto insieme al suo cane lupo nella New York del 2012 sterminata da un virus che trasforma gli esseri umani in vampiri. Francis Lawrence in Io sono Leggenda porta sul grande schermo il romanzo di Richard Matheson, modificandone il finale per raccontare una storia di solitudine e speranza racchiusa nella ricerca di una cura per il genere umano. Una grande prova di Smith che porta sulle sue spalle il film, accompagnato dalle note di Redempion Song di Bob Marley.

    5. The Road (2009)

    Anche The Road è tratto da un romanzo. Questa volta la pellicola si confronta con lo scritto di Cormac McCarthy. La storia di sopravvivenza di un padre (Viggo Mortensen) e del giovane figlio (Kodi Smit-McPhee) durante il loro viaggio in un'America desolata e distrutta da un misterioso cataclisma di cui non ci vengono forniti troppi dettagli. Freddo, fame, minacce sono i compagni di un cammino che alla brutalità di un mondo desolato contrappone l'amore che nutrono l'uno per l'altro. L'unica vera arma a loro disposizione per sopravvivere e combattere l'orrore. Un'esperienza emotiva carica di potenza.

    6. Snowpiercer (2013)

    Questa volta è la graphic novel Le Transperceneige di Jacques Lob e Jean-Marc Rochette ad aver ispirato Bong Joon-ho per la realizzazione di Snowpiercer. Il regista coreano, qui al suo debutto cinematografico in lingua inglese, ci porta nel 2031. L'umanità è stata decimata da una nuova era glaciale e i sopravvissuti vivono in un treno in perpetuo movimento intorno alla Terra in cui ciò che è rimasto del genere umano è diviso in classi sociali. Una satira feroce ed ironica che riflette sulle ingiustizie e sul potere. Un'indagine sulla natura dell'essere umano in una situazione estrema che mette in scena la lotta di classe rappresentata dal tentativo di risalire i vagoni del treno dei personaggi relegati in coda al convoglio. Tanta azione e invettiva per un'opera visionaria.

    7. Mad Max: Fury Road (2015)

    Cosa dire di Mad Max: Fury Road se non che si tratta di uno dei più grandi film dei primi anni 2000? Quarto capitolo del franchise dedicato al Guerriero della Strada – qui con il volto di Tom Hardy -, l'opera di George Miller ridefinisce il concetto di cinema post-apocalittico giocando con le sue regole. Una corsa forsennata nel deserto, sequenze action mozzafiato, tempeste di sabbia e una colonna sonora infuocata. Una pellicola che omaggia il potere femminile grazie alla Furiosa di Charlize Theron e ci regala due ore di pura meraviglia. In un mondo inospitale il futuro è custodito in un sacchetto di semi e la libertà si conquista combattendo.

    8. A Quiet Place - Un posto tranquillo (2018)

    18 giugno 2020. Il giorno in cui un'invasione aliena ha decimato la popolazione mondiale, costringendo i superstiti a vivere nel silenzio per non essere scovati dalle creature extraterrestri dall'udito finissimo. John Krasinski, dietro e davanti la macchina da presa, realizza un film horror dove il suono e la sua assenza amplificano il terrore. A Quiet Place - Un posto tranquillo mantiene alta la suspense a ogni inquadratura e usa il silenzio come metafora per la complessità della comunicazione, mentre parla di famiglia e sopravvivenza in un mondo fragile. Del 2021 il sequel A Quiet Place II e del 2024 il prequel A Quiet Place – Giorno 1.

    9. Light of My Life (2019)

    Debutto alla regia di Casey Affleck che ne firma anche la sceneggiatura, Light of My Life è un dramma post-apocalittico in cui una pestilenza ha sterminato quasi totalmente la popolazione femminile. I protagonisti sono un padre (Affleck) e una figlia (Anna Pniowsky) alle prese con un mondo distopico ricco di minacce, nel quale cercano di restare a galla. Un film intimo e commovente che parla di tenacia, perdita, amore genitoriale e formazione. Nonostante la componente sci-fi, la pellicola mantiene un cuore da fiaba.

    10. The End (2025)

    Primo film di finzione di Joshua Oppenheimer, The End racconta la storia di Madre (Tilda Swinton), Padre (Michael Shannon) e Figlio (George MacKay). Una famiglia che ha riarredato un bunker sotterraneo come una casa di lusso. Quando una ragazza (Moses Ingram) riesce a raggiungerli dall'esterno, l'equilibrio fragile della loro quotidianità va in frantumi. Un film sulla negazione di emozioni e responsabilità che affronta il tema del tempo. Quello che abbiamo sprecato e quello che ancora abbiamo per poter cambiare il nostro destino. Un monito per il futuro.

    Dove vedere in streaming i 10 migliori film post-apocalittici?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere i 10 migliori film post-apocalittici sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Da "Wicked" a "Bridgerton": i migliori film e serie TV con Jonathan Bailey da guardare in streaming

    Da "Wicked" a "Bridgerton": i migliori film e serie TV con Jonathan Bailey da guardare in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Il mondo intero non ha potuto fare a meno di accorgersi di Jonathan Bailey nel dicembre del 2020 quando su Netflix fece il suo debutto Bridgerton. La serie targata Shondaland basata sui romanzi di Julia Quinn e ambientata durante la Reggenza inglese. L'attore interpreta il nono Visconte Bridgerton divenuto capo della famiglia dopo la morte del padre.

    È la seconda stagione, però, a vederlo assoluto protagonista, quando il suo personaggio si impegna nella ricerca di un buon matrimonio finendo per innamorarsi di Kate Sharma (Simone Ashley).

    Ma la carriera di Jonathan Bailey è iniziata molti anni prima, quando era ancora un bambino, sui palcoscenici dei teatri inglesi per poi prendere parte a svariate serie TV britanniche prima della grande popolarità che gli ha aperto le porte di Hollywood.

    JustWatch ha stilato una lista delle migliori pellicole e serie TV con Jonathan Bailey segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. Broadchurch (2013)

    Tra le serie tv più riuscite di questa prima parte degli anni 2000, Broadchurch è uno di quei crime drama con la capacità di catturare lo spettatore grazie a un mix di tensione ed empatia per i suoi protagonisti. La serie vede i detective Hardy (Tennant) e Miller (Olivia Colman) indagare sulla morte di un bambino in una piccola comunità costiera che cela molti segreti. Jonathan Bailey interpreta Olly Stevens, un giovane giornalista locale del Broadchurch Echo. Un ruolo minore, ma con un compito di rilievo. È lui a svelare l'identità della piccola vittima tramite un tweet.

    2. Crashing (2016)

    Prima di diventare la sceneggiatrice più acclamata della sua generazione grazie a Fleabag, Phoebe Waller-Bridge ha scritto e interpretato un'altra serie. Un piccolo gioiello poco conosciuto chiamato Crashing. Un racconto corale su un gruppo di ventenni che vive in un ospedale abbandonato. Mentre abitano lì, pagando un affitto ridotto, gli inquilini devono custodire l'edificio e seguire delle rigide regole. Una serie brillante, fresca e pungente che fotografa le relazioni moderne. Tra gli affittuari c'è anche Sam, un ragazzo ossessionato dal sesso interpretato da Jonathan Bailey.

    3. Chewing Gum (2017)

    Altra gemma made in UK, Chewing Gum è la black comedy nata dal genio di Michaela Coel. La protagonista è Tracey Gordon, ragazza cresciuta nel quartiere londinese di Tower Hamlets in una famiglia ultra religiosa di origine africana. Ancora vergine, Tracey ha un'ossessione: trovare l'amore e fare sesso. Una serie irresistibile, capace di momenti di puro no sense e commozione. Un racconto originale e spiazzante in cui Jonathan Bailey veste i panni di Ash, un ragazzo con il quale la protagonista esce nella seconda stagione. Peccato che non ami Beyoncé, un affronto imperdonabile per Tracy.

    4. Bridgerton (2020)

    Il dramma storico più romantico e piccante del piccolo schermo. Bridgerton è una rivisitazione moderna, priva di razzismo, dell'età della Reggenza inglese dove convivono segreti, desideri, passioni e scandali. Uno sguardo alla nobiltà inglese immortalata nel corso della stagione sociale, quando cioè i figli di conti e visconti hanno raggiunto l'età per cercare moglie o marito. Ogni stagione si concentra su un membro della famiglia Bridgerton. Il secondo capitolo vede protagonista il Visconte Anthony Bridgerton di Jonathan Bailey che abbandona lo spirito libertino e vive una relazione tormentata quanto appassionata con Kate Sharma (Simone Ashley).

    5. Fellow Travelers (2023)

    Jonathan Bailey e Matt Bomer sono Hawkins Fuller e Tim Laughlin, i protagonisti di Fellow Travelers. Una miniserie drammatica, tratta dall'omonimo romanzo di Thomas Mallon, dedicata alla storia d'amore clandestina tra i due uomini, dal maccartismo degli anni '50 fino alla crisi dell'AIDS degli anni '80. Un racconto emotivamente coinvolgente e toccante grazie alle ottime interpretazioni dei due attori alle prese con un amore proibito da custodire e preservare in anni repressevi.

    6. Wicked - Parte 1 (2024)

    Prima parte dell'adattamento cinematografico del celebre musical di Broadway, Wicked - Parte 1 è una gioia per gli occhi e per le orecchie grazie ai suoi numerosi numeri musicali. La storia è quella dell'inattesa amicizia tra Elphaba, la futura malvagia strega dell'Ovest di Cynthia Erivo, e Glinda, la strega buona di Ariana Grande. Jonathan Bailey dà voce e corpo a Fiyero, principe fidanzato con Glinda che stringe un forte legame con Elphaba. Un ruolo apparentemente superficiale che cresce nel corso del film. In attesa di rivederlo in Wicked - Parte II.

    7. Jurassic World - La rinascita (2025)

    Jurassic World - La rinascita è il settimo capitolo del franchise nato nel 1993 per la regia di Steven Spielberg. Ambientato nel 2027, il film racconta di un mondo sempre meno interessato ai dinosauri che vivono in zone remote e tropicali inaccessibili all'uomo. Ma una spedizione si avventura in quei luoghi per recuperare il loro DNA che servirà a creare un farmaco salvavita per l'uomo. Tra gli uomini e le donne in missione c'è anche il paleontologo Henry Loomis interpretato da Jonathan Bailey che rappresenta il cuore etico del racconto. Un film di grande intrattenimento, ricco di azione che omaggia proprio il cinema del creatore della saga.

    Dove vedere in streaming i migliori film e serie TV con Jonathan Bailey?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere i migliori film e serie TV con Jonathan Bailey sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Da "La fantastica Signora Maisel" a "Superman": i migliori film e serie TV con Rachel Brosnahan

    Da "La fantastica Signora Maisel" a "Superman": i migliori film e serie TV con Rachel Brosnahan

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Il successo globale è arrivato nel 2017 grazie a un microfono anni '50 e un occhio di bue che la illuminava sul palco del Gaslight Cafè del Greenwich Village nel primo episodio de La fantastica Signora Maisel. La serie dramedy, creata da Amy Sherman Palladino, su una casalinga che sogna di diventare stand-up comedian.

    Ma il talento di Rachel Brosnahan ha radici più profonde che dimostrano la sua capacità di spaziare in generi e registri diversi. Forse è anche per questa sua capacità di offrire interpretazioni sfaccettate che James Gunn l'ha scelta per interpretare un ruolo iconico come quello di Lois Lane in Superman, reboot dei film dedicati all'Uomo d'Acciaio e primo film del DC Universe del Capitolo Uno: Dei e Mostri.

    JustWatch ha stilato una lista delle migliori pellicole e serie TV con Rachel Brosnahan, segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. Orange is the New Black (2013)

    Tra le migliori serie disponibili su Netflix, Orange is the New Black, prende vita dal libro di memorie di Piper Kerman interpretata da Taylor Schilling. Una trentenne di New York dalla vita borghese che si ritrova a dover scontare 15 mesi nel penitenziario di Litchfield per aver trasportato, 10 anni prima, una valigia con del denaro per la fidanzata dell'epoca, una trafficante di droga. Un racconto corale quasi tutto al femminile, dove dramma e ironia convivono con la messa in scena di un'umanità imperfetta in cerca di riscatto. Rachel Brosnahan interpreta Lisa Burley, un'amica di una delle protagoniste, Tricia (Madeline Brewer), che compare nel flashback incentrato sul passato della detenuta.

    2. House of Cards – Gli intrighi del potere (2013)

    Il primo ruolo che ha fatto conoscere Rachel Brosnahan al grande pubblico grazie alla cassa di risonanza di Netflix e del successo di House of Cards – Gli intrighi del potere. La serie ambientata a Washington D.C. segue l'ascesa alla presidenza della Casa Bianca del democratico Frank Underwood (Kevin Spacey). Un uomo machiavellico e manipolatore che riesce a sedere nello Studio ovale grazie alla sua capacità di tessere alleanze, muovere i fili del potere e sporcarsi le mani. L'attrice interpreta Rachel Posner, una sex worker legata a Doug Stamper (Michael Kelly), assistente e Capo di gabinetto del protagonista, che rimane invischiata negli intrighi politici dei due uomini. Un'interpretazione riuscita e stratificata che ha dato uno slancio importante alla sua carriera.

    3. Segreti di famiglia (2015)

    Joachim Trier realizza un film sul rapporto tra genitori e figli e sui conflitti interni a una famiglia. Lo fa raccontando la storia di Isabelle Reed (Isabelle Huppert), fotografa di guerra scomparsa in un incidente, e della grande mostra sul suo lavoro ospitata a New York. Ad organizzarla il figlio maggiore Jonah (Jesse Eisenberg) mentre cerca di riconciliarsi con il ricordo della madre. Rachel Brosnahan interpreta Ellie, ex compagna di liceo dell'uomo. Segreti di famiglia è un dramma sull'elaborazione del lutto e sulla memoria attraverso la quale costruiamo la nostra identità.

    4. Boston: caccia all'uomo (2016)

    Peter Berg porta sul grande schermo la storia vera di quanto accaduto durante l'attacco alla maratona di Boston nel 2013. Lo fa usando il thriller e raccontando la ricerca dei responsabili così come le storie dei soccorritori e dei sopravvissuti. Boston: caccia all'uomo vede protagonista Mark Wahlberg nei panni del sergente Tommy Saunders impegnato nella ricerca dei due terroristi artefici dell'attentato. Nel film Rachel Brosnahan veste i panni di Jessica Kensky, una delle vittime degli attacchi alla maratona di Boston, che insieme al marito Patrick Downes perderà le gambe a causa dello scoppio degli ordigni.

    5. La fantastica signora Maisel (2017)

    Finora il ruolo più importante per Rachel Brosnahan e quello grazie al quale si è ritagliata un posto nella storia del piccolo schermo. L'attrice incarna in modo sublime lo spirito di Miriam "Midge" Maisel, un'agiata casalinga degli anni '50 che, dopo aver scoperto il tradimento del marito, scopre anche una vocazione per la stand-up comedy. Cinque stagioni nelle quali la seguiamo mentre cerca di realizzare il suo sogno, tra abiti meravigliosi, parlantina fluente e determinazione. La fantastica signora Maisel è una visione imprescindibile di questa prima parte degli anni Duemila.

    6. L'ombra delle spie (2020)

    Dominic Cooke porta sul grande schermo la storia vera dell'uomo d'affari inglese Greville Wynne (Benedict Cumberbatch) assoldato dai servizi segreti del suo Paese per fornire le informazioni necessarie a scongiurare uno scontro nucleare con l'URSS. Per farlo dovrà stringere un'alleanza con l'ufficiale sovietico Oleg Penkovsky (Merab Ninidze). L’ombra delle spie è una spy story in piena regola che segue le regole del genere e mantiene alta la tensione. Rachel Brosnahan interpreta Emily Donovan, un'agente della CIA coinvolta nella missione.

    7. Sono la tua donna (2020)

    Un racconto di empowerment femminile nella Pittsburgh degli anni '70, Sono la tua donna vede Rachel Brosnahan vestire i panni di Jean. Una casalinga disillusa che, dopo la scomparsa del marito invischiato in traffici poco cristallini, è costretta a fuggire e cambiare vita. Un thriller che parla di riscatto e crescita, ma anche di solidarietà femminile. L'attrice, anche produttrice della pellicola, porta il film sulle sue spalle e mette in scena una vulnerabilità mista a forza inedite.

    8. Superman (2025)

    Quando James Gunn ha svelato il cast dell'atteso Superman, tutti sono stati d'accordo sulla scelta di Rachel Brosnahan come novella Lois Lane. L'attrice presta voce e corpo all'iconica giornalista del Daily Planet, nonché personaggio femminile che fa battere il cuore al collega Clark Kent. Lo stesso che sotto gli occhiali da vista e la camicia nasconde la sua vera identità di Uomo d'Acciaio.

    Dove vedere in streaming i migliori film e serie TV con Rachel Brosnahan?

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  • I 15 migliori film anime di sempre: capolavori da vedere almeno una volta nella vita

    I 15 migliori film anime di sempre: capolavori da vedere almeno una volta nella vita

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    I film anime giapponesi sono molto più di semplici “cartoni animati”: sono viaggi emotivi, sogni ad occhi aperti, poesie visive che attraversano tempo, spazio e cuore. Dal fascino senza tempo delle opere Ghibli alla sperimentazione psicologica di autori come Satoshi Kon, il cinema d’animazione giapponese ha creato capolavori che hanno segnato intere generazioni.

    In questa guida, ti portiamo alla scoperta dei 15 migliori film anime di sempre da guardare in streaming: un mix perfetto tra classici intramontabili e gioielli più recenti, tutti da vedere (o rivedere) almeno una volta nella vita.

    Che tu sia un fan sfegatato o un neofita curioso, preparati a lasciarti trasportare in mondi incantati, città futuristiche, drammi umani e avventure straordinarie. Pronto per il viaggio?

    1. La città incantata (Spirited Away, 2001)

    Vincitore dell’Oscar come miglior film d’animazione, La città incantata di Hayao Miyazaki è il film anime per eccellenza. Segue Chihiro, una bambina catapultata in un mondo soprannaturale governato da spiriti, streghe e creature incantate. Tra bagni pubblici per divinità, draghi volanti e sfide interiori, il film racconta un viaggio di crescita, trasformazione e identità. La forza visiva, l’immaginario onirico e la profondità simbolica ne fanno un’esperienza indimenticabile. Più che un film, è un rito di passaggio: ogni rewatch svela nuovi significati. Se esiste un capolavoro assoluto dell’animazione, è questo.

    2. Il castello errante di Howl (Howl’s Moving Castle, 2004)

    Un castello semovente tra le nuvole, una ragazza trasformata in anziana da una maledizione, e uno stregone affascinante che nasconde molte ombre: Il castello errante di Howl è una delle favole più romantiche e ambigue di Miyazaki. Tratto da un romanzo di Diana Wynne Jones, il film mescola magia, guerra e pacifismo in un racconto dalle mille sfumature. Visivamente spettacolare, con un worldbuilding strabordante e personaggi indimenticabili (Calcifer, ti adoriamo), è una storia sull’amore che guarisce, il coraggio di cambiare e la bellezza dell’imperfezione. Un film da rivedere con il cuore aperto.

    3. Your Name (Kimi no Na wa, 2016)

    Makoto Shinkai ha fatto il colpaccio con Your Name, una storia d’amore e destino che ha fatto piangere mezzo mondo. Due adolescenti, Mitsuha e Taki, si svegliano a giorni alterni nel corpo dell’altro, e attraverso questa connessione iniziano a conoscersi, capirsi e amarsi… anche senza essersi mai incontrati. Ma il tempo non è lineare, e nemmeno l’amore. Tra paesaggi mozzafiato, musiche travolgenti (Radwimps forever!) e un twist che spezza il cuore, Your Name è un'esperienza emotiva totale. Uno dei film anime più amati e di successo degli ultimi decenni, e non a caso.

    4. Il mio vicino Totoro (My Neighbor Totoro, 1988)

    Un’icona dell’animazione giapponese, Totoro è molto più di un peluche gigante: è simbolo di infanzia, meraviglia e natura. Il film segue due sorelline trasferitesi in campagna con il padre, mentre la madre è in ospedale. Tra alberi secolari, creature misteriose e gatti-autobus (!), vivono una serie di avventure incantate che restituiscono lo stupore del mondo visto con gli occhi dei bambini. Il mio vicino Totoro è uno dei film più teneri e rassicuranti mai realizzati: semplice nella trama, profondo nei temi. È il Ghibli del cuore, quello che abbraccia l’anima.

    5. Perfect Blue (1997)

    Dimentica la dolcezza: Perfect Blue è un incubo lucidissimo firmato Satoshi Kon. Thriller psicologico cupo e claustrofobico, segue Mima, una pop idol che decide di lasciare il suo gruppo per diventare attrice. Ma la realtà inizia a sfaldarsi: tra stalking, identità distorte e allucinazioni, la sua mente crolla. Perfect Blue anticipa temi oggi attualissimi: la cultura della celebrità, la violenza dell’industria dello spettacolo, la perdita del sé nell’era digitale. È stato fonte d’ispirazione per Darren Aronofsky (Il cigno nero ne è una versione “occidentale”). Angosciante, spietato, potentissimo. Da vedere assolutamente, ma non da soli.

    6. Principessa Mononoke (Princess Mononoke, 1997)

    Epico, selvaggio e maestoso, Principessa Mononoke è il film con cui Miyazaki alza l’asticella del cinema d’animazione. Ambientato in un Giappone antico dove umani e spiriti della foresta sono in guerra, segue Ashitaka, un giovane maledetto, e San, la ragazza-lupo che combatte per proteggere la natura. Nessuno è buono o cattivo: tutto è ambivalente, complesso, vivo. Temi come l’ecologia, il progresso, la spiritualità e il conflitto tra culture si intrecciano in un racconto potente e visivamente mozzafiato. È una fiaba adulta e brutale, ma anche profondamente umana. Un pilastro del cinema mondiale, non solo anime.

    7. Akira (1988)

    Il film che ha cambiato tutto. Akira è cyberpunk puro: violento, visionario, colossale. Ambientato in una Tokyo post-apocalittica, segue la discesa di Tetsuo, ragazzo con poteri psichici incontrollabili, e il suo amico Kaneda, coinvolto in una spirale di caos, ribellione e mutazioni. Il tratto è iperdettagliato, la regia frenetica, la colonna sonora alienante. È un'esplosione visiva e tematica che ha influenzato tutto, da Matrix a Stranger Things. Anche dopo oltre trent’anni, Akira resta insuperabile per impatto e modernità. Se non l’hai mai visto, preparati: è come un pugno in faccia… e una rivoluzione nello sguardo.

    8. La forma della voce (Koe no Katachi, 2016)

    La forma della voce è un film sull’empatia, il rimorso e la possibilità di rinascita. Racconta la storia di Shoya, un ex bullo che cerca di fare ammenda nei confronti di Shoko, una ragazza sorda che aveva preso di mira alle elementari. Il film affronta con estrema sensibilità il tema del bullismo, della disabilità e della depressione, mostrando le ferite invisibili che ci portiamo dentro. L’animazione è delicata, l’introspezione profonda. Non è solo un dramma adolescenziale: è una lettera aperta a chi ha sbagliato e a chi cerca di perdonare. Commuove, scuote, fa riflettere. Un must.

    9. 5 cm al secondo (Byousoku 5 Centimeter, 2007)

    Quanto può durare un amore che il tempo e la distanza separano? 5 cm al secondo è poesia pura, malinconia liquida. Tre corti intrecciati raccontano la storia di Takaki e Akari, due anime legate dall’infanzia ma trascinate via dal tempo. Makoto Shinkai firma un’opera struggente, dove ogni inquadratura è un quadro e ogni silenzio è una ferita. L’amore non è sempre eterno, ma resta incastonato nei ricordi. È un film che parla a chi ha perso qualcosa, a chi guarda indietro con dolcezza e dolore. Breve, lento, meravigliosamente triste. Da vedere in una notte d’inverno.

    10. Paprika (2006)

    Un viaggio psichedelico nella mente umana. Paprika è l’ultimo film di Satoshi Kon, e forse il suo più folle. In un futuro prossimo, una tecnologia permette di entrare nei sogni. Quando questa finisce nelle mani sbagliate, la realtà comincia a sgretolarsi. Solo Paprika, l’alter ego onirico della dottoressa Atsuko, può tentare di fermare il disastro. Paprika è un’esplosione di immagini, simboli, identità fluide e sovrapposizioni tra conscio e inconscio. Ha ispirato film come Inception, ma è unico nella sua audacia visiva e concettuale. Non è sempre facile da seguire, ma ti rimane addosso. Un’esperienza ipnotica.

    11. La ragazza che saltava nel tempo (The Girl Who Leapt Through Time, 2006)

    Un giorno qualunque, una ragazza qualunque scopre di poter saltare nel tempo. E lo fa... per le piccole cose: evitare interrogazioni, arrivare in orario, mangiare di nuovo il suo dolce preferito. Ma ogni salto ha un prezzo. La ragazza che saltava nel tempo è uno dei film più amati di Mamoru Hosoda: tenero, intelligente, leggero ma anche profondo. Un coming-of-age travestito da sci-fi romantico, con una protagonista imperfetta e adorabile. Il messaggio? Non si può tornare indietro su tutto, ma si può scegliere come andare avanti. Emozionante e senza tempo.

    12. Il ragazzo e l’airone (The Boy and the Heron, 2023)

    L’ultimo capolavoro di Hayao Miyazaki è una riflessione poetica sulla morte, la memoria e la trasformazione. In Il ragazzo e l’airone, il giovane Mahito attraversa un mondo surreale alla ricerca della madre scomparsa, guidato da un airone parlante enigmatico. Il film mescola elementi autobiografici con metafore filosofiche e immagini potenti. Non è una storia lineare, ma un’esperienza da assaporare lentamente, come un sogno lucido. È il testamento artistico di un maestro, un film che parla della fine per raccontare la rinascita. Un’opera difficile ma profonda, da vedere più volte per coglierne l’anima.

    13. I figli del mare (Children of the Sea, 2019)

    Un film che sembra dipinto a mano, I figli del mare è un'esperienza sensoriale intensa. Racconta di Ruka, una ragazza affascinata da due misteriosi fratelli legati al mare. Man mano che eventi inspiegabili scuotono il mondo, Ruka si immerge in un viaggio cosmico tra balene, stelle e coscienza. L’animazione di Studio 4°C è straordinaria: fluida, viva, spirituale. Il film non è immediato, ma poetico e contemplativo, con influenze di filosofia naturale e shintoismo. È l’oceano che ti guarda. Un film da sentire, non solo da capire.

    14. Wolf Children (Ookami Kodomo no Ame to Yuki, 2012)

    Cosa succede quando una madre cresce due bambini-lupo da sola? Wolf Children, firmato da Mamoru Hosoda, è una storia commovente sull’amore genitoriale, la diversità e la scelta tra istinto e integrazione. Hana, la protagonista, affronta con coraggio la maternità dopo la morte dell’uomo-lupo che amava. I suoi figli crescono divisi tra natura e umanità, in una parabola emozionante e simbolica. Il film alterna momenti dolcissimi ad altri dolorosi, sempre con una regia elegante e un cuore enorme. È un inno all’amore incondizionato. Preparati a piangere (ma anche a sorridere).

    15. The End of Evangelion (1997)

    Caotico, disturbante, grandioso: The End of Evangelion è il finale alternativo (e definitivo?) della serie Neon Genesis Evangelion. Un film che disintegra tutto ciò che pensavi di sapere, tra apocalissi psicologiche, visioni cosmiche e crisi esistenziali. Hideaki Anno ci trascina nella mente di Shinji, in un viaggio senza ritorno tra senso di colpa, desiderio, autodistruzione e speranza. Non è per tutti, e non dà risposte semplici. Ma è un’opera d’arte totale, che sfida i limiti dell’animazione e del linguaggio stesso. Un film che ti lascia svuotato, ma diverso.

    Dove guardare i 15 migliori film anime di sempre in streaming

    Dal magico mondo di Totoro ai deliri mentali di Paprika, dai viaggi temporali alle lacrime adolescenziali, questi 15 film anime rappresentano il meglio dell’animazione giapponese. Sono storie che parlano a ogni età, che trascendono il genere e che ti rimangono dentro per anni. Se non li hai ancora visti, è il momento di recuperare.

    E se li hai già amati, riguardarli sarà come tornare a casa. Perché l’animazione, quando è fatta così bene, non ha confini. Ecco la lista su dove guardare i 15 migliori film anime di sempre in streaming: 

  • Da "Iron Man" a "What If...?": tutte le serie TV e i film Marvel da vedere prima di iniziare "Ironheart"

    Da "Iron Man" a "What If...?": tutte le serie TV e i film Marvel da vedere prima di iniziare "Ironheart"

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Ultimo titolo della Fase 5, Ironheart è una miniserie in sei episodi che vede protagonista Dominique Thorne nei panni di Riri Williams, una giovane ex studentessa del MIT e geniale inventrice. La serie, ambientata dopo gli eventi di Black Panther: Wakanda Forever, mette in contrapposizione tecnologia e magia quando la protagonista, determinata a lasciare un segno nel mondo, torna nella sua città natale, Chicago.

    Lì, impegnata nella costruzione di armature di ferro che rivaleggiano con quelle di Iron Man, si imbatte nel misterioso Parker Robbins/“The Hood” (Anthony Ramos). Prima di iniziare a vedere Ironheart, JustWatch ha stilato una lista di tutte le pellicole e le serie TV Marvel segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. La trilogia di "Iron Man" (2008-2013)

    Se siete interessati a scoprire qualcosa di più sulle decisioni morali che muovono Riri Williams/Ironheart è fondamentale recuperare la trilogia di Iron Man. In primo luogo perché la protagonista della serie Marvel è considerata la sua erede (nei fumetti è stata allieva di Tony Stark) e poi perché Iron Man, primo film Marvel, introduce il concetto di inventore geniale che lotta per far sì che le sue armature non finiscano nelle mani sbagliate come raccontano Iron Man 2 e Iron Man 3. Un tris di film in cui i concetti di responsabilità e moralità hanno un peso centrale e caratterizzano anche ciò con cui si deve confrontare Riri.

    2. "Doctor Strange" (2016) e "Doctor Strange nel Multiverso della follia" (2022)

    Come anticipato nell'introduzione, Riri si ritroverà faccia a faccia con il mondo della magia grazie all'incontro con The Hood. Un suo alleato che indossa un cappuccio che gli permette di attingere alle arti oscure. Il suo mantello ricorda quello indossato in Doctor Strange dall'ex chirurgo con il volto di Benedict Cumberbatch che per primo introduce la magia all'interno del Marvel Cinematic Universe. Sebbene il Signore delle arti mistiche non compaia nella serie, la sua figura è centrale per capire come potrebbe evolversi Ironheart. Specie in relazione all'uso della magia fatto dalla stessa Riri e ai viaggi nell'universo centrali in Doctor Strange nel Multiverso della Follia.

    3. "Black Panther" (2018) e "Black Panther: Wakanda Forever" (2022)

    Tanto quanto è importante vedere la trilogia di Iron Man per capire Ironheart e le scelte della sua protagonista, lo è altrettanto recuperare Black Panther. Il film di Ryan Coogler ci porta alla scoperta di Wakanda e delle sue tradizioni. Grazie alla pellicola scopriamo anche l'importanza del vibranio, un metallo molto resistente utilizzato per realizzare lo scudo di Captain America, e dell'attenzione che la nazione ha per evitare che finisca nelle mani sbagliate. Inoltre Black Panther: Wakanda Forever segna il debutto di Riri nell'universo Marvel. La studentessa protegge gli abitanti del Paese africano indossando la sua armatura dopo che il suo lavoro tecnologico viene sfruttato per far scoprire al mondo l'esistenza del prezioso metallo.

    4. She-Hulk: Attorney at Law (2022)

    Con She-Hulk: Attorney at Law si torna a parlare di magia nel MCU. La serie vede protagonista la cugina di Bruce Banner, Jennifer Walters (Tatiana Maslany), un'avvocatessa alle prime armi che cerca di trovare un punto di equilibrio tra la sua vita professionale e quella da supereroina. Nell'episodio quattro, “Questa non è vera magia?”, un mago di nome Donny Blaze espulso dal centro di addestramento per i Maestri delle Arti Mistiche per uso non etico dei suoi poteri, manda un membro del pubblico del suo spettacolo in un'altra dimensione dove incontra un demone. Un dettaglio importante dato che The Hood ottiene i suoi poteri proprio dal demone Nisanti.

    5. What If...? 3 – Episodi 5/6 (2024)

    Prima serie animata dei Marvel Studios, What If...? esplora versioni alternative di alcuni dei momenti più importanti del MCU. In particolare gli episodi cinque e sei della terza stagione, “E se... l'Emersione avesse distrutto la Terra?” e “E se... 1872?”, mostrano Riri e The Hood in mondi paralleli. L'episodio cinque vede l'inventrice unirsi agli eroi dell'Alleanza per porre fine al potere di una Federazione oppressiva. Anche in questo caso la serie sottolinea il suo impegno per aiutare il prossimo scegliendo sempre il lato giusto della storia. Il sesto episodio, invece, vede The Hood schiavizzare gli immigrati, tra cui la sorella si Shang-Chi, Xu Xialing (Meng'er Zhang), per consolidare il suo potere.

    Quali film e serie TV Marvel vedere in streaming prima di iniziare "Ironheart"?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare sulle principali piattaforme tutti i film e le serie TV Marvel prima di iniziare a vedere Ironheart. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • "M3GAN" e altri 7 film horror e thriller su… giocattoli killer!

    "M3GAN" e altri 7 film horror e thriller su… giocattoli killer!

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    I giocattoli possono sembrare innocui passatempi per bambini piccoli. L’horror, però, è riuscito a trasformarli in creature terrificanti e assetate di sangue. Che si tratti di peluche o bambole, i giocattoli assassini seminano terrore tra gli adulti e sono sempre sottovalutati finché è troppo tardi.

    Questa lista di JustWatch vi farà scoprire alcuni dei migliori film sui giocattoli killer, incluso M3gan di Gerard Johnstone. Per tutti i film, vi faremo sapere dove siano disponibili in streaming. Infine, con i filtri di JustWatch potrete selezionare uno o più titoli in base alla durata, all’età consigliata e alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes.

    M3gan (2022)

    Cady perde i genitori e viene adottata dalla zia Gemma, un ingegnere robotico. Per farla sentire meno sola, Gemma affianca a Cady una bambola dotata di intelligenza artificiale. Le cose, però, prendono una brutta piega. M3gan (2022) ha dalla sua una brillante scelta. La fusione della paura suscitata dai giocattoli assassini e da quella per l’IA rendono questo horror sci-fi doppiamente terrificante. La bambola robotica è agghiacciante con i suoi occhi azzurri e non risparmia nessuna vittima, grande o più piccola. Il film è convincente anche sul piano registico e della fotografia, senza dimenticare le prove eccelse di tutto il cast.

    Poltergeist - Demoniache presenze (1982)

    Poltergeist - Demoniache presenze è un classico senza tempo di Tobe Hooper, già regista del cult Non aprite quella porta (1974). Questo horror non si concentra in esclusiva su giocattoli assassini, ma contiene al suo interno uno dei più perfidi esempi di questi killer. Una famiglia,  due adulti e tre bambini, vive in periferia. Il nucleo è testimone di eventi paranormali nella loro casa, causati da diversi fantasmi. Uno di questi spettri finisce per impossessarsi di un clown giocattolo appartenente a Robbie, uno dei tre figli. Il clown pupazzo è, di gran lunga, uno dei più terrificanti mai apparsi sullo schermo, grazie a un’espressione facciale a cavallo tra pazzia e perfidia.

    La bambola assassina (1988)

    Il giocattolo killer per eccellenza, il più iconico di tutti, è senza dubbio Chucky. La sua comparsa nel panorama cinematografico avviene, per la prima volta, ne La bambola assassina. Da quel momento, la saga ha inizio. La mamma di Andy regala al bambino di sei anni la bambola che tanto desiderava. Quello che non sa è che Chucky è posseduto dall’anima di un killer. Chucky verrà ricordato per sempre per i suoi capelli rossi e l’estrema risolutezza nell’uccidere le sue vittime. La pellicola di Tom Holland brilla anche per la grande prova del regista, che confeziona un horror dal solido montaggio e dal grande impatto visivo. 

    The Monkey (2025)

    Tratto dall’omonima storia breve di Stephen King, The Monkey si focalizza su un giocattolo a forma di scimmia. Quest’ultimo appartiene a una coppia di gemelli, Hal e Bill. È ormai troppo tardi quando i due capiscono che il giocattolo ha intenzioni poco rassicuranti. Il film di Osgood Perkins mischia horror e commedia in maniera formidabile. I tocchi comici sono perfetti e vanno a “sgrassare” le generose dosi di splatter e sangue. Ciò che colpisce di The Monkey (2025) è la creatività diabolica con la quale il giocattolo termina le sue vittime. Allo stesso tempo, il settore tecnico è impeccabile, proprio come la prova duale di Theo James nei panni di Hal e Bill.

    Five Nights at Freddy's (2023)

    Five Nights at Freddy's è perfetto per chiunque impazzisca per i giocattoli assassini. Nel film di Emma Tammi, infatti, non ce n’è solo uno, ma bensì molteplici. Le mascotte animatroniche della pizzeria Freddy Fazbear's Pizza sono possedute e non danno un attimo di riposo al guardiano Mike (Josh Hutcherson). Rispetto a The Monkey (2025), Five Nights at Freddy's (2023) non presenta alcun tocco comico, ma si sviluppa secondo una trama thriller horror. La presenza di più giocattoli assassini rende la storia più caotica, aumentando il livello di suspense e di attesa. Non si può mai sapere, infatti, chi delle tante mascotte attaccherà per prima.

    Dolls (1986)

    Stuart Gordon è stato uno dei massimi esponenti dell’horror indipendente anni ‘80. Un maestro come lui non poteva non cimentarsi in un film sui giocattoli killer. Dolls vede al centro della vicenda una famiglia che cerca di ripararsi durante una tempesta. Il nucleo finisce in una casa abitata da bambole stregate. Questo cult è indimenticabile per la superba atmosfera gotica della casa. Il mood del film è elevato da una fotografia da manuale che gioca abilmente con luci e ombre. Le bambole appaiono minacciose e attaccano le vittime utilizzando vari stratagemmi e armi differenti. Il risultato è un piacevole horror che intrattiene e impaurisce allo stesso tempo.

    Annabelle (2014)

    Annabelle fa parte dell’universo di The Conjuring ed è il prequel di quest’ultimo. Dopo aver subito una violazione di domicilio da parte di fanatici, una coppia inizia ad avere esperienze paranormali terrificanti. Al centro di questi avvenimenti c’è una vecchia bambola. Annabelle (2014) funziona grazie alla forte carica di suspense che pervade la pellicola. La sceneggiatura viene traslata sullo schermo con solida maestria da parte del regista John R. Leonetti. Il punto di forza, però, rimane la macabra presenza della bambola vintage. Il volto bianco e gli occhi sporgenti incutono un livello di terrore che soddisferà ogni fan del genere.

    Tales from the Hood (1995)

    Tales from the Hood è un cult anni ‘90 prodotto da Spike Lee. Questo horror antologico contiene quattro racconti, tra cui uno intitolato “KKK Comeuppance”. In questo segmento troviamo un politico del profondo Sud, apertamente razzista, mentre viene perseguitato da alcune bambole. I giocattoli possiedono al loro interno le anime di alcune persone schiavizzate centinaia di anni prima. La vicenda mostra tutta la versatilità del sottogenere horror, che si sposa perfettamente con i toni sociali e politici dell’opera. Seppur gli effetti speciali mostrano il carattere vintage di questo horror, le scene con le bambole sono del tutto convincenti e ricche di sangue.

    Ecco tutti i film sui giocattoli killer di questa lista

    Tutti gli otto film citati sono disponibili qui sotto. JustWatch vi aiuta a scoprire se siano disponibili in streaming, per il noleggio e per l’acquisto. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una ricerca più dettagliata. Inoltre, costruendo la vostra watchlist potrete ricevere notifiche su cosa guardare in streaming in base alle vostre preferenze. I giocattoli assassini da incubo vi aspettano. Buona visione!

  • I migliori film sulla Formula 1 e le corse d'auto e dove guardarli in streaming

    I migliori film sulla Formula 1 e le corse d'auto e dove guardarli in streaming

    Giovanni Berruti

    Giovanni Berruti

    Editor a JustWatch

    Motori e cinema: un mix di seduzione e adrenalina. Uscito nelle sale, F1 - Il Film di Joseph Kosinski, il regista di Top Gun: Maverick, con protagonista Brad Pitt, sta riscontrando molto favore da parte del pubblico. Un debutto da vera pole position, tanto che sembrerebbe che Apple abbia già dato il via libera allo sviluppo di un sequel (e c’è persino chi parla di un crossover con Giorni di tuono con Tom Cruise).

    Un progetto che probabilmente allargherà la platea degli appassionati della già celebre serie automobilistica, che si accompagna ai successi targati Netflix, la serie Senna e soprattutto la docuserie Formula 1: Drive to survive, ad oggi alla settima stagione. Sono tanti i film sul mondo delle corse, ma specificamente sulla Formula Uno? Ripercorriamone qualcuno..

    Grand Prix (1966)

    Il capostipite del cinema delle corse. Il film di John Frankenheimer porta gli spettatori nel mondo della F1 degli anni Sessanta. A discapito delle critiche che si sono scagliate sull’assenza di trama, e soprattutto una durata mastodontica che sfiora le tre ore, presenta delle scelte tecniche e stilistiche d’avanguardia per l’epoca che hanno permesso la realizzazione delle scene più adrenaliniche, come le cineprese che sono state montate direttamente sulle vetture. Un cast stellare, da James Garner a Yves Montand, e la produzione si è avvalsa della collaborazione delle principali scuderie di Formula Uno. 

    Le 24 Ore di Le Mans (1971)

    Guardando al successo di Grand Prix, Steve McQueen decise di investire per un progetto ambizioso: una pellicola sulle 24 ore di Le Mans. La maggior parte delle riprese sono state svolte nel corso della vera gara della 24 Ore del 1970. La produzione fu travagliata, il regista abbandonò il set e venne sostituito in corsa da Lee H. Katzin, i tempi si dilatarono. Forte realismo per un film dell’epoca, cui si aggiunge un’indimenticabile performance di McQueen.

    Un attimo, una vita (1977)

    Meno azione, più dramma. Dal romanzo Il cielo non ha preferenze di Erich Maria Remarque, la pellicola di Sydney Pollack, in parte girata nel nostro paese, vede protagonista Al Pacino nei panni del pilota di Formula Uno, Bobby Deerfield, che a seguito della morte di un collega per un incidente durante un Gran Premio conosce e si innamora di Liliana, che si scoprirà poi essere affetta da una malattia terminale. Un incontro che dà vita a una love story che diventa una riflessione sul rapporto con la morte: da una parte un pilota che rischia la vita con il suo lavoro, dall’altra una donna tenace che lotta contro il destino per la propria sopravvivenza.

    Senna (2010)

    La vita e la carriera del leggendario Ayrton Senna. Non un film di finzione bensì un documentario, che utilizza filmati d’archivio, interviste e registrazioni inedite per offrire uno sguardo intimo sulla passione, il talento e infine la tragica scomparsa del pilota brasiliano. Era il 1 maggio del 1994 quando un incidente durante il Gran Premio di San Marino spezzò la vita di un vero e proprio fuoriclasse delle corse monoposto.

    Rush (2013)

    Un film simbolo sulla Formula Uno. Diretta da Ron Howard, la pellicola mette al centro la rivalità tra i leggendari piloti James Hunt e Niki Lauda. Un duello che ha caratterizzato il campionato del 1976, ricostruito attraverso sequenze spettacolari. Fondamentale il lavoro degli attori protagonisti, Chris Hemsworth e Daniel Brühl, di una sceneggiatura solida a firma di un certo Peter Morgan, che per il regista aveva già scritto Frost/Nixon (negli anni successivi creerà la serie The Crown), oltre che delle testimonianze di figure vicine ai personaggi reali. 

    F1 – Il film (2025)

    Sonny Hayes (Brad Pitt), ex campione di F1, torna in pista per salvare un team sull’orlo del collasso. Tanta azione e un tasso adrenalinico alle stelle per un film alla ricerca di un realismo senza precedenti. Le riprese si sono infatti svolte durante un vero campionato di Formula Uno, con gli attori che hanno guidato dei veri bolidi da corsa in circuiti ufficiali, da Monza a Silverstone. Un blockbuster classico, un omaggio al cinema degli anni Ottanta e realizzato con i mezzi di oggi, che si è avvalso della collaborazione della stessa F1, oltre che della partecipazione dei veri e propri campioni, da Lewis Hamilton (anche produttore) e Charles Leclerc.

    Dove guardare in streaming i migliori film sulla Formula 1

    Ecco dove è possibile guardare, noleggiare e acquistare i film sulla Formula Uno. F1 Il Film è invece attualmente nelle sale cinematografiche. La lista viene aggiornata in tempo reale, mettendo sempre a disposizione degli utenti le ultime informazioni e i cambiamenti sulle opzioni di streaming.

  • Le morti più orribili in "Jurassic Park" e "Jurassic World"

    Le morti più orribili in "Jurassic Park" e "Jurassic World"

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il mondo di Jurassic Park è ricco di avventura e stupore. Aver la possibilità di ammirare creature estintesi migliaia e migliaia di anni fa è uno spettacolo unico. Quando qualcosa va storto e la distanza tra queste creature e gli umani si fa pericolosamente più vicina, lo stupore lascia il posto all’orrore più primordiale. Questa lista di JustWatch elenca le morti più orribili in Jurassic Park e Jurassic World.

    Qui sotto troverete anche la lista di film in cui sono contenute e tutte le informazioni su dove vederli in streaming. Con i filtri, inoltre, potrete selezionare uno o più titoli in base alla durata, all’età consigliata, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes e molto altro.

    Dennis Nedry - Jurassic Park (1993)

    Nel primo film dell’iconica saga, Jurassic Park di Steven Spielberg, facciamo la conoscenza di Dennis Nedry. Questo scienziato dei computer lavora nel parco dei dinosauri e si ritrova a tu per tu con un Dilophosaurus. Di dimensione ridotta rispetto ad altri mostri giurassici, il Dilophosaurus non suscita il timore di Nedry. Almeno inizialmente. Quando lo scienziato capisce di essere una preda, è ormai troppo tardi. Questa sequenza di morte colpisce per il miscuglio ben riuscito di suspense, humor nero e paura pura. Spielberg inquadra da fuori l’auto nella quale Nedry muore e allontana la camera, così da farci sentire solo le sue urla strazianti. Facendo così, è l’immaginazione dello spettatore a prendere il sopravvento.

    Robert Muldoon - Jurassic Park (1993)

    Ogni parco contenente animali selvaggi è dotato di un guardiacaccia. Jurassic Park ha il proprio e si chiama Robert Muldoon. Se tutti sono affascinati dalle creature preistoriche, Muldoon è l’eccezione. Il guardiacaccia è al corrente del pericoloso potenziale dei dinosauri e prova un timore reverenziale verso di essi. Uomo dall’intuito acuto, muore a causa di una trappola escogitata da due Velociraptor. Mentre uno di questi agisce da esca, l’altra si scaglia sul guardiacaccia, che urla tutto il suo dolore. Questa morte iconica mostra tutta la ferocia devastante e l’intelligenza sopraffina dei dinosauri e ci ricorda ancora una volta il potere sconfinato della natura.

    Lewis Dodgson - Jurassic World - Il dominio (2022)

    La morte di Lewis Dodgson in Jurassic World - Il dominio è forse la meno cruenta. Lo spettatore, infatti, non vede neanche un attimo della fine del CEO di Biosyn. Tuttavia, questa sequenza è di grande impatto e fortemente ansiogena. Infatti, Dodgson viene ucciso da un gruppo di Dilophosaurus. Queste creature avevano già interrotto la vita di Dennis Nedry in Jurassic Park (1993). Per questo motivo, quando lo spettatore nota le iconiche creste che si stagliano dalla testa dei Dilophosaurus, non può che ricordarsi della fine terribile di Nedry. In questo modo, la morte di Dodgson rinforza la paura già sperimentata nel primo capitolo della saga.   

    Ken Wheatley - Jurassic World - Il regno distrutto (2018)

    Ken Wheatley è a capo della squadra di mercenari diretta verso Isla Nublar in Jurassic World - Il regno distrutto. La sua fine avviene a opera di un Indoraptor. Wheatley si trova nella gabbia dove il dinosauro giace. L’uomo è sul punto di estrarre un dente dalla creatura, come trofeo. L’Indoraptor, però, è vivo e non ci pensa due volte a sbarazzarsi del mercenario. La sequenza è scandita da una suspense montante, con lo spettatore che si accorge fin da subito dei movimenti di coda del dinosauro. Wheatley, invece, è ignaro del pericolo finché è troppo tardi. Dopo avergli staccato un braccio con un solo morso, la creatura si avventa sull’uomo lasciandogli una speranza impossibile di sopravvivenza.

    Simon Masrani - Jurassic World (2015)

    Simon Masrani è l’amministratore delegato di Jurassic World. Quando l’Indominus rex, un dinosauro geneticamente modificato, scappa, Masrani e due soldati iniziano a dargli la caccia in elicottero. Il dinosauro causa la fuga ulteriore di Pteranodon e Dimorphodon. Questi uccelli preistorici si stampano sull’elicottero, facendolo precipitare fino alla sua esplosione. Per Masrani e gli altri non c’è nulla da fare. L’aspetto orribile della sequenza è dato dall’ineluttabilità della sua morte. Una volta colpito l’elicottero, l’amministratore delegato sa già che la sua fine è vicina. Anche se fosse riuscito ad atterrare, la fauna preistorica si sarebbe scagliata contro il suo corpo umano. 

    Estinzione - Jurassic World - Il regno distrutto (2018)

    Jurassic World - Il regno distrutto (2018) dà la possibilità allo spettatore di assistere a una vera e propria estinzione. A causa dell’eruzione di un vulcano, un folto gruppo di dinosauri si lancia in una corsa per la sopravvivenza. All’interno dell’Isla Nublar inondata da fiamme, lava e dinosauri troviamo anche Owen (Chris Pratt), Claire (Bryce Dallas Howard) e Franklin (Justice Smith). Una delle scene più caotiche e pericolose della saga, l’eruzione genera panico non solo nelle tre figure umane, ma anche tra i dinosauri. La corsa verso la salvezza mostra ancora una volta l’istinto di sopravvivenza di qualunque specie e l’energia catastrofica della natura.

    Donald Gennaro - Jurassic Park (1993)

    Come per la morte di Dennis Nedry, quella di Donald Gennaro è, al tempo stesso, divertente e agghiacciante. Gennaro è un avvocato e rappresenta gli investitori del parco. Quest’ultimo deve vedersela con il predatore numero uno tra i dinosauri, ovvero il Tirannosauro. L’estremo orrore di trovarsi di fronte una creatura di tale potenza è bilanciato dalle circostanze. L’avvocato, infatti, si trova in bagno e, quando viene attaccato, non ha ancora tirato su le braghe ne abbandonato il water. Questo non impedisce al T. rex di avventarsi e divorare in un solo boccone l’uomo. Differentemente da Nedry, però, Spielberg inquadra l’orribile morte senza staccare. 

    Eddie Carr - Il mondo perduto - Jurassic Park (1997)

    Eddie Carr è un assistente del dottor Ian Malcolm ne Il mondo perduto - Jurassic Park. Come Gennaro, Carr deve vedersela con il Tirannosauro. Per sua sfortuna, le creature predatrici sono due. L’uomo si trova all’interno della sua jeep quando incontra i due dinosauri. La violenza primordiale dei T. rex si abbatte su Carr nella maniera più terribile. Dopo avergli distrutto l’auto, uno dei dinosauri lo prende per la gamba, alzandolo dal suolo. L’assistente vive gli ultimi suoi istanti di vita nel terrore più puro. Tirato per il volto e per le gambe, il corpo di Carr si divide in due, lasciando ogni metà nelle fauci dei due predatori. 

    Zara Young - Jurassic World (2015)

    A quasi quindici anni di distanza dalla trilogia classica, Jurassic World (2015) porta di nuovo sullo schermo i tanto amati e temuti dinosauri del parco naturale. Il film vede due ragazzini, nipoti della direttrice operativa, visitare il parco di dinosauri. A loro viene affiancata l’assistente della zia, di nome Zara. Quando il caos invade Jurassic World, Zara rimane vittima di un Mosasaurus. Ciò che colpisce della scena è l’imprevedibilità e la casualità della morte. Chiunque può essere ucciso quando un gruppo di Pterosauri plana sulla folla. Zara viene prima catturata dai dinosauri volanti e gettata in acqua. Viene poi riacciuffata da uno di loro ma un mastodontico Mosasaurus sbuca dalle acque sottostanti, a bocca aperta.

    Dieter Stark - Il mondo perduto - Jurassic Park (1997)

    Il mondo perduto - Jurassic Park (1997) è il secondo capitolo della trilogia classica e contiene la morte più orribile di tutte. Protagonista della sequenza è Dieter Stark, che fa parte del gruppo di cacciatori mandati su una seconda isola ricca di dinosauri. Stark si perde nella natura ed entra in contatto con un gruppo di Compsognathus. Le loro piccole dimensioni non devono rassicurare chi li incontra, perché il gioco di squadra è la loro arma migliore. Stark viene attaccato ripetutamente da diversi Compsognathus, che lo mordono su tutta la superficie del corpo. Sopraffatto, muore lasciando al suolo una pozza di sangue.

    Dove vedere in streaming le morti più orribili di "Jurassic Park" e "Jurassic World"?

    Tutti i titoli citati nella lista sono disponibili qui sotto. Per ognuno troverete tutte le informazioni sulla disponibilità streaming. Inoltre, JustWatch vi farà sapere se uno o più titoli sono disponibili per l’acquisto e il noleggio. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una ricerca più customizzata e di costruire la vostra watch list. In questo modo riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. 

  • Da Jennifer Love Hewitt a Sarah Michelle Gellar: cosa fa oggi il cast di "So cosa hai fatto" (1997)?

    Da Jennifer Love Hewitt a Sarah Michelle Gellar: cosa fa oggi il cast di "So cosa hai fatto" (1997)?

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    "So cosa hai fatto l'estate scorsa". Un biglietto anonimo che ha dato vita a uno dei cult slasher più amati degli anni Novanta. Scritto da Kevin Williamson, già penna dietro il successo di Scream, So cosa hai fatto è ispirato all'omonimo romanzo del 1973 di Lois Duncan e vede protagonisti un gruppo di amici adolescenti.

    Durante una notte di festa e alcool investono accidentalmente un uomo. Presi dal panico, decidono di sbarazzarsi del corpo e non parlarne mai più siglando un patto. Ma a distanza di un anno dall'accaduto qualcuno si mette sulle loro tracce in cerca di vendetta.

    Tra i protagonisti di un successo al botteghino da 125 milioni di dollari alcuni dei volti più celebri dell'epoca: Jennifer Love Hewitt, Freddie Prinze Jr., Sarah Michelle Gellar e Ryan Phillippe. Vista la risposta positiva del pubblico furono realizzati due altri film: Incubo finale (1998) e Leggenda mortale (2006) mentre per il 2025 è prevista l'uscita di So cosa hai fatto (2025), sequel diretto dell'originale che vede il ritorno di Freddie Prinze Jr. e Jennifer Love Hewitt.

    In attesa di vederlo, su JustWatch potete scoprire in quali altri film e serie TV sono comparsi i protagonisti del franchise.

    1. Jennifer Love Hewitt (Julie James)

    Il ruolo di Julie nel film l'ha resa una delle next big thing di Hollywood anche grazie al sequel uscito nel 1998, Incubo finale. La popolarità acquisita l'ha portata a prendere parte anche alla commedia liceale Giovani, pazzi e svitati e a recitare al fianco di Ben Stiller in The Suburbans – Ricordi ad alta fedeltà. Uno dei ruoli più rilevanti della sua carriera è quello di Page Conners in Heartbreakers – Vizio di famiglia in cui lavora con Sigourney Weaver, Gene Hackman, Jason Lee e Ray Liotta. Altri titoli rilevanti della sua carriera sono The Truth About Love, il dramma romantico If Only e Garfield: il film.

    Sul piccolo schermo, invece, Jennifer Love Hewitt ha lasciato un segno con Ghost Whisperer – Presenze in cui interpreta una medium che aiuta i morti con le loro questioni in sospeso e ha prso parte a Criminal Minds. Attualmente è impegnata in 9-1-1, dramma poliziesco in cui interpreta una centralinista impegnata a rispondere alle chiamate di emergenza di polizia, paramedici e vigili del fuoco di Los Angeles.

    2. Freddie Prinze Jr. (Ray Bronson)

    Nello slasher del 1997 Freddie Prinze Jr. interpreta Ray, il fidanzato di Julie. Un ruolo che riprenderà anche nel successivo sequel del '98 per tornare nel nuovo capitolo al fianco di Jennifer Love Hewitt. È del 1999, invece, uno dei suoi personaggi più celebri. Quello del capitano della squadra di calcio Zach Siler in Kiss Me in cui scommette di poter trasformare l'insicura Laney di Rachael Leigh Cook in una reginetta del ballo finendo per innamorarsi di lei. Risale ai primi anni 2000 la sua doppietta in Scooby-Doo in cui interpreta Fred Jones e in cui recita al fianco della moglie Sarah Michelle Gellar. Sul piccolo schermo lo abbiamo visto in 24 e Bones, mentre parallelamente ha coltivato una carriera di doppiatore, dal videogame Mass Effect 3 a Star Wars – L'ascesa di Skywalker.

    3. Sarah Michelle Gellar (Helen Shivers)

    In So cosa hai fatto interpretava la reginetta di bellezza Helen Shivers. Nello stesso anno Sarah Michelle Gellar ha esordito in Buffy l'ammazzavampiri in cui interpreta l'adolescente cacciatrice di Sunnydale. Un ruolo iconico portato avanti per sette stagioni e che le ha regalato un posto nella storia della TV. Parallelamente ha portato avanti la sua carriera nel cinema prendendo parte, tra i tanti, a Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi, Scooby Doo, l'horror The Grudge, Possession e Clerks III. Recentemente l'abbiamo vista nelle serie Wolf Pack e Dexter: Original Sin. Per tutti i nostalgici degli anni '90 è stata confermata la sua presenza nel reboot di Buffy l'ammazzavampiri.

    4. Ryan Phillippe (Barry William Cox)

    Nel film Ryan Phillippe è Barry William Cox, adolescente il cui comportamento scatena la serie di eventi che porta all'incidente mortale alla base di So cosa hai fatto. Ma l'attore tra la seconda metà degli anni '90 e l'inizio dei 2000 è stato uno dei volti più richiesti. Lo dimostrano i suoi ruoli in Studio 54, Scherzi del cuore al fianco di Angelina Jolie, Cruel Intentions – Prima regola non innamorarsi, Gosford Park e Crash – Contatto fisico.

    Nella sua carriera è stato diretto anche da Clint Eastwod in Flags of Our Fathers e ha recitato al fianco di Matthew McConaughey in The Lincoln Lawyer. Negli ultimi anni ha lavorato molto in Tv in serie come Secrets and Lies con Juliette Lewis, Shooter e Big Sky. Nel 2025 è tra i protagonisti del dramma motociclistico Motorheads.

    4. Bridgette Wilson (Elsa Shivers)

    Bridgette Wilson nel film di Jim Gillespie era Elsa, la sorella maggiore di Helen. L'attrice, dopo aver esordito al fianco di Arnold Schwarzenegger in Last Action Hero – L'ultimo grande eroe, aver interpretato Sonya Blade in Mortal Kombat ed essere stata diretta da Oliver Stone ne Gli intrighi del potere – Nixon, ha proseguito la sua carriera fino al 2009. Pochi i ruoli in film di rilievo. Tra questi Il mistero della casa sulla collina, Prima o poi mi sposo con Matthew McConaughey e Jennifer Lopez e Shopgirl con Claire Danes e Steve Martin.

    5. Johnny Galecki (Max Neurick)

    In So cosa hai fatto una delle prime vittime del Pescatore è Max Neurick. Ad interpretarlo Johnny Galecki che, all'epoca, aveva già raggiunto la popolarità grazie alla sitcom Pappa e ciccia. Sul grande schermo ha recitato in The Opposite of Sex – L'esatto contrario del sesso, Bounce con Ben Affleck e Gwyneth Paltrow, Hancock con Will Smith e In Time di Andrew Niccol, oltre che nel terzo capitolo di The Ring. Ma il ruolo che lo ha reso noto in tutto il mondo è quello del fisico Leonard Hofstadter in The Big Bang Theory, sitcom su un gruppo di giovani scienziati raccontati nella loro quotidianità, tra ironia, amori ed equazioni.

    6. Anne Heche (Melissa Egan)

    Un ruolo piccolo ma significativo quello di Anne Heche in So cosa hai fatto. L'attrice interpreta Melissa Egan, sorella dell'uomo che il gruppo di protagonisti crede essere il Pescatore. Una carriera la sua che a cavallo tra anni '90 e 2000 è stata caratterizzata da grandi titoli. Da Il giurato con Demi Moore e Alec Baldwin a Donnie Brasco passando per il remake di Psycho di Gus Van Sant, Sei giorni, sette notti di Ivan Reitman al fianco di Harrison Ford, John Q di Nick Cassavetes e Birth – Io sono Sean di Jonathan Glazer. Meno incisivi i ruoli e i titoli a cui ha preso parte dal 2010 fino alla sua tragica morte avvenuta nel 2022 a causa di un incidente automobilistico.

    Dove vedere oggi il cast di "So cosa hai fatto"?

    Qui sotto trovate la lista di JustWatch che vi permette di scoprire dove vedere oggi il cast di So cosa hai fatto sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Anime da vedere se hai amato "Dan Da Dan": 10 consigli imperdibili!

    Anime da vedere se hai amato "Dan Da Dan": 10 consigli imperdibili!

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Se hai adorato la prima stagione di Dan Da Dan, e stai aspettando con ansia la seconda in arrivo il 3 Luglio, e magari hai anche visto in anteprima al cinema il film Dan Da Dan: Evil Eye (ovvero i primi tre episodi della seconda stagione), sai già quanto può essere esplosiva la combinazione di azione paranormale, umorismo assurdo e personaggi bizzarri.

    La serie di Yukinobu Tatsu è un mix irresistibile di folklore, alieni, combattimenti epici e momenti romantici esilaranti. Se stai cercando altri anime che riescano a regalarti le stesse vibrazioni, eccoti una lista perfetta: 10 anime da vedere se hai amato Dan Da Dan in streaming, per intrattenerti con lo stesso stile divertente e adrenalinico.

    1. Mob Psycho 100 (2016 - 2022)

    Shigeo "Mob" Kageyama sembra un ragazzo normale, ma dietro l'aspetto pacato si cela il più potente esper della sua generazione. Lavorando come assistente del ciarlatano Reigen Arataka, Mob affronta spiriti maligni e situazioni surreali mentre cerca di controllare le proprie emozioni per evitare esplosioni devastanti dei suoi poteri. Proprio come Dan Da Dan, Mob Psycho 100 unisce fenomeni paranormali, combattimenti spettacolari e humor surreale, esplorando amicizie improbabili e la crescita personale dei protagonisti. Entrambe le serie riescono a bilanciare perfettamente comicità, azione esplosiva e momenti toccanti, garantendo un'esperienza coinvolgente.

    2. Chainsaw Man (2022 - in corso)

    Denji è un giovane cacciatore di demoni che, dopo un patto con il diavolo-motosega Pochita, diventa il sanguinoso Chainsaw Man. Costretto a lavorare per l'agenzia pubblica dei Devil Hunter, Denji affronta creature mostruose e situazioni estreme. Se ti piacciono le scene d'azione adrenaliniche, l'umorismo nero e i protagonisti fuori dagli schemi come quelli di Dan Da Dan, Chainsaw Man è imperdibile. La combinazione di ironia tagliente, un cast variegato e situazioni sempre più bizzarre rende queste due serie ideali per chi ama il divertimento caotico e imprevedibile.

    3. Blood Lad (2013)

    Staz è un vampiro otaku ossessionato dalla cultura giapponese che governa una sezione del mondo dei demoni. Quando incontra Fuyumi, una ragazza umana accidentalmente finita nel suo regno e morta prematuramente, decide di resuscitarla per realizzare il suo sogno segreto: esplorare il mondo umano. Come Dan Da Dan, Blood Lad mescola sovrannaturale, umorismo demenziale e combattimenti eccentrici. Entrambe le serie giocano con riferimenti alla cultura pop e propongono protagonisti stravaganti e irresistibili, regalando un mix perfetto di avventura, risate e azione soprannaturale.

    4. One Punch Man (2015 - in corso)

    Saitama è così potente da battere qualsiasi nemico con un solo pugno, il che lo annoia terribilmente. In cerca di avversari all'altezza, affronta mostri giganteschi e supercriminali assurdi, accompagnato dal fedele apprendista Genos. Come Dan Da Dan, One Punch Man gioca sul contrasto tra situazioni assurde e combattimenti epici. Entrambe le serie condividono una satira intelligente sui cliché dei manga shonen e propongono scene esilaranti alternate a spettacolari sequenze d'azione, regalando un intrattenimento assolutamente unico.

    5. FLCL (Fooly Cooly) (2000)

    La vita ordinaria del giovane Naota viene completamente stravolta dall'arrivo improvviso e caotico della misteriosa Haruko, un'aliena che scatena situazioni bizzarre con robot giganteschi e battaglie surreali. Come Dan Da Dan, FLCL è intriso di situazioni assurde, humor irriverente e personaggi eccentrici. La narrazione imprevedibile e l'esplosivo mix di azione e comicità stravagante ti terranno incollato allo schermo, regalandoti lo stesso tipo di divertimento folle e irresistibile che hai amato in Dan Da Dan.

    6. Toilet-Bound Hanako-kun (2020 - in corso)

    Nene, studentessa delle superiori affascinata dall'occulto, evoca accidentalmente Hanako-kun, lo spirito del bagno della scuola che si rivela diverso da quanto previsto: è infatti un ragazzo spiritoso e un po' inquietante. Se ami il folklore giapponese e le leggende urbane, come in Dan Da Dan, troverai irresistibile Toilet-Bound Hanako-kun. Entrambe le serie mischiano abilmente umorismo nero, misteri scolastici e dinamiche romantiche accennate, creando un'atmosfera unica e divertente per chi cerca storie insolite e coinvolgenti.

    7. Gintama (2006 - 2018)

    Gintoki Sakata è un samurai svogliato e sarcastico che vive in un Giappone alternativo invaso dagli alieni. Insieme alla sua banda sgangherata affronta missioni assurde, spesso con risultati disastrosi ma estremamente divertenti. Proprio come Dan Da Dan, Gintama alterna comicità esplosiva a combattimenti spettacolari, il tutto condito da una satira brillante e una narrazione irresistibilmente caotica. Entrambe le serie sono ideali per chi cerca risate, azione e personaggi memorabili che rompono continuamente gli schemi.

    8. Noragami (2014)

    Yato è una divinità minore quasi dimenticata che sogna di avere milioni di adoratori. Quando incontra Hiyori, una ragazza umana che può vedere spiriti e divinità, inizia un'avventura soprannaturale ricca di umorismo e azione. Noragami, come Dan Da Dan, combina mitologia giapponese, situazioni comiche e personaggi affascinanti. Entrambe le serie affrontano temi di amicizia, crescita personale e combattimenti soprannaturali, mantenendo sempre un tono leggero e avvincente.

    9. Blue Exorcist (2011 - nuova serie in corso)

    Rin Okumura scopre di essere figlio di Satana e decide di opporsi al proprio destino oscuro diventando un esorcista. Durante il suo percorso affronta demoni, segreti familiari e situazioni sovrannaturali insieme ai suoi amici. Come Dan Da Dan, Blue Exorcist fonde abilmente azione paranormale, amicizie improbabili e un protagonista diviso tra due mondi, il tutto con un umorismo coinvolgente e tanta adrenalina.

    10. Dorohedoro (2020 - in corso)

    Caiman, vittima di un esperimento magico, ha una testa di lucertola e nessuna memoria. Nel tentativo di ritrovare la sua identità, affronta maghi violenti e personaggi assurdi in un mondo distopico. Se hai amato la stranezza dark e i personaggi eccentrici di Dan Da Dan, Dorohedoro ti conquisterà con la sua atmosfera surreale, combattimenti estremamente originali e una narrazione imprevedibile.

    Dove guardare i 10 anime se hai amato "Dan Da Dan" in streaming

    Se state aspettando la seconda stagione di Dan Da Dan o non sapete come ingannare l’attesa tra un episodio e l’altro, di seguito ecco l’elenco completo su dove guardare i 10 anime se hai amato Dan Da Dan in streaming in Italia: 

  • "Quel pazzo venerdì" e altri bizzarri film body swap: ecco dove vederli in streaming

    "Quel pazzo venerdì" e altri bizzarri film body swap: ecco dove vederli in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il sottogenere body swap si focalizza sullo scambio di corpi. Grazie ai più disparati motivi, i protagonisti di questi film si ritrovano nel corpo dell’altro e viceversa. L’incredibile scenario, impossibile nella vità reale, viene portato sullo schermo in diversi sapori. Può essere una commedia dalle situazioni imprevedibili, un thriller dalla tensione elevata o un horror con risvolti comici.

    Questa lista vi porta alla scoperta dei film body swap più bizzarri. Per ogni titolo, vi faremo sapere dove trovarlo in streaming, oltre che dove noleggiarlo o acquistarlo. Infine, con i filtri di JustWatch potete selezionare uno o più film della lista in base all’anno di produzione, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes, alla durata e molto altro.

    6. Quel pazzo venerdì (2003)

    Ritrovarsi nel corpo di tua mamma deve essere una delle esperienze più bizzarre mai provate. Lo stesso vale per la madre che si ritrova nel corpo della figlia. Ne sanno qualcosa Tess (Jamie Lee Curtis) e Anna (Lindsay Lohan), protagoniste di Quel pazzo venerdì. A causare lo scambio di corpi sono due biscotti della fortuna, dati alle due da una ristoratrice cinese ficcanaso. L’evento incredibile fa scaturire situazioni al limite del bizzarro, affievolite dall’impronta comica del film. Il punto di forza della pellicola di Mark Stephen Waters rimane la chimica che si instaura tra Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan.

    5. Freaky (2020) 

    Freaky è diretto da Christopher Landon e vede protagonisti Kathryn Newton e Vince Vaughn. Quest’ultimo è un serial killer assetato di sangue. Dopo aver aggredito una studentessa di nome Millie (Newton), il killer la ferisce con un pugnale magico. Il giorno dopo, i due si ritrovano l’una nel corpo dell’altro. Freaky (2020) mantiene l’impianto comico presente in molti film del sottogenere, ma lo tinge di rosso. Le genialità che rende questo film stravagante è la diversa condotta morale dei protagonisti. Mentre il killer adempie alla sua natura violenta, Millie cerca in tutti i modi di fermarlo. Questo contrasto dona tensione alla sceneggiatura, bilanciando le sequenze comiche.

    4. It's What's Inside (2024)

    It's What's Inside porta il body swap a un livello superiore, coinvolgendo più di due persone. Otto anni dopo essersi visti per l’ultima volta, un gruppo di amici del college si ritrova. Tra questi, Forbes (David Thompson) porta con sé una valigia, con all’interno un congegno per scambiare i corpi. Il film di Greg Jardin, al suo primo lungometraggio, stravolge lo stilema classico del body swap. Infatti, i protagonisti non subiscono lo scambio di corpi contro il loro volere. Ciò che rende bizzarra la pellicola non è solamente il consenso dato dal gruppo, ma l’evolversi sempre più caotico della sceneggiatura.

    3. Family Switch (2023)

    Immaginatevi Quel pazzo venerdì (2003), ma triplicato. In Family Switch è tutta la famiglia a subire lo scambio di corpi. Dopo un evento astrologico, la famiglia Walker si risveglia incredula il giorno seguente. La madre Jess ha cambiato corpo con la figlia CC, il padre Bill con il figlio Wyatt e il neonato Miles con il cane Pickles. Family Switch (2023) rientra nella categoria di film body swap che utilizzano un impianto prettamente comico. Le gag si susseguono dopo lo scambio di corpi e sembrano dominare la sceneggiatura. Per questo motivo, il film risulta estremamente divertente e perfetto per chi cerca due ore di intrattenimento leggero.

    2. Spiritwalker (2021)

    Spiritwalker rompe anch’esso gli schemi e porta sullo schermo una storia body swap dai toni thriller e action. Scritto e diretto da Yoon Jae-geun, il film vede come protagonista Kang I-an, un agente segreto vittima di un incidente stradale. Da quel momento, l’uomo inizia a risvegliarsi nel corpo di una persona diversa ogni 12 ore. La pellicola sudcoreana è costellata da attimi di tensione ben costruiti e scene d’azione dal carattere solido. In questo modo, lo spettatore è attratto sia dalla trama misteriosa che dal livello di intrattenimento delle scene ad alto ritmo. Nonostante i rimandi a film come Memento (2000), Spiritwalker (2021) è uno di quei titoli meno conosciuti che deve essere riscoperto assolutamente.

    1. The Substance (2024)

    Come per Spiritwalker (2021) e It's What's Inside (2024), The Substance è un’altra pellicola che va oltre gli stereotipi del sottogenere. Elisabeth Sparkle (Demi Moore) è una stella hollywoodiana in declino a causa della sua età. Per apparire più giovane utilizza una droga illegale per creare una versione giovane di sé (Margaret Qualley). Questo film body swap sui generis mescola il gusto estremo del body horror con tocchi grotteschi da commedia nera. Questa fusione determina un’esperienza alquanto bizzarra e stravagante per lo spettatore. In più, le prove di Moore e Qualley danno il tocco finale a questo film speciale.

    Dove vedere in streaming i film body swap più bizzarri?

    Tutti i film della lista sono presenti di seguito. Per ognuno scoprirete le opzioni per lo streaming, il noleggio e l’acquisto. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una selezione più dettagliata e di costruire la vostra watch list. In questo modo, riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. I film body swap più bizzarri vi aspettano. Buona visione!

  • Tutti i film di Danny Boyle, da ‘28 anni dopo’ a ‘Sunshine’, e dove vederli in streaming

    Tutti i film di Danny Boyle, da ‘28 anni dopo’ a ‘Sunshine’, e dove vederli in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Anche solo per essere riuscito a far recitare la regina Elisabetta contornata dai suoi corgi insieme al James Bond di Daniel Craig nella cerimonia di apertura delle Olimpiadi estive del 2012, Danny Boyle merita un posto nella storia della settima arte. Ma nella sua filmografia c'è molto di più.

    Da un cult senza tempo come Trainspotting che ha lanciato la carriera di Ewan McGregor agli otto Oscar – tra cui quello per la miglior regia – di The Millionaire fino al ritratto del fondatore di Apple interpretato da Michael Fassbender in Steve Jobs.

    A oltre 20 anni di distanza da 28 giorni dopo, il regista è tornato dietro la macchina da presa per un nuovo capitolo della saga sci-fi horror. Nell'attesa di vederlo, JustWatch ha stilato una lista di tutti i suoi film da (ri)vedere in streaming.

    1. Piccoli omicidi tra amici (1994)

    L'esordio alla regia di Danny Boyle che ha dato il via alla carriera di un giovanissimo e sconosciuto Ewan McGregor. Piccoli omicidi tra amici è un thriller teso e divertente su tre coinquilini... e un cadavere. Immerso in un registro noir e comico, il film si contraddistingue per i suoi dialoghi pungenti e un'atmosfera claustrofobica che rievoca lo stato d'animo dei suoi protagonisti. Un'opera prima che tocca tematiche approfondite dal regista nel corso della sua carriera e mostra uno stile che diventerà distintivo della sua filmografia.

    2. Trainspotting (1996)

    Il film più onesto mai realizzato sull'eroina. Un cult assoluto del cinema degli anni '90 che ha superato la prova del tempo. Trainspotting è un ritratto crudo e visivamente audace sulla tossicodipendenza. Semplicemente perfetto in ogni suo fotogramma, il secondo lungometraggio di Danny Boyle ci ha regalato sequenze diventate parte integrante della storia del cinema. Tratta dal romanzo omonimo di Irvine Welsh, la pellicola segue Mark Renton e i suoi amici in una quotidianità fatta di aghi e disperazione, overdose e tentativi di disintossicazione. Un film generazionale, crudo, autentico e profondamente seducente.

    3. Una vita esagerata (1997)

    Alla sua terza regia, Danny Boyle si confronta con la commedia sentimentale. Ma ovviamente a modo suo! Chiama all'appello ancora una volta il suo attore feticcio, Ewan McGregor, e Cameron Diaz. Lui è Robert, il custode di una grande azienda che sogna di diventare scrittore. Lei è Celine, la figlia viziata del suo capo. Il loro burrascoso incontro è architettato dagli angeli O'Reilly e Jackson che hanno la missione di farli innamorare. Ma prima la coppia dovrà superare parecchi ostacoli, compreso un rapimento. Una vita esagerata è uno dei film minori del regista e tra i meno convincenti della sua filmografia.

    4. The Beach (2000)

    Tratto dal romanzo di Alex Garland – e prima indiretta collaborazione tra i due – The Beach vede protagonista Leonardo DiCaprio nei panni di un giovane ragazzo americano in cerca di avventura in Thailandia. Lì scopre l'esistenza di un'isola misteriosa dove viene coltivata cannabis e decide di raggiungerla. L'avventura idilliaca, però, si trasforma presto in un incubo che serve al regista per porre domande sulla natura umana, il nostro rapporto con la realtà e i falsi miti.

    5. 28 giorni dopo (2002)

    Prima diretta collaborazione con Alex Garland che firma la sceneggiatura, 28 giorni dopo è un film horror post-apocalittico. Protagonista un gruppo di sopravvissuti capeggiati dal Jim di Cillian Murphy che cerca rifugio quattro settimane dopo che un virus si è diffuso in Inghilterra trasformando le vittime in zombie assetati di violenza. Un genere del tutto inedito nella filmografia di Boyle che lo infonde di quella tensione e dinamismo che contraddistingue molti dei suoi lavori. Un'altra occasione per analizzare la natura umana, questa volta in un contesto spaventoso come quello di un'epidemia.

    6. Millions (2004)

    Ancora una volta Danny Boyle si confronta con dilemmi morali legati al denaro come già accaduto in altri suoi film precedenti. Con Millions, però, sceglie la strada della commedia. La storia è quella di due giovani fratelli rimasti orfani che trovano una valigia piena di soldi. Una ricchezza che rischia di esaurirsi molto presto visto che l'euro sta per soppiantare la sterlina. Alla leggerezza apparente, il film contrappone tematiche importanti legate alla famiglia, al consumismo, alla fede e alla morte. Una visione pensata per tutta la famiglia, ma che mantiene intatto lo spirito del suo cinema.

    7. Sunshine (2007)

    Nuova collaborazione con Alex Garland che torna a firmare la sceneggiatura, Sunshine è un film di pura fantascienza. Un thriller ambientato nel 2057 in cui il genere umano rischia l'estinzione a causa dello spegnimento del Sole. Sarà un equipaggio composto da tre astronauti e cinque scienziati a tentare di riaccendere la stella morente. Un film dalla grande ambizione registica che porta Boyle a realizzare immagini incantevoli mentre ci porta a riflettere sul tema del sacrificio per un bene maggiore.

    8. The Millionaire (2008)

    Soldi e treni. Due degli elementi più cari al cinema di Danny Boyle, dall'esordio con Piccoli omicidi tra amici passando per Trainspotting e Millions. Con The Millionaire quel connubio tocca forse il suo picco più alto. Un dramma in stile Bollywood emozionante e spettacolare da 10 nomination agli Oscar. Il protagonista è Jamal Malik (Dev Patel), un giovane indiano di una baraccopoli di Mumbai che partecipa a un quiz show per amore. Grazie a una serie di flashback scopriamo il sentimento per la mai dimenticata Latika e come la sua storia travagliata gli abbia permesso di rispondere a tutte le domande che lo separano dal montepremi. Un film sul destino e sulla forza delle determinazione.

    9. 127 ore (2010)

    Un film d'azione su un protagonista impossibilitato a muoversi. Una contraddizione in termini sulla carta, ma è forse il modo migliore per descrivere 127 ore. La pellicola è ispirata alla storia vera dell'alpinista statunitense Aron Ralston che, nel 2003, rimase intrappolato in un canyon e fu costretto ad amputarsi un braccio per sopravvivere. Una nuova prova registica per Boyle che riesce a dare ritmo e dinamismo a un film ambientato quasi esclusivamente in una stretta gola e con un solo attore grazie all'uso dei flashback, allucinazioni e dei video messaggi registrati dal protagonista con il volto di James Franco.

    10. In trance (2013)

    Altro film minore per Danny Boyle in cui il regista chiama all'appello James McAvoy e Rosario Dawson per parlare di identità, follia e alterazione ipnotica. Simon è un curatore d'aste che si unisce a una banda di ladri per trafugare un Goya. Durante il colpo prende una botta in testa e al suo risveglio non ricorda dove ha nascosto il dipinto. Il capo della banda interpretato da Vincent Cassel ingaggia un'ipnoterapista per scavare nel suo inconscio alla ricerca di risposte. In Trance è un neo-noir psicologico dove memoria e percezione si intrecciano e dove nulla è come sembra. Come molti suoi lavori precedenti, Boyle gioca con una struttura narrativa frammentata e caotica.

    11. Steve Jobs (2015)

    Uno dei film più riusciti di Danny Boyle, Steve Jobs mette in scena la vita del fondatore di Apple attraverso tre momenti fondanti della sua esistenza: il lancio del Macintosh 128K nel 1984, quello del NeXT nel 1988 e dell'iMac nel 1998. Ad ognuno di questi eventi corrispondono altrettante vicissitudini personali. Un biopic riuscito anche grazie alla penna densissima di Aaron Sorkin alla sceneggiatura e alle prove di Michael Fassbender nei panni di Jobs e Kate Winslet in quelli della collaboratrice Joanna Hoffman. Un grande film che racconta il dietro le quinte della vita di un genio che ha rivoluzionato le nostre vite.

    12. T2 Trainspotting (2017)

    Vent'anni dopo il cult del 1996, Danny Boyle riunisce gli (ex) amici di Edimburgo in un sequel dal sapore nostalgico e dall'impronta autoironica. Mark Renton torna nella sua città natale dopo essere fuggito con i soldi che avrebbe dovuto spartire con loro e con i quali si è rifatto una vita andata però in pezzi. T2 Trainspotting è un film sul tempo che passa, ma che non ha la forza e la crudezza dell'originale. Anche se rivedere Rent Boy, Spud, Sick Boy e Begbie di nuovo insieme è un colpo al cuore.

    13. Yesterday (2019)

    Con Yesterday Danny Boyle immagina un mondo alternativo in cui, dopo un blackout globale, nessuno sa chi siano i Beatles. Ne approfitta Jack Malik, sfortunato aspirante cantautore che intona i brani dei Fab Four facendoli passare per suoi, diventando una popstar di fama mondiale. Una commedia musicale con un tocco fantasy che vive al ritmo delle canzoni di John, Paul, George e Ringo mescolando romanticismo, riflessioni sull'arte e l'industria musicale con un tocco di magia. Un film solare e divertente con un finale toccante.

    Dove vedere in streaming tutti i film di Danny Boyle?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare tutti i film di Danny Boyle sulle principali piattaforme streaming. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Triangoli amorosi al cinema: 10 film che rendono impossibile scegliere da che parte stare

    Triangoli amorosi al cinema: 10 film che rendono impossibile scegliere da che parte stare

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Con l’uscita di Material Love, il nuovo attesissimo film di Celine Song (Past Lives), il triangolo amoroso torna al centro del dibattito cinefilo e sentimentale. In un’epoca in cui l’amore si frammenta, si espande e sfida le definizioni canoniche, il cinema continua a trovare nel triangolo un dispositivo narrativo perfetto: tre persone, due desideri divergenti, una tensione che esplode sullo schermo.

    Ma dimenticate i cliché da commedia romantica: i triangoli di oggi (e di ieri) parlano di libertà, di scelte dolorose, di attrazione incontrollabile, e spesso non offrono alcuna soluzione netta. Dalle ambiguità erotiche della Nouvelle Vague alla sensualità liquida del cinema queer contemporaneo, passando per sogni estivi, scandali ad alta quota e silenzi che dicono tutto, questi film ci hanno mostrato come l’amore possa assumere forme impreviste, contraddittorie e spesso impossibili.

    Ecco i 10 migliori triangoli amorosi del cinema da guardare in streaming che hanno saputo trasformare il “ménage à trois” in arte pura — e che, probabilmente, vi faranno rivedere le vostre certezze sentimentali.

    1. Jules et Jim (1962)

    Un manifesto del sentimento libero, Jules et Jim di François Truffaut racconta l’intreccio tra due amici inseparabili e la donna che sconvolge per sempre le loro vite: l’enigmatica e imperscrutabile Catherine, interpretata da Jeanne Moreau. Ambientato tra le due guerre, il film mescola poesia e tragedia con uno stile fluido e rivoluzionario, facendo esplodere le convenzioni borghesi sull’amore e la coppia. Catherine non è un premio da conquistare, ma una forza autonoma che sfugge a ogni possesso. Il triangolo che si crea non è un semplice gioco di rivalità, ma una danza delicata di intimità, libertà e destino. Jules et Jim è un’ode malinconica all’amore multiplo e all’impossibilità di imbrigliarlo.

    2. The Dreamers (2003)

    Un altro trio iconico, questa volta firmato Bernardo Bertolucci. The Dreamers è un sogno febbrile ambientato nella Parigi del 1968, dove un giovane studente americano si ritrova a condividere un appartamento con due fratelli, Isabelle e Theo. I confini tra amicizia, gioco e desiderio si sfaldano in un’atmosfera sospesa tra cinefilia, politica e scoperta del corpo. Il triangolo non è qui per creare gelosie, ma per esplorare l’identità e la trasgressione. Bertolucci cattura con sensualità e provocazione una giovinezza senza limiti, in bilico tra la rivoluzione fuori e l’erotismo dentro. Un film che celebra la potenza del desiderio e la vertigine dell’ambiguità.

    3. Challengers (2024)

    Luca Guadagnino torna a giocare con le dinamiche del desiderio in Challengers, ambientato nel mondo ad alta tensione del tennis professionistico. Zendaya è Tashi, ex promessa sportiva diventata allenatrice e regina della scena, divisa tra due uomini: l’attuale marito e il suo ex migliore amico. Ma più che una semplice contesa amorosa, Challengers mette in campo un’elettricità sottile fatta di flashback, performance fisiche e sguardi infuocati. Il triangolo si carica di rivalità, erotismo e rancore, in un match che è anche una partita a tre tra controllo, potere e attrazione. Guadagnino conferma la sua capacità di rendere ogni relazione una tensione visiva ed emotiva impossibile da ignorare.

    4. Vicky Cristina Barcelona (2008)

    Seduzione, arte e caos interiore: in questo film di Woody Allen, ambientato in una Barcellona languida e sensuale, il triangolo si moltiplica in tutte le direzioni. Juan Antonio (Javier Bardem) è un artista che seduce due amiche americane molto diverse: la razionale Vicky (Rebecca Hall) e la passionale Cristina (Scarlett Johansson). Ma l’equilibrio si rompe quando entra in scena Maria Elena, l’ex moglie interpretata da una furiosa Penélope Cruz. Le relazioni si fondono e si fratturano, mostrando che non sempre l’amore ha una sola direzione. Vicky Cristina Barcelona è un brillante esempio di come i triangoli amorosi possano esplorare il desiderio come forza caotica, viva e irriducibile a un lieto fine.

    5. Y tu mamá también (2001)

    Diretto da Alfonso Cuarón, questo road movie messicano è un viaggio di iniziazione sessuale, politica ed emotiva. Julio e Tenoch sono due adolescenti che invitano la più grande Luisa a un viaggio verso una spiaggia che forse non esiste. Quello che inizia come un gioco si trasforma in un percorso di rivelazione. I tre formano un triangolo in continua mutazione: la tensione tra i due ragazzi cresce mentre l’intimità con Luisa si approfondisce. Il film affronta con onestà il desiderio queer, l’instabilità dei ruoli di genere e la fine dell’innocenza. Y tu mamá también è un film sulla scoperta, sul tempo che sfugge, e su quanto l’amore possa essere complicato e liberatorio allo stesso tempo.

    6. Passages (2023)

    Con Passages, Ira Sachs firma un triangolo queer crudo e magnetico. Tomas è un regista narcisista e imprevedibile, diviso tra il marito Martin e la giovane insegnante Agathe. Il film esplora il desiderio come forza destabilizzante, in cui la sessualità è fluida ma le ferite sono profondissime. Non ci sono buoni o cattivi, solo persone che si amano in modo sbagliato e troppo intenso. Passages è brutale e tenero, moderno e francamente sexy, con interpretazioni mozzafiato e una regia che non teme il disagio. Un triangolo amoroso che diventa campo di battaglia tra ego, bisogno e fame d’amore.

    7. La Collectionneuse (1967)

    Diretto da Éric Rohmer, La Collectionneuse è un triangolo esistenziale immerso nel sole della Costa Azzurra. Adrien e Daniel vogliono una vacanza tranquilla nella villa di un amico, ma la presenza della giovane e affascinante Haydée — “collezionista” di amanti — sconvolge i loro equilibri. I personaggi si osservano, si analizzano, si seducono e si respingono in un gioco di parole e silenzi. Rohmer filma l’attrazione come riflessione filosofica, trasformando il triangolo in una questione di punti di vista. Niente grida, solo il suono delle onde e dialoghi carichi di tensione sottile. Un capolavoro minimale sulla dissimulazione del desiderio.

    8. Scandalo a Filadelfia (The Philadelphia Story, 1940)

    Una delle commedie romantiche più brillanti di sempre, con un triangolo da manuale: Katharine Hepburn nei panni dell’aristocratica Tracy Lord, pronta a risposarsi con un noioso uomo d’affari… finché non tornano nella sua vita l’ex marito (Cary Grant) e un giornalista impertinente (James Stewart). Il film è una delizia di battute fulminanti, ambiguità emotive e colpi di scena. Tracy si trova costretta a mettere in discussione tutto: chi è veramente? Cosa vuole? Scandalo a Filadelfia è un trionfo di eleganza e ironia, con un triangolo che mostra quanto l’amore possa essere anche una questione di orgoglio, consapevolezza e seconde possibilità.

    9. A Bigger Splash (2015)

    Luca Guadagnino torna in lista con questo remake sensuale e carico di tensione. Marianne (Tilda Swinton), una rockstar convalescente, si rifugia in un’isola con il compagno Paul (Matthias Schoenaerts). L’arrivo dell’ex Harry (Ralph Fiennes) e della figlia Penelope (Dakota Johnson) sconvolge l’apparente equilibrio. Il triangolo tra Marianne, Paul e Harry di A Bigger Splash è fatto di ricordi, invidia, seduzione e minaccia latente. Guadagnino filma i corpi, il caldo e l’acqua con sguardo ipnotico, mentre sotto la superficie si accumula un’energia oscura e quasi animalesca. Un triangolo amoroso che degenera in un thriller psicologico, dove il passato diventa impossibile da seppellire.

    10. La favorita (The Favourite, 2018)

    Intrigo, potere e passione nella corte inglese del XVIII secolo: Yorgos Lanthimos mette in scena uno dei triangoli più originali e velenosi del cinema contemporaneo. La regina Anna (Olivia Colman), fragile e infantile, è contesa tra Lady Sarah (Rachel Weisz), amica d’infanzia e stratega politica, e Abigail (Emma Stone), cugina arrivista pronta a tutto per scalare la corte. Il desiderio si confonde con l’ambizione, l’amore con la manipolazione. Con uno stile visionario e tagliente, in La Favorita Lanthimos trasforma questo triangolo amoroso in una partita a scacchi spietata, divertente e profondamente umana.

    Dove guardare i migliori triangoli amorosi del cinema in streaming

    I triangoli amorosi non sono solo un trope narrativo: sono specchi delle nostre fragilità, dei desideri inespressi e delle scelte che non sappiamo se potremo mai fare. Da Jules et Jim alla passione conturbante di Passages, questi dieci titoli dimostrano che l’amore a tre può essere sublime, distruttivo, provocatorio… ma sempre profondamente umano. Di seguito l’elenco completo su dove guardare i migliori triangoli amorosi del cinema in streaming: 

  • Quel pazzo venerdì: tutti i film e dove vederli in streaming

    Quel pazzo venerdì: tutti i film e dove vederli in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Per scoprire le origini di un film capace negli anni di dare vita a più trasposizioni bisogna tornare indietro nel tempo fino al 1882. È in quell'anno che F. Anstey diede alle stampe Vice-versa, o una lezione per i padri, romanzo in cui un padre e un figlio vivevano la vita l'uno dell'altro grazie a un sortilegio.

    Da quel testo ha preso ispirazione Mary Rodgers e nel 1972 è uscito A ciascuno il suo corpo: imprevisti, incidenti, panico, risate per uno scambio impossibile. Un libro di grande successo che racconta la storia di una ragazzina di New York, Annabel, che una mattina qualsiasi al suo risveglio si ritrova nel corpo della madre.

    Da libro sono nati tre film: Tutto accadde un venerdì (1976), Quel pazzo venerdì (2003) e Freaky Friday (2018). Di quest'ultimo sono protagoniste Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan che stanno per tornare con un sequel, Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo.

    In attesa di vederlo, JustWatch ha stilato una lista di tutte le pellicole segnalando dove potete recuperarle in streaming.

    1. Tutto accadde un venerdì (1976)

    Un classico targato Disney. Protagoniste una giovanissima Jodie Foster e Barbara Harris nei panni, rispettivamente, di Annabel e sua madre Ellen. Una commedia irresistibile grazie alla quale esplorare con leggerezza quelle classiche incomprensioni che da sempre caratterizzano il rapporto tra genitori e figli. Tutto accadde un venerdì è film per famiglie nel quale il pubblico, tra equivoci, risate e commozione, può rispecchiarsi nelle dinamiche tipiche che caratterizzano da sempre le incomprensioni generazionali.

    2. Quel pazzo venerdì (2003)

    La più celebre delle trasposizioni del romanzo di Mary Rodgers, Quel pazzo venerdì è un vero e proprio cult. Merito anche delle sue due protagoniste: Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan nei panni di Tess e sua figlia Anna. Un remake di enorme successo anche grazie a una sceneggiatura capace di bilanciare una comicità molto fisica con tematiche quali la ribellione adolescenziale e la voglia di indipendenza, la rigidità genitoriale e le incomprensioni. Senza dimenticare una dimensione più emotiva e portando la storia originale nel XXI secolo.

    3. Freaky Friday (2018)

    Questa volta la storia dello scambio di corpi tra madre e figlia viene raccontata in versione musical. Una piccola rivoluzione narrativa ricca di brani da poter intonare. Un adattamento del romanzo del '72, ma anche la trasposizione del musical Disney tratto dal romanzo di Bridger Carpenter. Freaky Friday è un film tv che non ha la stessa forza emotiva degli altri film, ma che dalla sua ha una freschezza data dai numerosi numeri musicali. Inoltre, essendo ambientato negli anni 2000 si concentra su dinamiche più moderne.

    4. Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo (2025)

    Il sequel che in molti attendevano e che segna il ritorno della coppia composta da Jamie Lee Curtis e Lindsay Lohan. I primi rumors riguardanti un nuovo capitolo hanno iniziato a circolare nel 2022 proprio dalle dirette interessate che hanno parlato della voglia di tornare a vestire i panni dei loro personaggi. Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo riprende anni dopo il film del 2003. Questa volta Anna è madre e sta per accogliere in famiglia una figliastra. Lei e Tess affrontano svariate sfide quando due famiglie si uniscono, scoprendo che forse la fortuna può colpire due volte nello stesso posto. Un film per gli amanti del primo capitolo, ma pensato per abbracciare una nuova generazione di spettatori.

    Dove vedere tutti i film di “Quel pazzo venerdì” in streaming?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare tutti i film di Quel pazzo venerdì sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • Tutti i film e le serie TV con Pilar Fogliati e dove vederli in streaming

    Tutti i film e le serie TV con Pilar Fogliati e dove vederli in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    È uno dei volti più promettenti del cinema italiano. In dieci anni, Pilar Fogliati ha saputo costruirsi una carriera significativa, dividendosi tra grande e piccolo schermo e ritagliandosi uno spazio sempre più centrale. Lo dimostrano titoli come Odio il Natale o Cuori, in cui ha dimostrato di poter reggere il racconto sulle sue spalle.

    Ma in questi 10 anni è arrivato anche il debutto alla regia con Romantiche, film in cui, oltre a sedere dietro la macchina da presa, ha interpretato quattro diversi personaggi.

    L'ultimo ruolo in ordine di tempo che l'ha vista protagonista è FolleMente, la commedia corale diretta da Paolo Genovese che ha segnato un record al botteghino e che l'ha vista fare coppia sullo schermo con Edoardo Leo.

    JustWatch vi porta alla scoperta di tutti i film e le serie tv con Pilar Fogliati da poter (ri)vedere in streaming sulle principali piattaforme.

    1. Che Dio ci aiuti (2014)

    Una delle serie TV più longeve del piccolo schermo, che ha conquistato il pubblico grazie alla sua protagonista, suor Angela (Elena Sofia Ricci), una ex carcerata che decide di salvare il convento nel quale vive trasformandolo in un moderno convitto universitario. Un racconto che ha saputo rinnovarsi negli anni passando il testimone a suor Azzurra (Francesca Chillemi). All'inizio una giovane ragazza tra le suore che, stagione dopo stagione, si trasforma in una suora tra giovani ragazze. Che Dio ci aiuti è una serie in cui convivono commedia, dramma e tematiche attuali, e in cui Pilar Fogliati ha esordito con un piccolo ruolo secondario.

    2. Il bosco (2015)

    Una miniserie diretta da Eros Puglielli che mescola elementi thriller e giallo psicologico. Protagonista de Il bosco è Nina Ferrari (Giulia Michelini), giovane psicologa dottoranda che torna nella sua città natale dopo molti anni. Lì si troverà coinvolta in una serie di omicidi inspiegabili che scoprirà essere legati alla sua turbolenta storia familiare. Pilar Fogliati interpreta un ruolo di maggiore rilievo, quello di Elisabetta "Betta" Miraglia, in una serie dall'atmosfera tesa ma che non sempre mantiene le sue premesse narrative.

    3. Fuoco amico TF45 – Eroe per amore (2016)

    Raoul Bova è il capitano Enea De Santis in Fuoco amico TF45 – Eroe per amore. Una serie di spionaggio e azione che si concentra sulle operazioni militari e sui dilemmi morali dei soldati. De Santis è un paracadutista in missione in Afghanistan che cerca la verità sulla morte del padre, ucciso tre anni prima in circostanze mai chiarite. Una serie che tratta i temi di amicizia, vendetta, corruzione e onore, confrontandosi con l'attualità. Pilar Fogliati è la sorella di Enea, impiegata presso l'Agenzia Spaziale Italiana.

    4. Forever Young (2016)

    Esordio sul grande schermo per Pilar Fogliati che in Forever Young partecipa a una commedia corale diretta da Fausto Brizzi. Un film che mette in scena quattro personaggi costretti a confrontarsi con la perdita della giovinezza. Uno specchio ironico della nostra ossessione per l'età che avanza in un Paese come l'Italia che fatica a lasciare spazio ai giovani. Quattro storie di uomini e donne che si aggrappano con le unghie e con i denti a una gioventù ormai passata, tra risate e qualche cliché.

    5. Un passo dal cielo (2017)

    Altro titolo longevo per la serialità italiana, Un passo dal cielo unisce la bellezza delle Dolomiti alle storie dei suoi protagonisti, tra note crime e vicissitudini familiari. Moltissimi i personaggi che si sono succeduti, a partire da Pietro Thiene, ispettore superiore del corpo forestale con il volto di Terence Hill. Pilar Fogliati è Emma Giorgi, una giovane etologa malata di aneurisma cerebrale che intreccia una relazione con Francesco Neri, l'ispettore della forestale che subentra a Thiene.

    6. Extravergine (2019)

    Roberta Torre dirige una commedia al femminile ricca di ironia in cui esplora sesso e relazioni. La protagonista è Dafne (Lodovica Comello), una giovane giornalista un po' nerd che, alla soglia dei 30 anni, è ancora vergine. Per un malinteso, però, viene nominata sex columnist del giornale per cui lavora. Extravergine è una serie fresca e divertente che gioca con i tabù e gli stereotipi, raccontando con leggerezza il femminile. Pilar Fogliati è Samira, una ragazza araba che ha scelto di vivere una vita lontana dalle imposizioni del padre musulmano.

    7. Gli indifferenti (2020)

    Leonardo Guerra Seràgnoli si confronta con il classico letterario firmato da Alberto Moravia, dopo la versione del 1964 di Francesco Maselli. Un rivisitazione moderna ambientata nella Roma dei giorni nostri di una storia che fotografa l'apatia e la corruzione in seno alla borghesia. Gli indifferenti è un film che cerca di catturare il senso di precarietà in cui siamo immersi. Pilar Fogliati ha un piccolo ruolo in un cast che spazia da Valeria Bruni Tedeschi a Edoardo Pesce.

    8. Mai scherzare con le stelle (2020)

    Uno dei 20 titoli che compongono il ciclo di film per la tv, Purché finisca bene. Tutti episodi a sé stanti che raccontano le difficoltà dell'Italia del XXI secolo rifacendosi alle atmosfere della commedia all'italiana. Mai scherzare con le stelle vede Pilar Fogliati nei panni di Ines, una psicologa che lavora come netturbina con una propensione alle bugie e una passione per gli oroscopi. Un tubo rotto nella sua casa la fa incontrare con Alfredo (Alessandro Roia), ricercatore di ingegneria alle prese con un robot capace di capire i gusti e i desideri degli umani. Una commedia romantica, leggera e spensierata, sugli opposti che si attraggono.

    9. Cuori (2021)

    In Cuori Pilar Fogliati si confronta con un medical drama ambientato negli anni '60, incentrato sul mondo pionieristico della cardiochirurgia. Una serie amata dal pubblico per la sua capacità di far convivere le storie personali dei protagonisti con il racconto medico. L'attrice interpreta la cardiologa Delia Brunello. Una dottoressa, specializzata a Houston, dalle sbalorditive capacità diagnostiche grazie all'orecchio assoluto che le permette di individuare anomalie cardiache attraverso l'auscultazione. Un personaggio ispirato alla dottoressa Helen Brooke Taussig, pioniera della cardiologia pediatrica.

    10. Corro da te (2022)

    Riccardo Milani si confronta con un altro remake. Per Corro da te si rifà alla commedia francese Tutti in piedi di Franck Dubosc. I protagonisti sono Pierfrancesco Favino nei panni di Gianni, uomo d'affari e incallito Don Giovanni, e Miriam Leone in quelli di Chiara, musicista classica che, per un fraintendimento, lo crede disabile proprio come lei. Quando i due iniziano a frequentarsi, Gianni prova sentimenti autentici e inediti. Una commedia sentimentale sulla disabilità che fa sorridere ed emozionare. Pilar Fogliati è Alessia, la sorella minore della protagonista.

    11. Odio il Natale (2022)

    Altro adattamento, questa volta della serie norvegese Natale con uno sconosciuto. In Odio il Natale, Pilar Fogliati è Gianna, infermiera di Chioggia da tre anni single. Quando si avvicinano le feste, ecco che la ragazza mente alla famiglia affermando di avere un fidanzato che presenterà durante il cenone della Vigilia. Inizia così una sfida contro il tempo per trovare il ragazzo giusto in 24 giorni. Una sfida tutt'altro che semplice. La serie offre un racconto originale e divertente rispetto ai classici titoli natalizi prendendosi gioco degli stereotipi delle feste.

    12. Romantiche (2023)

    Esordio alla regia di Pilar Fogliati, di cui è anche quadrupla protagonista. L'attrice, infatti, interpreta Michela, Eugenia, Tazia e Uvetta. Le quattro giovani donne che compongono gli altrettanti episodi di Romantiche. Un'esplorazione dell'universo femminile e dell'amore. Una commedia corale e ironica che guarda con sincerità alle relazioni contemporanee con un approccio affettuoso e leggero. Un film in cui Fogliati mette in scena tutta la sua versatilità di attrice, comica e drammatica.

    13. Raul Gardini (2023)

    Docufilm tv dedicato alla figura dell'imprenditore Raul Gardini, che dà il titolo al film diretto da Francesco Miccichè. Un biopic che ne esplora ascesa e caduta, dal trionfo nella vela fino a Tangentopoli. Avvalendosi di interviste e filmati d'epoca, il film è anche un racconto dell'Italia recente. Pilar Fogliati interpreta la giornalista Maria Bertasi alla quale Gardini racconta gli eventi più importanti della sua vita, dalla partecipazione all'American's Cup 1992 all'inchiesta di Mani Pulite.

    14. Romeo è Giulietta (2024)

    Gianni Veronesi rivisita la tragedia classica di William Shakespeare. Già dal titolo, Romeo è Giulietta, si capisce però il ribaltamento dei ruoli. Pilar Fogliati è una giovane attrice rifiutata per il ruolo di Giulietta che decide di proporsi, sotto falsa identità, per quello di Romeo ottenendo la parte. Una storia che parte da un'opera di fine '500. ma affronta tematiche senza tempo e di attualità. Un film che vuole giocare con il pubblico, sovvertendone le attese.

    15. Confidenza (2024)

    Daniele Luchetti si confronta con il romanzo omonimo di Domenico Starnone, realizzando un thriller drammatico tra i titoli più riusciti della sua filmografia. La storia è quella di Pietro Vella, stimato professore, che inizia una relazione con una sua ex studentessa, Teresa. Quando lei gli propone di confidarsi a vicenda un segreto, la donna, turbata da esso, esce dalla sua vita. Ma l'idea che Teresa possa rivelare al mondo quella confessione lo perseguiterà. Confidenza è un film stratificato, reso ancor più prezioso dalle interpretazioni di Elio Germano e Federica Rosellini. Pilar Fogliati interpreta la figlia del protagonista da adulta.

    16. Finché notte non ci separi (2024)

    Eleonora e Valerio (Pilar Fogliati e Filippo Scicchitano) si sono appena sposati. Si ritrovano con le fedi al dito e gli abiti da cerimonia addosso nel più lussuoso albergo di Roma. Tutto sembra pronto per la luna di miele, ma i neo sposi si ritrovano catapultati in una Roma notturna, alle prese con scontri e incontri. Finché notte non ci separi è una commedia sulla ricerca di se stessi, tra disavventure, questioni irrisolte, incomprensioni e risate.

    17. FolleMente (2024)

    Commedia campione di incassi al botteghino, diretta da Paolo Genovese. FolleMente racconta la storia di un primo appuntamento, quello tra Lara (Fogliati) e Piero (Edoardo Leo). Il pubblico li segue tra imbarazzi e confidenze, entrando nella loro mente e assistendo allo scontro tra le varie personalità che li abitano. Una commedia corale che mette in scena le differenti sensibilità di donne e uomini e ci fa ridere di noi stessi, sebbene non sia priva di cliché.

    Dove vedere in streaming tutti i film e le serie TV con Pilar Fogliati?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare tutti i film e le serie tv con Pilar Fogliati sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • 'FolleMente' e altre sei commedie romantiche italiane da guardare in streaming

    'FolleMente' e altre sei commedie romantiche italiane da guardare in streaming

    Giovanni Berruti

    Giovanni Berruti

    Editor a JustWatch

    Cosa succede nella mente di due persone durante il primo appuntamento? A distanza di quasi dieci anni da Perfetti Sconosciuti, Paolo Genovese è tornato alla commedia, partendo proprio da questa domanda. Non ha voluto dare una risposta assoluta, ma semplicemente intrattenere il pubblico con una storia a forte immedesimazione.

    FolleMente è andato molto bene, ha fatto parlare molto di sé anche all’estero (da poco è stato accolto a Parigi con grande entusiasmo, inoltre sembrerebbe esserci interesse per la realizzazione di diversi remake, proprio come accaduto con Perfetti Sconosciuti). Una scommessa vinta per una piacevole rom-com made in Italy. Ma oltre all’ultima fatica di Genovese, quali sono altre commedie sentimentali realizzate nel nostro paese da recuperare con oggetto la coppia? Scopriamole insieme.

    FolleMente (2025)

    Campione d’incassi della scorsa stagione cinematografica, FolleMente racconta di un primo appuntamento, quello tra Marco e Lara, rispettivamente interpretati da Edoardo Leo e Pilar Fogliati. Quel che accade nelle loro teste è esilarante, può sicuramente ricordare Inside Out, ma in realtà è tutt’altro. Una sceneggiatura solida, un cast corale sempre ben amalgamato (Marco Giallini, Rocco Papaleo, Maurizio Lastrico, Claudio Santamaria, Claudia Pandolfi, Eleonora Fanelli, Maria Chiara Giannetta e Vittoria Puccini). Paolo Genovese conferma nuovamente la sua maestria nel fare la commedia. 

    Finché notte non ci separi (2024)

    Remake della rom-com israeliana Honeymood di Talya Lave, la seconda opera di Riccardo Antonaroli segue una coppia nella loro prima notte di nozze. Un viaggio per le strade di Roma che si trasformerà in un’inaspettata riflessione sul matrimonio. Ritroviamo Pilar Fogliati protagonista, funziona l’alchimia con l’altro interprete principale, Filippo Scicchitano. È scorrevole, consigliato per chi volesse guardare un'altra storia sulla coppia con la giovane attrice di FolleMente.

    Corro da te (2022)

    Remake del francese Tutti in piedi di Franck Dubosc, Riccardo Milani dirige una commedia sentimentale con oggetto il delicato tema della disabilità. Pierfrancesco Favino è Gianni, un manager di un brand di scarpe da corsa, seduttore seriale, pronto a tutto pur di conquistare l’ennesima donna di turno…persino a fingere di avere una disabilità. Quando incontra Chiara (Miriam Leone), costretta alla sedia a rotelle per un incidente, inizia a provare dei sentimenti importanti, e di conseguenza arriverà a cambiare prospettive sulla vita stessa. 

    Supereroi (2021)

    Ci vogliono i superpoteri per amarsi tutta una vita. Genovese indaga la coppia in questo film, da cui ha anche tratto anche un romanzo. Protagonisti Alessandro Borghi e Jasmine Trinca, nella storia Marco e Anna, due giovani innamorati, entrambi alle prese con il tempo che passa. Non solo una commedia, ma un inno alle coppie di lunga durata, quelle che ce la fanno tra gioie, complicità, tentazioni e dolori. Da non perdere.

    Lasciarsi un giorno a Roma (2020)

    Quanto è difficile separarsi dopo tanti anni di relazione? Partendo dall’omonima canzone di Niccolò Fabi, Edoardo Leo racconta con leggerezza la fine di un amore duraturo, e le sue conseguenze, attraverso due coppie nella Città Eterna, da sempre vista come il teatro romantico per eccellenza. Nel cast Marta Nieto, Stefano Fresi e Claudia Gerini.

    Dieci inverni (2009)

    Una storia d’amore lunga dieci anni ambientata a Venezia. È l’opera prima di Valerio Mieli, con Michele Riondino e Isabella Ragonese, rispettivamente nei panni di Silvestro e Camilla, due persone inquadrate in quei dieci inverni, dieci istantanee per raccontare gli ordinari momenti di una relazione sentimentale. Un gioiellino del cinema italiano, consigliata soprattutto a chi ha apprezzato la recente serie di Rodrigo Sorogoyen, Dieci capodanni. 

    Pane e tulipani (2000)

    Tra i lavori più celebri di Silvio Soldini, una commedia sentimentale che segue la storia di una donna in fuga da un’esistenza infelice alla riscoperta di sé stessa. Con le straordinarie interpretazioni di Licia Maglietta e Bruno Ganz, è un film che non invecchia mai, un vero e proprio classico del nuovo millennio. 

    Dove guardare in streaming 'FolleMente' e altre 6 commedie romantiche italiane

    FolleMente è disponibile in streaming su Disney+ e NOW. Ecco dove è possibile guardare, noleggiare e acquistare le altre sei commedie romantiche italiane. La lista viene aggiornata in tempo reale, mettendo sempre a disposizione degli utenti le ultime informazioni e i cambiamenti sulle opzioni di streaming.

  • I 7 migliori film di Lindsay Lohan e dove vederli in streaming

    I 7 migliori film di Lindsay Lohan e dove vederli in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Lindsay Lohan è stata una delle attrici più riconoscibili di fine anni ‘90 e primi anni ‘00. L’attrice dagli inconfondibili capelli rossi ha partecipato ad alcuni dei film cult più amati di sempre. Senza dimenticare i ruoli in classici che rimarranno nella storia del cinema e film d’autore dal livello pregiato.

    Tra poco, la ritroveremo sul grande schermo con Freakier Friday (in italiano Quel pazzo venerdì, sempre più pazzo), dove torna a recitare a fianco di Jamie Lee Curtis.

    Questa lista di JustWatch vi porta alla scoperta dei suoi migliori sette film. Se questi fossero disponibili in streaming, per il noleggio o l’acquisto, ve lo faremo sapere. Inoltre, con i filtri di JustWatch potrete selezionare un titolo della lista in base alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes, alla durata e molto altro.

    7. Falling for Christmas (2022)

    Falling for Christmas è incentrato sulla figura di Sierra Belmont. La donna proviene da una famiglia molto ricca grazie ad un impero di hotel. Dopo un incidente di sci, Sierra si ritrova senza memoria, accudita da un proprietario di un rifugio di montagna. Il film di Janeen Damian, al suo debutto alla regia, è una classica rom-com ambientata durante il periodo natalizio. Per questo motivo, va guardata nell’ottica di gustarsi una pellicola di Natale e niente di più. Nonostante ciò, la performance di Lohan si adatta perfettamente alla parte. Un film imperdibile per i fan nostalgici di Lindsay Lohan versione rom-com. 

    6. Bobby (2006)

    È una notte senza risveglio per Robert F. Kennedy. Il candidato alla presidenza è destinato a essere assassinato. Durante questo tragico evento della storia statunitense, le vite di 22 persone si intrecciano. Il film di Emilio Estevez è caratterizzato, innanzitutto,  da un cast stellato e mastodontico. Nonostante le mille facce, Lohan riesce a ritagliarsi un ruolo che spicca tra tutti. La sua performance è dettagliata ed emotivamente efficace. Bobby è uno dei film meno conosciuti della filmografia di Lohan, ma conserva tuttora molti punti di forza. Tra questi, va premiata una regia sul pezzo e un’atmosfera di chiara ispirazione altmaniana.

    5. Machete (2010)

    Lindsay Lohan è capace di adattarsi a qualsiasi sceneggiatura prenda parte. Pur essendo conosciuta per ruoli in commedie e film romantici, l’attrice è apparsa anche nel cult sanguinante di Machete. Il film di Robert Rodriguez vede il personaggio omonimo lottare per la vendetta, dopo essere stato tradito da un boss. L’attrice americana appare in una piccola parte, ovvero quella di April. Nonostante i pochi minuti, Lohan ritaglia un’altra parte memorabile. Non tutti, infatti, possono vantarsi di aver sparato a Robert De Niro. Se amate i film di serie B, lo splatter e il mitico Danny Trejo, Machete (2010) è imprescindibile.

    4. Genitori in trappola (1998)

    Genitori in trappola è il film che ha lanciato la carriera di Lindsay Lohan. Chiunque la ricorda nei panni delle gemelle Hallie e Annie. Separate alla nascita, le due si ritrovano durante un campo estivo e non si lasciano più. Genitori in trappola (1998) di Nancy Meyers è una commedia leggera targata Disney ed è il remake del film omonimo del 1961. Lohan si cimenta con una doppia parte molto difficile da interpretare per un’attrice dodicenne al debutto sul grande schermo. I ruoli di Hallie e Annie non sembrano spaventarla e Lohan porta a casa una prima prova da manuale.

    3. Quel pazzo venerdì (2003)

    Quel pazzo venerdì è la terza trasposizione sullo schermo del romanzo Freaky Friday di Mary Rodgers. Tess e Anna, madre e figlia, si scambiano di corpo grazie a dei biscotti della fortuna cinesi. Solo un atto di amore altruistico può riportare le cose come erano. Dopo il successo di Genitori in trappola (1998), Lohan doveva in ogni modo confermare il risultato nel suo secondo film. Quel pazzo venerdì (2003) non solo supera l’esordio in fatto di botteghino. Parallelamente, dona al pubblico un’altra performance d’impatto per Lohan. Su tutto, brilla la chimica perfetta con Jamie Lee Curtis, che interpreta sua madre.

    2. Mean Girls (2004)

    Tra i primi film a essere citati quando si parla di Lohan c’è, di sicuro, Mean Girls. Il film di Mark Waters, già regista di Quel pazzo venerdì (2003), va a innestarsi nella lunga fila di pellicole che trattano il periodo scolastico della vita. Questa commedia teen vede Cady (Lohan) al centro della storia. Dopo anni di educazione in casa, la giovane inizia a frequentare le scuole superiori tra problemi e amicizie. Questo è il periodo d’oro di Lohan, che sembra non sbagliare una parte. Ad aiutarla c’è anche Tina Fey, attrice e autrice di una sceneggiatura intelligente e ritmata che non vive degli stilemi del sottogenere.

    1. Radio America (2006)

    Radio America è l’ultimo film del genio chiamato Robert Altman, prima della sua scomparsa nel 2006. La pellicola narra dei retroscena di una stazione radio a Saint Paul, nel Minnesota. Questa è famosa per riproporre sempre lo stesso spettacolo con gli stessi attori. Come per Bobby (2006), l’impianto della sceneggiatura prevede un ricco cast corale, marchio di fabbrica del regista. Tra nomi eccellenti come Meryl Streep, Woody Harrelson e Tommy Lee Jones, Lohan dà prova ancora una volta delle sue capacità. La sua performance, infatti, è pari a quelle di star esperte. Radio America (2006) è l’ennesima dimostrazione del range attoriale di Lindsay Lohan.

    Dove vedere i migliori film di Lindsay Lohan in streaming

    Qui sotto trovate tutti i film che compongono questa lista. Se i titoli fossero disponibili in streaming, a noleggio o per l’acquisto, JustWatch ve lo farà sapere. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una ricerca più customizzata e di costruire la vostra watch list. In questo modo riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Lindsay Lohan e i suoi migliori film vi aspettano. Buona visione!

  • Tutti i film e le serie TV de 'I Puffi' e dove vederli in streaming

    Tutti i film e le serie TV de 'I Puffi' e dove vederli in streaming

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    I Puffi stanno per tornare al cinema con I Puffi - Il film (2025), reboot targato Paramount con protagonista Rihanna nei panni di Puffetta. Queste creature dal berretto frigio sono iconiche per la loro pelle blu, per i nomi che rimandano alle varie personalità e per la loro comunità nella foresta. I Puffi sono tratti dai fumetti di Peyo.

    Questa lista di JustWatch vi porta alla scoperta di tutti i film e di tutte le serie TV de I Puffi. Per ogni titolo, vi faremo sapere dove sia disponibile in streaming. Per una ricerca più dettagliata, potete utilizzare i filtri di JustWatch. Con questi selezionerete uno o più titoli in base alla durata, all’anno di produzione, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes e molto altro.

    I Puffi (2011)

    Dopo due uscite europee negli anni ‘60 e ‘70, il primo vero film dei Puffi esce nel 2011 per la regia di Raja Gosnell. I Puffi conquistano una vittoria straordinaria al box office, superando il mezzo miliardo di incassi. La pellicola vede i Puffi scappare dal loro arcinemico per eccellenza, il mago Gargamella. La fuga li porta a New York. Se il pubblico ha apprezzato le creazioni del fumettista Peyo sul grande schermo, la critica è stata più severa. Nonostante ciò, il successo del film può essere attribuito a un cast in forma capitanato da Neil Patrick Harris e da alcune sequenze esilaranti.

    I Puffi 2 (2013)

    Il grande successo del primo capitolo della saga fa scaturire I Puffi 2, sempre per la regia di Raja Gosnell. Nel secondo film troviamo Gargamella di nuovo all’attacco. Dopo che lo stregone ha rapito Puffetta, i Puffi e i loro amici umani si uniscono per salvarla. Con un budget simile a I Puffi (2011), I Puffi 2 (2013) non riscuote lo stesso successo. Come risultato, la terza parte della saga viene cancellata. I punti di forza rimangono un buon cast e alcuni passaggi estremamente comici. Tuttavia, un film come I Puffi 2 (2013) può essere apprezzato dai piccoli più che dai grandi, cosa che non succedeva nel primo capitolo.

    I Puffi - Viaggio nella foresta segreta (2017) 

    I Puffi - Viaggio nella foresta segreta esce a quattro anni di distanza da I Puffi 2 (2013). Come i due precedenti, questo titolo è prodotto dalla Sony e serve da capitolo finale della trilogia, dopo la cancellazione de I Puffi 3. Demi Lovato, qui al suo debutto, è protagonista nei panni di Puffetta. Quest’ultima si avventura nella foresta con alcuni Puffi, guidata da una misteriosa mappa. Rispetto ai due capitoli precedenti, i Puffi rimangono nel loro habitat naturale, la foresta. Il viaggio di Puffetta, però, dà la possibilità al film di mostrare ambienti naturali mai visti prima. Il risultato è un’avventura ricca di colori e atmosfere differenti.

    I Puffi (1981)

    Sul lato serie TV, i Puffi ci hanno regalato due titoli usciti a quarant’anni di distanza l’uno dall’altro. I Puffi (1981) hanno allietato le giornate di tutti i bambini e le bambine che sono cresciuti negli anni ‘80. Ogni stagione contiene svariati episodi con le più disparate avventure. La serie prodotta dalla Hanna-Barbera è considerata da molti come la migliore release a tema Puffi. Innanzitutto, l’animazione vecchia scuola richiama le pagine dei fumetti da cui provengono i personaggi. In più, tutta l’eredità costruita negli anni parte da questo show, che ha conquistato anche le generazioni a venire, entrando in ogni casa.

    I Puffi (2021)

    La serie I Puffi esce nel 2021 e funge da reboot dello show anni ‘80. Questa riproposizione è una produzione belga, paese di nascita dell’autore Peyo, ed è composta da tre stagioni. Come la precedente, ogni episodio contiene una trama con una conclusione propria, tranne alcune eccezioni. A differenza di quella del 1981, questa serie è caratterizzata da uno stile animato completamente computerizzato. La CGI offre maggiori possibilità di movimento per i Puffi, ma non convince appieno, risultando forse troppo artificiale. I Puffi (2021) sono, comunque, una grande introduzione per le nuove generazioni che vogliono vedere gli esseri blu quotidianamente.

    Dove vedere in streaming i film e le serie TV con i Puffi?

    Potete trovare tutti i titoli della lista qui sotto. Per ognuno, JustWatch ti mostra la disponibilità streaming. Inoltre, sarete informati se un titolo è disponibile per il noleggio o per l’acquisto. Utilizzate i filtri per una ricerca customizzata e non dimenticatevi di costruire la vostra watch list. Così facendo, avrete la possibilità di ricevere notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. I Puffi sono qui per voi. Buona visione!

  • I 10 migliori film con Ana De Armas da vedere in streaming

    I 10 migliori film con Ana De Armas da vedere in streaming

    Manuela Santacatterina

    Manuela Santacatterina

    Editor a JustWatch

    Per una bambina e adolescente cubana che poteva guardare solo 20 minuti di cartoni animati a settimana e andare al cinema unicamente la domenica pomeriggio, Ana De Armas ne ha fatta di strada nel mondo del cinema. Una carriera iniziata a Cuba e proseguita in Spagna prima di approdare a Los Angeles dove ha debuttato al fianco di Keanu Reeves nel thriller erotico di Eli Roth, Knock Knock.

    Una di quelle bizzarre coincidenze del destino se si pensa che 10 anni dopo l'attrice è protagonista di Ballerina, un thriller action e quinto capitolo della saga di John Wick di cui è protagonista Reeves. Un decennio in cui Ana De Armas ha costruito una carriera solida vestendo i panni di personaggi molto diversi tra loro, fino a quello di Marilyn Monroe in Blonde che le ha regalato la sua prima nomination agli Oscar.

    In occasione dell'uscita di Ballerina, JustWatch ha stilato una lista dei 10 migliori film con Ana De Armas segnalando dove potete recuperarli in streaming.

    1. Knock Knock (2015)

    Esordio hollywoodiano per Ana De Armas che, con ancora una scarsa conoscenza dell'inglese, ha imparato le sue battute foneticamente per recitare al fianco di Keanu Reeves in Knock Knock di Eli Roth. L'attore interpreta un padre di famiglia che, rimasto solo durante il fine settimana, si ritrova due giovani donne all'uscio di casa in cerca di una festa nei paraggi. Quelle ragazze apparentemente innocue trasformano, però, una notte di tentazione in un vero e proprio tormento per l'uomo. Un thriller erotico sulla fragilità maschile in cui De Armas fa il suo ingresso nel dorato mondo di Hollywood.

    2. Trafficanti (2016)

    Questa volta a chiamarla sul set è Todd Phillips che la vuole per il ruolo della moglie di Miles Teller in Trafficanti. Anche in questo caso, l'attrice ha imparato le sue battute foneticamente. Basata su una storia vera, la pellicola racconta la storia di due amici che si ritrovano a fare affari con il Pentagono per mandare armi alle truppe americane in Afghanistan. Una commedia nera velata di dramma che mette in scena l'assurdità della guerra e dell'avidità umana con un taglio cinico che regala più di una risata.

    3. Blade Runner 2049 (2017)

    La carriera di Ana De Armas prosegue lavorando con un altro grande regista: Denis Villeneuve. È lui che la sceglie per il ruolo di un'intelligenza artificiale in Blade Runner 2049. Il sequel del classico di Ridley Scott in cui Ryan Gosling interpreta K, un replicante che scopre un segreto capace di alterare il futuro delle specie. Un film visivamente mozzafiato grazie alla maestria del regista di creare immagini suggestive. L'attrice, seppur interpretando un'ologramma, infonde nel suo personaggio una profonda umanità, sancendo definitivamente il suo talento

    4. The Informer – Tre secondi per sopravvivere (2019)

    Un thriller serrato che ricorda le atmosfere di The Departed o The Town diretto dall'italiano Andrea Di Stefano partendo dal romanzo Three Seconds di Roslund & Hellström. Qui l'attrice interpreta la moglie del protagonista, un ex soldato delle forze speciali con il volto di Joel Kinnaman che si ritrova in una prigione di massima sicurezza per un'operazione sotto copertura che va storta. Dovrà lottare per sopravvivere e ricongiungersi con la sua famiglia mentre tutto sembra remargli contro. The Informer – Tre secondi per sopravvivere è un film di genere che mantiene alta la suspence e regala intense scene d'azione, mantenendo al contempo una forte componente emotiva grazie al personaggio di Ana De Armas.

    5. Wasp Network (2019)

    Un altro grande regista, Olivier Assayas, sul cammino cinematografico dell'attrice cubana. La pellicola, tratta da Gli ultimi soldati della guerra fredda di Fernando Morais, racconta la vera storia di spie cubane a Miami durante gli anni Novanta. L'attrice interpreta Ana Margarita Martínez, ex moglie della spia del regime castrista Juan Pablo Roque che ha accusato il film di distorcere la realtà, raffigurando gli esuli come gangster ed esaltando le spie cubane come patrioti. Sebbene la ricostruzione storica non sia stata elogiata da tutti, Wasp Network fotografa le tensioni politiche di una pagine della storia cubano-americana.

    6. Cena con Delitto - Knives Out (2019)

    Se dovessimo scegliere il film che ha consacrato Ana De Armas a Hollywood sarebbe senza dubbio Cena con Delitto - Knives Out. Rian Johnson omaggia il genere grazie alla figura dell'eccentrico detective Benoit Blanc interpretato da Daniel Craig alle prese con la morte del patriarca di una ricca famiglia. Un rompicapo ricco di colpi di scena, segreti e bugie in cui l'attrice ha un ruolo centrale che le permette di fare sfoggio di più registri mentre si confronta con un cast corale che spazia da Chris Evans a Jamie Lee Curtis passando per Christopher Plummer.

    7. I segreti della notte (2020)

    Con I segreti della notte Ana De Armas si confronta con il thriller psicologico. Al centro della storia Bart Bromley (Tye Sheridan), un portiere d'albergo affetto da sindrome di Asperger che usa le registrazioni delle telecamere della struttura per imitare comportamenti e linguaggio degli ospiti e superare i suoi limiti sociali. Ma una sera da quelle stesse telecamere assiste a un omicidio. Sebbene la pellicola non mantenga intatta la tensione per tutta la sua durata, l'interazione tra Sheridan e De Armas vale la visione.

    8. No Time To Die (2021)

    Prima di Ballerina, Ana De Armas ha dato prova delle sue capacità acrobatiche in No Time To Die, ultimo capitolo dell'era Daniel Craig nei panni di 007. L'attrice è l'agente della CIA Paloma che in un passaggio del film aiuta James Bond in una delle sue missioni. Una manciata di minuti in cui, con un lungo abito nero mozzafiato, ci regala una sequenza action di puro intrattenimento che non disdegna una nota di umorismo e ci dimostra che non esiste personaggio che non possa interpretare.

    9. Blonde (2022)

    Il ruolo, finora, più importante nella carriera di Ana De Armas. Il più complesso, il più doloroso, il più desiderato. L'attrice è Marilyn Monroe in Blonde di Andrew Dominik. Un'immersione nella vita della diva americana dall'infanzia alla tragica morte che narra in modo libero le tappe più importanti della sua vita partendo dal romanzo omonimo di Joyce Carol Oates. Un'opera visivamente audace e sperimentale in cui Ana de Armas ha dato vita a una performance straordinaria in cui ha saputo far rivivere lo spirito dell'attrice e le sue fragilità dietro una facciata glamour che nascondeva profonde ferite.

    10. Eden (2024)

    Un'altra storia vera, un altro grande regista e un ruolo ancora una volta diverso dai precedenti. In Eden Ron Howard racconta i fatti realmente accaduti sull'isola di Floreana quando un piccolo gruppo di europei decise di lasciare il continente per trasferirsi nell'arcipelago delle Galápagos. Un thriller psicologico sulla natura umana e su quello che siamo disposti a fare per ottenere ciò che vogliamo. Ana De Armas brilla nel ruolo della baronessa Eloise von Bosquet de Wagner-Wehrhorn. Una donna bellissima e ammaliante quanto crudele e truffaldina.

    Dove vedere i 10 migliori film con Ana De Armas in streaming?

    Qui sotto trovate la lista completa di JustWatch che vi permette di scoprire dove guardare i 10 migliori film con Ana De Armas sulle principali piattaforme. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watchlist. Con questa ultima funzione riceverete notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Buona visione!

  • I 10 migliori film con i draghi e dove vederli online

    I 10 migliori film con i draghi e dove vederli online

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Dragon Trainer (2025) è uscito nelle sale riportando al cinema una figura leggendaria, quella del drago. Un animale mitologico come pochi, il drago è un simbolo di potenza e di pericolosità. Le sue fiamme sono letali contro tutto e tutti, mentre le prodigiose ali lo rendono il re dei cieli. Il cinema, però, ci ha anche abituati a versioni positive di draghi, molte volte in totale sintonia con gli umani.

    Questa lista vi porta alla scoperta dei 10 migliori film con i draghi e dove vedere ogni titolo online. Alcune delle piattaforme dove potrete guardare i film sono Disney+, Pluto TV, Netflix e TIMVision. Inoltre, con i filtri di JustWatch potete restringere la selezione in base all’anno di produzione, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes, alla durata e molto altro ancora.

    10 - Eragon (2006)

    Tratto dall’omonimo romanzo di Christopher Paolini, Eragon è il debutto fantasy del regista Stefen Fangmeier. In Alagaesia, un giovane contadino incappa in un uovo di drago. La scoperta cambia la sua vita e lo incammina sulla strada della gloria. Il film di Fangmeier non è certo privo di difetti, con la trama che strizza l’occhio a vari cliché del genere. Tuttavia, Eragon (2006) riesce a convincere grazie alla presenza di un cast d’eccezione e una messa in scena solida. Anche le scene d’azione, seppur presenti in maniera preponderante, sono costruite per garantire il maggior impatto possibile. Una buona introduzione ai film sui draghi.

    9 - Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 (2011)

    Harry Potter e i Doni della Morte - Parte 2 è il capitolo finale della saga cinematografica di Harry Potter, tratta dalla penna di J. K. Rowling. Nel film, Harry è sempre più vicino a confrontarsi un’altra volta con Voldemort. Questa, però, sarà l’ultima. La pellicola vede alla regia David Yates, il quale ha diretto ben quattro film della saga. Il regista conosce al dettaglio i ritmi del franchise e sviluppa appieno le sue potenzialità epiche. Come per Eragon (2006), anche qui il drago è presente in chiave positiva e viene utilizzato da Harry, Hermione e Ron per fuggire dalla banca magica Gringotts.

    8 - La storia infinita (1984)

    La storia infinita è un classico fantasy senza tempo ed è tratto dall’omonimo romanzo di Michael Ende. La regia del film è affidata a Wolfgang Petersen, qui al suo primo film in lingua inglese. Bastian entra in contatto con un libro speciale chiamato La storia infinita. Il romanzo narra di una terra fantastica chiamata Fantasia dove Bastian segue le gesta del giovane Atreyu. La storia infinita (1984) è quello che ci aspettiamo da una pellicola fantasy: set magnifici, effetti speciali convincenti per l’epoca e avventura a non finire. In più, uno dei personaggi più riusciti è proprio il drago Falkor, animato in maniera formidabile.

    7 - La bella addormentata nel bosco (1959)

    Se La storia infinita (1984) è un classico, lo stesso si potrebbe dire de La bella addormentata nel bosco. Mossa dalla gelosia, la strega Malefica maledice la principessa Aurora. Quando quest’ultima si addormenta, solo il bacio del suo amato potrà riportarla in vita. Il film della Disney è, prima di tutto, un capolavoro visivo come pochi. La tavolozza di colori utilizzati scandisce le diverse atmosfere del film e dona un tocco quasi psichedelico. Questa volta, il drago che appare nei momenti finali del film non è per niente buono. È, infatti, la stessa Malefica dopo che quest’ultima si è trasformata.

    6 - Dragon Trainer (2010)

    15 anni prima della versione live-action, il cartone animato Dragon Trainer usciva nelle sale grazie alla regia di Chris Sanders e Dean DeBlois. Animata dalla DreamWorks, la pellicola narra l'inusuale amicizia tra il giovane vichingo Hiccup Horrendous Haddock III e il drago Sdentato. I due, però, vivono in un mondo dove umani e draghi sono nemici giurati. Dragon Trainer (2010) è stata una pellicola di grande successo, sia al botteghino che di critica. A colpire rimangono un’animazione di alto livello e una storia ricca di emozioni e avventura. Similmente a Eragon (2006), Sdentato non è solo uno dei protagonisti, ma anche un drago dalla natura positiva.  

    5 - Mulan (1998)

    Ogni lista sui film con draghi che si rispetta deve contenere Mulan. Se il cinema ci ha abituati a draghi maestosi, possenti e temibili, il film targato Disney introduce Mushu, un draghetto dalle dimensioni ridotte. Quest’ultimo è divertente e senza peli sulla lingua e bilancia le sue dimensioni con un coraggio invidiabile. Mushu aiuta Mulan ad arruolarsi nell’esercito, facendosi passare per uomo, al posto del vecchio padre. Mulan (1998) è un cult Disney amato da tutti. Oltre all’animazione a cinque stelle, il film brilla per le scene d’azione e i colori sorprendenti, a partire da un onnipresente rosso.

    4 - Dragonheart (1996)

    Dragonheart è forse uno dei film con draghi più famosi e apprezzati di sempre. Al centro della storia troviamo l’ultimo drago sulla Terra e il cacciatore di draghi Sir Bowen. Nonostante le differenze, i due devono unirsi per combattere un re malvagio. Questo fantasy è indimenticabile per la brillante fusione di sequenze d’azione e comicità a non finire. Un’altro punto di forza è, senza dubbio, la chimica instaurata tra Dennis Quaid (Bowen) e Sean Connery, che dona la voce al drago. La creatura, grazie all’attore scozzese, è dotata di un carattere unico e decisamente animato, rendendola uno dei draghi più divertenti di sempre.

    3 - Lo Hobbit: La desolazione di Smaug (2013)

    Lo Hobbit: La desolazione di Smaug è il secondo capitolo della trilogia de Lo Hobbit, diretta da Peter Jackson e tratta dall’omonimo romanzo epico di J. R. R. Tolkien. Nella pellicola seguiamo Bilbo Baggins (Martin Freeman) mentre aiuta i nani a riprendersi la Montagna Solitaria. All’interno, però, vive il drago Smaug, che non la vuole lasciare. Forte della trilogia de Il Signore degli Anelli, Jackson ritorna al materiale tolkieniano con grande sicurezza. Smaug fa la sua entrata nella parte finale del film, in una scena ad altissima tensione all’interno della montagna. Nascosto tra cumuli d’oro, Smaug dorme e aspetta le sue vittime.

    2 - Il regno del fuoco (2002)

    Se cercate un film tutto adrenalina e azione, Il regno del fuoco è una visione imperdibile. Il mondo è dominato dai draghi e gli umani non possono far altro che sopravvivere. Quinn (Christian Bale) e la sua comunità cercano di farlo in un castello a Northumberland. Tutto cambia quando l’americano Denton Van Zan (Matthew McConaughey) si presenta con un arsenale invidiabile. Non si può negare che Il regno del fuoco (2002) vada sopra le righe, mescolando la fantascienza con un tocco medievale. Tuttavia, questo cult dei primi 2000 è dotato di alcune caratteristiche che lo rendono irrinunciabile: messa in scena e fotografia da manuale, prove magistrali di Bale e McConaughey e scene d’azione favolose.

    1 - La città incantata (2001)

    Scritto e diretto da Hayao Miyazaki, La città incantata narra la vicenda di Ogino Chihiro. La bambina si trasferisce con i genitori in un nuovo quartiere. Tuttavia, ben presto si ritrova in un mondo fantastico governato da divinità. Questo film di Miyazaki è uno dei più venerati della sua carriera ed è il primo film non di lingua inglese a vincere l’Oscar al miglior film d'animazione. La città incantata (2001) è ricca della magia che ha reso famoso lo Studio Ghibli. L’animazione disegnata a mano, la storia con risvolti emotivi significativi e il magico mondo dove la protagonista si ritrova sono gli ingredienti fondamentali. Il drago che appare nella seconda metà è unico, in quanto basato sulle raffigurazioni classiche giapponesi e non europee.

    Dove vedere in streaming i 10 migliori film con draghi?

    Tutti i film che costituiscono questa lista sono consultabili qui sotto. Per ognuno troverete tutte le informazioni streaming. Se uno o più titoli sono disponibili per il noleggio o l’acquisto, JustWatch ve lo farà sapere. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri e di costruire la vostra watch list. Così facendo, potrete ricevere notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. I draghi e il loro fuoco vi aspettano. Buona visione!

  • I 20 baci più famosi del cinema che hanno fatto la storia

    I 20 baci più famosi del cinema che hanno fatto la storia

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Ci sono baci che ci strappano un sorriso, altri che ci spezzano il cuore, e alcuni che ci rimangono addosso per sempre. Il cinema, da sempre, è la casa delle emozioni più viscerali — e pochi gesti sono più potenti di un bacio sul grande schermo. Che sia l’esplosione di una tensione accumulata, un addio struggente, o la promessa di un nuovo inizio, il bacio cinematografico è un’arte.

    E spesso, dietro due labbra che si sfiorano, si nascondono interi mondi: passioni proibite, amori epici, rivoluzioni silenziose. In questa classifica ripercorriamo 20 tra i baci più indimenticabili nella storia del cinema. Abbiamo scelto scene che non solo hanno fatto battere i cuori del pubblico, ma che hanno anche lasciato un’impronta culturale duratura, diventando simboli di libertà, desiderio, e rappresentazione. Dalla pioggia battente alle stelle nello spazio, dai baci che hanno rotto tabù a quelli che ci hanno insegnato a sognare, preparatevi a (ri)innamorarvi.

    1. Colazione da Tiffany – Il bacio sotto la pioggia (1961)

    Un gatto randagio, un trench beige e la pioggia battente su New York: il bacio finale tra Holly Golightly (Audrey Hepburn) e Paul (George Peppard) in Colazione da Tiffany è diventato il manifesto dell’amore che si fa trovare anche quando tutto sembra perduto. Dopo un’intera storia a rincorrere libertà e paura dell’impegno, Holly si arrende all’idea che forse amare qualcuno, anche senza possederlo, è la vera libertà. Simbolicamente, è un bacio che lava via le maschere e ci mostra quanto sia potente scegliere l’amore. E poi, diciamocelo: chi non ha mai sognato di essere baciato sotto la pioggia così?

    2. Titanic – Il bacio sulla prua (1997)

    Lui è un ragazzo povero con un’anima da artista, lei una giovane donna intrappolata in un mondo che non le appartiene. Jack e Rose si baciano sulla prua del Titanic con l’oceano aperto davanti, il vento tra i capelli e il cuore che batte forte. Il bacio, con la colonna sonora di My Heart Will Go On in sottofondo, è pura iconografia romantica: è la promessa di un amore che rompe le convenzioni e si lancia nel vuoto. Quel bacio è l’attimo prima della tragedia, un eterno presente in cui tutto è possibile. Un classico senza tempo.

    3. Chiamami col tuo nome – Il primo bacio tra Elio e Oliver (2017)

    Nell’estate languida e sensuale del Nord Italia, Elio e Oliver si avvicinano lentamente, in una danza fatta di sguardi, silenzi e desideri inespressi. Quando finalmente si baciano, sotto il sole e tra gli alberi, è come se il tempo si fermasse. Il loro bacio è acerbo, ma pieno di una potenza emotiva rara. Simboleggia la scoperta di sé, l’amore che travolge e trasforma, e la nostalgia dolceamara per qualcosa che sai già che finirà. Quello di Chiamami col tuo nome è uno dei baci più delicati e veri del cinema queer contemporaneo, reso eterno dalla regia di Luca Guadagnino.

    4. La La Land – Il bacio nel planetario (2016)

    In La La Land Seb e Mia si baciano sospesi tra le stelle, letteralmente. Durante una visita al Griffith Observatory, la coppia lascia la realtà per danzare tra i pianeti in un sogno lucido che sembra uscito da un musical d’altri tempi. Il loro bacio nel planetario non è solo un omaggio al cinema classico: è la rappresentazione di un amore ideale, quasi irreale, destinato a scontrarsi con la vita vera. È il bacio dell’“e se?”, dell’amore che ci cambia ma che non sempre può restare. Poetico, struggente, indimenticabile.

    5. Spider-Man – Il bacio a testa in giù (2002)

    Piove, Spider-Man è appeso a testa in giù, Mary Jane tira giù la maschera quel tanto che basta e lo bacia. Boom: storia. È uno dei baci più imitati, parodiati e celebrati di sempre. Simboleggia il desiderio che riesce a superare anche le identità segrete, l’eroismo che si fonde con la tenerezza. In un genere dominato da pugni e superpoteri, quel momento portò una vulnerabilità nuova ai film di supereroi. E poi, onestamente, chi non ha mai desiderato provare almeno una volta un bacio “alla Spider-Man”?

    6. Brokeback Mountain – Il bacio dietro la cabina (2005)

    Quando Ennis e Jack si rivedono dopo anni, non riescono a trattenersi: si abbracciano e si baciano con un’intensità che dice tutto quello che le parole non possono. Ma subito dopo, Ennis si gira a controllare se qualcuno li ha visti. Questo contrasto tra la potenza del sentimento e la paura del giudizio è il cuore pulsante di Brokeback Mountain. Quel bacio non è solo romantico: è un atto di resistenza, un grido strozzato in un’epoca in cui due uomini che si amano erano costretti a nascondersi. Un momento crudo, straziante e vero.

    7. Le pagine della nostra vita – Il bacio sotto la pioggia (2004)

    “Allora non era finita!” grida Allie prima di lanciarsi tra le braccia di Noah sotto una pioggia torrenziale in Le pagine della nostra vita. Quel bacio, tra i più amati dal pubblico romantico, è la celebrazione dell’amore che sfida il tempo, le scelte sbagliate e le aspettative sociali. È travolgente, bagnato fradicio e perfetto nella sua drammaticità. Simbolicamente, è il ritorno alle origini, al sentimento puro che non si è mai spento. Un classico del “ti ho sempre amato, anche quando non potevo dirtelo”.

    8. Romeo + Giulietta – Il bacio nell’acquario (1996)

    Baz Luhrmann reinterpreta il Romeo e Giulietta di Shakespeare in salsa pop, e quando Leonardo DiCaprio e Claire Danes si baciano davanti all’acquario, nasce un’iconografia moderna che ha segnato una generazione intera, tanto quanto il rapporto utopistico tra Satine e Christian in Moulin Rouge!. L’acqua che li separa, ma li avvicina, è simbolo di un amore che esiste al di là delle parole e delle regole. È un bacio che rappresenta l’innocenza e la tragedia, il desiderio e la predestinazione. Un mix perfetto di estetica, pathos e giovinezza che ha reso questa versione una delle più amate.

    9. Ghost – Il bacio con l’argilla (1990)

    Una ruota che gira, mani che si intrecciano e la canzone “Unchained Melody” in sottofondo: la scena tra Demi Moore e Patrick Swayze in Ghost è diventata sinonimo di sensualità, passione ma anche dolore. Quando si baciano, la loro connessione è così forte che sembra andare oltre la morte. Quel bacio non è solo carnale, è spirituale. Rappresenta un legame che nemmeno la morte può davvero spezzare. Una delle scene più intense e replicate nella storia del cinema romantico.

    10. Carol – Il bacio nella camera d’albergo (2015)

    In una società che vorrebbe ridurle al silenzio, Carol e Therese trovano uno spazio tutto per loro. Il loro primo vero bacio, in una stanza d’albergo in cui finalmente possono essere libere, è dolcissimo e pieno di tensione. La macchina da presa si sofferma sui dettagli, sui sussurri, sugli occhi. È un bacio che dice: “Ti vedo, ti scelgo, nonostante tutto”. Elegante, intimo e rivoluzionario, Carol è diventato un punto di riferimento per il cinema queer femminile.

    11. Il paziente inglese – Il bacio nel bagno (1996)

    In un piccolo bagno in rovina, Almasy e Katharine si baciano come se fosse l’ultima volta. E in un certo senso, lo è. Il loro amore è segnato dalla guerra, dalla passione, dalla tragedia imminente. Ne Il paziente inglese, quel bacio è pieno di urgenza e malinconia, come se i corpi potessero raccontare ciò che il destino ha deciso di spezzare. È un momento di abbandono e di salvezza, un ricordo che brucia anche dopo che tutto è finito.

    12. Notting Hill – “Sono solo una ragazza…” (1999)

    Anna Scott è una superstar, ma davanti a William si spoglia di tutto il suo glamour per pronunciare la frase che ha fatto sospirare milioni di spettatori: “Sono solo una ragazza, che sta di fronte a un ragazzo, e gli sta chiedendo di amarla”. Il loro bacio è tenero, goffo, umano. È la celebrazione dell’amore semplice e sincero, che riesce a scavalcare la fama e i riflettori. Notting Hill è, in fondo, la commedia romantica per eccellenza, tra le più quotate di sempre.

    13. Dirty Dancing – Il bacio finale sul palco (1987)

    “Nessuno può mettere Baby in un angolo”... e dopo quella frase, il mondo intero sapeva che stava per arrivare un bacio leggendario. Baby e Johnny si baciano dopo il ballo, davanti a tutti, sfidando genitori, regole e convenzioni. Quel bacio in Dirty Dancing rappresenta l’emancipazione, la crescita personale e la fiducia in sé stessi. È il coronamento di un percorso di autodeterminazione e amore incondizionato. In una parola: catartico.

    14. Blue Valentine – Il bacio nella casa di Barbie (2010)

    In uno dei flashback più teneri di Blue Valentine, Dean e Cindy si baciano mentre giocano nella casa di Barbie. È un momento di leggerezza che contrasta con la tristezza della loro storia presente. Quel bacio è l’eco di un amore che c’era stato, che era stato vero, e che ora sembra irrecuperabile. Simboleggia la dolcezza degli inizi e la malinconia del tempo che passa. Doloroso e poetico.

    15. Nuovo Cinema Paradiso – Il montaggio dei baci censurati (1988)

    Alla fine di Nuovo Cinema Paradiso, Toto riceve una pellicola montata dal vecchio Alfredo: è una sequenza di tutti i baci censurati nel vecchio cinema del paese. Non è un solo bacio, ma centinaia. Insieme, diventano un inno all’amore, al desiderio, alla libertà espressiva. È una lettera d’amore al cinema stesso, e un omaggio a tutto ciò che è stato nascosto, ma che ha continuato a vivere nei cuori degli spettatori. Emozionante, nostalgico, commovente.

    16. Avatar – Il bacio tra Neytiri e Jake (2009)

    Anche la saga di Avatar di James Cameron ci ha regalato un bacio emozionante. Sulla luna di Pandora, circondati da creature fluorescenti e natura pulsante, Jake e Neytiri si baciano sotto l’albero delle anime. Il bacio è tra due specie diverse, ma unite da spirito e cuore. Simboleggia l’unione tra mondi, la riconciliazione con la natura e l’amore come ponte tra differenze. Una scena potente, visivamente mozzafiato e ricca di significati ecologici e spirituali.

    17. Moonlight – Il bacio sulla spiaggia (2016)

    In una delle scene più intime del cinema contemporaneo, all’interno di uno dei film più discussi di sempre come Moonlight, Chiron e Kevin si baciano per la prima volta da adolescenti, di notte, su una spiaggia. Il mondo tace, il mare accompagna. È un bacio di scoperta, di fragilità, di bellezza sussurrata. Simboleggia l’identità che si svela piano, il desiderio che trova spazio anche nel silenzio. Un momento piccolo e gigantesco, come solo il vero amore sa essere.

    18. Milk – Il bacio tra Harvey Milk e Scott Smith (2008)

    In Milk, la storia vera del primo politico apertamente gay eletto negli USA, c’è un bacio che non è solo intimo, ma politico. Quando Harvey (Sean Penn) bacia Scott (James Franco), lo fa davanti a tutti, nel cuore di Castro Street. Quel gesto è una dichiarazione d’amore, ma anche di visibilità. Simboleggia la lotta per i diritti civili, il coraggio di esistere pubblicamente, e l’importanza di dire: “Io ci sono, e amo”. Un bacio che ha fatto storia.

    19. Star Wars: L’Impero colpisce ancora – “Lo so.” (1980)

    Han Solo sta per essere ibernato. Leia lo guarda e gli dice “Ti amo”. Lui risponde: “Lo so”. Poi si baciano. Quel bacio è il più iconico della saga di Star Wars, perché racchiude in poche battute l’intero spirito del personaggio di Han e la profondità del loro rapporto. È romantico, arrogante, perfettamente calibrato. E ha definito un’intera generazione di shipper spaziali.

    20. The Rocky Horror Picture Show – Il bacio di Frank-N-Furter (1975)

    In un film che ha fatto del travestimento, dell’eccesso e della fluidità sessuale il suo manifesto, ogni bacio è un’esplosione di libertà. Ma quello di Frank-N-Furter con Brad è il più sovversivo: comico, erotico, surreale. È un bacio che spezza ogni regola di genere e di narrazione. Un atto queer, liberatorio, gioioso. Ancora oggi, il Rocky Horror resta una pietra miliare del cinema cult e LGBTQ+, e quel bacio è la sua dichiarazione di intenti.

    Dove guardare i baci più famosi del cinema in streaming

    Che sia un bacio rubato, sognato, represso o liberatorio, ogni scena in questa classifica ci ricorda perché amiamo il cinema: perché riesce a catturare, in un singolo gesto, tutta la complessità dell’amore umano. Dai grandi classici hollywoodiani ai cult queer, dai drammi strappacuore ai musical stellari, questi baci ci hanno fatto sognare, riflettere e commuovere. E tu, quale bacio cinematografico porterai sempre con te?
    Di seguito, la lista completa su dove guardare i baci più famosi del cinema in streaming: 

  • I migliori anime BL da vedere in streaming: 15 storie d’amore, identità e rivoluzione!

    I migliori anime BL da vedere in streaming: 15 storie d’amore, identità e rivoluzione!

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Nel vasto universo dell’animazione giapponese, le storie BL (boys love, storie d’amore tra ragazzi) hanno trovato spazio in forme sempre più varie, complesse e toccanti. Veri e propri racconti di crescita, identità, desiderio e ribellione.

     In questa guida abbiamo raccolto i migliori anime BL da vedere assolutamente: una selezione di 15 titoli che spaziano dal romanticismo dolce al dramma esistenziale, dal paranormale al quotidiano, dalla sensualità più audace alla tenerezza più pura.

    Troverai storie d’amore struggenti (Banana Fish), romance dolcissimi tra banchi di scuola (Sasaki and Miyano, Doukyuusei), icone queer dello sport (Yuri!!! on Ice), ma anche anime con una tensione emotiva tagliente come Twittering Birds Never Fly o misteriosi come The Night Beyond the Tricornered Window. Non mancano i cult come Given e Mo Dao Zu Shi, o piccole perle come Tadaima, Okaeri, che racconta la genitorialità queer con una delicatezza rara.

    Che tu sia in cerca di emozioni forti, primi amori, conflitti interiori o rappresentazioni più adulte e complesse, questi anime offrono uno sguardo variegato e potente sull’amore e l’identità fuori dalle etichette. Pronto a fare binge-watching?

    1. Given (2019 - 2024)

    La musica come rifugio, la sofferenza come ostacolo e l’amore come salvezza. Given è uno degli anime BL più delicati e riusciti degli ultimi anni. La storia segue il chitarrista Ritsuka e il timido Mafuyu, segnato da un passato traumatico. Insieme iniziano a suonare in una band, e mentre le loro melodie si fondono, nasce anche un legame profondo e struggente. L’anime tratta il lutto, la depressione e il coming out con un’empatia rara. Non si ferma al fanservice, ma costruisce una vera storia d’amore che cresce con il tempo e la fiducia. Perfetto per chi cerca emozioni vere (e una colonna sonora da brividi).

    2. Yuri!!! on Ice (2016)

    Un vero fenomeno globale, Yuri!!! on Ice ha fatto innamorare milioni di spettatori con la storia del pattinatore giapponese Yuri Katsuki e del suo enigmatico mentore russo, Victor Nikiforov. Più che una semplice love story, l’anime è un viaggio di rinascita emotiva e crescita personale, condito da coreografie spettacolari e tensione romantica palpabile. Pur non esplicitando mai un’etichetta, il rapporto tra Yuri e Victor è inequivocabilmente queer e trattato con tenerezza, profondità e rispetto. Ha segnato un punto di svolta nella visibilità queer mainstream negli anime. Ancora oggi, resta un punto di riferimento per rappresentazioni LGBTQ+ nello sport e nell’animazione.

    3. Banana Fish (2018)

    Ambientato tra le strade di New York e i fantasmi del Vietnam, Banana Fish è un anime potente, violento e dolorosamente romantico. Racconta l’incontro tra Ash, giovane leader di una gang, e Eiji, un fotografo giapponese dal cuore gentile. La loro relazione si sviluppa in un contesto di abusi, mafia, traffico di droga e traumi profondi. Nonostante tutto, tra loro nasce una connessione che trascende la sopravvivenza. Banana Fish non è un BL, ma un’opera tragica e queer in ogni sua fibra, capace di spezzarti il cuore. Una storia indimenticabile che parla di fiducia, perdita e amore incondizionato.

    4. Sasaki and Miyano (2022 - 2023)

    Una commedia romantica dolcissima, che gioca con i cliché del BL ma li rielabora con una leggerezza e un rispetto disarmanti. Miyano è uno studente timido appassionato di boys' love, mentre Sasaki è un senpai estroverso e affascinato da lui. Il loro rapporto evolve in modo lento e naturale, tra batticuori, imbarazzi e piccoli momenti quotidiani. Sasaki and Miyano è un inno alla tenerezza adolescenziale e al diritto di esplorare le proprie emozioni senza fretta. Ideale per chi ama i romance a basso dramma ma ad alto tasso di adorabilità.

    5. NO.6 (2011)

    In un futuro distopico apparentemente perfetto, NO.6 racconta l’incontro tra due ragazzi agli antipodi: Shion, un cittadino modello della città utopica NO.6, e Nezumi, un fuggitivo ribelle proveniente dai bassifondi. La loro convivenza forzata diventa un’occasione di scoperta, lotta e trasformazione reciproca. Il legame tra i due cresce lentamente ma intensamente, con momenti di forte intimità e sguardi che dicono più di mille parole. Sebbene l’anime non sia esplicitamente BL, la tensione emotiva e affettiva tra Shion e Nezumi è profondamente queer e centrale nella narrazione. NO.6 mescola politica, fantascienza e sentimenti in un mix avvincente e malinconico.

    6. The Stranger by the Beach (2020)

    Dolce, introspettivo e visivamente meraviglioso, The Stranger by the Beach è un film che racconta con delicatezza l’amore tra due ragazzi: Shun, uno scrittore gay in crisi, e Mio, un liceale taciturno segnato da un lutto. Ambientato su un’isola giapponese baciata dal vento e dal mare, l’anime si prende il tempo di costruire la relazione tra i protagonisti, fatta di silenzi, esitazioni e desiderio. La regia è poetica e attenta, mentre il tratto delicato dei disegni amplifica la tenerezza del racconto. Una piccola gemma perfetta per chi cerca una storia queer che parla anche di riconciliazione con sé stessi.

    7. Twilight Out of Focus (2024)

    Basato su un manga amatissimo, Twilight Out of Focus racconta la convivenza tra due coinquilini molto diversi: Mao, un fotografo timido e introverso, e Hisashi, il suo affascinante compagno di stanza gay dichiarato. L’equilibrio precario della loro amicizia inizia a cambiare quando Mao si rende conto di provare qualcosa di più. Questo anime esplora il confine tra amicizia e amore, con una narrazione che punta sulle sfumature emotive, gli sguardi non detti e i momenti sospesi. È una storia intima e moderna, che parla di coming out, vulnerabilità e accettazione con grande sensibilità e realismo.

    8. Dakaichi – I'm Being Harassed by the Sexiest Man of the Year (2018 - 2021)

    Sexy, sfacciato e irriverente, Dakaichi è l’anime ideale per chi ama i BL ad alto tasso di tensione erotica e dinamiche “rivali/amanti”. La storia segue Takato, attore veterano del mondo dello spettacolo, e Junta, astro nascente che lo spodesta dal titolo di "uomo più desiderato del Giappone". Quello che inizia come un gioco di potere si trasforma presto in una relazione bollente e piena di conflitti. Dakaichi mescola backstage, passione e comicità con gusto pop e senza prendersi troppo sul serio. Una visione piacevolmente audace e spicy, che gioca con i cliché ma li serve con stile.

    9. Doukyuusei (Classmates) (2016)

    Elegante, sobrio e incredibilmente romantico, Doukyuusei è un piccolo capolavoro dell’animazione queer. La trama segue due ragazzi molto diversi: Rihito, studente modello e riservato, e Hikaru, chitarrista solare e impulsivo. Quando Hikaru si offre di aiutare Rihito a prepararsi per un concerto scolastico, tra i due nasce un sentimento puro e profondo. L’anime si distingue per l’animazione acquerellata e minimalista, che amplifica l’intimità dei momenti condivisi. Con un tono delicato e una colonna sonora poetica, Doukyuusei è l’esempio perfetto di quanto possa essere intenso un primo amore raccontato con semplicità e grazia.

    10. Mo Dao Zu Shi (2018 - 2021)

    Tra wuxia, necromanzia e intrighi politici, Mo Dao Zu Shi (noto anche come Grandmaster of Demonic Cultivation) è un’opera cinese di animazione che ha conquistato il mondo con il suo stile epico e queer. La storia segue Wei Wuxian, potente e controverso cultivator, e Lan Wangji, il suo silenzioso e leale compagno. Il legame tra i due è profondo, struggente, e narrato con simbolismo e tensione costante. Sebbene il contesto censurato eviti esplicitazioni dirette, l’amore tra i due protagonisti è evidente e toccante. Con un worldbuilding affascinante e una narrazione avvincente, è una delle migliori storie queer fantasy degli ultimi anni.

    11. Sekaiichi Hatsukoi (2011)

    Creato dalla stessa autrice di Junjou Romantica, Sekaiichi Hatsukoi è uno dei BL più iconici e longevi del panorama anime. Ambientato nel mondo dell’editoria manga, racconta in modo incrociato diverse storie d’amore, ma al centro c’è quella tra Ritsu Onodera, giovane editor trasferitosi per cambiare vita, e Masamune Takano, il suo nuovo capo... nonché ex fidanzato del liceo. La serie gioca con la tensione tra passato e presente, batticuore e incomprensioni, costruendo un mix irresistibile di romanticismo e drama. Perfetto per chi ama i rapporti complicati, i sentimenti irrisolti e le confessioni rubate dietro le scrivanie.

    12. Hitorijime My Hero (2017)

    Se ti piacciono le love story tra senpai e kouhai con un pizzico di dramma scolastico, Hitorijime My Hero fa al caso tuo. L’anime segue Masahiro, un ragazzo insicuro e con un passato da delinquente, e Kousuke, il suo insegnante di matematica nonché fratello maggiore del suo migliore amico. Sì, la dinamica è un po’ spicy, ma il focus è sulla crescita interiore di Masahiro e sulla costruzione di una relazione che diventa rifugio e protezione. Tra gag scolastiche e momenti più intensi, l’anime offre una storia romantica dal tono caldo, a tratti drammatico ma sempre con il cuore al posto giusto.

    13. Twittering Birds Never Fly: The Clouds Gather (2020)

    Oscuro, erotico e intensissimo: Twittering Birds Never Fly è uno degli anime BL più maturi e disturbanti in circolazione. Al centro troviamo Yashiro, boss della yakuza con una complessa vita sessuale e un passato traumatico, e Doumeki, la sua nuova guardia del corpo silenziosa e inaspettatamente pura. La loro relazione si muove tra desiderio, dolore, resistenza e perdita di controllo, in una spirale carica di tensione psicologica. Non è un anime per tutti, ma è un’opera sofisticata che sfida i limiti del genere, affrontando temi duri con coraggio e profondità. La regia elegante e l’atmosfera noir lo rendono un’esperienza unica.

    14. The Night Beyond the Tricornered Window (2021)

    Un paranormal BL dai toni cupi e misteriosi, The Night Beyond the Tricornered Window segue Mikado, un libraio con la capacità di vedere i fantasmi, e Hiyakawa, un esorcista eccentrico che lo coinvolge in casi sovrannaturali. L’anime mescola indagine soprannaturale e tensione emotiva, con un sottotesto omoerotico sempre presente ma mai esplicito. Il rapporto tra i due protagonisti è ambiguo, inquietante, ma anche profondamente intrigante, sospeso tra manipolazione, attrazione e dipendenza. Un’esperienza narrativa insolita e suggestiva per chi cerca atmosfere horror e dinamiche relazionali fuori dal comune.

    15. Tadaima, Okaeri (2024)

    Tra i titoli più recenti e teneri, Tadaima, Okaeri racconta la quotidianità di Masaki e Hiromu, una coppia sposata con un figlio piccolo, Hikari. Questo slice-of-life ci porta dentro la loro vita familiare fatta di piccole cose, sorrisi, difficoltà e gesti d’amore. L’anime rompe gli stereotipi del BL tradizionale, offrendo una rappresentazione serena, dolce e positiva della genitorialità queer. Non ci sono drammi esagerati o colpi di scena: solo la bellezza delle relazioni reali, vissute con affetto e delicatezza. Un gioiello per chi ama le storie calde come una coperta in inverno.

    Dove guardare i 15 migliori anime BL in streaming

    Dalle atmosfere epiche di Mo Dao Zu Shi alla dolcezza quotidiana di Tadaima, Okaeri, passando per il desiderio bruciante di Dakaichi e i silenzi eloquenti di Doukyuusei, questi anime mostrano quanto l’animazione queer possa essere varia, emozionante e profondamente umana. Non si tratta solo di rappresentazione, ma di narrazioni che sanno parlare a tutti, indipendentemente dall’identità.

    Che tu sia in cerca di romance, dramma, fantasy o introspezione, c’è un anime BL che saprà farti battere il cuore. Di seguito, l'elenco completo su dove guardare i migliori anime BL in streaming:

  • 10 film queer con una forte componente politica e sociale da guardare per il Pride Month

    10 film queer con una forte componente politica e sociale da guardare per il Pride Month

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Giugno è il Pride Month, un momento simbolico e concreto per celebrare la visibilità LGBTQIA+, ma anche per riflettere sulle lotte ancora in corso. Nato per ricordare la rivolta di Stonewall del 1969, il Pride non è solo festa: è una dichiarazione di esistenza, un atto di resistenza collettiva.

    In un mondo che ancora oggi impone norme, binarismi e discriminazioni, la visibilità queer – nelle strade come sugli schermi – resta un gesto rivoluzionario.

    Il cinema ha avuto (e ha tuttora) un ruolo fondamentale in questa battaglia. Da specchio della società, si fa megafono delle soggettività marginalizzate, offrendo rappresentazioni capaci di scardinare stereotipi, generare empatia e interrogare il potere. I film queer più potenti sono quelli che non si limitano a raccontare storie d’amore, ma che mettono in scena identità politiche, corpi non conformi, desideri sovversivi.

    In questo articolo vi proponiamo 10 titoli imprescindibili per comprendere il potenziale politico e sociale del cinema queer. Opere che parlano di comunità, memoria, resistenza, tra documentari crudi, storie d’amore clandestine e racconti di lotta intersezionale. Perché l’orgoglio non è un gadget: è una narrazione da riscrivere, insieme.

    1. Paris is Burning (1990) – Jennie Livingston

    Un documentario essenziale per comprendere la cultura queer afroamericana e latina dell’America degli anni ’80. Paris is Burning ci porta dentro il mondo delle ball e del voguing di New York, dove la performance non è solo spettacolo, ma affermazione identitaria e atto politico. Tra le voci protagoniste ci sono persone trans, drag queen, gay e lesbiche, spesso marginalizzate da una società razzista, omotransfobica e classista. Il film esplora i concetti di "famiglia scelta", "passabilità", "realness", raccontando la lotta quotidiana per la sopravvivenza e l’autodeterminazione. Non è solo un archivio culturale, ma un manifesto di resistenza queer. La macchina da presa di Livingston ascolta, osserva, non giudica: dà spazio e dignità a chi è stato troppo spesso cancellato. Ancora oggi, Paris is Burning è un riferimento fondamentale per comprendere come la creatività e il corpo possano diventare strumenti di sovversione sociale.

    2. Pride (2014) – Matthew Warchus

    Basato su una storia vera, Pride racconta l’incredibile alleanza tra gli attivisti LGBTQ+ londinesi e i minatori gallesi in sciopero durante l’Inghilterra tatcheriana del 1984. Potrebbe sembrare un accostamento improbabile, ma proprio per questo il film funziona: mostra come la solidarietà sia un gesto rivoluzionario. Al centro, un gruppo chiamato LGSM (Lesbians and Gays Support the Miners), che decide di sostenere economicamente i lavoratori colpiti dalla repressione del governo. Il film è commovente, ironico e profondamente politico: parla di pregiudizi superati, di alleanze intersezionali, e del potere trasformativo della comunità. Senza mai cadere nel sentimentalismo facile, Pride mostra come la lotta per i diritti non sia mai isolata, ma parte di una rete di resistenze che si rafforzano a vicenda. È un inno alla possibilità di riconoscersi nell’altro, anche quando le differenze sembrano insormontabili.

    3. 120 battiti al minuto (2017) – Robin Campillo

    Campillo firma un’opera vibrante e militante, centrata sulle attività del collettivo ACT UP Paris negli anni ’90, durante l’esplosione dell’epidemia di AIDS. 120 battiti al minuto è una cronaca dolente e travolgente di corpi che lottano per non essere dimenticati, per ottenere cure, per vivere e amare in un mondo che li condanna. Il film alterna riunioni politiche, manifestazioni, momenti intimi e perdite devastanti, mantenendo sempre una carica pulsante e urgente. Non è un film "sulla malattia", ma sulla rabbia, la vita, la militanza. La regia combina realismo e poesia visiva, trasformando il battito techno delle discoteche in ritmo della resistenza. Ogni gesto, bacio, slogan, diventa un atto politico. 120 BPM è un manifesto emotivo e storico, che restituisce dignità e voce a una generazione di attivisti queer che ha cambiato il mondo, ma è stata spesso ignorata dal racconto ufficiale.

    4. Tangerine (2015) – Sean Baker

    Girato interamente con un iPhone, Tangerine è una bomba narrativa ed estetica. Ambientato a Los Angeles, segue una giornata nella vita di Sin-Dee e Alexandra, due sex worker trans, tra incontri, litigi, amicizie e sogni di rivalsa. Ma dietro la forma dinamica e iperrealista si nasconde una denuncia tagliente: la precarietà abitativa, la violenza sistemica, la marginalizzazione delle persone trans nere e latine. Baker non adotta mai uno sguardo pietista o sensazionalista: costruisce un racconto dalla parte delle protagoniste, con empatia e rispetto. Il tono è punk, caotico, ma profondamente umano. Tangerine ribalta la narrazione dominante, dando spazio a chi troppo spesso è ridotto a cifra statistica o macchietta. È un film che corre veloce, che urla e ride, ma che lascia il segno perché ci ricorda quanto sia politica la scelta di raccontare certe vite nella loro complessità e dignità.

    5. Ritratto della giovane in fiamme (2019) – Céline Sciamma

    In un’epoca in cui le donne erano relegate al silenzio, Ritratto della giovane in fiamme sceglie di far parlare il desiderio. Ambientato nel XVIII secolo, racconta la storia d’amore tra una pittrice e la sua modella, legata a un matrimonio imposto. Il film rifiuta ogni cliché patriarcale e si affida a uno sguardo femminile e lesbico che osserva, ascolta, crea. La scelta di Sciamma è radicale: eliminare gli uomini dalla scena, costruire la tensione erotica attraverso lo sguardo e l’attesa, restituire spazio al diritto di desiderare. Politico nella forma e nei contenuti, è un’opera sul potere dell’immagine e sulla resistenza dell’amore non conforme. Il ritratto che viene dipinto nel film diventa il simbolo di una memoria impossibile da cancellare: quella di un amore vissuto nella clandestinità, ma capace di incendiare l’anima. Un capolavoro sensuale e profondamente liberatorio.

    6. Una donna fantastica (2017) – Sebastián Lelio

    Quando il compagno di Marina muore improvvisamente, lei – una donna trans – si trova a dover affrontare non solo il lutto, ma anche l’ostilità della famiglia e delle istituzioni. Una donna fantastica è il racconto di una doppia violenza: quella della perdita e quella della disumanizzazione. Il regista Sebastián Lelio costruisce un personaggio complesso, dignitoso, fiero, interpretato magistralmente da Daniela Vega. Marina non è mai vittima passiva, ma soggetto attivo che reclama il proprio spazio nel mondo. Il film ha avuto un impatto culturale enorme in America Latina, contribuendo al dibattito sui diritti delle persone trans in Cile. Una donna fantastica ci ricorda che il corpo è sempre un campo di battaglia politico, e che la possibilità di amare, piangere e sopravvivere dovrebbe essere garantita a tuttə, senza condizioni. Un’opera necessaria e profondamente umana.

    7. Laurence Anyways (2012) – Xavier Dolan

    Con la sua estetica barocca e un’emotività travolgente, Xavier Dolan racconta la storia di Laurence, una donna trans, e del suo difficile percorso di affermazione durante gli anni Novanta. Il film segue la sua trasformazione e l’intenso legame con Fred, la sua ex compagna, in un racconto che intreccia identità, amore e riconoscimento. Dolan mette in scena la transizione come esperienza politica ed esistenziale, mostrando le resistenze del mondo esterno e quelle interiori. Laurence Anyways parla di sguardi, di come ci vediamo e siamo visti, di cosa siamo disposti a perdere per essere noi stessi. È un film lungo, ambizioso, a tratti melodrammatico, ma autentico nel suo tentativo di restituire complessità e poesia a un’identità trans femminile. Il risultato è un’opera stratificata, che affronta le contraddizioni del desiderio e il peso del conformismo con uno sguardo dolente e coraggioso.

    8. Estranei (2023) – Andrew Haigh

    Intimo e fantasmatico, Estranei è un film sull’elaborazione del lutto e sulla ricerca del riconoscimento. Adam, scrittore gay, vive in solitudine finché non inizia a rivedere i genitori morti, proprio nella casa d’infanzia da cui si era allontanato. Il ritorno degli spettri – trattati non come horror ma come metafora – permette un confronto tardivo ma necessario con il passato, l’infanzia, e l’omosessualità repressa. Andrew Haigh costruisce un’opera sospesa, in cui il tempo è liquido e la memoria diventa spazio emotivo. Il film riflette sul trauma queer intergenerazionale, su tutto ciò che è stato taciuto, nascosto, dimenticato. Eppure, nel dolore, resta uno spiraglio di riconciliazione: la possibilità che anche la memoria possa diventare un luogo d’amore. Estranei è silenzioso ma devastante, e offre una delle rappresentazioni più profonde e commoventi della solitudine e del desiderio di essere finalmente visti.

    9. Femme (2023) – Sam H. Freeman e Ng Choon Ping

    Un revenge thriller queer che scardina le regole del genere. Femme segue Jules, performer drag, sopravvissuto a un’aggressione omofoba, che intreccia un gioco psicologico con uno dei suoi assalitori. Il film mescola eros e tensione, desiderio e pericolo, in un crescendo inquietante. Ma il vero cuore dell’opera è la riflessione sul femmineo: come viene visto, punito, temuto. Femme mette in discussione la mascolinità tossica, anche dentro le comunità queer, e racconta come la violenza interiorizzata possa generare dinamiche distruttive. Jules non è un eroe, ma una figura ambigua, fragile e potente. Il film interroga lo spettatore: quanto siamo disposti a scendere a patti con il dolore per ottenere giustizia? Femme è disturbante e necessario, perché ci costringe a guardare negli occhi la complessità del desiderio queer, senza filtri, e con un’estetica visiva e sonora audace.

    10. Disclosure (2020) – Sam Feder

    Un documentario necessario e illuminante, Disclosure ripercorre la rappresentazione delle persone trans nei media – dal cinema classico alle serie TV contemporanee – evidenziando i danni dello sguardo cisnormativo. Con interventi di attivistə, artistə e studiosə trans (tra cui Laverne Cox, produttrice esecutiva), il film mostra come stereotipi, caricature e narrazioni sensazionaliste abbiano contribuito alla disumanizzazione delle identità trans. Ma Disclosure non si limita a denunciare: offre anche strumenti critici, educa lo spettatore, propone un nuovo modo di guardare e rappresentare. È un invito a riscrivere l’immaginario collettivo, dando voce a chi è stato muto per troppo tempo. La forza del film sta nella sua chiarezza e nella sua passione: uno strumento fondamentale per chiunque voglia comprendere perché la rappresentazione conta, e come il cinema possa essere tanto un’arma quanto un’alleata della giustizia sociale.

    Dove vedere i 10 film queer per il Pride Month in streaming

    Questi dieci film non sono solo storie da guardare: sono strumenti per comprendere, per sentire, per schierarsi. In un mondo in cui le identità queer sono ancora troppo spesso marginalizzate o strumentalizzate, il cinema può essere un potente atto di resistenza e memoria. Guardare, ascoltare, condividere questi racconti è un gesto politico. Perché ogni voce conta, ogni corpo ha diritto di esistere, ogni storia merita di essere raccontata.

    Di seguito l’elenco su dove guardare questi 10 film queer per il Pride Month in streaming:

  • I 10 migliori anime shojo di sempre da vedere in streaming

    I 10 migliori anime shojo di sempre da vedere in streaming

    Gabriella Giliberti

    Gabriella Giliberti

    Editor a JustWatch

    Se pensi che gli shojo siano solo storielle d’amore scolastiche e cliché rosa confetto... be’, hai solo scalfito la superficie. Il mondo dello shojo — ovvero le serie pensate per un pubblico femminile giovane, ma adorate da chiunque con un cuore palpitante — è pieno di emozioni intense, relazioni complesse e personaggi che ti restano addosso come la sigla del tuo primo amore anime. Ecco i 10 migliori anime shojo da vedere in streaming che definiscono (e ridefiniscono) il genere.

    1. Fruits Basket (2019 – 2021)

    Il reboot di Fruits Basket ha saputo fare quello che pochi riescono a realizzare: onorare l’opera originale superandola in profondità, ritmo e bellezza visiva. Quella che potrebbe sembrare una semplice storia romantica con un tocco soprannaturale – una ragazza che scopre che alcuni suoi compagni di classe si trasformano in animali dello zodiaco cinese quando vengono abbracciati – si rivela presto un racconto stratificato, toccante e talvolta devastante. La protagonista, Tohru Honda, con la sua empatia quasi disarmante, diventa il catalizzatore di un processo di guarigione collettiva. Ogni personaggio affronta traumi, dolori familiari, ferite d’infanzia che vengono lentamente esposte e curate grazie ai legami che si costruiscono.

    2. Nana (2006)

    Nana è lo shoujo che ha definito una generazione e spezzato in due i cuori di chiunque l’abbia guardato. Ambientato in una Tokyo vibrante e decadente, racconta l’intreccio tra due ragazze omonime e completamente opposte: Nana Osaki, cantante punk carismatica e tormentata, e Nana Komatsu, ingenua e romantica fino all’autolesionismo. I loro destini si incrociano per caso, ma quello che nasce è una delle storie più intense di amicizia, amore e autodistruzione mai raccontate in animazione. Il tono adulto, le relazioni complesse e spesso tossiche, la narrazione cruda e realistica rendono Nana un unicum nel panorama shoujo. Il suo successo è diventato leggenda, anche grazie all’interruzione brusca e definitiva del manga, che ha lasciato i fan orfani e affamati di risposte. Forse proprio questo lo rende immortale: Nana è un viaggio che non si conclude, un dolore che resta con te. E come tutte le icone, brucia ancora.

    3. Ouran High School Host Club (2006)

    Ouran High School Host Club è il perfetto esempio di come si possa giocare con tutti i cliché dello shoujo... e vincere. La trama parte da una premessa folle: Haruhi Fujioka, studentessa brillante ma povera, entra per errore nella sala del prestigioso Host Club del liceo Ouran – un circolo esclusivo di ragazzi bellissimi che intrattengono le ragazze dell’istituto. Dopo aver rotto un vaso costosissimo, Haruhi è costretta a unirsi al club per ripagare il debito… solo che tutti credono sia un ragazzo. Da qui inizia una commedia degli equivoci che diventa anche un’affettuosa presa in giro dei generi romantici, con momenti esilaranti, dolci e a tratti toccanti. Ouran decostruisce ogni archetipo shoujo – dal principe tenebroso al ragazzo tsundere – con grazia e ironia, regalando personaggi memorabili e dinamiche imprevedibili. E Haruhi, con la sua indifferenza al romanticismo convenzionale, è un’eroina davvero fuori dagli schemi.

    4. Sailor Moon (1992 – 1997)

    Sailor Moon non è solo uno shoujo: è un fenomeno culturale che ha segnato un’epoca e ha influenzato intere generazioni. Usagi Tsukino, adolescente pasticciona e sognatrice, scopre di essere una guerriera della luna incaricata di proteggere la Terra. Insieme alle sue compagne, le Sailor Senshi, affronta nemici cosmici, reincarnazioni, sacrifici e amori destinati a rinascere. È una saga che mescola magia, crescita personale e dramma epico, con una mitologia affascinante che si fa via via più complessa. Sailor Moon ha rivoluzionato l’immaginario femminile degli anni Novanta, dando vita al genere “magical girl” come lo conosciamo oggi. Il suo impatto va oltre l’animazione: moda, merchandising, cosplay, fandom... tutto parte da qui. E dietro gli abiti glitterati, c’è un messaggio potente: la forza può essere dolce, l’amicizia può salvare il mondo, e ogni ragazza ha dentro di sé una guerriera pronta a brillare.

    5. Skip Beat! (2008)

    Skip Beat! prende una premessa da soap – ragazza tradita cerca vendetta nel mondo dello spettacolo – e la trasforma in una parabola di autodeterminazione irresistibile. Kyoko Mogami è una protagonista unica: non è tenera né accomodante, ma furiosa, impulsiva e piena di energia vendicativa. Dopo essere stata sfruttata e scaricata dal suo amico d’infanzia diventato idol, decide di superarlo... diventando una star ancora più brillante. Ma ben presto la sua sete di rivalsa lascia spazio a un percorso autentico di crescita personale e riscoperta di sé. Lo showbiz giapponese fa da sfondo a una commedia romantica piena di colpi di scena, personaggi eccentrici e momenti slapstick esilaranti. Kyoko conquista proprio perché sbaglia, inciampa, ma non molla mai. E la tensione tra lei e Ren Tsuruga – attore affascinante e misterioso – aggiunge quel tocco romantico da cui è impossibile staccarsi. Uno shoujo che ribalta le aspettative.

    6. Cardcaptor Sakura (1998 – 2000)

    Cardcaptor Sakura è la quintessenza dello shoujo magico: delicato, elegante e capace di toccare corde profonde con una leggerezza incantata. Le CLAMP hanno creato un universo fatto di colori pastello, creature misteriose e sentimenti puri, dove la giovane Sakura Kinomoto si ritrova custode delle Clow Card, carte magiche dotate di poteri straordinari. Ma al cuore della serie non c’è solo l’avventura: c’è la dolcezza dei primi amori, l’importanza dell’empatia, il coraggio di affrontare l’ignoto con il sorriso. La narrazione, mai banale, include relazioni complesse, sfumature queer e una colonna sonora che ancora oggi emoziona. Sakura è un’eroina bambina, ma con una forza emotiva disarmante: affronta ogni sfida con gentilezza e determinazione, rendendola un modello di resilienza e apertura emotiva. 

    7. Lovely Complex (2007)

    Lovely Complex rompe gli schemi del romanticismo convenzionale con un’ironia travolgente e una coppia protagonista lontana da ogni cliché. Lei è Risa, altissima e impulsiva. Lui è Otani, bassino e sarcastico. Insieme sono un duo comico perfetto, ma anche una delle love story più umane e sincere dell’animazione giapponese. Ambientato in un liceo di Osaka, con un delizioso accento regionale e uno humor che non risparmia nessuno, l’anime racconta con leggerezza i disagi adolescenziali legati all’aspetto fisico, all’autostima e alla paura di non essere abbastanza. Ma sotto la superficie spumeggiante, Lovely Complex parla di accettazione di sé, di amore che nasce dalla complicità e della bellezza delle relazioni imperfette. 

    8. Arrivare a te (Kimi ni Todoke) (2009 – 2011)

    Sawako è la versione timida e gentile di Sadako (sì, proprio quella di The Ring) e si innamora di Shota, il ragazzo più solare della classe. Arrivare a te (Kimi ni Todoke) è un anime che si prende il suo tempo, che racconta ogni passo verso l’amicizia e l’innamoramento con un pudore poetico. Non ci sono colpi di scena, ma momenti delicati che scaldano il cuore: uno sguardo, una frase detta con difficoltà, un piccolo gesto di coraggio. È un inno alla gentilezza e alla possibilità di essere visti davvero per ciò che si è. Se cerchi uno shoujo che accarezza l’anima, questo è quello giusto.

    9. Boys Over Flowers / Hana Yori Dango (1996 – 1997)

    Boys Over Flowers è lo shoujo-drama per eccellenza, quello da cui è nata un'intera stirpe di adattamenti in tutto il mondo – dal Giappone alla Corea, dalla Cina alla Thailandia. La storia è quella di Tsukushi Makino, studentessa di umili origini che frequenta una scuola per l’élite più ricca e arrogante del Giappone. Lì si scontra (letteralmente) con i F4, un quartetto di ragazzi potenti e bellissimi che dominano il liceo come dei piccoli dèi. Ma Tsukushi non si lascia intimidire e, soprattutto, attira l’attenzione di Domyoji, il leader impulsivo e infantile del gruppo. Ne nasce una storia d’amore tormentata, burrascosa, condita da drammi familiari, gelosie e colpi di scena a non finire. Hana Yori Dango è un guilty pleasure irresistibile, un mix perfetto di romanticismo estremo e tensione sociale. E la rivalità tra #TeamDomyoji e #TeamRui resta accesa ancora oggi.

    10. Orange (2016)

    Cosa faresti se ricevessi una lettera dal tuo io del futuro, che ti chiede di salvare la vita di un amico? Orange parte da questo spunto sci-fi per raccontare con delicatezza un tema difficile: la depressione adolescenziale e il suicidio. Naho Takamiya, studentessa liceale, scopre che nel futuro si porterà dietro il rimorso per non aver aiutato abbastanza Kakeru, il nuovo compagno di classe dal sorriso malinconico. Da lì inizia una corsa contro il tempo – e contro l’invisibilità del dolore – per cercare di cambiare un destino che sembra già scritto. L’anime alterna momenti dolci e quotidiani ad altri dolorosi e profondi, parlando con sensibilità di perdita, amicizia e seconde possibilità. Orange non dà risposte facili, ma lascia il segno con la sua tenerezza e il suo messaggio di speranza. 

    Dove vedere i 10 migliori anime shojo in streaming

    Lo shojo è più di un'etichetta di genere: è un linguaggio emotivo capace di attraversare epoche e gusti, tra risate e lacrime, incantesimi e cuori spezzati. Che tu sia in cerca di nostalgia, empowerment o puro escapismo, questi 10 anime sono la porta d’ingresso (o di ritorno) perfetta nel mondo degli occhi lucidi e delle dichiarazioni sotto la pioggia.

    Ecco la lista completa su dove vedere i 10 migliori anime shojo in streaming: 

  • I 10 migliori film fantasy da vedere in streaming su Netflix

    I 10 migliori film fantasy da vedere in streaming su Netflix

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Tra i migliaia di titoli che si possono trovare su Netflix, lo spettatore può ritenersi soddisfatto se sta cercando una pellicola fantasy. La piattaforma streaming è colma di storie di magia, di reami sconosciuti all’uomo e di battaglie epiche. Che si tratti di film originali o basati su lavori letterari, Netflix contiene alcuni dei migliori film fantasy in circolazione.

    Questa lista vi porta alla scoperta dei 10 migliori film fantasy da vedere in streaming su Netflix. Se voleste customizzare la ricerca, i filtri di JustWatch vi aiutano a selezionare uno o più titoli della lista in base a diversi criteri. Tra questi ci sono l’anno di produzione, la durata, l’età consigliata e le valutazioni di Rotten Tomatoes e IMDb.

    10. Damsel (2024)

    Damsel narra le vicende di Elodie, una damigella attenta agli ordini che le vengono impartiti. Quando le viene comandato di sposare un principe, lei accetta. Il matrimonio, tuttavia, nasconde un obiettivo oscuro. La pellicola di Juan Carlos Fresnadillo è ricca degli stilemi che hanno reso il fantasy un genere epico. Conflitti, magia, ambientazioni da favola e costumi perfettamente confezionati sono i punti di forza della pellicola. Allo stesso tempo, l’interpretazione di Milly Bobby Brown nei panni di Elodie conferma la potenza dell’attrice, a suo agio nelle scene d’azione e in quelle melodrammatiche. Per chi cercasse un film fantasy classico, ma con un tocco moderno, Damsel (2024) è perfetto. 

    9. Guida per babysitter a caccia di mostri (2020)

    Tratto dalla serie di romanzi omonima di Joe Ballarini, Guida per babysitter a caccia di mostri (2020) porta il fantasy su territori horror. Kelly è costretta a far da babysitter al figlio della capa della madre durante Halloween. Quando quest’ultimo viene rapito, la giovane entra in contatto con un gruppo di babysitter che protegge i bambini dai mostri. Questo fantasy brilla grazie all’equilibrio perfetto tra comicità e spavento, andando a lambire anche i confini della commedia horror. Il cast è eccellente nel rappresentare sullo schermo i diversi personaggi, mostrando una chimica altamente genuina. Una visione rilassata che non rinuncia all'intrattenimento e allo spavento.

    8. Miyo - Un amore felino (2020)

    Primo ma non ultimo film animato nella lista, Miyo - Un amore felino è un anime giapponese diretto da Junichi Sato e Tomotaka Shibayama. Al centro della storia troviamo Miyo Sasaki, una quattordicenne innamorata di un suo compagno di scuola. Per attirare la sua attenzione, utilizza una maschera per trasformarsi in un gatto. Come ogni anime che si rispetti, Miyo - Un amore felino (2020) ha dalla sua un’ambientazione e un’atmosfera uniche, ricche di nostalgia e di grazia. Quella che potrebbe sembrare una rom-com dalle tinte magiche si trasforma, pian piano, in un’analisi sulla condizione umana del tutto inaspettata, ma apprezzabile.

    7. Wendell & Wild (2022)

    Wendell & Wild è diretto da Henry Selick, con una sceneggiatura scritta insieme a Jordan Peele e Clay McLeod Chapman. Kat è un adolescente dall’anima ribelle ma tormentata dai sensi di colpa. Un giorno entra in contatto con Wendell e Wild, due piccoli diavoli che vogliono convincerla a invocarli nel mondo dei vivi. Ciò che colpisce all’istante è la qualità sopraffina dell’animazione. Il film è costruito attraverso la tecnica stop-motion, dove cambiamenti minimi in ogni frame e il montaggio delle immagini creano l’effetto movimento. La storia è anche scritta in maniera geniale e contiene personaggi ben delineati e pensati.  

    6. Qualcuno salvi il Natale (2018)

    Kate e Teddy sono fratello e sorella. I due giovanissimi hanno una missione importante da svolgere: filmare Babbo Natale. L’impresa sarà solo l’inizio di un viaggio magico. Qualcuno salvi il Natale di Clay Kaytis è imperdibile se volete vedere Kurt Russell nei panni di Santa Klaus. L’attore interpreta la figura mitica con grande forza e carattere, dando un tocco unico al personaggio. Senza ombra di dubbio, questo film va visto solamente durante le vacanze natalizie e risulterebbe fuori luogo durante il resto dell’anno. Tuttavia, il classico livello iperbolico di molti film di Natale è bilanciato da una comicità che coinvolge e intrattiene.

    5. Durante la tormenta (2018)

    Durante la tormenta (Mirage) mette al centro del racconto una donna di nome Vera, madre di una figlia. La mamma entra in contatto con il fantasma di un bambino e lo salva. L’azione causa ripercussioni che alterano la realtà in cui vive. Il film di Oriol Paulo è una miscela ben riuscita di thriller e fantasy. Infatti, sono proprio i colpi di scena tipici del primo genere e i cambiamenti della realtà possibili solo nel secondo a convincere appieno. Anche dal punto di vista tecnico, Durante la tormenta (2018) brilla per i movimenti di camera variegati e una fotografia che cattura perfettamente l’atmosfera del film.

    4. Love and Monsters (2020)

    Love and Monsters presenta il programma del film già nel titolo. Un’invasione aliena distrugge completamente la terra. Tra i superstiti c’è Joel, che si salva vivendo in un bunker per ben sette anni. Trascorso questo tempo, il giovane decide di abbandonare il rifugio per trovare la fidanzata delle superiori. Il secondo film di Michael Matthews vive di alcuni stilemi del genere post-apocalittico. Tuttavia, il film è confezionato in maniera così efficace, tra sceneggiatura e cast, che la somiglianza con altri film passa in secondo piano. Ulteriormente, il grande equilibrio tra comicità ed emozioni rende Love and Monsters (2020) un piccolo gioiello.

    3. Klaus - I segreti del Natale (2019)

    Secondo film di Natale nella lista, Klaus - I segreti del Natale è una vera e propria perla fantasy. Il film di Sergio Pablos e Carlos Martínez López tratta di Jesper, il postino più scarso all’Accademia delle Poste. Per punizione, viene spedito nell’Artico in una piccola cittadina, dove vive un giocattolaio di nome Klaus. Inizialmente, il film colpisce per l’elevato livello tecnico dell’animazione, ricca di dettagli e con una tavolozza invidiabile. Il colpo di grazia, però, lo fornisce la storia. La sceneggiatura lascia spazio per momenti di ilarità ma non centellina l’uso di momenti emotivi che scaldano il cuore. Impossibile non averlo nella watchlist di Natale.

    2. La meravigliosa storia di Henry Sugar (2023)

    La meravigliosa storia di Henry Sugar narra dei poteri speciali del protagonista omonimo. Sugar, infatti, può vedere attraverso gli oggetti e predire il futuro, il tutto grazie al furto di un libro. Già dal titolo possiamo sapere chi si trova dietro la macchina da presa, ossia Wes Anderson. Il regista americano rimane  fedele, come sempre, allo stile che lo ha reso un autore. Colori pastello, inquadrature perfettamente geometriche e una sensazione di teatralità abitano il film con Ralph Fiennes, Benedict Cumberbatch e Dev Patel. Questo film antologico tratto dalla penna di Roald Dahl lascerà tutti piacevolmente soddisfatti dallo stile e dal contenuto.  

    1. Pinocchio di Guillermo del Toro (2022)

    Pinocchio di Guillermo del Toro è stato creato con la stessa tecnica già vista in Wendell & Wild (2022), ossia lo stop-motion. Il film di del Toro porta sullo schermo il classico racconto di Collodi, introducendo però un cambiamento temporale cruciale. Il suo Pinocchio, infatti, è ambientato durante il periodo del fascismo. La libera interpretazione della fiaba e il cambio di contesto sono utilizzati dal regista messicano per veicolare un messaggio sociale. Non a caso, alcune interpretazioni della fiaba di Pinocchio mettono in risalto una simile intenzione da parte dello scrittore italiano. Oltre a questo vento di cambiamento, il film è caratterizzato da un’animazione a dir poco perfetta.

    Ecco a voi i 10 migliori film fantasy da vedere su Netflix

    Tutti i 10 film che compongono la lista sono presenti qui sotto. Per ognuno troverete il link per essere rediretti su Netflix per la visione. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri di JustWatch per una ricerca più dettagliata. Allo stesso tempo, costruendo la vostra watch list potrete ricevere notifiche su cosa guardare in streaming in base alle vostre preferenze. La magia dei migliori film fantasy su Netflix vi aspetta. Buona visione!

  • Dove avete già visto il cast di ‘Ballerina’, lo spin-off di 'John Wick'?

    Dove avete già visto il cast di ‘Ballerina’, lo spin-off di 'John Wick'?

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Ballerina è il quinto film tratto dall’universo di John Wick. La pellicola diretta da Len Wiseman è anche il primo spin-off della saga. Al centro della storia troviamo una sicaria addestrata dalla Ruska Roma e le missioni ad alto rischio che deve affrontare. Come gli altri film del franchise con Keanu Reeves, Ballerina (2025) è caratterizzato da scene d’azione coreografate alla perfezione e scontri armati adrenalinici. Senza dimenticarsi del cast d’eccezione che anima il racconto.

    Questa lista di JustWatch vi aiuta a scoprire dove avete già visto il cast di Ballerina (2025). In questo modo, potrete continuare a divertirvi con alcune delle performance più belle degli attori e delle attrici presenti nel film action. Per ogni titolo vi faremo sapere se e dove si può vedere in streaming. Inoltre, i filtri di JustWatch sono perfetti per chi voglia restringere la sua ricerca. Potrete selezionare uno o più titoli in base alla durata, all’anno di produzione, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes e molto altro.  

    Ana de Armas (Eve Macarro)

    Eve è la protagonista delle vicende di Ballerina (2025) ed è una killer dalle doti sopraffine. La giovane viene da un tragico passato che l’ha portata a unirsi alla Ruska Roma. Dopo l’esordio a Cuba, Ana de Armas si trasferisce in Spagna prima di approdare a Hollywood. Due sono i ruoli iconici che sedimentano il suo nome nell’industry. In Blade Runner 2049 (2017) interpreta Joi, la fidanzata ologramma di K. Cena con delitto - Knives Out (2019), invece, la vede protagonista nei panni di Marta Cabrera, l’infermiera privata del morto. Altri due film con Ana de Armas da non perdere sono No Time to Die (2021) e Blonde (2022), dove veste i panni di Marilyn Monroe.

    Keanu Reeves (John Wick)

    Il personaggio di John Wick non ha bisogno di nessuna presentazione. Lo stesso si potrebbe dire dell’attore che lo interpreta, Keanu Reeves. L’attore statunitense vanta una carriera leggendaria, con apparizioni in film altrettanto mitici. Matrix (1999) lo vede nei panni di Neo il prescelto, mentre in Speed (1994) lo troviamo a dover salvare i passeggeri di un autobus da una bomba. Più recentemente, Reeves si è concentrato anche su parti da doppiatore. L’attore ha donato la voce a Shadow in Sonic 3: Il film (2024) e a Batman in DC League of Super-Pets (2022), diretto da Jared Stern.

    Anjelica Huston (il Direttore)

    Con un padre come John Huston, Anjelica poteva essere destinata a diventare un’altra “figlia di”. Invece, con più di cinquant’anni di carriera alle spalle, Huston ha dimostrato di essere un’attrice eccellente con un range invidiabile. L’attrice si è districata tra ruoli al confine con la comicità come quello di Morticia Addams ne La famiglia Addams (1991). Anni prima aveva vinto l’Oscar per la parte di Maerose Prizzi ne L'onore dei Prizzi (1985). Negli ultimi anni, Huston ha partecipato a The French Dispatch (2021) come narratrice e ad Aspettando Anya (2020), dove interpreta una vedova che aiuta alcuni bambini ebrei a fuggire dal nazismo.

    Gabriel Byrne (il Cancelliere)

    Non c’è film d’azione che si rispetti senza l’immancabile cattivo. In Ballerina (2025) quel ruolo è del Cancelliere, il cui volto appartiene a Gabriel Byrne. L’attore irlandese ha una carriera pluridecennale tra cinema, televisione e teatro. Tra i suoi ruoli più famosi troviamo quello di Dean ne I soliti sospetti (1995) e quello del gangster Tom in Crocevia della morte (1990). Sul versante serie TV, Byrne è sinonimo di In Treatment (2008), show drammatico che lo vede protagonista nei panni dello psicologo Paul Weston. Una delle sue ultime apparizioni sul piccolo schermo è quella di Edward Lynwood in ZeroZeroZero (2020).

    Norman Reedus (Daniel Pine)

    Daniel Pine è il figlio del Cancelliere. Nonostante la potenza del padre, Pine vuole lasciare l’organizzazione e fuggire. Norman Reedus colleziona la sua prima parte memorabile nel cult anni Novanta The Boondock Saints - Giustizia finale (1999). Tra i suoi crediti più recenti sul grande schermo c’è The Bikeriders (2024), film di Jeff Nichols sulle gang di motociclisti. Senza ombra di dubbio, Reedus può ambire allo status di “indimenticabile” grazie alla parte di Daryl Dixon in The Walking Dead (2010). Per chi fosse interessato a questo personaggio, non può perdersi The Walking Dead: Daryl Dixon (2023). La serie spin-off tratta gli eventi successivi a The Walking Dead (2010) che coinvolgono Dixon.

    Ian McShane (Winston Scott)

    Ian McShane è il volto iconico di Winston Scott, il proprietario del New York Continental. Da sempre, l’hotel è una zona franca dove nessun killer può uccidere. L’attore inglese ha iniziato la sua carriera nel 1962 e tuttora continua a inanellare ruoli su ruoli. McShane è apparso nel cult crime Sexy Beast - L'ultimo colpo della bestia (2000), ma anche in produzioni mastodontiche come Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare (2011). Sul piccolo schermo l’attore è stato protagonista della serie western Deadwood (2004) come Al Swearengen, protettore realmente esistito. In American Gods (2017), invece, lo troviamo nei panni di Odino.

    Lance Reddick (Charon)

    Lance Reddick ci ha lasciato troppo presto nel 2023. L’attore di Baltimora appare in Ballerina (2025) nei panni di Charon, il concierge del Continental. Questa è una delle molte apparizioni postume, oltre a essere l’ultima della sua carriera. Tra i ruoli che lo hanno reso grande ci sono quello di Cedric in The Wire (2002), serie crime a cinque stelle. In Fringe (2008) è sempre un agente, anche se questa volta ha a che fare con un universo parallelo. Da agente a segretario di un’agenzia federale il passo è breve e Attacco al potere 3 - Angel Has Fallen (2019) ne è la riprova. Altro film imperdibile della filmografia di Reddick è Quella notte a Miami... (2020), sull’incontro tra Malcolm X, Muhammad Ali, Jim Brown e Sam Cooke.

    Catalina Sandino Moreno (Lena)

    Lena è un’assassina al soldo del Cancelliere. Il personaggio di Catalina Sandino Moreno, però, sembra essere collegata a Eve Macarro. L’attrice colombiana è esordita più di vent’anni fa in Maria Full of Grace (2004), dove si cala nel ruolo di un corriere della droga. Moreno è apparsa anche in uno degli ultimi film di John Woo, il thriller Silent Night - Il silenzio della vendetta (2023). The Affair: Una relazione pericolosa (2014) è invece la prima serie TV dove ricopre un ruolo da protagonista. Altra parte significativa è quella in From (2022). La serie sci-fi di carattere horror la vede nei panni di Tabitha Matthews, una delle ultime arrivate in una cittadina da cui è impossibile fuggire.

    Dove vedere in streaming il cast di 'Ballerina'?

    Tutti i titoli citati sono presenti qui sotto. Qualora siano disponibili in streaming, JustWatch ve lo farà sapere. Inoltre, troverete informazioni su dove noleggiare o comprare ogni titolo. Non dimenticatevi di utilizzare i filtri per una ricerca più approfondita. Inoltre, costruendo la watchlist di JustWatch potrete ricevere notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze. Il cast di Ballerina (2025) vi aspetta con magnifici film e serie TV. Buona visione!

  • 10 film western sottovalutati da vedere in streaming ora
 

    10 film western sottovalutati da vedere in streaming ora  

    Andrea Ballerini

    Andrea Ballerini

    Editor a JustWatch

    Il western ha attraversato svariate decadi, passando da essere uno dei generi di punta di Hollywood a diventarne uno di nicchia. Ma il fascino del West non è mai sopito e ha portato nuove generazioni ad avvicinarsi al genere. Complici sono stati alcuni film che, dopo l’annata d’oro, hanno rimesso sulla mappa il western. Stiamo parlando di capolavori come Gli spietati (1992), Django Unchained (2012) e Balla coi lupi (1990).

    Questa lista di JustWatch vi porta alla scoperta di 10 film western altamente sottovalutati. Tutti i titoli possono essere visti in streaming adesso, su piattaforme come Netflix, Amazon Prime Video, JustWatchTV e Raro Video Amazon Channel. Con i filtri, inoltre, potete selezionare un film della lista in base alla durata, alle valutazioni IMDb e Rotten Tomatoes, all’anno di produzione e molto altro.

    10. Terra di confine - Open Range (2003)

    Kevin Costner è uno dei volti di Hollywood che più vengono associati con il western. Dopo aver esordito dietro la regia con il già citato Balla coi lupi (1990), l’attore torna a dirigere un western più di vent’anni dopo. Terra di confine - Open Range lo vede nei panni del cowboy Charley Waite, sodale di Boss Spearman (Robert Duvall). I due e il loro gruppo si ritrovano in un conflitto con un potente allevatore di nome Denton Baxter (Michael Gambon). Open Range (2003) è, innanzitutto, estremamente piacevole agli occhi. A colpire sono soprattutto la fotografia sublime e i bellissimi paesaggi mostrati. La sceneggiatura è, poi, il tocco di classe del film e dona intrattenimento e tensione.

    9. Hell or High Water (2016)

    Hell or High Water non è il solito western. Le macchine sostituiscono i cavalli, ma la legge spietata del West sembra non essere svanita. Texas orientale. Toby e Tanner Howard sono due fratelli alle strette. Mentre la banca vuole pignorare il ranch di famiglia, giacimenti di petrolio vengono scoperti nel terreno. I fratelli optano per due rapine per assicurarsi i soldi necessari a conservare il ranch. Hell or High Water (2016) è ricco di temi classici del western, nonostante l’ambientazione moderna. L’onore contro l’ingiustizia, l’individuo contro l’istituzione e la giustizia diretta sono alcuni degli spunti del film. Se non bastasse, il gioiello di David Mackenzie intrattiene a non finire.

    8. The Harder They Fall (2021)

    The Harder They Fall è l’esordio filmico del regista Jeymes Samuel. Il cast stellare che comprende Idris Elba, Jonathan Majors, Regina King e Lakeith Stanfield porta sullo schermo figure di cowboy e fuorilegge afro-americani realmente esistiti. La sceneggiatura è incentrata su uno scontro tra bande rivali, dopo che un criminale viene rilasciato dalla prigione. Il film di Samuel è un mix perfetto tra azione, avventura e divertimento. Al tempo stesso, lo spazio centrale è occupato dai diversi personaggi della storia, ognuno con uno stile inconfondibile e con i propri vezzi. The Harder They Fall (2021) è un western difficile da dimenticare una volta visto.

    7. I due volti della vendetta (1961)

    Marlon Brando ci ha regalato interpretazioni assolute in capolavori come Il padrino (1972), Fronte del porto (1954) e Apocalypse Now (1979). Non tutti sanno, però, che l’attore due volte premio Oscar ha anche diretto un film, l’unico come regista. I due volti della vendetta vede Brando nei panni del criminale Rio. Dopo essere stato tradito e imprigionato, si libera dalle catene e giura vendetta contro il suo ex socio. Questo western possiede uno stile visivo come pochi. Ogni inquadratura cattura alla perfezione lo svolgersi delle sequenze e non presenta alcun difetto. Nonostante il minutaggio elevato, ben 141 minuti di film, I due volti della vendetta (1961) non annoia nemmeno per un secondo. 

    6. Bone Tomahawk (2015)

    Se Hell or High Water (2016) è un western atipico, lo stesso si potrebbe dire per Bone Tomahawk di S. Craig Zahler. In questo caso, però, il livello iconoclastico del film è portato all’ennesima potenza con un innesto spiccatamente horror. Franklin Hunt (Kurt Russell) è uno sceriffo di una piccola cittadina. Le circostanze lo vedono viaggiare verso un territorio desolato. Un gruppo di cannibali lo attendono. Bone Tomahawk (2015) è imperdibile perché stravolge completamente il western con scene a dir poco splatter. Parallelamente, il tocco action dona ritmo a un genere solitamente più posato. Il terzo elemento da non dimenticare è la prova magistrale di Kurt Russell.

    5. Geronimo (1993)

    Geronimo porta sullo schermo l’esperienza dell’omonimo condottiero militare e medico Apache. Ambientato nel 1886, questo western revisionista narra gli ultimi giorni di Geronimo prima della sua resa al progetto di insediamento degli Stati Uniti. La pellicola è diretta da Walter Hill e vede Wes Studi nei panni di Geronimo. La forza di Geronimo (1993) risiede in due aspetti fondamentali. Da un lato, il ritratto del leader Apache è dipinto con grande accuratezza storica e senza giudizi morali, andando oltre e contro le tendenze ideologiche dei western classici. Dall’altro, la bellezza visiva dell’opera è incommensurabile.

    4. Dead Man (1995)

    Johnny Depp è, senza dubbio, uno degli attori più famosi della storia del cinema. Tuttavia, la sua immensa filmografia contiene ancora titoli meno conosciuti e da riscoprire. Tra questi c’è il sottovalutato Dead Man di Jim Jarmusch. Depp interpreta William Blake, omonimo del poeta e fuggitivo a causa di un omicidio commesso. La fuga verso una città di frontiera lo immerge in un’avventura surreale. La pellicola di Jarmusch è, forse, una delle più complicate nella lista in termini di accessibilità. Dead Man (1995) è posato, surreale e lisergico, con un’incredibile fotografia in bianco e nero e una colonna sonora elettrica di Neil Young.

    3. Hostiles - Ostili (2017)

    1892. Un ufficiale della cavalleria a stelle e strisce (Christian Bale) assume il compito di scortare il leader Cheyenne Falco Giallo (Wes Studi) verso casa sua. Il viaggio non sarà privo di insidie e di pericoli di morte. Hostiles - Ostili di Scott Cooper è duro e crudo come il Vecchio West. La storia si sviluppa attraverso molteplici archi drammatici dove la brutale quotidianità di quei tempi viene proposta senza essere diluita. Il film vive anche dei magnifici paesaggi e di una fotografia da scuola del cinema. La punta di diamante rimane però il cast, con interpretazioni magistrali da parte di Bale, Studi e Rosamund Pike.

    2. El Topo (1970)

    Se vi è piaciuto il tono lisergico di Dead Man (1995) non potrete che apprezzare El Topo. Il terzo film di Alejandro Jodorowsky porta il surreale a livelli impensabili, narrando il viaggio mistico e violento di un cowboy vestito di nero. Descrivere a parole la potenza di El Topo (1970) quasi non rende giustizia all’opera visionaria del regista franco-cileno. La visione di questo capolavoro controculturale porta lo spettatore in un mondo unico, partorito dalla mente sui generis di Jodorowsky. Qui, incontrerete violenza estrema e simbolica, colori magnifici e altamente estetici, pennellate di filosofia alta e immagini inconcepibili per la mente umana.

    1 - I cancelli del cielo (1980)

    La rovinosa caduta al box office de I cancelli del cielo mise fine al fenomenale movimento chiamato “Nuova Hollywood”. Con un budget di 44 milioni, faraonico per il tempo, il western epico di Michael Cimino ne incassò appena tre e mezzo. A più di quarant’anni di distanza, il film ha subito una parziale riabilitazione, tanto da essere considerato tra i migliori del regista italo-americano. Il film narra lo scontro tra proprietari terrieri e immigrati europei nel Wyoming, durante la fine del 1800. La perla di Cimino è dotata di un livello estetico fuori dal comune, grazie alla fotografia da manuale di Vilmos Zsigmond e a una regia spettacolare. La forma si unisce alla sostanza con una storia dai caratteri sociali ed epici.

    Dove vedere in streaming i 10 film western sottovalutati?

    Tutti i film della lista sono disponibili qui sotto. Troverete tutte le informazioni su dove guardare in streaming ogni titolo, oltre che dove noleggiarlo o comprarlo. Se un film è disponibile in forma gratuita, JustWatch ve lo farà sapere. Non dimenticatevi di costruire la vostra watchlist per ricevere notifiche su cosa guardare in base alle vostre preferenze.

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